Title: (Venti) Granelli di sabbia
su un ventaglio [=> original english version]
Author: Fujiwara_san [=>
author’s profile on livejournal]
Translator: Anle [=> my EFP
account]
Genres:
Romantico/Malinconico/Introspettivo
Summary: Venti verità sul rapporto tra i due
fratelli della sabbia.
Pairing:
Gaara/Temari
Rating: PG
13/Giallo
Warning:
Incesto
License:
‘Hello! Yes it is fine for you to translate,
so long as you credit me and link back to the original English version.’
Author's notes: Un bordello per scrivere di
questo pairing. Essendo la prima volta che mi incasino con questa coppia,
devo dire che è stato difficile per la mia debole
mente.
(Twenty)
Grains of Sand Upon a Fan
-
20
truths -
1. Per Gaara, Temari non
era una sorella, né un’amica, né un’amante. Per lui era Temari. Come una
madre.
2. Per Temari, Gaara non
è un amico, né un amante, né un fratello. Neanche un padre.
3. A Temari piace
lavarsi i capelli, passa ore nel bagno a mettersi shampi e
oli
per ottenere una buona
acconciatura e un buon odore, altrimenti la sabbia le irrita il cuoio capelluto
(poiché sopporta di più quella sensazione e il miscuglio di prodotti chimici,
rispetto a quella generata dalla sabbia) e, alla ventisettesima passata, di solito
si chiede se anche a Gaara piacerebbe lavarsi i
capelli.
4. Gaara trova difficile
rimanere pulito, il sangue di solito non attraversa la sabbia, ma l’acqua è
proibitiva per lui. Gaara non ha mai provato la sensazione dell’acqua sulla
propria pelle, e beve solo quando la sabbia glielo consente. Temari è stata la
prima persona ad avergli dato da bere. Ma questo era un succo di
frutta.
5. Temari è l’unica
persona all’interno della famiglia che sappia cucinare. Spesso prepara dei
panini per Gaara che nessun altro (potrà) mangerà (mangiare). E gli piace
guardarla mentre li prepara.
6. Durante gli esami di
selezione dei chuunin, Gaara si chiese perché lei gli domandasse sempre di fare
qualcosa per ‘la sorella maggiore’. Quando lui avrebbe preferito fare qualcosa
per Temari.
7. Temari si lascia i
capelli sciolti solo per una ragione: durante le notti troppo fredde anche per
la protettiva sabbia che lo riscalda. E lei gli fa credere che sia una mamma
gentile, nonostante i muscoli instancabili che lei stessa si è lavorata, sulle
dune della sabbia.
8. A Gaara piace l’odore
della camomilla, ma solo perché Temari lo
preferisce, più che per la bellezza del fiore, come odore per i suoi
profumi.
9. Quando Temari sorride, Gaara
aggrotta le sopracciglia. E
viceversa.
10. Temari lo baciò per
la prima volta sotto l’unico albero nell’arco di cinque miglia, in tutto il
villaggio della sabbia. Lui non si meravigliò che questo non fosse un posto ben
in vista.
11. Gaara voleva spesso
comprare dei fiori per Temari, ma in una terra di sola sabbia era difficile.
Allora lui gliene modellò qualcuno dalla sabbia più bella della sua giara,
decorandolo poi con qualche ciocca tosata dei suoi
capelli.
12. Al quindicesimo
compleanno di Gaara, Temari gli aveva comprato un ventaglio, che era una
riproduzione in piccolo del suo.
13. Al sedicesimo
compleanno di Temari, Gaara aveva provato a cuocere una torta (Cioccolato
tedesco, con tre ciliegie a lato, come piaceva a lei) e ostinatamente fallì.
Naturalmente, Temari l’aveva mangiata con molto latte lo
stesso.
14. In seguito, Temari
scoprì che Gaara non andava matto per il latte.
15. A meno che non fosse Temari
stessa a darglielo. (Con un bacio,
anche).
16. Spesso quando
entrambi dormivano ancora nello stesso letto e Temari doveva già ritornare alla
sicurezza della sua camera, Gaara voleva ogni volta spazzolarle i capelli prima
che andasse (e sistemare le ciocche nei loro rispettivi
lacci).
17. A Gaara non piacque
l’espressione sul volto di Kankuro quando lui ‘lo scoprì’. Temari però ebbe una
reazione inaspettata, e - sfortuna o no - l’attenzione era rivolta verso di lei,
che rideva.
18. Quando lei dice arrivederci,
Gaara sente solo lo scrosciare impetuoso dell’acqua – come di una diga che si
sta rompendo, e lui odia quel suono.
19. Quando Gaara non le
dice arrivederci, Temari si morde il labbro inferiore e prova a pensare a cose
felici (come il sole splendente e le margheritine?), ma fallisce sempre nel
farlo, e piange in silenzio.
20. Quando lui aveva detto ‘Sono a
casa’, lei disse ‘bentornato’ nello stesso momento; non erano neanche
imbarazzati ad abbracciarsi. Le lacrime rimanevano comunque un altro
problema.
End.
Translator’s Notes:
Dea, ho scoperto questa fanfic l’anno
scorso, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedere all’autrice il permesso per
tradurla. Penso proprio di essermene innamorata già da lì.
*_*
Ho avuto difficoltà in alcuni punti,
ma per il resto, mi ritengo soddisfatta: una buonissima storia che (spero) penso
di aver reso al meglio.
Ho dato all’autrice il link della
traduzione italiana, qui su EFP, quindi non fatemi fare brutta figura: lasciate
qualche commento. XD
A parte gli scherzi, non ho intenzione
di propagandare messaggi intimidatori/incitatori per costringere i lettori a
commentare, ma davvero, non fareste un soldo di danno ad esprimere cosa ne
pensate: credo sia una buona occasione per conoscere delle fantastiche fanfic,
scritte da altrettante/i brave/i autrici/ori, che si impegnano e, come noi,
mettono la stessa passione.
In ultimo, ci sono un paio di persone
che vorrei ringraziare:
My thanks to:
Ross,
ché senza di lei questa traduzione non sarebbe avvenuta. Grazie davvero per il
tuo supporto e per la tua presenza costante: sono una palla al piede, ma non me
lo fai mai pesare. Se fossi lì, con te, ti abbraccerei. Ti voglio bene, anche se
non ti conosco affatto.
Sempre viva il twincest, Sorella!
*___*
Daidouji, perché ci sei sempre. Con la tua pignoleria e
parlantina intelligente.
Sono tuo marito anche per
l’attaccamento parassitario che ho per te. Grazie(L).
Fujiwara_san, because you
wrote a Gaara/Temari fanfic, and you have made me fall in love with this. And
still more love this pairing. Thank you very much.
~Perché hai scritto una Gaara/Temari,
e me ne hai fatto innamorare. E amare ancora di più questo pairing. Grazie
davvero.
Detto questo, vi lascio, sperando che
vi sia piaciuta e vi abbia emozionato quanto lo abbia fatto con me.
Anle