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Autore: BigghLuv    20/03/2008    1 recensioni
Hermione si ritrova a sentirsi legata a tre diversi maghi. Come si comporterà?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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TRE MAGHETTI PER HERMIONE

 

Hermione chiuse il libro di pozioni e lo scaraventò sul tavolo; non riusciva a concentrarsi, perché continuava a ripensare a quello che Ron le aveva confessato. Si mise le mani fra i capelli e cominciò a scuoterli cercando di scacciare dalla mente la scena di Ron che la portava in giardino in un luogo isolato e le diceva che quello che provava per lei non era una semplice amicizia; rise al solo pensiero di lei e Ron che passeggiavano mano nella mano o che addirittura si baciavano. Poi pensò che non c’era niente da ridere: come lo avrebbe detto ad Harry? Non è certamente facile dire al proprio ragazzo che il suo migliore amico (nonché anche amico di lei) si era innamorato della sua ragazza! Ma la cosa più strana era che lei non aveva liquidato Ron, ma era semplicemente scappata via, senza dare nessuna risposta; anzi mostrando la sua insicurezza su ciò che sarebbe dovuto essere ovvio, cioè che lei amava Harry (cosa che aveva dato per scontato negli ultimi giorni) o almeno era ciò che aveva sempre pensato fino a quel momento. Sospirò e decise di andare nella sala grande a mangiare qualcosa per non pensare alla questione, ma si prospettava una cena terribilmente solitaria; infatti per riflettere con calma doveva evitare di stare con Harry o Ron, ma la cosa le si presentò impossibile quando li vide seduto al tavolo grifondoro con Ginny e Neville. Si voltò per andarsene, ma gli altri la chiamarono; così fu costretta a sedersi con loro vicino ad Harry che subito le mise un braccio intorno alla spalla atto che suscitò un sospirò da parte di Ron che evitò di guardarli. Dopo qualche secondo di silenzio Harry chiese

 - Voi avete finito pozioni? –

Neville annuì, anche Hermione lo fece mentendo, ma Ron rispose acido

- Ho avuto cose più importanti da fare che studiare! –

Hermione abbassò lo sguardo intuendo che l’amico la stava guardando, ma Harry disse scherzando

Calmati, so che allenarsi a Quidditch è faticoso ed impegnativo. –

 Neville rise con lui, ma Ron diventò ancora più rosso e gridò

        Non mi stupisce una battuta così penosa da uno che passa al massimo un’ora con i piedi per terra! –

 Harry che stava baciando Hermione si alzò e arrivando a qualche centimetro da Ron disse secco

 – Non so cosa cavolo hai, ma se non cambi atteggiamento ti sbatto fuori dalla squadra! –.

-         No, non ti scomodare! ME ne vado da solo! –

 Rispose uscendo dalla sala. Ginny, che aveva le lacrime agli occhi per aver assistito all’ aspro litigio,disse

        Perché deve finire sempre così? Ciao a tutti, non ho più fame. –

 Neville li salutò in fretta e la seguì, lasciando Harry ed Hermione da soli. Quest’ultima sapeva che il comportamento di Ron derivava dal fatto che lei non gli aveva nemmeno dato una risposa dopo la dichiarazione, ma non osò dirlo al suo ragazzo, neanche quando lui disse

        Per me Ron è del tutto impazzito! E’ sempre stato strano, ma non fino a questo punto! –

Scosse la testa, Hermione lo contraddette

        Io credo che sia solo un po’ nervoso per via dei compiti e della partita; in fondo è solo un anno che gioca nella squadra e non si è ancora del tutto abituato secondo me! –

 Harry rise e lei chiese

        Che ti ridi scemo? – Lui rispose

 – Tu mi fai ridere! Non sei mai andata d’accordo con Ron ed ora lo difendi pure?!– Lei inarcò le sopracciglia e rispose offesa

 – Con questo che vorresti dire? –

-         Niente! Solo che ti trovo irresistibile quando ti comporti in maniera strana. – Rispose ricominciando a baciarla

        Oggi se vuoi potremmo andare un po’ in biblioteca. –

 Lei lo guardò e rispose

 – Stasera? Ma sarà deserta! - .

-         Appunto! Tutta per noi! –

 Rise ed Hermione annuì per niente convinta. Quella sera in biblioteca cominciarono a baciarsi  come facevano di solito, ma Hermione era confusa perciò stava per fermarsi, quando con suo grande stupore fu Harry a bloccarsi senza dare spiegazioni, dicendo soltanto che si era fatto tardi. Il giorno dopo Hermione continuò a pensare alla faccenda: lei stava con Harry, ma non lo amava, anche se provava qualcosa di molto profondo per lui che era come un fratello; invece sentiva qualcosa di diverso per Ron, qualcosa di più strano ed eccitante… ma non ne era completamente sicura e poi Ron stava con Lavanda. Decise di lasciar perdere per il momento: avrebbe chiesto consiglio a Ginny dopo le lezioni. Così fece dicendo all’amica

        Ginny ti posso parlare? –

 Lei annuì e insieme andarono nel dormitorio che era vuoto

        Si tratta di Ron, vero? –

 Chiese Ginny provocando così un immediato pensiero nella testa di Hermione: Ginny sa tutto! Cercò di mantenere la calma e le rispose abbastanza tranquillamente – Si e anche di Harry. –

 Ginny sospirò ed Hermione le chiese

        Ron ti ha detto qualcosa? –

 Lei scosse la testa e rispose

        No, ma si intuisce dalle occhiatacce che rivolge a te e a Harry. E’ abbastanza evidente che gli piaci. –

 Hermione chiuse gli occhi e inspirò a fondo, poi disse

 – Lui me l’ha rivelato, ma io sto con Harry! –

-         E logicamente gliel’hai detto, ecco perché è così arrabbiato –

 Continuò Ginny, ma Hermione scosse la testa

        Non gli ho risposto. Non sapevo che dire, ne quello che provavo. L’ho lasciato andare senza mostrare interesse, ma neanche il contrario! –

         Stava quasi per piangere.

        Ma tu… tu cosa provi per Ron? –

 Chiese Ginny preoccupata. Hermione alzò le spalle dicendo

        Non lo so, sto cercando di capirlo; ma mi sembra qualcosa di nuovo, che non ho mai provato…-

Ginny era a dir poco furibonda

        Ed Harry? Hai pensato a lui e ai suoi sentimenti? –

 Hermione annuì

        Lo penso sempre, ma… più lo faccio più capisco che è come un fratello per me e…-

Si fermò e guardò l’amica. Ginny stava piangendo ed Hermione non capiva perché, ma poi lo intuì

        Ginny… tu… tu ami Harry! Da quando? –

Era a dir poco stupefatta e Ginny rispose

        Da quando lo conosco, l’ho sempre amato, ma lui non si è mai accorto di me; perché pensava prima a Cho Chang ed ora a te. Io non esisto per lui! –

 Cominciò a singhiozzare sempre di più. Hermione le mise una mano sulla spalla e le sorrise

        Mi dispiace… io non lo sapevo! Ma sono sicura che prima o poi Harry ti vedrà per come sei… dolce e affettuosa nei suoi confronti. –

 Ginny si scansò e ringhiò

        Non dire sciocchezze! L’unica cosa che posso dirti è… non giocare con i suoi sentimenti, ti prego! –

 Scappò via. Hermione andò nel bagno a lavarsi la faccia dalle lacrime, poi si diresse a pranzo, ma mentre percorreva le scale vide Draco Malfoy. Cercò di evitarlo, ma lui la vide e disse

 – Hey, mezzosangue! Come stai? –

-         Stavo meglio prima di vedere la tua brutta faccia, Malfoy! –

 Lui rise

        Come siamo scorbutiche oggi! Problemi con Potterino e Wisleuccio?  -

 Hermione lo spinse contro il muro uscendo la bacchetta e dicendo

– Non provocarmi, Malfoy! –

-         La mezzosangue Granger che  infrange le regole, che spettacolo! –

 Hermione stava per schiantarlo, ma due braccia possenti l’afferrarono e la trascinarono via lasciando libero il serpeverde. Hermione si voltò… c’era Ron dietro di lei che l’aveva immobilizzata e che continuava a ripeterle

        Non ne vale la pena Hermione, lo sai. Ti metteresti solo nei guai. –

 Lei annuì e lui la lasciò. Malfoy intanto continuò a sfotterli

        Dovresti insegnare le buone maniere alla tua signora Wisleuccio! Non si comporta così una Weasley MEZZOSANGUE! –

 Urlò tremendamente l’ultima parola, facendola risuonare nelle orecchie di Hermione che scappò via, inseguita da Ron.

        Hermione, dove sei? –

 La chiamò il rosso non trovandola; poi la vide seduta cu una roccia in giardino, le si mise accanto e disse

        Stai bene? –

 Lei annuì, ma tenne la testa bassa per non far vedere che stava piangendo, ma Ron le mise una mano sotto il mento sollevandolo

        Hey, te la sei presa così tanto? Quel cretino ci rompe sempre, ma tu non hai mai perso le staffe! Che hai? –

 Lei sospirò e rispose

        E che sono molto confusa in questo periodo. –

 Lui divenne triste e chiese

        E a causa di quello che ti ho detto in biblioteca? –

 Lei scosse la testa incerta

        No, quello mi ha fatto riflettere e capire che sto sbagliando tutto… con Harry… con TE. –

 Ron annuì e si alzò dicendo

        Io sono qui, ma non posso aspettare in eterno. Chiarisci quello che hai dentro. Io domani lascerò Lavanda, fai lo stesso con Harry, se provi qualcosa per me. –

 Anche Hermione si alzò e rispose

– Non è così facile, Ron! Ho bisogno di tempo e non voglio ferire Harry! –

-         Eh si, meglio far soffrire me, no? Tanto io aspetto! Non è così Hermione, io non aspetterò in eterno! –

 Si voltò e se ne andò lasciando Hermione ancora più triste di prima, ma più decisa su ciò che doveva fare… il prima possibile, subito. In sala grande c’erano solo Harry con Seamus e Neville; la ragazza gli si avvicinò mettendosi vicino ad Harry che tentò di baciarla, ma lei si scansò e disse

        Scusate ragazzi. Harry ti posso parlare un attimo? –

 Lui annuì e salutò gli amici. Lo portò in giardino dove era appena stata con Ron e disse – Devo parlarti di noi e del nostro rapporto.

Harry si sedette e disse ironicamente

-         Immagino che stiamo in crisi. E’ sempre così quando un dice all’altro “Devo parlarti di noi”. –

 Lei lo sgridò

        Sii serio, per favore! Io… E’ da un po’ che volevo parlarti… spiegarti che… io ti voglio bene, davvero! Ma non provo per te quel trasporto, quella passione che… -

 Harry intervenne

        In poche parole, non mi ami. E’ così? –

 Non sembrava molto agitato. Hermione annuì e aggiunse

        Mi dispiace, ma spero che questo ci permetterà comunque di essere amici come prima… -

 Harry sospirò e chiese

 – E’ Ron l’altro? –

-         Non è che… non ha importanza…-

 Si affrettò a dire Hermione, spaventata dalla reazione che Harry avrebbe potuto avere verso di lui, ma il ragazzo insistette

        Allora… è Ron? Rispondi! –

 La ragazza non era pienamente convinta, ma poteva solo accennare un si. Harry non si arrabbiò o almeno non sembrava adirato; invece disse

        Me n’ero accorto, sai? Dal modo in cui ti guardava… da come tu sei stata sfuggente in questo ultimo periodo! Devo confessarti che anch’io non provo quello che dovrei provare, cioè… ti amavo all’inizio, ma poi i miei sentimenti si sono affievoliti e solo adesso comprendo che tu sei la mia migliore amica, niente di più niente di meno. Ora l’ho capito… -

 Hermione cominciò a piangere e lo abbracciò facendolo cadere sull’erba, era tornato il suo amico di sempre!

Dopo aver chiarito con Harry, Hermione corse nel dormitorio maschile a cercare Ron, ma non lo trovò. Poi andò nella sala grande e lo vide… seduto al tavolo dei grifondoro, al suo solito posto, ma con un’aria diversa… sconfitta. Gli corse incontro e gli si sedette accanto imbarazzata; lui si girò e le sorrise chiedendo

        Ehm… Hai ancora la tua dolce metà? –

 Hermione sospirò abbattuta e rispose

        Si. –

 Ron annuì tristemente, ma Hermione continuò

        E’ proprio qui davanti a me! –

 Ron si girò, ma lei lo costrinse a guardarla e disse

        Sei tu, stupido! –

 Lo baciò lentamente, godendo quel momento tanto sospirato con colui che amava.

Dopo qualche settimana i quattro amici si ritrovano tutti seduti a pranzo insieme. Ron ed Harry hanno chiarito e sono tornati amici; così come Hermione e Ginny.

        Oggi ricordatevi del quidditch. –

 Rammentò Harry a Ron e Ginny che annuirono.

– Con chi si gioca oggi? –

 Chiese Hermione.

        Serpeverde –

 Rispose Ginny, poi si affrettò a far assaggiare una patatina ad Harry mettendogliela in bocca; lui la mangiò e poi la baciò. Hermione sorrise, ma pensò che quei due erano sempre più sdolcinati, mentre lei e Ron avevano sempre mantenuto una maggiore distanza in pubblico, cosa che li faceva canzonare da tutti come la coppia più fredda della scuola; infatti Hermione aveva più contatti con Harry che con Ron e questo non andava giù al rosso. Secondo Hermione loro dovevano entrare in intimità quando erano soli, ma Ron approfittava di ogni occasione per toccarla o accarezzarla facendola diventare rossa come un pomodoro. Poco prima della partita di quidditch, Ron andò a trovare Hermione che aveva già preso posto sugli spalti e le indicò il cielo dicendo

        Il tempo è da sballo! Credo che sarà una partita piacevole –

 Lei annuì sorridente, ma il suo sorriso si spense quando Ron cominciò a baciarle il collo

        Ron, smettila! Vedi di tenere a bada i tuoi istinti, soprattutto in pubblico! –

 Lo sgridò allontanandosi; lui serrò i denti offeso e rispose gridando

        Va bene, l’animale se ne va! Contenta? –

 Lei rispose

        Ma che dici? –

 Ma lui non le diede retta e continuò a gridare facendo girare molti ragazzi vicino a loro

        La verità, tesoro, e che tu non fai altro che dirmi “ Frena i tuoi istinti Ron!” “ Ron, controllati! Sii più maturo” non appena ti tocco, il che mi sembra non solo esagerato, ma addirittura folle! Scusami se ogni tanto sento l’impulso si baciare o abbracciare la mia ragazza! –

 Alcuni tra i maschi risero, ma Hermione era paonazza e cominciò a gridare

        Il fatto, Ron, e che tu sei un porco! Non perdi occasione di toccarmi il sedere o le gambe! E poi non sai fare altro che quello, perché non parli mai con me. Mi tratti come la tua bambola, buona solo per una cosa secondo te! –

 Molte ragazze annuirono ed applaudirono. Ron era viola in faccia, ma inspirò e continuò

        “ Quella cosa” come la chiami tu, è normalissima tra due fidanzati, ma forse è troppo, come dici tu, “superare i limiti”! Comunque meglio dimostrare il proprio affetto che tenerselo dentro o peggio ancora non nutrirlo affatto! –

 Hermione stava per piangere, riuscì solo a chiedere

        E’ questo che pensi? –

 Ron annuì

        E’ l’unica spiegazione possibile… -

 Lei trattenne le lacrime e disse

        Benissimo, non abbiamo più niente da dirci allora! Addio –

 Cominciò a correre verso il castello, mentre Ron diede un calcio alla scopa e si mise le mani tra i capelli. Non voleva più sentirlo, non voleva più vederlo… questo pensava Hermione mentre correva verso il dormitorio; poi però andò a sbattere contro qualcuno alto e biondo: Malfoy e cadde. Il ragazzo le tese una mano, ma lei si alzò da sola e, senza guardarlo, continuò a camminare.

        Problemi… Hermione? –

 Lei si voltò, non era possibile, Malfoy aveva detto il suo nome!

        No –

 Rispose all’inizio seccata, ma poi aggiunse

        Non voglio parlarne! Lasciami in pace! –

 Ma Malfoy non se ne andò, anzi la costrinse a sedersi sulle scale e si mise accanto a lei. - Faresti meglio ad andare, la partita sta per incominciare.

        Lui scosse la testa –

 Ora si stanno riscaldando e poi non possono cominciare senza il miglior giocatore!  Lei rise e pensò che, dopotutto Malfoy non era così cattivo; e allora perché si ostinava a fare lo sbruffone?

-         Ho appena lasciato Ron –

 Disse.

        Ah, capisco… e come mai? –

 Chiese senza vergogna. Hermione lo trovò assai sfrontato nel fare quella domanda su una cosa così personale, ma non riuscì a non rispondere

        Siamo troppo diversi… credo. –

 Lui annuì e disse

        E’ successa la stessa cosa tra me e Pansy Parkinson. Stessa casa, stessi amici, stesse lezioni, ma comunque troppo diversi. E’ difficile trovare persone che ti capiscano veramente. Io sono il primo che critica gli altri, ma so che non è giusto… -

 Hermione si trovò molto vicina a Draco durante la conversazione e, non solo fisicamente, ma anche mentalmente.

– Hai ragione. Anche io critico gli altri e più mi convinco che è sbagliato e più mi viene naturale. Harry e Ron sono i miei migliori amici, ma sono totalmente diversi da me! –

-         Almeno tu hai degli amici. I miei sono come dei servitori, lo fanno perché hanno paura di me. Sai perché ti prendo in giro in continuazione? –

 Lei scosse la testa.

        Perché tu non mi temi e non mi rispetti e questo ha suscitato una grande paura in me; così per mostrarmi superiore cerco di detestarti, ma più lo faccio e più mi rendo conto di essere inferiore. –

 Hermione annuì solennemente e chiese

        E mi detesti? –

 Il ragazzo aprì bocca per rispondere, ma ci pensò un attimo e rispose

        Non lo so. E tu? –

 Lei sorrise e rispose

        E come potrei non detestarti? –

 Entrambi risero; poi Draco si rabbuiò e continuò

        Hai ragione. Non ho mai fatto nulla per mostrarti il mio rispetto nei tuoi confronti, anzi ti ho sempre dimostrato il contrario. –

 Sospirò triste e la ragazza gli prese la mano e disse

        Lo stai facendo ora comportandoti come un amico… un vero amico. Grazie Draco. –

 Draco arrossì e disse

        No, grazie a te… Hermione. –

 Un fischio ruppe il silenzio… la partita era incominciata. Malfoy si alzò le porse una mano, lei la prese e insieme si diressero verso il campo… senza vergogna, senza rancore, ma con la pace nel cuore.

 

 

 

 

   
 
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