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Autore: Madness in me    15/09/2013    1 recensioni
“Va tutto bene, va tutto bene. Butteremo la cenere di quei quaderni in qualche secchione, più tardi. Quel mostro non può uscire da lì, Hope, quante volte ancora dovrò ripeterlo ? Lui non ti farà del male. Te l’ho promesso. Ti ho promesso che non ti avrebbe toccato, che non sarebbe mai uscito fuori da quelle pagine e così sarà."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Avenged Sevenfold, My Chemical Romance, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Seven.

 

 

Selene POV

Helena si avvicinò a me gattonando e, con uno sguardo terrorizzato mi chiese se anche io avessi sentito.
Fu un sollievo sapere che non ero impazzita, che quell’agghiacciante risata non fosse risuonata solo nella mia testa.
“Mh” fu tutto ciò che riuscii a rispondere.
Ero nel panico più totale.
Quella maledetta risata l’avrei riconosciuta tra milioni e sapevo che significava solo una cosa, Zafira era in pericolo.
Il problema era che di tutta quella storia nessuno era a conoscenza.
Nessuno sapeva che dentro me viveva un mostro orribile, nessuno sapeva che anche in Helena ne viveva uno e, cosa ancora più sconfortante, nessuno sapeva che il mostro che viveva in Zafira era indomabile.
Io ed Helena avevamo imparato a convivere con i nostri, Zafira no.
Ero presa dai miei pensieri e la mano che si poggiò sulla mia spalla mi fece sobbalzare.
Mikey era in piedi vicino a me e mi fissava, preoccupato.
Lui poteva capire.
Non sapeva la verità completamente, ma non perché io gliela volessi tenere segreta, semplicemente perché capiva e si accontentava di ciò che sapeva da solo e non aveva mai voluto delle vere spiegazioni.
“Che succede ?” fu tutto ciò che mi chiese.
Helena era li, accucciata per terra che mi fissava, preoccupata.
Si aspettavano entrambi una mia risposta, ma non riuscivo a formulare nemmeno una frase.
Spostavo disperatamente il mio sguardo da Mikey a Helena e da Helena a Mikey senza riuscire a dire niente.
Furiosa e nel pieno del panico presi una sigaretta dal pacchetto che avevo in tasca e la accesi, sputai fuori il fumo e quando stavo per dire qualcosa, Mikey parlò.
“Dobbiamo andare a casa, ho capito. Ma si stanno divertendo tutti. Che cosa facciamo ?”
La reazione di Mik non mi sconvolse più di tanto, ero abituata a quel suo “leggermi nel pensiero” ma Helena non riusciva a capire, eppure non fece domande.
Improvvisamente Jimmy apparve di fianco a Mik e disse ad alta voce “Gente, noi quattro andiamo a vedere se Zafi è sveglia e se vogliono uscire, voi intanto perché non andate al solito caffè e ci aspettate li al caldo ?”
Tutti furono d’accordo e si incamminarono vero il caffè mentre io, Helena, Jimmy e Mik andavamo in direzione opposta, verso casa Cooper, in rigoroso silenzio.
Poi Helena sbottò.
Si fermò e si girò verso di me, indicandomi minacciosamente con la punta accesa della sua sigaretta a pochi centimetri del viso.
“COSA GLI HAI RACCONTATO, SALLY ?”
“Non ho raccontato niente a nessuno, Helli. Calmati.”
“NO, NON MI CALMO! HANNO REAGITO COSì PERCHE’ SANNO QUALCOSA E SE LO SANNO DI SICURO E’ PERCHE’ TU GLIENE HAI PARLATO! ERAVAMO D’ACCORDO CHE SAREBBE STATO SOLO UN PROBLEMA NOSTRO, NON DOVEVI METTERLI IN MEZZO!”
Non riuscivo a credere alla rabbia con cui mi stava parlando, ero così sconcertata che non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto.
“Helena, ora calmati.” Intervenne Jimmy.
Lei lo guardò con uno sguardo truce e pensai che gli sarebbe saltata al collo da un momento all’altro.
“Non ci ha raccontato niente. Non sappiamo che succede, ma abbiamo capito subito che qualcosa non andava. Avevamo capito che dovevate allontanarvi dal gruppo, quindi ora andiamo a casa e basta. Poi deciderete voi se vorrete parlarci di qualsiasi cosa sia o no, ma ora andiamo a casa.”
Helena fece cenno di sì con la testa, poi si voltò verso di me, mi sussurrò uno “Scusa.” e ci incamminammo di nuovo verso casa, questa volta accelerando leggermente il passo.
“Chiamo Zacky per sentire se sono svegli.” Disse Jimmy, in realtà sapevamo tutti che sentivano la tensione che cresceva con l’avvicinarsi alla casa e lui voleva assicurarsi che fosse tutto apposto.
Dopo qualche minuto Jimmy attaccò e mise il telefono in tasca.
“Squilla a vuoto e non risponde. Magari dorme e il telefono ha il silenzioso.”
Accelerammo ancora di più e in men che non si dica arrivammo a casa, Jimmy prese la chiavi, aprì il portone e salimmo le scale di corsa, quando fummo davanti alla porta il panico ci assalì.
La voce di Zafira che gridava arrivava nitida e si sentiva chiaramente il terrore nelle sue parole.
“SMETTILA, LASCIALO STARE! TI PREGO SMETTILA!”
Un botto enorme e Zacky che urlava “PORCA PUTTANA”.
Jimmy aprì la porta e in una frazione di secondo successe l’impensabile.
Zacky era a terra, con il sangue che gli usciva dalla fronte, il mostro teneva Zafira per la gola e quando entrammo si girò a fissarci.
Sentii Jimmy entrare in casa di corsa e avvicinarsi a Zacky, Mik era vicino a me e fissava il bastardo senza dire niente.
Helena, praticamente, ringhiava.
“Mettila giù e sparisci o ti farò pentire di essere venuto al mondo.” Le parole mi uscirono di bocca senza pensarci.
Il mostro lasciò andare Zafira che cadde a terra e poi sparì, lasciandosi dietro un’agghiacciante risata.
Helena e Mik corsero da lei e io rimasi in piedi davanti alla porta controllando che lui fosse sparito davvero.
Zacky si alzò di botto e corse da Zafira, si accucciò vicino a lei.
“Zafi, amore, tutto bene ? Ti ha fatto del male ? Chi diavolo era ?”
Lei piangeva, disperata e continuava a scusarsi.
“Non doveva succedere. Lui non doveva parlarti e nemmeno farti del male, io.. mi dispiace.”
Zacky la strinse a sé e iniziò a baciarle la testa “Sh, amore, va tutto bene. Calmati.”
Jimmy chiuse la porta alle mie spalle e puntò i suoi occhi nei miei.
“Mi dispiace, ma ora ci dovete delle spiegazioni. Tutto questo è inconcepibile. Va bene tenere segreti, ma se c’è una minaccia che incombe sulla famiglia vorrei esserne messo al corrente.”
Mi misi seduta sul divano, accessi l’ennesima sigaretta e mi passai una mano in faccia.
Silenzio.
Helena interruppe quel pesantissimo silenzio dopo essersi accesa una sigaretta anche lei.
“D’accordo, hai ragione.”
Mik si mise seduto sul divano vicino a me, mi cinse le spalle con un braccio e mi sussurrò “Sono qui. E ci sarò sempre. Sono pronto a tutto.” Sorrisi e trattenni le lacrime che già erano pronte a scendere.
Zacky e Zafira erano abbracciati, seduti a terra con la schiena appoggiata al muro e continuavano a scambiarsi sguardi, baci e sussurri.
Jimmy era in piedi davanti alla porta e Helena era seduta a terra, di fianco a lui.
Ero pronta a tutto.
Guardai Helena e capii che era pronta.
Poi spostai il mio sguardo su Zafira e capii che era pronta anche lei.
“Non so proprio da dove cominciare, ma vi spiegherò tutto.” Disse Helena, sputando fuori il fumo della sua dannatissima Marlboro che non sembrava calmarla affatto.
Chiusi gli occhi e rimasi in attesa.
La guerra era aperta.

  
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