tutte le sere lo stesso incubo, sempre il volto di una ragazza, alla vista molto opaco, che man mano diventa sempre più chiaro,limpido, l'unica cosa che noto sono i suoi lunghi capelli castani
che improvvisamente diventano neri come il carbone, gli occhi che prima erano di un'innocente nocciola chiaro ora sono di un rosso fuoco che trasmettono solo odio.
sono heaven un "comune" ragazzo di 15 anni;
COMUNE beh fino a poco tempo fà quando successe l'incidente,lo ricordo come se fosse successo ieri, stavo tornando da scuola quando ad un tratto vidi un'animale morto in un vicolo disabitato, probabilmente sarà stato investito,ma la cosa non mi faceva tanto effetto quando tutto si fece più opaco la mia vista si oscurò vedevo tutto a rallentatore, improvvisamente una strana sensazione mi percosse per tutta la schiena iniziai a correre, verso il vicolo, dove nessuno poteva vedermi,i mie piedi avanzarono a passo di ghepardo,non correvo più come un essere umano eppure mi sembrava tutto così lento quando improvvisamente con la coda dell'occhio notai delle strane cose che si muovevano  sulla mia schiena quando involontariamente mi alzai da terra e con un balzo incomincia a levitare per aria, la brama di sangue mi percosse per tutto il corpo era  infrenabile, non ero più io ma un freddo demone senza emozioni, senza più motivi per vivere.
Passarono mesi e mesi ma non c'era spiegazione logica per quello che mi accadde in quel triste giorno, quindi decisi di andare in biblioteca per indagare un po',e tra gli scaffali trovai un libro pieno di muffa e di polvere sulla copertina c'era una strana scritta che non riuscii a interpretare sembrava una specie di latino antico, incominciai a scorrere le pagine finchè un'immagine non attiro la mia attenzione era una strana creatura dagli occhi neri,neri come la cenere il volto mi era famigliare ma oramai si era fatto tardi, strappai la pagina e mi diressi verso casa.
Mia mamma aveva cucinato il suo brodo speciale che in realtà a me faceva schifo ma per accontentarla dicevo sempre che era ottimo ma in realtà sembravano tanti rifiuti frullati e messi in una ciotola, io quella sera non avevo molta fame e me ne rimasi tutta la sera in camera AD OSSERVARE QUELLA STRANA FOTO, I MIEI OCCHI PIANO PIANO SI CHIUSERO PER LA STANCEZZA E CADDI IN UN SONNO PROFONDO,ADDORMENTANDOMI SUL COMODINO, UDII UN tonfo agghiacciante mi svegliai di scatto,non ero più a casa ma in un bosco, un bosco tetro pieno di corvi ammassati a terra senza vita, ma la mia attenzione cadde su questa donna in fin di vita con un buco in petto,mi avvicinai con cautela e notai una strana ombra dietro un albero,io rimasi lì fermo,agghiacciato dalla vista.non era una persona normale,no, era una creatura con delle ali nere come il petrolio i capelli bianchi che con delle ciocche di tonalità grige, il demone si girò e vidi i suoi occhi rossi come nel mio sogno solo che questa volta non notai odio nei suoi occhi ma qualcosa di peggio la brama di sangue,il mio sguardo calò piano verso le sue mani che reggevano qualcosa in mano insanguinato sembrava un organo, probabilmente era il cuore della vittima che piano piano lo addentava fissandomi io ero allucinato a quella vista, rimasi fermo,paralizzato a guardare quella scena atroce.
Mia mamma,fortunatamente, mi svegliò dicendo che era il primo giorno di scuola e non dovevo fare tardi,io ancora scioccato per il sogno mi alzai mi misi una maglia bianca con sopra una felpa rossa  con dei jeans nuovi.
alle 7:50 mi incamminai verso la scuola, appena arrivato lì mi unii al gruppetto della mia classe e notai un viso nuovo,era una ragazza con dei capelli castani come la seta e degli occhi marroni che risaltavano di più grazie ai suoi capelli,non era molto moderna infatti indossava un lungo vestito che sembrava dell'800,all'apparenza sembrava una ragazza molto timida perché si isolava da tutto e tutti appoggiandosi ad un angolino, improvvisamente ci fu un silenzio tombale che venne lacerato dalle parole fredde della nostra preside che chiamò classe per classe finché non chiamo la nostra cioè l'ultima,il professore di matematica ci scortò in classe e prendemmo posto,io scelsi un banco centrale in seconda fila vicino allo sfigato della classe,non ero un tipo molto socievole quindi non avevo fatto tanto amicizia con le persone della mia classe, accanto a me al lato destro c'era la nuova arrivata,bene da un lato il nerd e dall' altro la tipa misteriosa pensai.