Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: RedSonja    14/09/2013    3 recensioni
Tornano i personaggi del Ciclo dell'Eredità, cinque anni dopo la caduta della tirannia di Galbatorix; ad attenderli una nuova emozionante avventura e un nuovo mistero, che potrebbe portare alla rovina di Alagaesia...o che potrebbe salvarla.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya, Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio | Coppie: Eragon/Arya
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo 20: Quattro anni dopo
Murtagh adagiò la bambina sul letto. Raksha tremava ancora, ma sembrava che si stesse tranquillizzando, seppur lentamente.
Il ragazzo non riusciva a fare a meno di pensare a quanto si fosse affezionato a quella bambina, si sarebbe preso cura di lei come un fratello...come un padre.
"Come un papà. Un padre l'ho avuto anche io, ma ho scoperto a mie spese che le due cose non sempre corrispondono."
Si sdraiò vicino alla piccola, come la prima volta che era andata a cercarlo durante un temporale, ed iniziò ad accarezzarle i capelli.
D'un tratto la voce dell'Evy giunse alle sue orecchie
"Vorrei tanto che tu fossi il mio vero papà"
Quelle parole fecero sussultare il Cavaliere Rosso, il guerriero spietato che non aveva mai tremato davanti a nessuno in vita sua. Eppure in quel momento non riuscì a trattenersi: per una volta decise di aprire il suo cuore e di dire esattamente quello che pensava: 
"Non importa che nelle tue vene non scorre il mio stesso sangue, tu per me sarai sempre la mia bambina...mia figlia."
La bambina si girò verso di lui, aveva gli occhi colmi di lacrime. Prima che Murtagh avesse il tempo di dire qualsiasi cosa, gli aveva gettato le braccia al collo iniziando a piangere senza controllo. Il Cavaliere intanto aveva continuato ad accarezzarle delicatamente la testa e a sussurrarle quanto le voleva bene, con la voce tremante per la commozione.
Lentamente Raksha scivolò in un sonno ristoratore, che avrebbe curato tutta la sua stanchezza; il ragazzo invece aveva continuato a vegliare su di lei, guardandola riposare con un espressione finalmente serena sul suo bel visetto infantile.
Quella notte Murtagh giurò a se stesso che si sarebbe impegnato per sapere chi fossero i veri genitori della sua protetta e, se essi non avessero voluto o potuto prendersi cura di lei, se ne sarebbe occupato lui personalmente chiedendone la custodia.
I mesi trascorsero velocemente ad Ellesmèra, e ai i mesi si susseguirono gli anni.
Gli allenamenti si facevano sempre più lunghi ed intensi per il giovane Cavaliere ed il suo cucciolo di drago, cucciolo per via dell'età ma non sicuramente per le dimensioni; Zestraj infatti era cresciuto molto, diventando imponente e forte abbastanza da portare due persone sul suo dorso, cosa che faceva spesso poichè la sua compagana adorava portare Blodhgarm con sè.
Zestraj non era nè geloso nè preoccupato dalla presenza dell'elfo, anzi era contento che la sua piccola si fosse abituata allo strano aspetto di quest'ultimo, sopratutto perchè all'inizio ne aveva avuto una certa paura. D'altra parte l'elfo dall'aspetto ferino si era sempre dimostarto gentile con la sua compagna, accettando di rispondere a tutte le sue curiosità sulla cultura elfica e sul sue sembianze.
Anche Raksha era cresciuta, diventando una bellissima ragazza,  attirando più di qualche sguardo molto interessato di alcuni elfi.
Nonostante ciò non era minimamente interessata alle questioni di cuore, anzi cercava di ignorare il più possibile i suoi ammiratori nel tentativo di scoraggiare loro eventuali dichiarazioni. 
L'Evy era comunque rimasta legata al Cavaliere Rosso, che pure spesso era in viaggio, essendosi da poco sposato con Lady Nasuada; la notizia delle loro nozze l'aveva riempita di gioia e, quando le due persone che amava di più al mondo avevano pronunciato il fatidico sì, era scoppiata in lacrime insieme ad Arya.
La sua vita era cambiata, infatti era arrivato anche un altro Apprendista, con cui era in ottimi rapporti.
Il suo nome era Araklin, e quello della sua dragonessa Elhyrè che era dello stesso colore del carbone.
Raksha stava pensando proprio a tutto questo, quando vide spuntare da dietro gli alberi il giovane Cavaliere.
"Andiamo ragazzina non abbiamo tutto il giorno, sai?" disse lui con uno sbuffo d'impazienza. Era sempre così, ogni volta lei spariva per ore ed Eragon-Elda lo mandava a cercarla per tutta la foresta.
"Mi dispiace che tu abbia dovuto venire a cercarmi, come sempre, ma stavo pensando a quanto la mia vita sia cambiata rispetto a quattro anni fa." disse lei, cercando di placare l'animo troppo irascibile del giovane
"Uff... E va bene ti perdono. Ma solo perchè oggi è il tuo compleanno e perchè siamo in ritardo e non abbiamo il tempo di discutere." rispose lui.
Raksha rise, con un suono argentino, e si avvicinò a lui scoccandogli un bacio sulla guancia, facendolo arrossire.
"Grazie mio prode Cavaliere!" gli disse facendogli una riverenza.
Inutile dire che le orecchie del nostro povero ragazzo divennero dello stesso colore del fuoco, quando il vestito colorato della Evy lasciò intravedere la sottoveste di colore bianco, simbolo di purezza.
"A-Andiamo dai, immagino che Murtagh-Elda, Castigo-Elda e Lady Nasuada desiderino parlare con te; dopotutto sono due anni che non ti vedono di persona."
"Chissà cosa vorranno dirci..." pensò ad alta voce Raksha
Per poi salire in groppa a Zestraj, imitata da Araklin e Elhyrè, e si diresse verso il Palazzo Reale dove li stavano aspettando i suoi Maestri.
Quando giunsero a Palazzo trovarono ad attenderli i loro Maestri e il Cavaliere Rosso affianco a Castigo.
Appena lo vide Raksha si lanciò dal dorso di Zestraj, atterrando poi come se niente fosse come un petalo di rosa lievemente trasoprtato dalla brezza primaverile, e corse ad abbracciare il suo anico Maestro che ricambiò la sua stretta.
"Sei cresciuta molto dall'ultima volta che ti ho vista. E sei diventata una ragazza davvero splendida." disse Murtagh osservando la giovane che si trovava di fronte e che aveva preso il posto della bambina mingherlina e agile che ricordava.
"Splendida come il più bel fiore, ma pericolosa quanto il miglior guerriero." osservò Castigo, strofinando il muso contro ilbraccio dela ragazza.
Raksha sorrise ed accarezzò il muso del drago, che espresse il suo apprezzamento brontolando sommessamente.
Quest'ultimo poi si concentrò sui due giovani draghi, che erano rimasti rispettosamente in disparte; Murtagh invece parve accorgersi solo allora del fatto che evidentemente ci fosse un altro Cavaliere.
"E così hai due allievi Eragon, chi è il compagno di quella dragonessa?" 
"Araklin, vieni a presentarti. Di solito non sei timido, mi sembra strano che tu non l'abbia già fatto..." Eragon esortò l' Apprendista a farsi avanti e presentarsi.
Con grande sorpresa, il Cavaliere Rosso si trovò a fissare un ragazzo sui diciassette anni. Il suo istinto di protezione si attivò immediatamente pensandolo così vicino alla sua bambina, anche perchè doveva ammettere che quel ragazzo dovesse risultare molto attraente per le ragazze dell'età di Raksha; Araklin era alto, fisico asciutto e scolpito, occhin chiari dello stesso colore del ghiaccio, di cui condividevano la freddezza, capelli neri e lunghi tenuti legati in una coda alta,labbra sottili ma carnose e orecchie lievemente appuntite. Il ragazzo se ne stava davanti a lui, fissandolo tranquillamente con le braccia incrociate; attendeva che lo studiasse e nel frattempo lui faceva lo stesso, improvvisamente le sue labbra si tesero leggermente per poi schiudersi in un sorriso, rivelando i denti perfetti e bianchi come perle.
"Il mio nome è Araklin, Apprendista Cavaliere da tre anni e lei..." disse indicando la dragonessa " ...E' Elhyrè, è un piacere conoscervi Murtagh-Elda"
Sentirsi chiamare con quell'onorifico fece uno strano effetto al Cavaliere Rosso che impiegò qualche secondo per rispondergli
"Anche per me è un piacere fare la tua conoscenza."
"Allora papà, cos'è successo? Cosa volevi dirci?" chiesè la voce delicata che tutti sapevano appartenere a Raksha
"Volevo informarvi di due cose."
"Buone notizie spero..." disse Eragon guardando il fratello
"Una lieta ed una allarmante." rispose semplicemente lui
"E quali sarebbero?" Zestraj stava cominciando a spazientirsi
"Angela potrebbe dirti qualcosa sul tuo passato, Raksha."
Raksha si sentì mancare, non era sicuro di voler apprendere qualcosa su di sè, ma annuì comunque.
"E quella buona è andata. Quella cattiva?" chiese Araklin
"Si sta per scatenare una guerra ad Alagaesia. E per fermarla ci serve il vostro aiuto."


Capitolo 20: Quattro anni dopo

Murtagh adagiò la bambina sul letto.

Raksha tremava ancora, ma sembrava che si stesse tranquillizzando, seppur lentamente.Il ragazzo non riusciva a fare a meno di pensare a quanto si fosse affezionato a quella bambina, si sarebbe preso cura di lei come un fratello...come un padre.

"Come un papà. Un padre l'ho avuto anche io, ma ho scoperto a mie spese che le due cose non sempre corrispondono."

 Si sdraiò vicino alla piccola, come la prima volta che era andata a cercarlo durante un temporale, ed iniziò ad accarezzarle i capelli.D'un tratto la voce dell'Evy giunse alle sue orecchie

"Vorrei tanto che tu fossi il mio vero papà"

Quelle parole fecero sussultare il Cavaliere Rosso, il guerriero spietato che non aveva mai tremato davanti a nessuno in vita sua. Eppure in quel momento non riuscì a trattenersi: per una volta decise di aprire il suo cuore e di dire esattamente quello che pensava: 

"Non importa che nelle tue vene non scorre il mio stesso sangue, tu per me sarai sempre la mia bambina...mia figlia."

La bambina si girò verso di lui, aveva gli occhi colmi di lacrime. Prima che Murtagh avesse il tempo di dire qualsiasi cosa, gli aveva gettato le braccia al collo iniziando a piangere senza controllo. Il Cavaliere intanto aveva continuato ad accarezzarle delicatamente la testa e a sussurrarle quanto le voleva bene, con la voce tremante per la commozione. Lentamente Raksha scivolò in un sonno ristoratore, che avrebbe curato tutta la sua stanchezza; il ragazzo invece aveva continuato a vegliare su di lei, guardandola riposare con un espressione finalmente serena sul suo bel visetto infantile.

Quella notte Murtagh giurò a se stesso che si sarebbe impegnato per sapere chi fossero i veri genitori della sua protetta e, se essi non avessero voluto o potuto prendersi cura di lei, se ne sarebbe occupato lui personalmente chiedendone la custodia.



I mesi trascorsero velocemente ad Ellesmèra, e ai i mesi si susseguirono gli anni.Gli allenamenti si facevano sempre più lunghi ed intensi per il giovane Cavaliere ed il suo cucciolo di drago, cucciolo per via dell'età ma non sicuramente per le dimensioni; Zestraj infatti era cresciuto molto, diventando imponente e forte abbastanza da portare due persone sul suo dorso, cosa che faceva spesso poichè la sua compagana adorava portare Blodhgarm con sè.Zestraj non era nè geloso nè preoccupato dalla presenza dell'elfo, anzi era contento che la sua piccola si fosse abituata allo strano aspetto di quest'ultimo, sopratutto perchè all'inizio ne aveva avuto una certa paura. D'altra parte l'elfo dall'aspetto ferino si era sempre dimostarto gentile con la sua compagna, accettando di rispondere a tutte le sue curiosità sulla cultura elfica e sul sue sembianze.Anche Raksha era cresciuta, diventando una bellissima ragazza,  attirando più di qualche sguardo molto interessato di alcuni elfi.

Nonostante ciò non era minimamente interessata alle questioni di cuore, anzi cercava di ignorare il più possibile i suoi ammiratori nel tentativo di scoraggiare loro eventuali dichiarazioni. 

L'Evy era comunque rimasta legata al Cavaliere Rosso, che pure spesso era in viaggio, essendosi da poco sposato con Lady Nasuada; la notizia delle loro nozze l'aveva riempita di gioia e, quando le due persone che amava di più al mondo avevano pronunciato il fatidico sì, era scoppiata in lacrime insieme ad Arya. La sua vita era cambiata, infatti era arrivato anche un altro Apprendista, con cui era in ottimi rapporti.

Il suo nome era Araklin, e quello della sua dragonessa Elhyrè che era dello stesso colore del carbone.Raksha stava pensando proprio a tutto questo, quando vide spuntare da dietro gli alberi il giovane Cavaliere.

"Andiamo ragazzina non abbiamo tutto il giorno, sai?" disse lui con uno sbuffo d'impazienza.

Era sempre così, ogni volta lei spariva per ore ed Eragon-Elda lo mandava a cercarla per tutta la foresta.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto venire a cercarmi, come sempre, ma stavo pensando a quanto la mia vita sia cambiata rispetto a quattro anni fa." disse lei, cercando di placare l'animo troppo irascibile del giovane

"Uff... E va bene ti perdono. Ma solo perchè oggi è il tuo compleanno e perchè siamo in ritardo e non abbiamo il tempo di discutere." rispose lui.

Raksha rise, con un suono argentino, e si avvicinò a lui scoccandogli un bacio sulla guancia, facendolo arrossire.

"Grazie mio prode Cavaliere!" gli disse facendogli una riverenza.

Inutile dire che le orecchie del nostro povero ragazzo divennero dello stesso colore del fuoco, quando il vestito colorato della Evy lasciò intravedere la sottoveste di colore bianco, simbolo di purezza.

"A-Andiamo dai, immagino che Murtagh-Elda, Castigo-Elda e Lady Nasuada desiderino parlare con te; dopotutto sono due anni che non ti vedono di persona."

"Chissà cosa vorranno dirci..." pensò ad alta voce Raksha per poi salire in groppa a Zestraj, imitata da Araklin e Elhyrè, e si diresse verso il Palazzo Reale dove li stavano aspettando i visitatori

Quando giunsero a Palazzo trovarono ad attenderli i loro Maestri e il Cavaliere Rosso affianco a Castigo.Appena lo vide Raksha si lanciò dal dorso di Zestraj, atterrando poi come se niente fosse come un petalo di rosa lievemente trasoprtato dalla brezza primaverile, e corse ad abbracciare il suo antico Maestro che ricambiò la sua stretta.

"Sei cresciuta molto dall'ultima volta che ti ho vista. E sei diventata una ragazza davvero splendida." disse Murtagh osservando la giovane che si trovava di fronte e che aveva preso il posto della bambina mingherlina e agile che ricordava.

"Splendida come il più bel fiore, ma pericolosa quanto il miglior guerriero." osservò Castigo, strofinando il muso contro il braccio della ragazza.

Raksha sorrise ed accarezzò l'enorme testa del drago, che espresse il suo apprezzamento brontolando sommessamente. Quest'ultimo poi si concentrò sui due giovani draghi, che erano rimasti rispettosamente in disparte; Murtagh invece parve accorgersi solo allora del fatto che evidentemente ci fosse un altro Cavaliere.

"E così hai due allievi Eragon, chi è il compagno di quella dragonessa?" 

"Araklin, vieni a presentarti. Di solito non sei timido, mi sembra strano che tu non l'abbia già fatto..." Eragon esortò l' Apprendista a farsi avanti e presentarsi.

Con grande sorpresa, il Cavaliere Rosso si trovò a fissare un ragazzo sui diciassette anni.

Il suo istinto di protezione si attivò immediatamente pensandolo così vicino alla sua bambina, anche perchè doveva ammettere che quel ragazzo dovesse risultare molto attraente per le ragazze dell'età di Raksha e che lei, per quanto non fosse interessata all' amore, avrebbe potuto volere più della sua amicizia.

Araklin era alto,  dal fisico asciutto e scolpito, con occhi chiari dello stesso colore del ghiaccio, di cui condividevano la freddezza, capelli neri e lunghi tenuti legati in una coda alta,labbra sottili ma carnose e orecchie lievemente appuntite. Il ragazzo se ne stava davanti a lui, fissandolo tranquillamente con le braccia incrociate; attendeva che lo studiasse e nel frattempo lui faceva lo stesso, improvvisamente le sue labbra si tesero leggermente per poi schiudersi in un sorriso, rivelando i denti perfetti e bianchi come perle.

"Il mio nome è Araklin, Apprendista Cavaliere da tre anni e lei..." disse indicando la dragonessa " ...E' Elhyrè, è un piacere conoscervi Murtagh-Elda"

Sentirsi chiamare con quell'onorifico fece uno strano effetto al Cavaliere Rosso che impiegò qualche secondo per rispondergli

"Anche per me è un piacere fare la tua conoscenza."

"Allora papà, cos'è successo? Cosa volevi dirci?" chiesè la voce delicata che tutti sapevano appartenere a Raksha

"Volevo informarvi di due cose."

"Buone notizie spero..." disse Eragon guardando il fratello

"Una lieta ed una allarmante." rispose semplicemente lui

"E quali sarebbero?" Zestraj stava cominciando a spazientirsi

"Angela potrebbe dirti qualcosa sul tuo passato, Raksha."

Raksha si sentì mancare, non era sicuro di voler apprendere qualcosa su di sè, ma annuì comunque.

"E quella buona è andata. Quella cattiva?" chiese Araklin

"Si sta per scatenare una guerra ad Alagaesia. E per fermarla ci serve il vostro aiuto."

 

Angolo dell'Autrice

Eccomi tornata dopo una discreta assenza.

Vi chiedo scusa per non aver pubblicato niente in questi giorni, ma la scuola mi sta impegnando molto, quindi volevo informarvi che d'ora in poi pubblicherò nel weekend e,  solo occasionalmente,  durante la settimana.

Continuerò comunque a rispondere alle vostre recensioni, vi chiedo solo di non abbandonare la mia fanfic a causa del diradarsi degli aggiornamenti anche perchè penso che la scuola sia ricominciata per tutti e che anche voi avrete meno tempo a disposizione per leggere, recensire e pubblicare (oltre al problema pratico di dover scrivere i capitoliprima di pubblicarli).

Da questo capitolo cominceranno le avventure della nostra "piccola" Evy e del nostro affascinante(?) nuovo Cavaliere Nero...quali sorprese ci riserverà questa coppia? 

Questo capitolo è stato critto mentre ascoltavo "The only exception" dei Paramore (e voi starete giustamentepensando "e cosa ce ne frega?" probabilmente niente) la conoscete? Vi piace? Cosa ne pensate dei Paramore?

Fatemi sapere commentendo; io personalmente li adoro, anche se mi dispiace che siano rimasti solo in tre...

Ora vi saluto.

A presto.

Baci<3<3<3

RedSonja

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: RedSonja