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Autore: paccia1D    15/09/2013    0 recensioni
Costretta a vivere in una realtà che non mi appartiene, lavorando come spogliarellista agli addii di celibato. Ecco la vita penosa che conduce Holly Black.
Il suo pensiero fisso va ogni mattina su quel ragazzo semplice, dannatamente perfetto, che con un semplice 'ciao' aveva conquistato il suo cuore. Ma come poteva una sempliciotta come lei proveniente dal Bronx conquistare il grande cuore di Zayn Malik.
Il più grande guai della loro vita iniziò quella sera, al suo addio del celibato.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*driin driin*

“Pronto. . .” rispondo con la mia solita voce da incazzata,
“Holly, stasera tu e Margot andrete ad un addio al celibato, dovete fare bella figura, sono clienti importanti” continua Jake.
“Va bene, ci vediamo stasera” concludo velocemente la chiamata senza salutarlo.
Una vera vita schifosa, vivo una realtà che non è mia, che non voglio fare. Non è il massimo fare ogni sera degli spogliarelli dinanzi uomini che dopo qualche ora saranno sposati.
Non è il massimo fare la gatta morta strusciandosi sul loro ‘coso’ per farli eccitare, nell’ultima serata di libertà.
Non è questa la vita che volevo condurre, per niente.
Il mio sogno?
Quello di ballare nei concerti dei più grandi artisti come Madonna, Lady Gaga o addirittura Justin Timberlake.
Come avete notato non ho fatto per niente ‘centro’. Scappata di casa alla giovane età di dicannove anni a causa della terribile madre che mi ha reso la vita impossibile. Per guadagnarmi qualche spiccio ho dovuto fare sacrifici e anche tanti, e questo lavoro è uno dei tanti.
Vivo in una catapecchia, dove a stento ci sono i riscaldamenti, l’unico punto a suo favore? Si trova nel centro di Londra. Amo Londra anche se non è la mia città natale, essedo nata nel Bronx.
Odio ammettere che sono del Bronx, vengo sempre squadrata e fulminata dalle persone che mi sono accanto.
Continuo a giocare con le punte dei miei capelli marrone scuro divenuti quasi biondi a causa del sole. Osservo con i miei occhioni verde speranza le lentiggini che mi ornano le guance che ospitano due bellissime fossette quando sorrido imbarazzata. Se ci fosse nonna mi avrebbe accarezzato la guancia e sussurrato all’orecchio “Oh Holly quanto sei bella, piccolina mia”. La notte a volte la nonna non riusciva a dormire al solo pensiero che stavo crescendo sempre di più, aveva paura.
Lei era la prima a sapere che appena avessi avuto la possibilità sarei scappata da quel manicomio che tutti chiamano ‘casa’. Nonna Holly, era l’unica che credeva in me, l’unica che vedeva in me una forma di talento e creatività.
Se fosse qui, di sicuro la mia vita non sarebbe questa, affatto.
Essendo già le dieci e mezza inizio a prepararmi, aspettando la mia amica Margot mi venga a prendere.
Pantaloncino di jeans blu, una canotta bianca e degli stivali blu. Direi che va bene. Un pizzico di trucco, tanto per sprecare tempo.
Continuo a rileggere quel bigliettino, quel numero. Aveva detto di chiamarmi ma come al solito i ragazzi sono stronzi e sicuro mi ha dimenticata. Quello sguardo scuro che mi metteva inquietudine, aveva conquistato i miei occhi. Il suo modo di parlare, e di raccontarmi della sua vita impegnativa. Già. . . solo io posso incontrare ragazzi del genere al bar e innamorarmi.
Pft. . . innamorarmi, a stento ricordo il suo nome. . .Zac. No non era Zac. . .
Zick o Zayn? Boh.
Quel ragazzo con un solo sfioro sul mio viso mi ha fatto venire la pelle d’oca. Ci siamo visti più di una volta, e come al solito ho saputo raccontare solo menzogne, bugie su bugie.
Potrebbe mai una sempliciotta del Bronx che fa la spogliarellista conquistare un ragazzo che gira con abiti italiani, è un vero gentiluomo e parla un inglese a dir poco perfetto? No di sicuro.
Per questo gli ho raccontato di essere ciò che vorrei che io fossi, una ballerina all’interno di una famose banda americana. Che guadagno bene, ho una famiglia bellissima, e casa mia è piccola ma ospitale.
Sono costretta a vivere in un’ invenzione. In un’altra me. Un’altra Holly.

*driin driin*

“Margi sto scendendo okkey?”
“Va bene, muoviti a far scendere il tuo culo di casa”
“Grazie miss dolcezza” dico ridendo
Beh Margi ha una storia simile alla mia, anche le non vorrebbe fare questo lavoro ma è costretta. “Holly levati dalla mente quel Zick, Zac o come si chiama!” continuo a pensare fra me e me mentre chiudo la porta e con cautela scendo le scale avendo tacchi alti.
“Ciao splendore” enuncia Margot dandomi un bacio sulla guancia,
le accenno un sorriso e intanto ci avviamo verso una super villa per fare il nostro sporco lavoro.
“Dai piccolina un sorriso me lo concedi, lo so che tutto questo è una vera merda ma almeno fa finta di essere felice” continua la biondona dagli occhi marroni rompendo il silenzio in mille pezzi,
“Lo sai che non sono brava a nascondere le mie emozioni” rispondo aggiustandomi i capelli allo specchietto.
“Fallo per me Holly, ricorda che dobbiamo rimanere forti” termina accarezzandomi la gamba sinistra. Per far contenta la mia unica grande amica le regalo un sorriso a trentadue denti anche se forzato come al solito. Dovremmo essere arrivate alla villa, già da fuori si sente un gran fracasso e il rumore delle risate di ragazzi già sbronzi. . .niente di buono. Odio i ragazzi che si ubriacano e che perdono subito il controllo trasformandosi in veri e propri mostri.
“Un respiro profondo e si va in scena” dico a Margot che continua a giocare con il suo anello. Lo so che è in ansia, fa sempre così quando lo è. Lei è bravissima a fare la ‘finta’, se vuole farti credere che è triste ci riesce, lo stesso se è contenta. Io sono tutto il contrario, se sono triste appoggio sul mio viso una faccia da peste, come diceva nonna, come se fossi una bimba di soli quattro anni.
Margi bussa al campanello, quando ci viene ad aprire un bellissimo ragazzo. Alto, capelli ricci e due occhi come i miei. Riccioli d’oro inizia a guardarci facendo un ghigno di piacere, enunciando ad alta voce che sono arrivate le spogliarelliste, pronte per farli divertire. Ci fa accomodare nella lussuosa villa che già sembra essere sottosopra, peggio di casa mia. Entriamo guardandoci introno e osservando uno per uno gli invitati all’addio del celibato.
“Chi è lo sposo?” urla la bionda
D’un tratto da dietro l’angolo esce un ragazzo bello come il sole, occhi marrone scuro intenso, ciuffo alto e ribelle che si presenta a noi a dorso nudo, come se stesse aspettando solo me e a Margot. Aspetta. Quel viso così dannatamente perfetto. Quel sorriso provocante ma dolce allo stesso tempo. Non ci posso credere è Zick!
Senza pensare mi fiondo nella prima stanza chiudendomi a chiave al suo interno. Sento la voce del riccio urlare “Dai piccola moretta esci e facci impazzire, lo so che sotto sotto non sei così timida”.
Oramai non ci faccio più caso a quello che mi dico, sarà un povero diciottenne ubriaco marcio. Non riesco a pensare, il panico sta incombendo su di me, non posso uscire. Così capirà io chi sono.
Forse si è dimenticato di me? Meglio non rischiare. Non so come mascherare la mia identità. . . mascherare. . .ci sono! Cerco nei cassetti della stanza un qualcosa che possi coprirmi il viso così da non farmi riconoscere. Nel terzo cassetto trovo una maschera nera in raso, come quella che si usa di solito a carnevale.
“Che culo!” dico pensando di essere al sicuro. Indosso velocemente la bellissima maschera e a testa alta esco dalla stanza.
“Uhm sei una tipa misteriosa vero?” domanda un ragazzo dagli occhi color cielo mentre mi guarda dal quel comodo divano. Così decido di andare verso di lui, accarezzandogli i capelli biondi. Rimango qualche minuto fra le sue braccia, fin quando Margot non mi tira per un braccio in mezzo alla sala.
“Che stai facendo Holly, cos’è questa maschera?” sussurra
“Ti ricordi di quel ragazzo del bar di cui ti ho raccontato? E’ lo sposo” racconto alla mia amica
“Holly questo è un segno, lo sai che io credo nel destino, hai un’opportunità con lui vai!” esclama
“Poi perché hai una maschera?” domanda la bionda
“Sai gli ho detto che faccio la ballerina e che sono una ragazza benestante. . .non voglio che mi veda fare queste cose”
Senza dire niente Margot mi spinge addosso allo sposo e urla che gli altri ospiti sono tutti suoi mentre io mi devo occupare di lui. Già lo so, per questa cazzata andrò nei guai come al solito. Stringo il moro fra le mie braccia e lui accettando il mio abbraccio mi porta in una camera da letto dove potremmo stare solo noi due.
“Come ti chiami?” domando per far crollare il silenzio
“Zayn e tu?”
Zayn o Zick è uguale.
“Holly” rispondo indugiando se dire la verità o no
“Holly. . . è lo stesso nome della ragazza che ho conosciuto qualche tempo fa, sai ti assomiglia ma tu sembri diversa”
“Diversa in che senso?” domando incuriosita
“Quella ragazza mi sembrava troppo perfettina, ho voglia di donne non perfette un po’ pazze come me”
“Ma tu ti stai per sposare non dovresti essere alla ricerca di donne” gli ricordo mentre ci stendiamo sul letto. Mi trovo sopra di lui a cinque millimetri dalle sue carnose labbra, che sembrano chiamare il mio nome. E se Margot avesse ragione? Se fosse un segno del destino? Non lo so.
“Si lo so, ma so anche che sto facendo una vera e propria stronzata”
“Beh puoi sempre rimandare il matrimonio” dico tentando di risollevarlo
“Non credo proprio, la modest vuole fare scena e qualcuno di noi cinque si deve sposare”
“Ma tu chi sei?” chiedo essendo oramai totalmente in confusione
“Non mi conosci? Sono Zayn Malik membro degli One Direction” afferma il favoloso ragazzo che continua a stringermi mentre ci strusciamo l’uno sull’altra, provando emozioni uniche. Zayn mi guarda con i suoi occhioni stanchi della vita che conduce, come se mi stesse chiedendo aiuto, non posso rivelare la mia identità farei soltanto una figura di merda. Il ragazzo continua ad avvicinarsi sempre più alle mie labbra, anche loro come i nostri corpi iniziano a sfiorarsi, entrambe sono vogliose di baci. Non posso farlo. Si deve sposare, sarebbe come un tradimento. Inizio a distaccarmi come vuole il mio cervello, se fosse per il mio cuore saremmo già sotto le coperte.
“Ehi ehi. . .non avere paura, non sentirti in colpa di questo che stiamo facendo, tu mi piaci” dice con voce dolce il moro
“Se abbiamo parlato soltanto”
“Hai ragione, ma c’è qualcosa che mi unisce a te, non chiedermi cosa” aggiunge avvicinandosi a me sempre di più
“La vita è una sola, cogli l’attimo, fai quello che ti senti . . . Holly” continua Zayn socchiudendo gli occhi. E’ la prima volta che mi viene data un occasione, perché sprecarla?
Holly, Zayn si deve sposare, non puoi, non devi. Le mie mani iniziano a posarsi su quel fisico dannatamente stupendo che si ritrova. Non riesco a calmarmi, ho voglia di lui, ora. Chiudo i miei occhi per lasciare spazio al mio istinto, e in un battito di baleno mi ritrovo appiccicata alle sue labbra. Inizia a levarmi la maglietta, poi i pantaloni. Lo stesso faccio io.
Ci ritroviamo qui a fare l’amore, in un letto che non so di chi sia, baciando un ragazzo di cui so poche cose, e che fra qualche giorno si sposerà. . .
Stavolta l’ho fatta grossa.
  
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