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Autore: Allegra_    15/09/2013    13 recensioni
Manhattan, New York.
Lucinda Price è tutt’altro che una semplice diciassettenne in cerca del vero amore: lei è una vera e propria barbie programmata per aspirare sempre e comunque alla perfezione
La sua vita procede tranquilla e monotona tra premi di concorsi di bellezza, lodi scolastiche per il suo andamento, una famiglia più che ricca, un gruppo di amici alquanto popolare in tutta la città, il ragazzo dei suoi sogni e gli ideali principeschi a cui aspira perennemente.
Ma la sua routine subirà un vero e proprio sconvolgimento quando, a causa di una banalissimo progetto di letteratura, verrà a conoscenza dell’esistenza nella sua stessa classe dell’individuo più diverso da lei presente nel mondo.
Christopher Anderson è la reincarnazione del mistero.
Se ne sta sempre in disparte, non parla quasi mai con nessuno, vive in una famiglia che sembra non appartenergli per nulla, in quanto sprizza energia e vitalità da tutti i pori, mentre lui sembra quanto di più spento possa esserci.
Ma che cosa succede quando luce e buio si fondono?
Uno scoppio.
Oppure una meravigliosa storia d’amore.
Leggete per scoprirlo
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 9 : Say Something? Something!
 

Un’infinita questione di tempismo.
Ecco cos’era la vita.
Un’infinita lotta per cogliere l’attimo fuggente e cercare di estrarne a pieno tutte le emozioni positive.
Una guerra contro lo scorrere del tempo per trattenere gli istanti più intensi e non lasciarli andare.
Un interminabile Carpe Diem, un gioco in cui vincitori e vinti avevano entrambi perso e guadagnato qualcosa.
Cogliere l’attimo non significava semplicemente godersi il momento, ma più che altro individuare il migliore per poter vivere una determinata esperienza.
E non era per nulla semplice.
Io ad esempio, ero praticamente una frana in quello.
Mentre Matt … beh, lui aveva quel che comunemente viene definito tempismo del diavolo, ovvero la capacità di essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, di individuare ogni volta la situazione meno opportuna in cui intromettersi.
E quella mattina stavo semplicemente per assistere all’ennesima dimostrazione della mia concreta teoria.
<< Non mi presenti il tuo amico? >> domandò sorridendo sghembo, con un sopracciglio arcuato ironicamente.
<< Christopher Anderson >> affermò duro il ragazzo di fronte a me stringendogli la mano.
Se Chris era così calmo allora c’era davvero da preoccuparsi.
<< Penso che tu sappia già chi sono io, no? >> domandò retorico e presuntuoso Mattew, passandosi una mano tra i capelli biondi per spettinarli, imitando malamente la capigliatura del moro.
<< E chi è che non lo sa? >> esclamò divertito quello dando per un attimo soddisfazione all’infinito ego del mio ragazzo.
Ma stavo imparando a conoscere quello strambo primogenito di casa Anderson, ed ero più che certa che non sarebbe finita lì.
E come volevasi dimostrare: << La tua caduta alla scorsa partita di football che ci hai fatto perdere è su youtube ormai! >> lo schernì divertito.
Matt s’irrigidì nervoso.
Chris aveva decisamente colto nel segno.
Sembrava che avesse una strana dote nascosta per individuare e colpire i punti deboli altrui.
Proprio come quando mi aveva parlato della maschera che a suo parere mi ostinavo ad indossare.
Anche se con Mattew era decisamente diverso: quando aveva ferito me l’aveva fatto inconsapevolmente, tentando semplicemente di esprimere la sua opinione, mentre con lui aveva soltanto cercato il modo di colpirlo.
Perché a me non avrebbe mai fatto male di proposito: lo speravo, lo sentivo.
<< E tu come fai a saperlo se sei perennemente relegato nella tua asocialità? >> sputò velenoso Matt guardandolo in cagnesco.
Ma Chris aveva come una corazza: ogni insulto o frecciatina gli rimbalzava contro senza toccarlo minimamente, finendo così per essere rispedita al mittente.
<< Devo forse pensare che la tua vita sia così vuota da aver bisogno di guardare me per occupare il tuo tempo? >> esclamò infatti << Insomma, tutte le poche di buono che ti porti a letto non ti riempiono abbastanza l’agenda? >>
Matt sbiancò. Ed io con lui.
Che cosa stava cercando di dire?
L’aveva visto forse con altre al di fuori di me?
Mi aspettai che il mio ragazzo ribattesse dicendo qualcosa, qualunque cosa, ma al contrario rimase in silenzio, rigido.
<< Touchè Dawson! >> ridacchiò Chris avviandosi verso l’uscita della mensa.
<< Non finisce qui, Anderson! >> gridò Matt infuriato.
Deglutii pesantemente ritrovando solo poco dopo la forza di parlare.
<< Che cosa voleva dire, Matt? >>
<< E me lo chiedi anche? >> sbottò lui << Quel cretino ci prova perennemente con te e per di più mi da anche del traditore! >>
Non registrai la parte del traditore, poiché il mio cervello e il mio cuore si erano fermati a Ci prova perennemente con te.
Niente di più falso.
Se c’era una cosa della quale ero sicura – oltre della mia bellezza e popolarità, ovviamente! – era che Christopher non si sarebbe mai interessato a me come ragazza.
E stavo imparando ad accettarlo, nonostante mi facesse saltare i nervi che non riuscissi ad attrarlo in alcun modo.
<< Non dire stupidaggini! A Chris non piaccio! >> feci per continuare, ma la sua voce mi bloccò.
<< Chris? Ora vi chiamate anche con i nomignoli? >> sputò arrabbiato.
Feci per ribattere, quando una piccola figura sbucata da non so dove si materializzò in mezzo a noi.
Era Mellory Golden, una ragazza del quarto anno piuttosto bassa e minuta, direttrice del giornale scolastico.
Alzai gli occhi al cielo scocciata, rendendomi però conto che il tipico rumore della sala mensa era svanito nel nulla e in quel momento tutti erano decisamente impegnati ad assistere al primo vero litigio tra me e il mio ragazzo.
<< Aria di guai tra Mattew Dawson e Lucinda Price, da due anni re e reginetta indiscussi della Liberty High School >> esclamò pimpante Mellory, sistemandosi bene gli occhiali sulla punta del naso.
Ci vedeva benissimo, ma a suo parere quelli erano un tocco di professionalità.
<< Che cosa succede ragazzi? >> domandò quasi come se stesse analizzando la scena di un crimine << Cosa avete da raccontare ai lettori di Liberty Eyes? >> citò il patetico nome del giornale da lei - purtroppo – fondato e diretto.
<< Non succede niente >> sorrise a trentadue denti Matt passando un braccio intorno alle mie spalle e ostentando normalità << Io e Lù non riuscivamo a decidere cosa prendere da bere e c’è stata qualche piccola incomprensione, ma niente di cui preoccuparsi >>
Mellory annuì intenerita, prima di voltarsi verso di me.
<< Lucinda, vuoi dirci qualcosa? >>
Sgusciai via dalla presa di Matt e, camminando più velocemente che potessi, mi avviai verso l’uscita della sala mensa.
Una volta in corridoio iniziai a correre, mentre sentivo qualche lacrima scendermi lungo le gote.
Era tutta una farsa.
Una tremenda, controllata, banale ed orribile farsa.
Tra me e Matt non c’era nulla di reale, forse non c’era mai stato.
Era soltanto un’immagine la nostra: la ragazza e il ragazzo più popolari dell’istituto che stavano ovviamente insieme, come in qualsiasi tristissima commedia americana.
Come avevo fatto a non capirlo prima?
Prima eri troppo presa a recitare per accorgertene, ma …
Ma da quando Chris era entrato nella mia vita le cose erano cambiate.
Avevo iniziato a sentire vere emozioni, veri brividi, e il ruolo che avrei dovuto interpretare stava man mano lasciando spazio alla verità.
In quel momento però, la cosa che più mi importava era sapere cosa davvero provavo per Matt e cosa lui provava per me.
Chiederglielo sarebbe stato inutile, abituato com’era a mentire.
Quindi dovevo partire da me.
Come avevo sentito da qualche parte dire, il vero viaggio è quello attraverso la propria anima.
Correndo ero quasi arrivata in cortile, quando intravidi la figura di Mike appoggiato ad uno dei muretti, intento a fumare una sigaretta.
Un’altra questione che dovevo sbrigarmi a concludere.
<< Ehi! >> esclamai asciugando velocemente qualche lacrima.
Maledetto Matt! Per colpa sua avrei dovuto rifarmi il trucco almeno altre due volte!
<< Luce! >> sorrise lui spegnendo la fiamma e gettando il mozzicone nel cestino accanto al muretto << Com’è finita la scenetta da Oscar in mensa? >>
<< Una schifezza >> ammisi accostandomi accanto a lui << Chris dice che Matt mi tradisce, Matt dice che Chris ci prova perennemente con me e Mellory Golden cerca scoop >> riassunsi << Ma la cosa peggiore è che Matt finge che non sia successo niente! >>
<< Quel ragazzo non mi piace, lo sai >> mormorò << Lasciarlo ti migliorerebbe soltanto la vita >>
<< Il problema è che non so se lo amo >> sussurrai, sperando vivamente che il mio amico non mi sentisse.
Cosa che ovviamente non accadde.
<< Te lo dico io: no, non lo ami >> esclamò ovvio << E poi una volta mollato il broccolo potrai finalmente stare con Chris >>
<< Cheee? >> per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva << Tra noi due non c’è niente! >>
<< Si, e io sono brutto! >> sorrise divertito.
Ridacchiai appena, spostando poi l’attenzione su quello che avrebbe dovuto essere l’unico argomento della nostra conversazione.
<< Adesso ascoltami, ragazzo brutto >> ghignai << Chi ti sembra più bella tra Charlie e Dan? >>
<< Che domanda è? >> bofonchiò stranito.
<< Tu rispondi e basta >>
<< Danielle >> affermò sicuro.
Dan, ovviam…
WHAT?
<< Che cosa? >> sbottai << E allora perché sei uscito con Charlotte e l’hai baciata? >>
<< E tu che ne sai? >> chiese confuso << Comunque sia, sono uscito con Charlie perché è una bella ragazza e mi piace, ma non quanto sua sorella >>
Arricciai le labbra senza capirci poi tanto.
<< Credo di essermi persa >> annuii appena, facendolo sorridere divertito.
<< Mi piace Danielle, da morire >> affermò << Ma so che è irraggiungibile per me, che probabilmente le interessano solo tipi studiosi che sanno a memoria tutte le opere del suo poeta preferito che – per inciso - io non so neanche chi sia. Mentre Charlie è una bella ragazza, molto più simile a me caratterialmente e decisamente più facile da conquistare, perciò mi sono buttato su di lei. >>
Adesso si che quadrava tutto.
Ed ecco che la timida ed ingenua Danielle era riuscita a colpire Mike così tanto da vederla irraggiungibile.
Beh, ero veramente contenta per lei.
Ma allo stesso tempo, non mi andava che Charlie fosse considerata come sua seconda scelta o, ancora peggio, come una ragazza facile.
<< Stai sbagliando >> esclamai sicura << Charlie non è interessata a te, mentre Danielle si >>
Sapevo che le mie amiche mi avrebbero ucciso se avessero saputo la verità e la bugia che avevo appena rivelato, ma era decisamente meglio così per entrambe.
<< Davvero? >> domandò lui stupito al massimo.
Annuii.
<< Quindi smetti di provarci con Charlie e impara qualche poesia tesoro, perché da oggi inizia il piano Conquista Danielle! >>
 
***
 
Mercoledì.
Erano passati due giorni da quella mattinata piuttosto movimentata ed io avevo una confusione in testa che sembrava non volesse più lasciarmi in pace.
Sapevo che Danielle era già interessata a Mike e che fargli recitare poesie non sarebbe servito a nulla, ma sentirlo citare versi di Romeo e Giulietta durante la pausa pranzo non aveva prezzo.
Il perché mi fossi – ancora una volta – incastrata con le mie proprie mani in una complessa situazione sentimentale non era ancora chiaro nemmeno a me.
Anche perché,la mia di situazione sentimentale stentava tuttavia a prendere una piega, positiva o negativa che fosse stata.
Non avevo più parlato con Matt da quel giorno e avevo incrociato Chris nei corridoi si e no due volte, entrambe senza rivolgergli la parola.
Ero come muta, senza la minima idea di cosa dirgli, nonostante avrei voluto più di ogni altra cosa chiacchierare con lui.
Mi mancava perfino sentire i suoi insulti sulla mia superbia, e questo era davvero tutto dire.
Per questo avevo praticamente cacciato Amanda da casa mia quel pomeriggio, aspettando con ansia il suo arrivo per lavorare al nostro progetto di letteratura.
<< Un caffè Luce? >> mi chiese Jazmin dalla cucina.
<< No, grazie >> urlai in modo che sentisse << Piuttosto vieni qui che ho bisogno di una mano a scegliere il vestito! >>
Mancavano cinque giorni al mio compleanno e non sapevo ancora cosa avrei indossato.
Le scarpe erano già nel mio armadio, mentre sfoggiavo tra le mani l’ennesimo catalogo.
Era la volta della nuova collezione estiva di Prada, dove splendevano colori come il lilla e l’indaco.
<< Eccomi >> sorrise la mia domestica accomodandosi poi accanto a me.
Sfogliammo qualche pagina fin quando lo vidi.
Era assolutamente perfetto.
Con lo scollo a cuore ricoperto di lustrini argentati, scendeva poi morbidamente lungo il resto del corpo con seta viola, molto corto davanti e con lo strascico nella parte posteriore.
<< Devo subito chiamare per ordinarlo, vero? >> Jaz sembrò leggermi nel pensiero.
Annuii appena un minuto prima che il campanello suonasse.
Spalancai la porta e mi fiondai letteralmente tra le braccia di Christopher.
<< L’ho trovato Chris! L’ho trovato! >> esultai al settimo cielo.
<< Ehm..cosa? >> mormorò lui ancora a disagio nella mia stretta.
Ed in effetti anche a me causava imbarazzo abbracciarlo.
Era così strano sentire le sue braccia cingermi i fianchi e le mie ai lati del suo collo, il suo petto contro il mio, i battiti dei nostri cuori che risuonavano come all’unisono.
Strano quanto maledettamente bello.
<< Il vestito per la festa, l’ho appena trovato! >> squittii emozionata e  lentamente sentì la sua presa abbandonarmi mentre sorrideva appena.
<< Sono contento per te >> esclamò.
Normalmente avrei accettato una situazione del genere, ma quel giorno io non ero più io.
Mi sentivo stranamente intraprendente, con voglia di fare.
E fu per quello che mi ritrovai a domandargli: << Mi odi, vero? >>
Fa che dica di no, fa che dica di no, urlavano nel frattempo i mille cori da stadio nella mia testa.
<< Prossima domanda? >> mormorò lui ironico, arcuando un sopracciglio.
<< Ti hanno mai detto che tra l’odio e l’amore c’è la distanza di un bacio ? >> domandai retorica e stupida.
Che diamine stavo facendo?
<< E a te hanno mai detto che fa male guardare troppo telenovelas? >> ridacchiò, ma fu soltanto un attimo prima che ci ritrovassimo faccia a faccia e dicessi qualcosa che non avrei mai creduto essere capace nemmeno di pensare.
<< Idiota, baciami e vediamo se questo fantomatico odio diventa amore. >>


 
Piccolo Angolo Di Luce
Holaaaa! Oggi è il mio ultimo giorno di libertà, perciò ci tenevo molto ad aggiornare.
Innanzitutto voglio ringraziarvi con tutto il cuore.
Vi rendete conto che lo scorso capitolo ha avuto 14 recensioni? 14! Sono al settimo cielo e spero vivamente che tutti voi continuerete a seguirmi!
Devo dire che questo capitolo lo trovo abbastanza carino.
Matt e Chris litigano in mensa, Luce scopre che a Mike piace Dan (non tiriamo ancora sospiri di sollievo, non si può mai sapere cosa succederà XD) e alla fine troviamo una Luce euforica che provoca Chris con quell’ultima frase.
Tra l’odio e l’amore c’è la distanza di un bacio, è la storia più bella che ho letto fin’ora su EFP e avevo scommesso con un’amica di riuscire ad inserirla in un capitolo!
Che cosa succederà a questo punto?
Per quanto riguarda la canzone preferita di Luce invece, grazie mille a tutti per avermene consigliate veramente tantissime!
Adesso la mia indecisione è tra Two Worlds Collide (di Demi Lovato), Heart Attack ( sempre di Demi Lovato) e Because U Live ( di Jessie McCartney).
Quale preferite?
Spero continuerete a seguire, un bacino <3
Xoxo
 
PS: Qualcuno di voi è su twitter?
PS 2: Ecco il vestito di Luce per la festa ;)


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