<< Vuoi per caso fare il bagno vestita? >> chiede il novellino mentre comincia a sfilarsi la maglietta. Che tartaruga, però! ... Cioè! Voglio dire che ... Oh insomma, ormoni andatevi a farvi fottere!

<< Mi sto solo preparando psicologicamente a ... >> comincio io, pensando alle prese per il culo da parte sua su certi indumenti intimi.

<< A vedere i miei muscoli? Tranquilla dolcezza, farò più lentamente così ti puoi godere meglio lo spettacolo. Anzi, se ti sposti un po' più a destra avrai una visione completa dei miei muscoli. >> dice sogghignando. Oh Cristo! Ma è veramente ridotto a questi livelli?

<< Quando imparerai ad abbassare la cresta galletto? Il mondo non gira attorno a te e ai tuoi muscoli! >> dico con una calma che non mi si addice per niente. Tutta colpa del mare!

<< Ah! Così mi offendi ... >> dice con tono falsamente dispiaciuto, portandosi una mano al cuore.

Alzo gli occhi al cielo e comincio a spogliarmi.

Sono già arrivata agli short, quando gli lancio un avvertimento. Giusto per preacauzione.

<< Una parola. Una sola semplice parola e ti ritrovi con due occhi in meno. >> dico intimidatoria.

Lui per risposta si limita ad alzare le mani. Che fosse un gesto studiato per apparire -e far apparire i suoi muscoli- più figo?

<< Allora? Andiamo? >> chiede, quando finiamo di spogliarci.

<< Si, si. Vai. >> gli rispondo distrattamente.

Mi guarda scettico, si avvicina velocemente e, senza che io me ne accorga (ancora oggi mi sto effettivamente chiedendo come ho fatto a non accorgermene!), mi prende in braccio.

<< Cosa? Ma lasciami! Mettimi giù! >> urlo, dandogli pugni allo stomaco. Non che serva a molto, pensandoci bene! Ci sarà pure un motivo per cui possiede quei pettorali scolpiti!
Ok, è deciso. Più tardi mi metterò in contatto con i miei ormoni per chiarire la questione.

Poi succede tutto in fretta, senza che io me ne renda conto. Quello stronzo bastardo mi lascia andare di getto nell'acqua fredda. Che vi descrivo a fare la mia insana voglia di vederlo annegato? Per non parlare della mia faccia quando riemergo!

<< Tu. >> dico puntandogli il dito addosso << Preaparati a una morte lenta e dolorosa. >>

Le tre ore successive non sembriamo neanche più noi; io o tentato di affogarlo mezza dozzina di volte, lui mi ha affogato altrettante mezze dozzine di volte. Per non parlare di quando mi sono sentita toccare il sedere che, beneficio del dubbio o meno, ho ricambiato affettuosamente facendogli bere almeno un litro di acqua. Insomma, una battglia d'acqua epica.

Molto lontana dall'idea di un appuntamento romantico, ma tanto il nostro era solo il frutto di una scommessa!

Questo pensiero mi fa fermare di scatto; neanche mi accorgo del getto d'acqua appena arrivatomi in faccia. L'unico mio pensiero è la Post-it e come l'avrei risolta con lei! Possibilmente senza sfociare in una terza guerra mondiale. Mentre il pensiero del damerino ... beh, non so quale sia il suo pensiero! Sta di fatto che io sono in catalessi (che, tra parentesi, manco quando mi alzo dal letto sono così!) e lui sembra accorgersene.

<< Post-it. >> dico semplicemente. Ma il mio acuto intelletto in questo momento è volato alle Fiji e quindi non arrivo alla conclusione che lui non è a conoscenza del soprannome della suddetta ragazza/bambola gonfiabile.

<< Cosa? >> chiede lui pensando a cosa c'entrano i post-it in questo momento. Effettivamente niente!

<< Kristine. >> schiarisco le idee al damerino, in un momento di lucidità che come è arrivata se ne è andata senza tanti complimenti. In poche semplici parole: comincio a sparare a raffica cose senza senso, sperando in un piano (o colpo di Stato, che dir si voglia!) contro la Post-it. Approfittatevi ora a darmi della lunatica. Non credo avrete altre occasioni!

<< Aspetta! >> dice raggiungendomi, mentre mi allontano per tornare a riva. Oltretutto fa un freddo cane a quest'ora in acqua! << Fermati. >> mi dice, soffiandomi sul collo per la vicinanza appoggiando le sue mani sui miei fianchi, facendomi girare verso di lui.

<< Devo trovare un modo per togliermi dai piedi la Post-it e le sue sman ... >> comincio a riparlare a raffica.

Un secondo. E' bastato un secondo e le sue labbra si poggiano velocemente sulle mia. Molto probabilmente per farmi stare zitta!

_________________________Angolo dell'autrice

E così siamo giunti con immensa fatica al capitolo 9 ... mi dispiace che sia venuto più corto degli altri! ^///^ Mi devo ancora riprendere dal venerdì 13 peggiore della mia vita... *sigh*
Comunque, volevo dire a quei quattro gattini dispersi che per oscure ragioni seguono ancora questa ff che gli aggiornamenti da ora in poi saranno molto più lenti rispetto a ora. Non dico che passeranno mesi, ma probabilmente qualche settimana. La causa? Quella dannata scuola che mi riempie fino al pomeriggio e la scuola di ballo serale.
E con questo spero, come al solito, di non avervi annoiato e che coninuerete a seguirla!
Baci! ;)