Salve
people!
Ringrazio
chi ha messo questa ff tra:
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Solluxy
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- Look_at_the_sky - Mary Fichera - nami24_love- RamonaLBS
Ok,
auguro una buona lettura a tutti!
Pov
Avril
Aveva
detto veramente ciò che
le mie orecchie avevano sentito?
Ero
senza fiato, lo guardavo
imbambolata, non so se per la proposta totalmente assurda ed
inaspettata, o se
per via di quegli occhi azzurri che mi scrutavano così
intensamente da stravolgermi.
Ero
stupita, non avevo parole
per la sua confessione, e anche per il fatto che una come me potesse
piacergli.
Ed
io…
Cosa
provavo veramente per
lui?
Provavo
due sentimenti
contrastanti: Mi piaceva da impazzire quell’Evan gentile,
buono, che mi aveva aiutato
fuori dal Passion Skate, quando ero stata in difficoltà.
Mi
piaceva quell'Evan che mi
baciava con una dolcezza assurda, senza pretendere nulla in cambio.
Mi
piaceva quell’Evan che mi
aveva fatto mangiare il mio dolce preferito, senza saperlo.
Mi
piaceva quell’Evan che,
pur di non farmi soffrire il freddo, mi aveva messo sulle spalle il suo
giubbotto, con il risultato che poi s'infreddoliva lui.
Evan
mi piaceva da matti, mi
attraeva tantissimo, ma non sapevo cosa dire, cosa fare.
I
suoi tentativi di
conquistarmi mi lusingavano, mi facevano sentire apprezzata ed
importante ma...avevo
paura. Paura d'innamorarmi e di essere presa in giro da lui.
Così,
glielo chiesi
direttamente.
"Taubenfeld,
mi stai
prendendo in giro?"
"No
Avril, non ti sto
prendendo in giro. Io...io ti amo veramente." Disse quelle parole con
una
disinvoltura ed una dolcezza assurda.
Fece
battere forte il mio
povero e tormentato muscolo cardiaco che andava sempre più
per conto suo.
Prima
mi scostò un ciuffo di
capelli dal viso, poi afferrò le mie mani e se le
portò alla bocca, cominciando
a baciare ogni mia singola nocca. Sentivo il calore delle sue labbra
sulla mia
pelle e mi piaceva… mi piaceva troppo.
Il
suo modo di guardarmi era
palesemente carico d’amore. I suoi occhi, così
dolci e sinceri, erano troppo
intensi, il suo profumo era troppo inebriante. Per un attimo, non
riuscii a
respirare.
Lo
guardai ancora in quei
bellissimi occhi azzurri, e, in quel momento, crollò del
tutto quella maschera
di pacata tolleranza che avevo indossato fino a quell’istante.
Capii
che lo desideravo
anch’io, che mi piaceva davvero tanto e che volevo stare con
lui.
Sapevo
di provare qualcosa di
veramente forte, viscerale, che nasceva da dentro di me, che riusciva a
travolgermi, a frastornarmi, a confondermi e non farmi più
ragionare con
lucidità.
Lui
mi amava e io lo
desideravo.
Così,
cercai di lasciarmi
andare, di accettare quello che aveva da offrirmi senza pensare troppo,
senza
impormi stupidi limiti. Era giunto il momento di vivere veramente, di
provare
veramente delle emozioni.
"Beh...
Questo è un bel
problema, allora... "dissi, abbassando gli occhi e mordendomi il labbro
inferiore.
Poi,
li rialzai e allungai
una mano e, senza accorgermene, gli stavo accarezzando il viso,
totalmente impietrito
dalla mia rivelazione.
Le
mie mani viaggiavano sulla
sua tempia, sulla sua guancia; sentivo sotto le mie dita la sua pelle
calda,
ruvida per via del sottile strato di barba.
Poggiò
la sua mano sulla mia
che stava sulla sua guancia. La trattene qualche istante, poi la prese
e la
spostò sulle sue labbra.
Mi
baciò il palmo con
dolcezza.
"Perché...credo
di amarti
anch'io."
Gli
diedi il tempo di
assimilare la notizia, ma lui mi sorprese.
Si
avvicinò a me, mise le sue
braccia attorno ai miei fianchi e mi abbracciò forte,
sospirando e facendo
aderire perfettamente il suo torace al mio petto. La sua faccia era
immersa tra
i miei capelli.
Il
mio cuore cominciò a
battere più velocemente, e lui poteva sentirlo martellare
come io sentivo il
suo.
Poi
lo sentii muovere, sentii
le sue labbra vicino al mio orecchio e mi sussurrò
lievemente:"Avril,
posso baciarti?"
"Sì."
Con
dolcezza, spostò i miei
capelli dietro le orecchie, si avvicinò lentamente e mi
posò un bacio sulla
punta del naso. Si allontanò e mi fissò negli
occhi.
Ero
completamente senza
fiato.
Si
riavvicinò nuovamente,
sfiorandomi appena le labbra. Quanto desideravo baciarlo!
Poi,
intensificò quel
contatto, appoggiando le sue labbra calde sulle mie e dandomi un bacio
dolce,
casto, delicato.
Era
la sensazione più bella
che avessi mai provato. Non aveva nulla a che fare con i baci
precedenti. Era
qualcosa di totalmente diverso.
Rimase
fermo sulle mie labbra
per un lungo ed infinito istante, per poi allontanarsi di nuovo. Mi
accorsi che
il mio corpo non voleva più scostarsi da lui. Abbracciata
così, mi sentivo
bene, al sicuro, protetta. Mi sentivo in paradiso.
Evan
avvicinò di nuovo le sue
labbra alle mie e mi baciò. Il mio cuore riprese a
martellare a contatto con le
sue morbide e calde labbra. Mi stava scatenando una valanga di emozioni
che mi
sconvolgevano completamente.
Le
sue labbra si tuffarono
sulle mie, avvolgendole.
La
sua lingua impetuosa entrò
nella mia bocca. Mi abbandonai al suo bacio con altrettanto
ardore.
Le
nostre lingue ormai
avevano preso confidenza. Le mie mani si posarono sulle sue guance e
gli
sostenni il viso mentre ci baciavamo, beandomi del caldo contatto con
la sua
pelle.
Le
sue mani salivano e
scendevano lungo la mia schiena accarezzandomela dolcemente, facendomi
fremere
ad ogni passaggio.
Mi
strinse forte a sé senza
mai staccare il contatto delle nostre labbra . Le nostre lingue si
cercavano e
si scontravano dolcemente.
La
vicinanza pressante dei
nostri corpi mi fece ansimare e meravigliare di me stessa.
Perché
ogni volta che Evan mi
baciava, io non capivo più niente? Per quale ragione, ogni
volta che le sue
labbra toccavano le mie, il mio cervello si scollegava ed andava
totalmente in
blocco?
Le
mie mani scivolarono sulla
superficie muscolosa del suo petto. Non riuscivo a ricordarmi come
fossero
arrivate lì.
Lo
volevo. Mi piacevano i
suoi baci, mi facevano girare la testa.
Desideravo
baciarlo ancora ed
ancora. Avrei passato la mia intera vita a baciare quelle labbra, a
sentirlo
così vicino.
Per
la prima volta, mi
lasciai guidare dal mio istinto. Annullai la ragione e tutta la mia
razionalità, per immergermi in quel mare di sensazioni che
mi facevano
finalmente sentire viva.
Alla
fine, mi staccai un po'
da lui, per cercare di riprendere fiato.
Mi
guardò dritto negli occhi
e avvicinò la sua fronte alla mia. "Fidati di me, ti
proteggerò da tutti e
da tutto. Avril, io ti amo".
"Anch'io
ti amo." Fu
l’unica cosa che riuscii a dirgli in quel momento.
Lui
sorrise e mi baciò la
fronte, con dolcezza, come si bacia una bambina.
"Dai,
torniamo a
casa."
Montammo
sulla moto, e allacciai
senza indugio le mie braccia alle sue, proprio come all'andata.
Mi
sentii completamente al
sicuro. Volevo credere ad ogni parola che aveva detto, volevo fidarmi
ciecamente e lasciarmi cullare da quella sensazione di beatitudine.
Pov Evan
Dopo
un viaggio che mi sembrò
più breve dell'andata, arrivai a casa sua.
Il
mio cervello era completamente
in stand-by, perso, scollegato, per quello che era successo.
Non
avrei mai creduto che mi
potesse ricambiare, e soprattutto non con la stessa
intensità. Ma, per fortuna,
mi ero sbagliato.
Scesi
dalla moto, e,
ovviamente, aiutai a scendere anche lei.
La
guardai negli occhi,
quegli occhi che mi avevano conquistato sin dal primo momento.
Desideravo
baciarla, non
resistevo più. Le presi una mano tra le mie, era ghiacciata.
Forse, anche lei
come me, era agitata.
"Signorina
Lavigne, potrei
mostrarle cosa intendo fare adesso, prima di darle la buonanotte?"
Cercai
di sdrammatizzare, per alleggerire la situazione.
"Certo,
signor Taubenfeld."
mi rispose.
Mi
avvicinai piano, lei mi
guardò con dolcezza ed accennò un piccolo sorriso.
Il
mio cuore sussultò. Mi
stava sorridendo anche con gli occhi e subito io ricambiai quel
sorriso, che
era tutto per me.
Che
stupido, sciocco
innamorato che ero.
Le
accarezzai il viso con il
palmo della mano, mentre non smettevamo di fissarci negli occhi. Quelle
sue
bellissime pozze color cielo mi guardavano, e potevo vedere la mia
stessa
emozione riflessa.
Lentamente,
avvicinai le
labbra alle sue e le assaporai, trattenendole e mordicchiandole
lievemente con
le mie per poi baciarla dolcemente con un tenero e casto bacio.
Sentii
le sue labbra
schiudersi appena: era l’invito che stavo aspettando.
Infilai
la mia lingua in
quella fenditura, piano, e cominciai ad esplorare la sua bocca.
Muovendo
lentamente la mia lingua, andai alla ricerca della sua. Non appena la
trovai,
cominciai ad accarezzarla dolcemente e lei rispose alle mie carezze.
Cazzo,
avevo il cervello
completamente in tilt. Era meraviglioso!
Persi
completamente la
cognizione del tempo e, quando ci staccammo, mi resi conto che quel
bacio era
stato straordinario. Come il precedente, non l’avrei mai
dimenticato.
La
fissai ancora negli occhi,
prima di accarezzarle dolcemente la guancia, e di
sussurrarle:"Buonanotte."
"'Notte."
mi
rispose, dopo essersi alzata sulle punte, ed avermi soltanto sfiorato
le
labbra.
Dopo
che mi fui assicurato
che fosse entrata, me ne ritornai a casa mia.
Feci
meno rumore possibile,
e, forse, riuscii a non svegliare nessuno.
Mi
svestii velocemente e mi
buttai sul letto, allegro come non mai.
Poteva un cuore solo contenere
tanta felicità?
Beh,
non mi restava che
scoprirlo.