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Autore: angiolettopazzo93    15/09/2013    2 recensioni
NB: tutti umani
Niente vampiri, licantropi, streghe o ibridi! Solo tre ragazze che si trasferiscono in una grande città, New Orleans. Una fanfiction incentrata sul Klaroline, ma proverò ad infilarci altre ship. Spero di avervi incuriosito!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono seduta da Starbucks con Rebekah, ho deciso di rinunciare al caffè tiepido che c’è a casa per concedermene uno caldo e appena fatto.

-Vediamo se ho capito bene...- Dice Rebekah tra un boccone e l’altro -... Elena è la ragazza di colore non molto alta, mentre Bonnie è...-

- Quella è Bonnie-

- Buono a sapersi! E chi era quel ragazzo carino con cui siete venute?-

- Quello è Matt e, non offenderti, ma non penso tu sia il suo tipo-

- Perché?-

La guardo dall’alto in basso, enfatizzando il tutto, si vede che i soldi non le mancano: capelli lisci dove non troveresti una doppia punta a pagarla oro, unghie perfettamente laccate, orecchini e collana abbinati che devono essere costati un occhio della testa, vestito nero leggermente scollato lungo fino alle ginocchia e infine tacchi, Louboutin immagino, la suola rossa è un segno distintivo.

-Beh diciamo che lui è abituato ad un altro tipo di ragazza- Guardo l’ora sul cellulare –Scusa ma devo scappare! Oggi è il mio primo giorno di lavoro e non voglio fare ritardo-

-Davvero? E cosa fai?-

- Giornalista, o meglio, per ora penso di portare solo caffè e fare lavoro di ufficio, poi si vedrà. Sono al... To USA from NO, lo conosci?- Più ripeto quel nome più mi rendo conto di quanto ridicolo sia!

-Scherzi? Mio fratello Nik è il capo redattore-

-Non ci credo! Allora chiamalo e digli che faccio ritardo perché sono con te-

Lei scoppia a ridere -Si certo, come se fosse facile! Ti conviene sbrigarti. No lascia stare faccio io- Mi ferma mentre prendo il portafogli, assumo un'espressione contrariata – L'hai reso chiaro prima no? I soldi non mi mancano. Vorrà dire che una sera mi inviterai a cenare da voi-

-Sicuro! Grazie mille-

 

 

Parcheggio la macchina dietro all'ufficio e metto il navigatore, il mio migliore amico in questi primi giorni qua a New Orleans, nel cruscotto, incastrandolo alla perfezione tra le mille cose che ci sono là. Uscita dalla macchina sistemo i capelli e il vestito comprato apposta per l'occasione: color pesca arricchito di decorazioni, maniche corte con una scollatura non troppo profonda, la gonna arriva fin sopra le ginocchia, nè troppo serio nè troppo sexy.

Avvicinandomi alla redazione il battito aumenta, da anni sogno di lavorare come giornalista per un quotidiano che non sia quello del college o di Mystic Falls e finalmente ci sono. Il mio primo giorno di lavoro!

Il salone di ingresso è enorme e il fatto di essere vuoto lo ingrandisce ancora di più: due piante all'ingresso, un tappeto indaco e una scrivania bianca al fondo alla quale c'è seduto un uomo ben vestito intento a leggere una rivista.

-Ha un'appuntamento?- Mi chiede con tono gelido quando arrivo davanti a lui.

-In realtà oggi è il mio primo giorno di lavoro, sono Caroline Forbes. Ecco questa... è la mia lettera di assunzione-

-Con chi ha fatto il colloquio?- Ancora non mi ha guardato negli occhi, è preso dalla sua rivista.

-Natasha Britson, è la co...-

-Era!- Sembra illuminarsi - Si è licenziata il mese scorso, pare che avesse una realazione con un dipendente, tutti puntano sul ragazzo della cronaca locale ma io dico che è quello dello sport, come fa di cognome già? Qualcosa con la L, in ogni caso...-

-Non mi fraintenda, amo il gossip, ma in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri, mi dica solo dove devo andare!-

-Secondo piano. Chieda dell'ufficio del signor Mikaelson- Mi butta il foglio, ho come l'impressione di essermi fatta un nemico.

Se l'ingresso era vuoto, la redazione è l'esatto opposto, gente che entra, gente che esce, ogni centimetro del muro è tappezzato di prime pagine del To USA from NO, per quanto riguarda la stanza ci sono scrivanie ovunque, tutto è in un'unica sala eccetto qualche ufficio e i bagni. Non è difficile trovare l'ufficio del capo perché è proprio in fondo e la scritta sulla porta è enorme! Attraverso la stanza evitando di andare addosso ai miei futuri colleghi e osservando le scrivanie per trovare i due probabili amanti di Natasha, individuo subito quello dello sport 'Tyler Lockwood- sport' dice la targhetta; lui è seduto alla sua postazione a fare niente, mi guarda e mi sorride, lo ricambio: capelli neri a spazzola, occhi marroni, carnagione olivastra, palestrato... Però! Non male per essere un probabile amante del capo. Tra uno scambio di sguardi e un sorriso arrivo davanti alla porta di Nik, già me lo immagino il fratello della Barbie vivente, la versione umana di Ken: altissimo, un surfista di sicuro quindi fisico perfetto, capelli castani e... Cazzo!

-Chi si rivede- Esclama Klaus, l'uomo incredibilmente insistente dell'altra sera -Caroline giusto? Accomodati- Mi indica la sedia nera davanti alla sua scrivania. Mi avvicino a testa bassa sperando con tutte le mie forze di sprofondare.

-Salve...- Sussurro, mi prende la mano e la stringe.

-Bene signorina... Forbes, giusto?- Annuisco -Non importa, sappiamo entrambi che non ti chiamerò mai così love- Rabbrividisco, di nuovo quel nomignolo! Nota la mia espressione infastidita e sorride -Penso che David il ragazzo della reception ti abbia già informato su Natasha, quindi se non ti spiace ho un paio di domande da farti-

Ripeto: cazzo!

-Cominciamo con le domande: problemi a lavorare fino a tardi? Viaggi di lavoro?- Con la testa faccio cenno di no -Perfetto! Ho letto alcuni die tuoi articoli e il tuo curriculum, davvero notevole, quanti anni hai?-

-Ventisei-

-Esperienze in questo campo? Oltre a quelle universitarie intendo.-

- Appena finito il college ho lavorato per un giornale locale ma mi sono licenziata-

-Come mai?-

-Problemi personali e in più non mi sembrava il posto per me. Ho preso un anno sabbatico e nel frattempo ho inviato curriculum ovunque fino a che non mi avete chiamata ed eccomi qua!-

-Ok, siccome non non sono stato io ad assumerti ho un'ultima domanda e bada a rispondere bene-

E' arrivato il momento della classica domanda: perché vuoi fare questo lavoro. La domanda che spero sempre mi venga fatta, quella a cui so rispondere in modo esemplare.

-Esci con me stasera?-

Cosa? Lo sapevo! Stava andando tutto bene, ci doveva per forza essere un intoppo! E ora per tenermi il lavoro devo andare a letto con il capo.

Klaus scoppia in una risata fragorosa -Dovresti vedere la tua faccia! Tranquilla ti stavo solo prendendo in giro. Puoi andare alla tua scrivania ma prima...- Mi porge un'agenda verde scuro e una pila di foglietti disordinati -Devi sistemare i miei appuntamenti e prima gradirei un caffè nero senza zucchero, eccoti 5 dollari, ricordati il resto. In bocca al lupo love- Mi fa l'occhiolino e mi congeda -Ah ho sentito Rebekah, a quanto pare siete diventate amiche, chiamami quando vi vedete!-

Balbetto un grazie e poso la borsa alla mia scrivania, proprio fuori dal suo ufficio. Ok non mi pare di aver visto una caffetteria nei dintorni, potrei andare in quella vicino a casa mia ma tra andare e tornare ci metterei più di un'ora. Idea! Posso cercarne una su internet! Intanto il ragazzo dello sport, Tyler si avvicina.

-Ciao- Esclama -Bisogno di aiuto?- Mi sorride di nuovo mostrando dei denti perfettamente bianchi, come quelli delle pubblicità.

-Sai dove posso trovare uno Starbucks o qualcosa del genere, il capo mi ha chiesto un caffè ma sono nuova in questa città-

Scoppia a ridere, prende un foglio con dei numeri di telefono sulla mia scrivania e mi indica un nome sconosciuto -Abbiamo un contratto con questa caffetteria, loro ci portano le ordinazioni a domicilio che paghiamo la metà e noi una volta a settimana gli facciamo pubblicità sulla cronaca locale. Chiama e specifica che è per il capo-

-Grazie Tyler- Assume un'espressione sorpresa -L'ho letto sulla tua scrivania. Piacere Caroline Forbes-

-Tanto piacere. Scusa ma ora devo andare, ho un'intervista con un ex giocatore di baseball. A dopo Caroline-

E prima che possa accorgermene è andato via. Sbuffo e comincio a sistemare gli appuntamenti di Nik... o Klaus? Appuntamento con i finanziatori, colloqui di lavoro, intervista per un'emittente televisiva locale, cena di lavoro... Quest'uomo vive per il lavoro e la cosa non mi stupisce. Ogni tanto spunta il nome Claire. Claire e basta, senza ulteriori specifiche. E chi è?

Il pomeriggio prosegue lento, tra un giro in archivio, quaranta fotocopie, scambi di battute con Tyler e telefonate in cerca di interviste. Alle 7 di sera me ne vado, per ultima naturalmente, si sa che l'ultimo arrivato è quello che sgobba di più. Sistemo la scrivania e invio un messaggio ad Elena.

Sto uscendo ora. Trovato lavoro?

 

La risposta non tarda ad arrivare

 

Ho fatto un colloquio per una casa editrice, ma mi diranno qualcosa nei prossimi giorni. Comincio a preparare la cena

 

-Il tuo fidanzato?- La voce di Klaus dietro di me mi fa sobbalzare -Rebekah mi ha detto che non sei impegnata, quindi sei libera di uscire con me-

-Senti sei il mio capo e quindi devo rispettarti ma ciò non significa che mi farò andar bene il tuo atteggiamento-

-Lo sapevo. A domani sweetheart, puntuale!-

Decido di aspettare un po' prima di scendere, non voglio stare sola con lui in ascensore, così mi aggiro per la redazione toccando ogni scrivania e leggendo ogni targa con i nomi. Qua dentro ci saranno più di cento persone e ognuno di loro è un ingranaggio per questa grande macchina, e anche io lo sono. Chissà magari un giorno lavorerò a New York che è praticamente il sogno di tutti!

Premo il pulsante dell'ascensore, entro e a terra noto un portafogli in pelle marrone. Lo apro per vedere di chi è.

'Niklaus Mikaelson' . E' ora? Glielo riporto! C'è anche un biglietto da visita, in macchina lo imposto sul navigatore e parto.

Casa sua si trova in un condominio piuttosto lussuoso, di quelli che hanno il portiere all'ingresso, chiedo del signor Mikaelson e lui mi dice il piano e l'appartamenti: settimo A. Il corridoio è piuttosto lungo ma gli appartamenti pochi, probabilmente perché sono molto grossi. Busso alla porta e...

 

 

 

 

Cosa succederà? Sono riuscita a pubblicare abbstanza in fretta ma non so dirvi quando uscirà il prossimo capitolo. Mi raccomando recensite! Come sempre mi scuso se ci sono degli errori, ho controllato ma qualcosa può essermi sfuggito.

Ah grazie alle persone che mi seguono e a quelle che hanno messo la mia storia tra le preferite ;) Un bacio!

 

  
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