Note dell'autore: E' dopo una lunga pausa estiva, spero possiate
perdonarmi, eccomi tornata con il penultimo capitolo di questa storia, non
preoccupatevi l'ultimo è già in lavorazione e spero di aggiornare in settimana.
Scusate
per eventuali errori.
Buona
lettura
Capitolo III
Un piccolo momento
I corridoi di quel posto sembravano non finire mai, il
Dottore attraverso la mappa le guidava in quel dedalo infinito, Donna annotava
su un foglio le serie di numeri che ogni tanto incontravano sulla loro strada.
Chissà come stava Martha, il pensiero che la sua amica si fosse divisa da loro,
non la faceva stare tranquilla. Certo, è una donna in gamba, e sapeva
difendersi, del resto ha viaggiato per un intero anno da sola, ma era più forte
di lei era preoccupata per la sua amica.
"Quindi voi viaggiate insieme?" chiese Jenny
avvicinandosi.
"Oh sì, attraverso il tempo e lo spazio"
rispose Donna accanto a loro.
"E' state insieme?" chiese rivolgendosi a Rose.
"Oh, beh … ecco, non stiamo proprio insieme … cioè
in un certo senso si … è complicato" rispose balbettando imbarazzata per
quella domanda.
"Oh tanto complicato" scherzò Donna.
"E com'è viaggiare?" chiese la ragazza curiosa.
"Non ci si annoia mai, può essere terrificante e
bellissimo allo stesso tempo" spiegò Donna.
"Ho visto cose straordinarie da quando viaggio con
lui, mondi e civiltà che non avrei mai pensato di vedere, di conoscere"
continuò Rose.
"Oh mi piacerebbe vederli" sospirò Jenny
alzando gli occhi verso il soffitto.
"Lo farai!" disse Donna decisa.
"Non credo …" iniziò a parlare la ragazza, Rose
le fece l'occhiolino sorridendo.
"Dottore, non è vero che Jenny vedrà mondi
nuovi" lo chiamò facendolo fermare. Guardò Jenny, non più spaventato, ma
con speranza, le sorrise dolcemente.
"Immagino di si" le rispose.
"Vuoi dire …?" tentò di chiedere la conferma
guardando anche le altre due donne, che le sorridevano.
"Vuoi dire che mi porterete con voi?" chiese infine
voltandosi verso il padre.
"Non possiamo lasciarti qui" le rispose
sorridendo.
Con uno slancio la giovane ragazza lo abbracciò
ringraziandolo, per poi scappare affamata da avventure.
"Attenzione alle trappole" le urlò dietro il
Dottore, come solo un padre poteva fare, Rose sorrise a quel cambio improvviso,
era contenta che l'aveva accettata.
"Tranquillo, ci penso io" disse allontanandosi
dai due per raggiungere l'altra bionda.
"Jenny aspettami" le urlò la ragazza facendola
fermare, la guardava con un sorriso che sembrava non finire mai.
"Secondo te quale sarà il primo posto in cui mi
porterà?" chiese eccitata all'idea.
"Oh beh, non saprei, la prima volta mi ha portato a
vedere la fine del mio Mondo" disse prendendola sottobraccio.
"Sul serio?"chiese curiosa.
"Ovvio … non è stato molto divertente, ma è stato
bello" disse ricordando con piacere quel viaggio.
"Ma potremo andare in qualsiasi posto?" chiese
ancora la biondina.
"Certamente … Beh grazie a te potrei convincerlo
finalmente a portarmi a Barcellona" scherzò strattonandola un po’.
"Se tu stai con lui, che è mio padre, questo fa di
te mia madre?" chiese improvvisamente la ragazza, facendo bloccare Rose
che arrossì.
"Piano, piano, piano, credo
che stai correndo un po’ troppo" disse imbarazzata.
"Scusa se state insieme per logica, tu saresti una
specie di madre per me" continuò convinta di quello che diceva, Rose la
guardò sconcertata.
"Mia madre né sarà davvero entusiasta" disse afferrandola
per un braccio e continuando a camminare.
Il Dottore prese in mano la sfera di terra formazione,
attorno a loro Hath e umani pronti a sparare.
"Io sono il Dottore, è dichiaro conclusa questa
guerra" disse solennemente gettando a terra la sfera. La luce e i gas
contenuti all'interno si liberano alzandosi in aria davanti a loro,
costringendo tutti ad abbassare le armi, Rose si avvicinò al Dottore sorridendo
e gli strinse la mano.
"E' la vita che prende forma, Rose" disse
stringendo la sua mano.
"E' stupendo" sospirò guardando ancora quella
luce svettare verso il cielo.
"Cosa succede?" chiese Jenny avvicinandosi
sorridendo.
"I gas si espanderanno iniziando il processo di
terra formazione" spiegò il Dottore.
"Naa è più bello come hai detto prima" lo
richiamò Rose sapendo che spesso il Dottore straparlava con termini
scientifici.
"Cioè?" chiese Jenny confusa.
"E' la vita che prende forma" ripete Rose.
"Un nuovo Mondo" continuò il Dottore,
sorridendo a Rose.
In quel piccolo momento, Rose, si rese conto che loro tre
potevano farcela, viaggiare insieme nel Tardis tra un'avventura e un'altra, come
una pseudo famiglia, sentiva la felicità del Dottore espandersi nella sua
mente, ed era una delle cose che più amava del loro collegamento.
Un piccolo momento che si spezzò con violenza, successe
talmente in fretta che neanche se ne rese conto, Jenny si mise davanti a lei,
uno sparo e il Dottore che teneva la ragazza tra le sue braccia, Donna e Martha
dietro di loro accorsero in loro aiuto. Rose stordita, guardò ai suoi piedi,
dove Jenny si teneva ancora una mano sul petto, da dove fuoriusciva del sangue.
"Jenny" sospirò mettendosi in ginocchio vicino
al Dottore, il dolore e la rabbia che sentiva in lui la stavano soffocando, non
riusciva a essere forte e lucida per lui.
"Si riprenderà vero?" chiese speranzosa Donna,
tanto da portare alla realtà Rose, giusto in tempo per vedere Martha fare cenno
di no.
Sospirò tremante e le strinse la mano.
"Un nuovo Mondo, è bello" disse sofferente
guardando in alto.
"Jenny, resisti" disse il Dottore. Rose non riusciva a dire nulla, solo piangere in silenzio accanto al suo
Dottore che tentava di fare forza alla sua figlia ritrovata raccontandole di
tutto quello che avrebbero fatto. Finché la ragazza non chiuse gli occhi per
l'ultima volta, il Dottore la strinse a sé cullandola un po’.
"Ha due cuori Dottore, forse …" tentò di
rincuorarlo avvicinandosi, ma Martha fece segno ai due di no.
"Non ci sono segni vitali, nessuna rigenerazione, e
come te, forse, ma non abbastanza" disse la ragazza dispiaciuta.
"No, era uguale a me, questa è la verità, troppo
uguale a me".
Con dolcezza la appoggiò a terra, premendole un piccolo
bacio sulla fronte, poi lo vide voltarsi con odio verso Cobbs trattenuto dai
suoi ex uomini.
In un attimo il Dottore si alzò prese la pistola e la
puntò alla testa dell'uomo, Rose sopraffatta da quell'odio non riuscì a reagire
subito, si voltò nuovamente verso Jenny, le strinse ancora la mano.
"Mi dispiace piccola" disse con voce tremante,
sospirò ancora una volta e si alzò voltandosi verso il Dottore, cercando di non
pensare quello che percepisse in lui.
"Dottore" tuonò la voce
di lei nella sua mente, il Dottore si voltò a guardarla sorpreso. Doveva farle
male comunicare così con lui, ma questo non la fermava.
"Non
è questo il modo, e tu lo sai" disse sicura di sé quasi sfidandolo con lo sguardo,
sentì le sensazioni che tentava di mandargli
attraverso il loro collegamento.
"Rose
… lui l'ha uccisa" le sussurrò con rabbia.
"C'è
sempre una scelta, glielo hai insegnato tu a lei" continuò
lei, addolcendo lo sguardo e la sua voce.
Il Dottore guardò un ultima volta Cobbs che quasi lo
sfidava a ucciderlo. E si rese conto di quanto fosse sbagliato tutto quello,
assopì la rabbia che provava facendosi investire dalle sensazioni positive che
Rose gli stava mandando.
La pistola che aveva in mano la prese per la canna, s'inginocchiò
e fece per darla a Cobbs.
"Io non potrei farlo, riesci a capire. NON
POTREI MAI FARLO" Urlò infine senza mai distogliere lo sguardo da lui. Si
alzò rivolto agli uomini dietro Cobbs.
"Quando inizierà il nuovo mondo, questo mondo di
umani e di Hath, non dimenticatelo, basate su questo fondamento la vostra
società: un uomo non può uccidere" disse guardando entrambe le fazioni,
gettò la pistola a terra e si avvicinò a Rose, le accarezzò la tempia spostandole
un ciuffo che le ricadeva.
"Grazie" le sussurrò
nella mente, per poi sedersi accanto al corpo di Jenny.
Fine
III Capitolo