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Autore: Rayon_    15/09/2013    7 recensioni
Parti della storia:
“Svoltai, come tutte le volte, l'angolo che portava al vicolo con passo sicuro, ma improvvisamente qualcosa mi fece fermare. O meglio, qualcuno.„
**
“Il suo volto si girò velocemente verso di me, guardandomi negli occhi per alcuni secondi; poi, finalmente, sentii la sua voce per la terza volta.
Ma questa volta sembrava più tranquilla, aveva una voce stupenda.
-Light- Lighter.-„
**
“-Lighter.-
La chiamai con voce delicata. Mi accorsi che mi ascoltava quando sentì la testa girarsi sul cuscino.
-Ti voglio bene.-„
**
“-Louis.-
Mi chiamò lei che non aveva ancora smesso di piangere.
Aprìi gli occhi e mi schiarìi debolmente la voce, per far capire che la stavo ascoltando.
Passò qualche secondo di singhiozzi prima che continuasse.
-Abbracciami.-„
**
“Poi non so cosa feci, non so cosa pensai, so solo che sentivo il cuore scoppiare, e che le sue labbra erano soffici, esattamente come me le immaginavo.„
Potreste trovare diverse somiglianze con la storia Color My Life di anqis a causa di un mio errore.
xx, Flying_
|STORIA INTERROTTA|
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Winter In Heart.











Capitolo 17.

Lighter's Pov.
Delle braccia forti ed un respiro tiepido mi tenevano al caldo sotto le coperte di quel letto, mentre l'ultima cosa a cui pensavo era alzarmi.
Non sapevo che ora fosse, ne da quanto tempo fossi sveglia a pensare, ma sarei restata lì ancora per molto tempo.
E' vero, c'era imbarazzo in quell'abbraccio intatto dalla sera precedente, ed io mi sentivo strana come non mai, ma quella stranezza mi piaceva.
Non avevo la minima idea di cosa sarebbe successo, del modo in cui gli avrei parlato, e avevo paura di tutto questo, ma saper di avere la fronte poggiata al suo petto mi faceva stare tranquilla.
Non sapevo quale fosse il nostro rapporto, e non avevo intenzione di spingermi troppo oltre, ma di una cosa ero sicura: era cambiato, in meglio, ed era diventato qualcosa di ancora più speciale.
Stavo ascoltando il suo cuore mentre mi adattavo ai respiri regolari, quando uno più lungo e profondo mi risvegliò dai pensieri.
Alzando lo sguardo vidi gli occhi di Louis appena aperti in due fessure, e poco dopo un sorriso sincero riaffiorò sulle labbra.
Sorrisi anch'io, era contagioso.
-Buongiorno.-
Mi salutò con la voce impastata dal sonno.
-Buongiorno.-
Risposi con la mia voce debole di sempre.
Restammo qualche secondo lì, senza muoverci, prima di deciderci ad alzarci per fare colazione.
-Che facciamo oggi?-
Chiesi rompendo il silenzio creatosi in cucina.
-Ti porto in un posto speciale.-
Mi rispose lui dopo averci pensato un po' su.
Non chiesi altro, ma ricambiai il sorriso sincero che era spuntato sul suo viso.
Ci vestimmo, e dopo una decina di minuti eravamo entrambi sulla sua auto nera che girava per le strade.
-Dove hai intenzione di portarmi?-
Viaggiavamo già da un buon quarto d'ora, e non conoscevo la sezione di città in cui eravamo finiti.
E ogni minuto che passava, ogni paesaggio nuovo che intravedevo, aumentavano la mia curiosità.
-Beh, volevo portarti a fare una passeggiata alla collina.-
Rispose con un'alzatina di spalle.
Rimasi subito sorpresa per il fatto che me l'avesse detto, non pensavo mi avrebbe subito rivelato la sorpresa, e poi lasciai il posto ad una domanda.
-Collina?-
-Si, una collina poco lontano da qui. Ci andavo spesso da ragazzino, ci portavo le ragazze. E' carino.-
Continuai a non capire perché volesse portarci proprio me, e mi abbandonai al sedile sospirando.

-Poco lontano da qui?!-
Chiesi scettica raddrizzandomi improvvisamente sul sedile.
-Già.-
Spalancai la bocca allibita. Non poteva averlo detto.
-Louis, siamo in viaggio da un'ora e mezza!-
Lo guardai per un attimo, poi non avendo ne risposta ne reazione, tornai ad accasciarmi al sedile in tessuto, con lo sguardo puntato fuori.
Stavo iniziando ad innervosirmi, anche se non era affatto da me lamentarmi in pubblico, ma con lui potevo, eccome. E l'unica cosa che in quel momento mi tenne tranquilla in silenzio fu il blu immenso di un mare limpido e tranquillo che era spuntato da dietro le piante. Mi sembrava di poterne sentire il profumo.
Fermi tutti.
-Louis?-
Girai il viso verso di lui, con la fronte corrugata.
-Mh?-
Si girò solo per un attimo, serio, poi tornò a guardare attento la strada.
-Perché si vede il mare?-
Bastò un secondo affinché il suo sguardo serio venisse sostituito da un bellissimo sorriso.
Se avessi saputo cosa si provava ad esserlo, avrei potuto dire di essermi innamorata di quel sorriso. Ma non sapevo cosa si sentisse nell'essere innamorati, non sapevo cosa significasse, non l'avevo mai provato. Anche se una piccola vocina da dentro mi diceva che era il momento giusto per buttarsi.
-Beh, ti ho portato in un posto speciale.-
Rispose trattenendo un sorriso, sempre girandosi per un nano secondo.
-Beh, a me non sembra una collina.-
Replicai io senza smettere di fissarlo.
Era bello vederlo con i muscoli del volto tesi nel trattenere un sorriso.
Pensandoci, mi accorsi che non era sempre stato così, fino a poco tempo prima i suoi sorrisi erano brevi, e sul suo viso regnava un'espressione neutra, come se si fosse arreso.
Ed era la stessa identica situazione per me.
Ma anche se avevo paura di ammetterlo, qualcosa era sicuramente cambiato.
Scendemmo dall'auto e attraversammo il piccolo parcheggio, fino a raggiungere la piccola distesa di sabbia deserta.
Certo, in Gran Bretagna, a febbraio, sarebbe di sicuro stato pieno di gente che si tuffava in acqua.
Presi a mano le scarpe, poi raggiunsi Louis che stava stendendo un telo in riva.
Appena fu a terra mi sedetti sulla parte destra, guardando il mare, e un braccio non tardò ad avvolgermi le spalle facendomi venire i brividi ovunque.
Sentivo che c'era un po' di imbarazzo in quella stretta, ma lo cacciai per lasciare più spazio alla felicità.
Rimanemmo qualche minuto in silenzio, senza muoverci da quella posizione, mentre guardavamo l'orizzonte ognuno immerso nei propri pensieri.
Pensieri che non riuscivano proprio ad essere tristi e malinconici.
-Louis, che cosa siamo?-
Mi ritrovai a chiedere senza pensarci, in un sussurro. Mi stupii anche che avesse sentito, visto il rumore delle piccole onde.
-Sai, me lo stavo chiedendo anch'io.-
Rispose con una lieve risatina dopo qualche secondo.
Sorrisi, e quando un colpo di vento fece rabbrividire entrambi la stretta aumentò ancora di più; mi trovai ad appoggiare il capo tra la sua spalla e il suo petto, sarei stata così per delle ore.
Forse era quello l'amore, non desiderare altro che stare accanto ad una persona.
-Non pensi sia bello?-
Questa volta fu lui ad interrompere l'atmosfera creatasi.
Non capii bene a cosa si riferisse, se al mare scuro sovrastato da un cielo di color grigio- azzurro pallido, o allo strano legame che avevamo.
Decisi di puntare sulla prima opinione, visto che non staccava lo sguardo dalla linea perfettamente orizzontale creata dal mare.
E poi, era più probabile. No?
-La mia parte preferita è quella riga indefinita. Sembra che tutto finisca.-
Continuai fissando proprio l'orizzonte. Con la coda dell'occhio notai che per un attimo i suoi occhi sereni si puntarono su di me, per poi tornare avanti.
-Già.-
Disse semplicemente, mandando a seguire un sospiro.
-Comunque non mi riferivo a quello.-
In quell'attimo sentii il lieve rossore salire sulle mie guance pallide.
Lui sorrise rumorosamente, mentre spostava la gamba destra dall'altra parte dei miei fianchi, di modo da circondarmi con le gambe aperte piegate. Con le mani si appoggiò di dietro, e io lo assecondai appoggiando le braccia alle sue cosce e la schiena al suo petto.
Era strano come allo stesso tempo provassi imbarazzo per la situazione, eppure mi sentissi perfettamente a mio agio a contatto col suo corpo che mi teneva calda.
Mi rimpicciolii sotto al suo mento, beandomi del fiato caldo che periodicamente mi colpiva la fronte.
-Intendevo dire il nostro.. Legame.-
Precisò cercando le parole giuste.
Si, lo avevo intuito caro.
-E' strano no?- eccome se era strano. -Spero di non aver.. Esagerato con quello che ho detto ieri sera.-
Rimasi piacevolmente sorpresa; aveva perfettamente capito che non sapevo dove girarmi.
Dopo qualche secondo sorrisi, sentivo il dovere di non farlo sentire in colpa.
-Hai detto delle cose molto belle, anche se non so bene cosa significhi tutto questo.-
Un lieve sorriso comparve anche sulle sue labbra.
-Posso provare a dire che tutto questo significhi che il nostro rapporto sta diventando sempre più bello e importante. Quasi come quello di due.. Fidanzati.-
Sembrava piuttosto indeciso sulla parola da usare, forse non voleva spaventarmi, anche se quella parola lo aveva fatto abbastanza.
-Io.. Io non so cosa significhi quella parola.-
Provai ad esprimermi senza sembrare troppo ritardata o spaventata.
Ci fu qualche attimo in cui i respiri regolari regnavano nel silenzio, poi un suo respiro più accennato mi fece capire che stava per parlare.
-Posso provare ad aiutarti a scoprirlo, se ti va.-
Assimilai con calma la frase, e ci misi poco per capire che era una richiesta di qualcosa di più. Indiretta, ma era una richiesta.
Ci pensai qualche secondo, ascoltando il battito lento del suo cuore.
Avevo paura, una terribile paura di soffrire, che potesse farmi del male, ma c'era una sensazione più forte del timore che mi spingeva ad accettare. La fiducia che provavo nei suoi confronti. Ero sicura, me lo aveva promesso, non mi avrebbe fatto del male.
-Mi farebbe un immenso piacere, Lou.-
Conclusi per poi lasciar uscire un piccolo sorriso intrattenibile.
-Provare non ci costa niente.-
Sentii sussurrare vicino al mio orecchio. Poi senza che me ne accorgessi le sue labbra si posarono dolcemente sulla mia guancia, prima che si alzasse.
Sentii i brividi percorrermi ovunque, sia per l'aria fresca che ora arrivava liberamente, sia per quel gesto.
-Andiamo a sentire l'acqua?-
Mi chiese porgendo la mano.
Lo guardai per un attimo, pensando a ciò che era appena successo, poi accettai e la strinsi mentre mi aiutava ad alzarmi.
Non lasciò la presa, fino quando non arrivammo a riva e fu costretto a farlo per risvoltare i pantaloni. Lo stesso feci io, per poi reincontrare involontariamente il suo palmo.
Sorrisi mentre l'acqua ci copriva i piedi, e di nuovo i brividi mi invasero per il freddo.
Osservavo i miei piedi che sembravano più grandi sotto lo strato trasparente, quando uno schizzo mi colpì la guancia.
Ci misi un attimo per connettere, non era pioggia, e neanche un delfino che era uscito in superficie, e mi girai verso Louis che rideva.
-Non dovevi.-
Dissi seria, per poi abbandonarmi al suo sorriso contagioso.
Mentre mi guardava negli occhi feci uno schizzo veloce con il piede, colpendolo in pieno viso, per poi scattare di corsa lontano dall'acqua.
Rimase fermo un attimo, poi mi guardò e corse dietro di me per il lungomare.
Misi tutta la forza che avevo nelle gambe per correre, ma nonostante questo dopo pochi attimi mi ritrovai a dimenarmi per terra con le braccia di Louis che mi stringevano la pancia.
-Mollami Louis!-
Urlacchiai ridendo mentre tiravo della sabbia tra i suoi capelli.
-Questa è guerra!-
Improvvisamente la mia schiena che era sollevata dal terreno si ritrovò completamente spiaccicata ad esso, mentre i miei capelli sciolti venivano mescolati alla sabbia dalle mani di Louis.
-No i capelli!-
Risi nonostante mi desse fastidio, e dopo qualche secondo i tortura lui si sollevò da me ridendo a sua volta.
-Credo di odiarti!-
Sbottai ironica mentre seduta accanto a lui scuotevo i capelli.
Mi ricomposi, riannodai i capelli nonostante i residui di sabbia, e scossi un po' la felpa, tutto sotto gli occhi di Louis.
-Io non potrei mai odiarti, anche se mi facessi mangiare la sabbia.-
Esordì quando mi fui fermata.
In quel momento no sapevo se arrossire per la frase carina, o fargli davvero mangiare della sabbia.
-Mangeresti davvero della sabbia?-
Chiesi divertita girandomi verso di lui. Lui si girò subito dopo con una finta espressione pensierosa.
-Credo di no.-
Ridemmo entrambi, e questa volta fui io ad alzarmi e porgergli la mano, anche se con la mia forza non potevo fare molto per sollevarlo.
In un attimo il suo braccio destro mi circondò le spalle mentre ripercorrevamo con calma il tratto che poco prima avevamo fatto di corsa.
-Che facciamo ora?-
Chiesi alzando la testa per poterlo guardare negli occhi.
-Non so. ..Ci csdraiamo un po'?-
Propose indicando il telo con lo sguardo.
Annuii e mi sedetti sul lato sinistro, seguita da lui che si mise alla mia destra, sdraiato.
Lo assecondai dandogli la schiena, e le sue braccia avvolsero la mia vita avvicinando il mio corpo al suo, e facendo incastrare perfettamente la mia testa con l'incavo del suo collo.
Il rumore delle onde, mischiato ai respiri e al battito del suo cuore mi invasero le orecchie, prima che fosse la sua voce a farlo.
-Certo che ne abbiamo passate insieme.-
Pensò ad alta voce, per poi alzare il petto in una piccola risata.
Una scia di immagini mi percorse la mente.
Il momento in cui mi aveva raccolta per strada, quello in cui avevo dormito accanto a lui, le colazioni da re che gli preparavo, quando ho conosciuto i suoi amici, la gentilezza di Zayn, il vestito che mi aveva costretto a provare e poi regalato al compleanno. La sera stessa in cui si era divertito con la bionda, lasciando che fosse Zayn ad occuparsi di me. I momenti in cui avevo provato a convincermi che Zayn avrebbe potuto sostituire Louis, e poi il fantastico giorno in cui tutto era cambiato. Sotto al faggio, per opera di Harry, mi ero trovata ad ascoltare le parole di Louis, il modo in cui si era aperto per convincermi a tornare.
Rividi tutto, fino ad arrivare a noi, ora. Al nostro rapporto, ora.
-Tante.-
Conclusi.
Poi non so quanto tempo passammo avvinghiati a parlare, forse più di un'ora, finché le parole non si esaurirono, e a regnare tornò il silenzio.
-Lighter!-
Il suo improvviso urlo nel silenzio mi fece perdere qualche battito, poi alzai anche io il busto imitandolo. Lo guardai interrogativa, non capivo il motivo di farmi rischiare un infarto.
-Oggi devono arrivare i miei!-
Il flash della chiamata del mattino precedente mi fece ricordare tutto.
-La casa è un disastro!-
Aggiunsi spalancando gli occhi. C'era appena stata una festa, non poteva sicuramente essere che distrutta.
-Appunto!-
Lo guardai per un attimo, completamente sconvolto.
-Cazzo.-
Borbottò spiaccicandosi il viso con le mani.
-Mi dispiace, dobbiamo andare.-
Disse rivolto verso di me, con un aria veramente dispiaciuta.
Gli sorrisi, era davvero carino con quell'espressione.
-Non preoccuparti. Ora andiamo però.-
Mi sorrise, e contemporaneamente ci alzammo.
Velocemente piegai il telo mentre lui si infilava calze e scarpe.
Glielo diedi e lui lo buttò nel baule, poi presi calze e scarpe in mano e salii in macchina.
Le infilai mentre metteva in moto, e quando ero a posto sospirai abbandonandomi al sedile.
Risi spontaneamente, e lui mi guardò sorridendo interrogativo.
-Siamo due deficienti.-
Mi spiegai contagiando la sua risata.
-Si.-
Concordò lui per poi svoltare a sinistra ridendo.
Scossi la testa, accesi la radio e poggiai la testa al vetro serenamente.
Mi sentivo veramente, veramente bene.


















Uoooooh!
Ce l'ho fattaa!
Aaaaaah scusate, ultimamente aggiorno con tempi un po' più prolungati di prima.
Questo periodo è stato un po' così, sia per problemi in famiglia, poi dovevo finire i compiti per l'inizio della scuola e studiare per un esame di patentino.
E ci tengo ad avvisarvi, anche se mi dispiace, che nei mesi di scuola i tempi saranno più o meno questi, perché non ho più tutto il giorno libero. Quindi scusate ma non riesco proprio a mantenerlo il ritmo di una settimana/ dieci giorni.
Comunque mi impegnerò al massimo per farvi avere i vostri capitoli al meglio.
Pooi,
mi faccio un po' di cavoli vostri. c: Come è iniziata la scuola? Oddio, è sempre scuola, cheppalle, ma alcune di voi forse hanno iniziato la prima superiore. Vi piace la scuola che avete scelto? Qual è? lol.
Parlando di ciò che accade, che ne dite? Uuuuuuuh, prime scenette dolciose tra i quasi piccioncini, lol.
Okay basta
AHAAH ditemi voi che ne pensate c:
Taaante grazie a:

lightblue96
onedirectionilove
_Leeroy_
jaredrauhl
_tonguetied
GiuPHoran
HolaOli
Giulia96__
unapplausoacolgate

Grazie per le nove splendide recensioni. :)
MESSAGGIO IMPORTANTE:
porgo le mie scuse più sincere a angis per l'inconveniente, vi prego di passare dalla sua storia Color My Lofe, in parte molto simile a questa a causa mia.
E poi ringrazio sempre lei per non aver reagito troppo male.

Ora mi dileguo care, ci vediamo al prossimo capitolo, spero presto. :)

 
xx, Flying_
  
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