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Autore: kayybritin    14/09/2013    1 recensioni
Kurt, studente di Lima. Sebastian, studente di Parigi. Apparentemente nulla in comune.
Uno scambio tra gli studenti delle due scuole li porterà a conoscersi, confrontarsi e abbandonare le rispettive insicurezze.
Dopotutto, si sa, l'apparenza trae in inganno.
Dal primo capitolo:
“Oddio. E se non gli piacessi perché sono gay? E se fosse omofobo? E’ possibile. No, no. Forse non dovrei farlo, dovrei rimanere a Lima e–”
“Kurt! Sta calmo. Non metterti in testa queste idee, perché potrebbe anche succede il contrario, no? Mi mancherai tanto. Mancherai a tutti noi. E ti prometto che tratteremo Sebastian come un principe. Anzi, un re! Va bene?” Kurt sorrise, cacciando via la lacrima che gli aveva rigato la guancia. Però era davvero in ansia.

Rating indicativo per presenza di alcuni accenni a scene violente.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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lettera 1 Oh, ciao Kurt.

Beh, io non sono molto il tipo di ragazzo da lettera, quindi romperò subito il ghiaccio con un "ciao", sperando che la cosa non ti crei problemi.
Ad ogni modo io sto bene, un leggero mal di testa perché... E' possibile che la tua carta da lettera profumi di colonia per uomo? Io non ne porto, e anche mia madre ha notato questo particolare.

Non che per me sia un problema l'avere la camera completamente impregnata di questo odore, eh, non fraintendere. Probabilmente ti sei accorto che ti sto scrivendo in inglese e non in francese*, ma ho pensato di rimandare le lezioni a quando sarai qui, quindi scriverò in una lingua comprensibile per entrambi. Come hai detto tu, i francesi sono molto aperti e disponibili verso i turisti, quindi nessuno riderò di te quando darai una risposta per un'altra.

Ciò non vuol dire che non ti insegnerò le cose, anzi. Sarà un piacere sentire un americano cercare di parlare il francese - divertente se non impossibile, visti gli accenti duri che avete voi, completamente diversi da quelli morbidi che abbiamo noi. Dovrai fare parecchia pratica, ma ciò non vuol dire che non ci riuscirai. Se sei determinato come dici, tempo una settimana e parlerai un francese perfetto - non quanto il mio, ovvio, ma saprai rispondere in maniera corretta se qualcuno ti dovesse mai chiedere il tuo nome.

Sembri molto entusiasmato all'idea di stare qui da me a Parigi, Kurt, e la cosa mi riempie di gioia. Ho avuto paura di aver beccato l'unico della classe con l'odio verso Parigi per motivi sconosciuti, e saperti così felice per il tuo soggiorno qui mi rende tutto più facile.

Ovviamente per me Parigi non è entusiasmante, ci vivo da così tanto tempo da essermene quasi stancato. Sì, lo so che forse per te è una frase senza senso, perché tu non ti stancheresti mai di vivere qui... Ma quando ci hai vissuto per diciassette anni, di entusiasmante Parigi ha ben poco.
In più, sebbene questo non credo sia un discorso da fare in una lettera di presentazione, io a Parigi ho solo brutti ricordi. Ovviamente non te ne parlerò ora perché sono argomenti delicati, e perché non voglio spezzare subito il tuo entusiasmo verso il tuo soggiorno qui.

Concordo sui musei d'arte e tutto il patrimonio artistico che Parigi ha da offrire. Probabilmente sono ancora qui anche per questo motivo, perché sono troppo abituato ad essere circondato da tutta quest'arte per pensare anche solo di andare a vivere in altri paesi.

Non so quanto tu sappia di me (o meglio, cosa i tuoi insegnanti ti abbiano detto di me), ma io sono uno studente di architettura alla Ecole Nationale Supérieure d'Architecture** di Belleville, poco lontano dal centro storico di Parigi. Quindi, per quanto mi riguarda, spero tu abbia voglia di camminare e di girare per musei, perché probabilmente ti porterò da mostra a mostra - e mi scuso in anticipo se, di fronte a qualche opera, resterò per qualche istante fermo a non fare altro che fissare la tela.

Per me l'arte è qualcosa di fondamentale nella vita, e spero di poterti trasmettere un po' di questa passione durante il tuo soggiorno. Avere una passione come quella dell'arte - in qualsiasi forma - è qualcosa di... Emozionante. Quando sei un artista riesci a scappare dal mondo reale con il solo ausilio del tuo strumento - un pennello con una tela bianca, uno strumento musicale e qualsiasi altra cosa ti permetta di crearti il tuo piccolo spazio per quando vuoi stare da solo a pensare.

Ospitarti qui sarà un onore per me, Kurt, quindi non ringraziarmi.

Avere ospiti di altri stati qui è sempre un piacere, soprattutto quando si tratta di persone socievoli come te. L'anno scorso ci sono capitati gli studenti di una scuola privata italiana, non ti dico! Dodici altezzosi con la puzza sotto al naso che non mangiavano nulla che non avesse all'interno almeno tre tipi di olio o condimenti diversi, assolutamente disgustoso. O forse sono io che trovo il tutto davvero disgustoso, abituato a mangiare i sapori poco speziati di Parigi da circa tutta la vita?

Suppongo che adesso sia il mio turno di raccontare qualcosa di me, giusto?

Io, a contrario tuo, non sono molto portato a fare amicizia con gli altri. Non so da cosa dipenda questo mio essere chiuso caratterialmente, ma non sono esattamente il tipo di persona che viene etichettata come "amichevole" o "socievole".

Diciamo che spesso resto sulle mie per le mie passioni fuori dal comune - o, almeno, fuori dal comune per i ragazzi della mia scuola. Già, ragazzi, perché nella mia classe abbiamo solo tre ragazze su venti. L'architettura a Parigi è una cosa prettamente maschile, una ragazza è esclusa a priori proprio per questo.

A dire il vero non so neanche il perché di questa "legge". So soltanto che in poche si presentano alle selezioni per i primi anni e, se si presentano, sono dei geni pieni di ego (perché se sei una ragazza ed entri in accademia di architettura a Parigi è per quello, perché sei un piccolo genio altezzoso).

 Se tu ti emozioni con i piccoli gesti, allora prevedo di vederti emozionato spesso. Io sono una persona molto chiusa, questo è vero, ma non con persone come te - anzi, persone come te mi piace stupirle proprio con le piccole cose che Parigi ha da offrire. Un cioccolatino, un fiore o semplicemente una passeggiata serale ai piedi della Tour Eiffel. Insomma, per quanto riguarda le emozioni... Non tornerai a casa a mani vuote.

Abbiamo due caratteri completamente diversi, Kurt. Ammetto di aver riso un po' quando ho letto la tua lettera, perché davvero non potevano mettere insieme due persone più diverse.

Io, a contrario tuo, sono un tipo molto sportivo - e impegnato, soprattutto. Vado a scuola, lavoro in libreria e la sera lavoro come barista. Quel poco che mi rimane lo passo a dormire oppure ad allenarmi. "Quel poco che mi rimane", poi, come se la libreria sia un posto di lavoro degno di essere considerato tale, visto che passo il tempo a leggere.

Io amo leggere, e ti dico sin da ora che quando trovo un bel libro riesco ad isolarmi per ore pur di continuarlo. Non mi piace lasciare le cose a metà, né nella vita né quando si tratta di leggere un buon libro.

Da me non c'è nessun Glee Club e, a dirla tutta, non sono neanche sicuro di sapere che cosa sia. Immagino me lo spiegherai nella prossima lettera o, in alternativa, me ne darai dimostrazione quando ci vedremo. Non so voi, ma noi abbiamo già i calendari con le date del vostro arrivo e della vostra partenza (parlo al prurale perché so che sono tre studenti della tua scuola a venire a Parigi, ma non sono tutti e tre del tuo stesso anno).

Però so cantare. E suonare.
Sì, insomma, non a chissà quali livelli, ma me la cavo abbastanza bene da far passare una serata diversa a mia madre in compagnia della mia chitarra.

Oh, mia madre. Si chiama Marie, ha quarantasei anni e viviamo da soli in una piccola casa vecchio stile, purtroppo molto distante dal centro di Parigi - non che questo sia un problema per quando sarai qui, ho già previsto tutto. Ci sposteremo in auto o, se non ti fidi di stare in auto con un perfetto sconosciuto, possiamo usufruire dei mezzi di trasporto.
Un po' lenti, certo, ma sono mezzi turistici che ti danno il tempo necessario di assaporare ogni cosa di Parigi. Oh, sentimi, parlo quasi come se d'un tratto amassi la mia città natale.

La NYADA mi sembra tosta, da come ne parli. Per quanto possa contare il parere di un parigino appena conosciuto, sono sicuro che riuscirai ad entrarci. Sembri un ragazzo determinato, anzi, tu stessi hai detto di esserlo, quindi sono sicuro che ci riuscirai.

Non credo ci sia altro da dire e, nel caso mi sia dimenticato qualcosa, sarò ben lieto di risponderti nella prossima lettera.

Se vuoi posso anche mandarti qualche fotografia di Parigi, la prossima volta. Ne ho davvero tante, alcune addirittura in triplice copia, quindi per me non è assolutamente un problema inviarti qualcosa. Così ti fai già un'idea di dove ti porterò e toglierti qualche curiosità.

Per il momento allego a questa lettera un abbraccio, sperando di sentirti presto.
Un bacio.

Sebastian









Note delle autrici:

Ciao, sono Antonia e ci ho messo meno di una giornata a scrivere questa lettera (questo per giustificare l'aggiornamento iper-veloce). Sono troppo contenta che questi due finalmente abbiano scambiato due chiacchiere, o che almeno sappiano l'uno della presenza dell'altro!
Niente, allora, giusto due piccoli appunti miei per quanto riguarda gli asterischi che ho inserito all'interno della storia.
* Kurt, nella lettera precedente, ha scritto di non saper parlare il francese. Di certo non potevo far rispondere Sebastian in francese, sarebbe stato davvero poco realistico! Ho optato per un Sebastian poliglotta, che è sicuramente più possibile (si dice?) di un Kurt che legge una lettera totalmente in francese con il dizionario aperto.
** il nome dell'accademia l'ho lasciato in francese, sarebbe stato uno stupro al nome originale dell'accademia se l'avessi tradotto in italiano!
Credo di aver detto tutto e, in caso mi fossi scordata qualcosa, chiedete e vi sarà... Detto!

Piccolo appunto da parte sia mia che di Lisa: le lettere tra Seb e Kurt sono un po' anche lettere che ci scambiamo io e lei, dal momento che non leggiamo le rispettive lettere finché non sono online.

Grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra preferiti/seguite e l'hanno recensita. Grazie anche a chi ci scrive spessissimo su ask per farci domande/complimenti sulla storia. Fateci sapere come procede


A Lisa: ciao 



  
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