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Autore: Aivlis296    15/09/2013    1 recensioni
primo racconto: i Titani non possono essere più un super gruppo che ne sarà di loro?
i protagonisti principali sono Beast Boy (Garfield Logan) e Raven (Rachel Roath)
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Ecco qui il capitolo :D , mi dispiace di non averlo pubblicato prima, comunque spero che vi piaccia (se c'è qualunque  cosa che  avete da dire commentate senza problemi :D io vi risponderò prima possibile :D )
( i veri nomi dei Titani: Garfield Logan = Beast Boy (Bibi) Rachel Roth = Raven (Corvina)

Richard Grayson (detto anche Dick) = Robin/ Nightwing Koryand’r (Kory)= Starfaier (Stellarubia) :D )


Garfield decise di non andare alla torre, anzi, voleva ritornare da lei, non gli importava se i Robot lo prendevano, voleva solo rivedere il suo sorriso e baciarla delicatamente sulle sue fredde labbra, anche se lui sapeva benissimo che le avrebbe procurato un grande dolore (per via dei suoi poteri demoniaci, che non gli permettono di avere troppi sentimenti e ovviamente l’amore è uno di quelli più forti).
Atterò su un edificio e senza farsi vedere da nessuno. Tirò fuori il cellulare e telefonò a Cyborg.
Victor rispose: “ Pronto?” Garfield disse: “Hey Cy, Credo che per sta notte farò tardi, starò da Richard a festeggiare un po’….” Cyborg disse: “Va bene, non fare troppi casini, a dopo.” E riattaccò, Garfield aggrottò le sopracciglia, che stava capitando a Vic? Mentre se lo domandava vide dei Robot in avvicinamento, lui si trasformò subito in una mosca e volò via prima di essere visto.
Mentre volava per raggiungere la casa di Raven si sentiva in colpa, aveva mentito al suo migliore amico, non l’aveva mai fatto, gli aveva sempre raccontato tutto della sua vita, tipo: quando aveva baciato per la sua prima volta Raven e lei, per la troppe emozioni, aveva fatto saltare le lampadine di tutta Titan Tower, quando aveva preso la T-car senza il suo permesso e aveva distrutto lo specchietto, oppure quando aveva sabotato la cintura di Robin versandogli addosso la colazione di Kory, ecc… e altre cavolate del genere.
Sapeva benissimo che se gli avesse raccontato la verità, Cyborg l’avrebbe distrutto.
Sentiva male alle braccia e alla testa, era rimasto troppo tempo in una forma animale, per sua fortuna la casa di Raven non era lontana. Vide l’edificio, era un condominio in periferia, un po’ malandato, il colore era di un blu scuro scrostato e parecchio vecchio, Garfield si infilò in un buco di una finestra rotta che dava ad un lungo corridoio, la camera era il numero 13 al primo piano, Garfield si guardò in torno e finalmente la trovò, entrò nella fessura della posta e poi finalmente si ritrasformò in umano.
Quell’appartamento aveva l’odore di Raven, sapeva di lavanda e sapone, sorrise e iniziò a guardarsi in torno, la camera dove si trovava era il salotto che aveva quattro porte intorno.
Il salotto non era tanto grande, un divano nero davanti ad una TV , un tappeto color panna e sopra un tavolino con qualche rivista sparsa, alle pareti due librerie piene di libri e fascicoli; Gar si diresse alla prima porta che aveva di fianco, l’aprì e trovò una piccola cucina provvista di : scaffali, forno, lavandino, fornelli, un frigorifero e un piccolo tavolo con tre sedie; passo per l’altra porta e trovò la camera da letto: il letto era di una piazza e mezza,  coperte scure, tapparelle abbassate, un tappeto circolare nero, una scrivania con una piccola lampada, una pila di libri tutti in un angolo e un armadio; passò nell’atra stanza e vide un piccolo bagno: una doccia, un lavandino e un gabinetto; ritornò al salotto e si diresse alla porta accanto.
Prima che potesse aprire l’ultima stanza senti delle chiavi girare nella fessura, Garfield si trasformò in una mosca e si appoggiò sul muro del salotto, la porta si aprì e Raven entrò, buttò sul divano la borsa e si diresse ad una delle due librerie, esitò, poi lentamente prese una album verde con rilegature viola, lo strinse al petto e il suo viso si cupi.
Garfield senza fare rumore si ritrasformo in umano e si avvicino a Raven, che gli dava le spalle, stava per toccarle una spalla quando all’improvviso lei si girò e fece cadere l’album, si mise le mani in volto per la sorpresa e poi disse, in maniera irritata: ”Cosa ci fai qui?” Garfield disse, in maniera tranquilla: “Rae o bisogno di parlarti, lo so, tu mi hai lasciato ma sono sicuro che non è perché non mi ami, ma perché volevi proteggermi, io però non voglio stare lontano da te… ho bisogno di una risposa…” si piegò a prendere l’album verde e viola e glie lo porse e finì col dire: “Ti manco…? Perché tu a me mi manchi da morire…” Raven prese l’album, lo rimise a posto e disse: “Devi andartene.” Garfield rispose: “Voglio che tu mi risponda.” Raven con tono più severo ribatté: “Vattene, adesso.” Garfield disse: “Non voglio.” Raven lo prese per la maglia e gli disse: “Vai via!” Garfield rispose: “Non senza di te!” Raven disse supplicandolo: “Loro ti uccideranno! Io non voglio vederti morire, idiota, Vattene! Ti prego, salvati almeno tu …” gli occhi di Raven iniziarono a diventare lucidi e a scenderle lacrime, Garfield le prese il viso e l’avvicinò al suo, Raven spostò le sue mani dalla maglietta alle braccia di Garfield, come per cercare di bloccarlo, e sussurrò: “Garfield… No…” Le sue labbra erano così vicine alle sue che sentiva il suo respiro, Garfield sposto le sue mani hai lati della testa di Raven , sfiorava i suoi capelli corvini con le dita, e inclinò leggermente la sua, e disse: “Ti amo Rae.” Le sue labbra si appoggiarono sulle sue con delicatezza e amore.
Raven, si staccò con timore dalle labbra di Garfield, si allontanò asciugandosi le lacrime e disse: “Perché rendi le cose sempre più difficili Garfield?” Beast Boy disse: “Rae, perché mi hai allontanato?” Raven si girò e lo guardò dritto negli occhi e disse: “Io… non volevo farti scegliere tra la tua famiglia e me, sapendoti al sicuro sarei stata più tranquilla, ma adesso che sei ritornato, sei costantemente in pericolo. E per me ti sei fatto prendere una volta…” Garfield si grattò la testa e disse, imbarazzato: “Beh Rae in realtà… è la mia seconda…” ci fu un attimo di silenzio, poi Raven, su tutte le furie gli disse: “Sei un cretino! Adesso se ti trovassero qui ti ucciderebbero all’istante! Sei proprio un …” Garfield sorrise, Raven si stava preoccupando di lui, si avvicino e l’abbracciò prima che potesse finire la frase, e disse: “Rae stai tranquilla non mi prenderanno, ma ho paura per te, veni con me alla torre e sta volta non scappare.” Raven sospirò e disse: “Io…” venne interrotta dal campanello e una voce che disse: “ Signorina Rachel Roth apra subito la porta!”
Garfield guardò con uno sguardo allarmato Raven, che aveva tra le braccia, e disse a sotto voce: “Merda…”, anche Raven era sorpresa, non aveva la minima idea di che cosa doveva fare.

Cosa faranno????? XD al prossimo capitolo ;) 


 
  
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