Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Scarl_Bloom 94    15/09/2013    7 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE.
Fëawen è la figlia minore di Re Elrond. E' una mezzelfa, ma all'inizio della storia ancora non lo sa, sa solo che in lei c'è qualcosa di diverso rispetto agli altri elfi. Desiderosa di fare mille avventure e combattere contro nemici pericolosi, farà di tutto per entrare a far parte della Compagnia. L'incontro con un giovane principe elfo però cambierà la sua vita e le farà capire cosa significa amare.
Tratto dal 1 capitolo...
Durante la caduta rimasi con gli occhi chiusi. All’improvviso però invece di sentire sotto di me la terra, sentì delle braccia possenti tenermi. Aprì piano piano gli occhi, mi ero messa un po’ di paura, lo dovevo ammettere.
"Cosa vedono i miei occhi… Una dolce fanciulla che dal cielo è caduta fra le mie braccia"
Disse l’elfo biondo che mi teneva in braccio.
Appena incontrai i suoi occhi blu, non riuscì a proferire parola. Notai che un piccolo sorrisetto aveva preso forma sulle sue labbra. Era bello, maledettamente bello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 *"Angolo "Autrice"*

Eccovi il dodicesimo capitolo! Con questo si conclude la prima parte della storia! Mi raccomando recensite! Se volete che continui fatemelo sapere ;)



Capitolo 12 -  Spaccatura


 
Navigammo a lungo su quelle piccole barche.  Mi sentivo tranquilla e serena, per la prima volta da quando avevamo intrapreso quel duro viaggio. Continuavo ad osservare Legolas, all’improvviso però il suo sguardo venne attirato da qualcosa.
 
<< Tutto bene? >> Domandai osservando la sua espressione preoccupata.
 
<<  Qualcosa si avvicina >> Rispose a bassissima voce.
 
<< Altri nemici? >>  Dissi tremante.
 
<<  Può darsi >> Replicò l’Elfo riposando lo sguardo su di me.
 
Ero diventata tesa di colpo, ma Legolas con quei suoi occhi meravigliosi fece volare via ogni preoccupazione. Gli sorrisi e lui ricambiò dolcemente.
 
Approdammo sulla terra ferma per riposare, visto che ormai stava per diventare buio. Mentre ero seduta ad osservare il fiume notai qualcosa di strano muoversi nell’acqua.  Non sapevo se fosse un altro nemico e quindi portai la mano sul manico della mia spada.
 
<< E’Gollum >>  Sentì dire alle mie spalle.
 
<< Aragorn, sei tu? … Gollum dici ? >> Domandai confusa.
 
<< Ci sta seguendo da Moria. Speravo di liberarmene sul fiume, ma è un barcaiolo troppo astuto >> Rispose mio fratello con tutta la calma di questo mondo.
 
<< E tu sei così..tranquillo? >> Quell’essere mi faceva paura e non poco.
 
<< Non preoccuparti, Fëawen .  Non ci farà del male >> Cercò di tranquillizzarmi.
 
<< Se lo dici tu  >> Continuavo ad osservare attentamente lo strano essere.
 
<< Minas Thirit è la strada più sicura, e tu lo sai >>  Sentì dire all’improvviso.
 
Mi voltai e vidi Boromir parlare rivolgendosi a mio fratello. Voleva andare a Minas Thirit, ma qualcosa mi diceva che le sue azioni non erano di certo fra le più nobili.
 
<<  Da lì possiamo riunirci e raggiungere Mordor con maggiore forza >> Continuò l’Uomo.
 
<< Non c’è forza a Gondor che possa giovarci >> Rispose calmo Aragorn.
 
<<  Sei stato lesto a fidarti degli Elfi. Hai così poca fede nel tuo popolo? >>  Domandò alterato Boromir << Si, c’è debolezza, c’è fragilità, ma c’è anche coraggio e onore da scovare negli Uomini. Ma tu questo non lo vedi. Hai paura >> Cominciò a dargli spintoni per farlo reagire.
 
<< Boromir! Basta! >>  Cercai di farlo smettere, ma invano.
 
<<  Per tutta la vita ti sei nascosto nell’ombra! Spaventato da chi sei, cosa sei! >> Continuava l’Uomo alzando sempre di più il tono di voce.
 
<<  Io non porterò l’Anello entro cento leghe dalla vostra città! >> Rispose infine Aragorn facendo stizzire Boromir.
 
Tutti si girarono verso di loro. Era una situazione pesante, eravamo tutti stanchi per il viaggio, e soprattutto era una missione troppo importante quella. Bastava soltanto un nostro piccolo errore e l’intera terra di mezzo sarebbe stata distrutta, quindi non potevamo permetterci il lusso di sbagliare.
 
Io e Legolas non potevamo stare troppo tempo insieme, per non fare insospettire gli altri. Certamente non potevo dormire  fianco a lui e quindi la situazione per me era ancora più insopportabile. Provai ad entrare nei pensieri dell’Elfo per vedere se stava pensando a me, ma niente non ci riuscì.
 
Il giorno dopo ripartimmo con le nostre barche percorrendo il fiume. Finalmente potevo stare un po’ con Legolas, anche se c’era Gimli, noi parlavamo in Elfico. Il Nano si lamentava di continuo perché non riusciva a capire un tubo di quello che dicevamo.
 
<< Legolas, cosa sono quelle statue enormi? >> Domandai curiosa.
 
<< Gli Argonath. Gli antichi Re.  La stirpe di Aragorn >> Rispose l’Elfo sorridendo.
 
Dovevo proprio ammettere che quelle statue erano davvero imponenti. Mettevano i brividi solo a guardarle.
Proseguimmo il viaggio lungo il fiume. Dopo qualche ora ci fermammo per riposare e per mangiare qualcosa.
 
<< Attraversiamo il lago al calar del sole. Nascondiamo le barche e andiamo avanti a piedi. Raggiungiamo Mordor da Nord >> Ci informò Aragorn.
 
<< Ah si? Un modo semplicissimo di farci strada tra gli Emyn Muil! >> Rispose Gimli << Un labirinto impossibile di rocce affilate come lame. Dopodichè, va ancora meglio! Un suppurato, puzzolente terreno paludoso fin dove occhio può vedere! >> Si lamentò ancora il Nano.
 
<< Questa è la nostra strada >> Disse Aragorn guardandolo << Ti consiglio di riposare e di recuperare le forze, mastro Nano .>>
 
<< Recuperare.. le?? Uh >> Mugugnò Gimli.
 
<< Partiamo adesso >> Intervenne Legolas avvicinandosi ad Aragorn.
 
<< No. Gli orchi pattugliano la sponda orientale.  Aspettiamo che ci copra l’oscurità >> Rispose l’Uomo sicuro di se.
 
<< Non è la sponda orientale che mi preoccupa. Un’ombra e una minaccia crescono nella mia mente >> Continuò l’Elfo guardandosi attorno << Qualcosa si avvicina. Lo sento. >>
 
<<  Ma dov’è Frodo? >> Domandò Merry all’improvviso.
 
Io e Aragorn ci guardammo in faccia. Mancava anche Boromir. Dall’espressione di mio fratello capì che quello non era proprio un bel segno.
 
<< Legolas,  Fëawen! Andate a cercarli per quella via! >> Ordinò prontamente Aragorn << Io andrò per quest’altra .>>
 
L’unica cosa buona era che finalmente io e il mio Elfo potevamo stare un po’ da soli. Appena fummo abbastanza lontani dagli altri sentì le sue mani posarsi sui miei fianchi. Delicatamente mi fece girare verso di se.
 
<< Finalmente soli >> Disse sorridendo.
 
<< Dobbiamo cercare Frodo >> Gli ricordai.
 
<< Frodo può aspettare. Io invece no, non ce la faccio più >> Continuò l’Elfo spingendomi sempre di più contro il suo corpo << Dammi un bacio. >>
 
<< Ma Legolas..>>
 
Non riuscì nemmeno a finire la frase che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Non opposi la ben che minima resistenza, mi abbandonai subito a quel dolce bacio. D’un tratto però qualcosa mi disturbò e mi scostai.
 
<< Che ti succede, Fëawen ? >>  Mi domandò Legolas preoccupato.
 
<< Sento…delle…voci  >> Risposi lentamente e confusa.
 
<< Nessuno di noi dovrebbe vagare da solo e tu meno di tutti >> Era la voce di Boromir << Tante cose dipendono da te, Frodo >> Stava parlando al piccolo hobbit.
 
*Allora sono insieme?! Oh Dio!*
 
<< Di chi sono le voci? >> Continuava a chiedermi Legolas.
 
<< Boromir! >> Risposi cercando di concentrarmi ancora di più.
 
Piano, piano nella mia mente si delineò l’intera scena. L’Uomo stava raccogliendo della legna. Frodo sembrava abbastanza preoccupato, non parlava, si limitava ad osservarlo.
 
<< So perché cerchi la solitudine >> Continuò Boromir <<  Soffri, lo vedo giorno dopo giorno. Sei sicuro di non soffrire inutilmente? Ci sono altri modi, Frodo, altre vie che possiamo prendere. >>
 
<< So già cosa mi diresti. Sembrerebbe un consiglio saggio, ma il cuore mi mette in guardia >> Rispose d’un tratto il piccolo hobbit.
 
“Tenterà di prendere l’Anello” le parole di mia nonna mi risuonavano nella mente. Era quello il momento, Boromir avrebbe agito e nessuno era lì per difendere Frodo. Speravo con tutto il cuore che Aragorn li raggiungesse in tempo.
 
<<  In guardia? Contro cosa? Abbiamo tutti paura, Frodo, ma lasciare che la paura ci faccia distruggere ogni speranza che abbiamo…. >> Avanzava lentamente verso il mezz’uomo << Non capisci. Questa è pazzia. >>
 
<< Non esiste altro modo ! >> Disse deciso Frodo.
 
<< Chiedo solo di avere la forza per difendere il mio popolo! >>  Buttò violentemente le legna a terra  << Se solo tu mi prestassi l’Anello . >>
 
<< No! >> Frodo indietreggiò.
 
<< No!! Sta tentando di prendere l’Anello!! > >Urlai portandomi le mani alla testa.
 
<< Dove sono? Non riesci a capirlo? >> Legolas mi teneva stretta per le spalle.
 
<< No! Non conosco queste terre! >>
 
 
<< Perché indietreggi? Non sono un ladro >> Continuò Boromir.
 
<< Perché non sei te stesso >> Rispose calmo Frodo.
 
<< Quante possibilità credi di avere? Loro ti troveranno. Prenderanno l’Anello >> l’Uomo cominciava a perdere completamente il controllo << E tu invocherai la morte prima della fine!! >> Gli urlò contro mentre il piccolo hobbit gli voltò le spalle per tornare dagli altri.
 
 
<< Che succede?? >> Continuava a chiedermi l’Elfo.
 
<< No! Frodo! >> Urlai.
 
 
<< Idiota!! >> Boromir prese a correre dietro di lui << E’ tuo soltanto per un malaugurato caso! Poteva essere mio! >> Lo raggiunse e lo afferrò dai piedi << Dammelo! Dammelo! >> Continuava ad urlare mentre entrambi erano a terra.
 
<< No! >> Urlò Frodo per poi mettersi al dito l’Anello e scomparire nel nulla.
 
 
<< E’ scomparso! >> Dissi guardando l’elfo esterrefatta.
 
<< Capisco le tue intenzioni. Vuoi portare l’Anello a Sauron! >> Sbraitava l’Uomo guardandosi attorno << Ci tradirai! Andrai incontro alla tua morte! Alla morte di tutti noi! Maledetto! Maledetto! Tu e tutti i mezzuomini! >>
 
 
<< E’ completamente impazzito! >> Scuotevo la testa sconcertata.
 
<< E’ l’Anello che l’ha fatto impazzire >>  Disse l’Elfo accarezzandomi.
 
<< Per fortuna Frodo è riuscito a scappare >> Tirai su un sospiro di sollievo.
 
<< Andiamo avanti, magari lo incontriamo. Hai finito di vedere o sentire? >> Mi domandò preoccupato Legolas.
 
<<  No, Boromir adesso sembra pentito. Chiede scusa a Frodo. Accidenti è completamente andato! >>
 
 
Io e l’Elfo andammo avanti. Non incontrammo ne Frodo e ne Boromir. All’improvviso vidi nella mia mente il piccolo hobbit parlare con Aragorn. Fu una visione veloce però ne fui contenta, per fortuna era al sicuro. Lo dissi a Legolas e quest’ultimo tirò su un sorriso semplicemente meraviglioso e mi attirò di nuovo a se.
 
<< Bene, quindi possiamo riprendere quello che abbiamo lasciato in sospeso >> Mi sfiorò la bocca con la sua.
 
<< Non dovremmo tornare dagli altri? >> In realtà non volevo tornare per nessuna ragione al mondo.
 
<< Scherzi? >> Sorrise dandomi un piccolo bacio.
 
Portai le mie mani intorno al suo collo e lo baciai anch’io con lo stesso desiderio che aveva lui. Nella foga del bacio indietreggiai fino a toccare con la schiena un albero. Legolas mi spinse ancora di più trascinandosi insieme a me. Non riuscivamo a fermare quel bacio famelico. Lasciare le sue labbra sarebbe stata una tremenda tortura per me.
 
<< Ci siamo allontanati troppo. E’ meglio tornare >> Dissi staccandomi per riprendere fiato.
 
<<  Ti prego, un altro bacio >> Mi supplicava l’Elfo.
 
<<  Ma tu non ti accontenti mai >> Gli sorrisi baciandolo ancora.
 
In quel momento però una voce risuonava terribilmente nella mia testa. “ Trovate il mezz’uomo!”. Fermai all’improvviso il bacio, afferrai Legolas dal braccio e lo trascinai insieme a me in una corsa sfrenata.
 
<< Che succede? >> Domandò stupito.
 
<< Gli Orchi! Gli Orchi! Dannazione!! >> Correvo sempre più forte.
 
Ci eravamo allontanati troppo. Qualsiasi cosa stesse succedendo, non riuscivo a vederla, nonostante i miei continui sforzi. Speravo soltanto che i nostri compagni stessero bene. Durante la corsa d’un tratto sentì come se avessi una freccia conficcata nel torace. Mi fermai di colpo accasciandomi a terra.
 
<<  Fëawen ! Che ti prende,adesso!? >> Urlava disperato Legolas.
 
<< Mi…mi sono concentrata ….sui..nostri compagni….ho sentito…come…se avessi una freccia..conficcata…nel ..petto >> Respiravo a fatica.
 
Mi rialzai e dopo aver regolarizzato il mio respiro riprendemmo a correre. Avevo un peso terribile sul cuore.  All’improvviso sentimmo un suono.
 
<<  Il corno di Gondor >> Disse Legolas ascoltando attentamente.
 
<< Boromir! >> Urlai riprendendo la corsa.
 
 
Arrivammo nel luogo della battaglia dopo una decina di minuti. Aragorn stava combattendo con uno degli Orchi. Il mostro l’aveva immobilizzato e con la sua arma stava per tagliarli la testa.
 
<< No! Aragorn!! >> Urlai con tutta la voce che avevo in corpo.
 
Non so come, ma d’improvviso il mostro si bloccò. Aragorn riuscì a spostarsi  e con la lama della sua spada lo trafisse.
 
<<  Fëawen! I tuoi occhi…. >> Disse L’Elfo guardandomi stupito.
 
Aragorn corse subito verso Boromir. Era lì a terra, morente. Io e Legolas ci apprestammo ad andare da loro.
 
<< Hanno preso i piccoletti. Frodo! Dov’è Frodo?  >> Cercò di dire sofferente l’Uomo.
 
<< L’ho lasciato andare >> Rispose Aragorn.
 
<< Hai fatto quello che io non ho potuto. Ho cercato di portargli via l’Anello >> Ammise Boromir.
 
<< L’Anello adesso è lontano da noi >> Lo rassicurò mio fratello.
 
Non stavo capendo niente. Per quale motivo Aragorn aveva lasciato andare via Frodo? Quali piccoletti avevano preso?! Merry e Pipino!
 
<< Perdonami. Non l’avevo previsto. Vi ho delusi tutti >> Continuava l’Uomo mentre ai lati della sua bocca si vedeva uscire del sangue.
 
<<  No, Boromir! Hai dimostrato coraggio. Hai conservato il tuo onore >> Lo consolò Aragorn.
 
<<  Lascia stare! E’ finita.  Il mondo degli Uomini cadrà. Su tutto cadrà il buio, e sulla mia città la rovina >> disse amareggiato l’Uomo.
 
<<  Io non so quanta forza c’è nel mio sangue, ma ti giuro :  non lascerò che Minas Thirit cada, né che il nostro popolo fallisca >> Gli promise .
 
<< Il nostro popolo….Io ti avrei seguito fratello mio. Mio capitano, mio Re >> Disse queste ultime parole dopodiché chiuse gli occhi per sempre.
 
<< Riposa in pace figlio di Gondor >> Pronunciò queste parole per poi baciargli la fronte.
 
In quel momento vidimo arrivare alle nostre spalle Gimli. Vedendo la scena rimase stupito e amareggiato. Boromir era morto. Una rabbia accecante mi possedeva totalmente. Mi voltai verso l’Elfo. Era tutta colpa nostra. Se noi fossimo tornati prima avremmo potuto salvarlo! Avremmo potuto evitare quella brutta fine.
 
<<  Fëawen . Grazie per avermi salvato >> Mi sentì dire da mio fratello.
 
<< Ti ho salvato? >> Mi voltai di scatto verso di lui.
 
<< Hai bloccato tu quel mostro per impedirgli di colpirmi >> Disse alzando lo sguardo su di me << I tuoi occhi, che ti è successo? >>
 
<< Cos’hanno i miei occhi? >> Domandai confusa.
 
<< Sono diventati color ghiaccio >> Intervenne Legolas.
 
<< Il tuo potere >> Aggiunse Aragorn << Sta lentamente prendendo vita. >>
 
Non risposi, spostai il mio sguardo sul corpo senza vita di Boromir. Non era giusta quella morte, morire in quel modo brutale.  Lo avremmo vendicato, io l’avrei vendicato.
 
Mettemmo il suo corpo su una delle piccole barche insieme alla sua spada e al suo scudo. Lo lasciammo andare affinchè la corrente del fiume lo riportasse a casa sua.
 
<< Presto! Sam e Frodo stanno raggiungendo la sponda orientale! >> Disse Legolas correndo verso una delle barche.
 
Nessuno di noi però si mosse. Non avremmo seguito Frodo e Sam.
 
<< Frodo deve continuare da solo >> Avevo lo sguardo fisso sull’acqua.
 
<< Non intendi seguirli? >> Domandò l’Elfo ad Aragorn.
 
<< Il destino di Frodo non è più nelle nostre mani >> Rispose l’Uomo.
 
<< Allora è stato tutto vano >>  Intervenne Gimli << La Compagnia ha fallito. >>
 
<<  No, se siamo fedeli l’un l’altro >> Rispose Aragorn <<  Non abbandoneremo Merry e Pipino al tormento e alla morte, non finchè ci rimarrà forza. >>
 
<< Sono con te, fratello >> Dissi posando la mia mano sulla sua spalla.
 
<<  Lasciate tutto ciò che non vi occorre >> Sorrise << Viaggeremo leggeri. Andiamo a caccia di Orchi! >>
 
Il viso dell’Elfo e del Nano si illuminò d’improvviso. Buttammo giù tutto ciò che era di troppo e seguimmo Aragorn. Mi voltai casualmente verso Legolas con quel mio sguardo gelido che adesso mi ritrovavo. Mai più sarebbe successa una cosa del genere. Mai più io, Fëawen Andúnë , mi sarei lasciata sopraffare dal potere dell’amore. Nel mio animo oramai regnavano soltanto  l’odio e la rabbia.



 
FINE PRIMA PARTE
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Scarl_Bloom 94