Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Licia Parisi    15/09/2013    0 recensioni
Michele è un giovane ragazzo che lavora nella biblioteca di famiglia. Un giorno, come cliente, arriva una fanciulla di nome Elena ed è colpo di fulmine. Ritrovarla non sarà difficile ma un terribile legame che non si potrà spezzare stravolgerà le carte in gioco.
Dedicato a tutti quelli che hanno amato qualcuno e che, nonostante tutto, continuano a farlo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Verso le 23 uscì di casa e percorse tutto il viale alberato fino ad arrivare a un bivio. Sulla sua sinistra la strada per la città, dall’altra una casa abbandonata restava nascosta dagli abeti della zona. Il sentiero era sconnesso e irto di pericoli: buche, sassi, pezzi di tronchi e qualche animale notturno che si aggirava per la zona, ogni cosa illuminata solo dalla luce della sua torcia. Il segnale sul suo cellulare morì del tutto, e un vento pungente alzò qualche foglia dal suolo, trascinandola qualche metro più in là. Finalmente la vide. Le mura ricoperte di foglie d’edera erano crollate dalla parte sinistra di quell’edificio, mentre una porta in acciaio sbarrava ogni via d’accesso. Non c’erano campanelli, ma solo un grosso medaglione di ferro appeso sulla porta d’ingresso era pronto per essere sbattuto violentemente. Michele lo prese tra le mani e lo spinse più volte mentre l’aria si riempì di un rumore assordante. Al suo fianco una lunga ombra di una donna si avvicinò: << sei forse qui per me? >> Egli voltò la luce della sua torcia per vedere l’aspetto di quella signora. Era bassa, un po’ gobba, come le immagini delle streghe che si trovano sui libri. Avvolta da uno scuro mantello se ne stava ricurva ad aspettare una sua risposta. Michele le fece un cenno col capo e lei tirò fuori da una tasca nascosta una grossa chiave di bronzo e aprì il portone facendogli strada. Dopo due scalini, sotto un piccolo arco pericolante, si trovava un cancelletto di legno che dava accesso alla piccola abitazione contornata da decine di candele. << Spegni la tua torcia >> continuò quella voce e nella penombra si tolse il cappuccio che le nascondeva metà del volto. Sotto di esso si celava un viso angelico con degli occhi azzurri simili a dei diamanti incastonati nel pallore del suo volto, e dei lunghi capelli neri scendevano morbidi fin sulla schiena. Si mise dritta come postura, cancellando l’aspetto che sembrava avesse all’esterno. Avrà avuto sì e no 25 anni, ma sembrava lavorasse in quel settore da molto tempo. Alle pareti c’erano scaffali alti fino al soffitto, su cui poggiavano centinaia di volumi impolverati dalle pagine consumate ingiallite dal tempo, e una lunga scala era appoggiata contro un armadio. Lo fece sedere su una sedia vicino a un piccolo tavolo rotondo, e lei fece altrettanto. << Ti stavo aspettando >> << Come faceva a sapere…? >> << Zitto, sciocco >> urlò la ragazza << sono io a dover fare le domande. Sapevo che saresti venuto...Ero vicino alla grande Quercia ad attendere il tuo arrivo…Ma ora dimmi, cosa ti ha spinto a cercarmi? >> << L’amore per una ragazza. Un amore non ricambiato >> << Quali sono i vostri nomi? >> << Io mi chiamo Michele, lei…Elena, è bellissima >> << E cosa vorresti da me? >> << Io la voglio, la desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo, darei la vita per lei >> disse sbattendo i pugni sul tavolo. << Questa fanciulla è innamorata di un altro? >> << No, non c’è nessuno >> << Ho quello che cerchi. Sappi però che non potrai tornare indietro, mai >> Lei si alzò e andò dritta verso uno scaffale, sicura di quello che le serviva. Prese un grosso tomo marrone, con la copertina in cuoio e tornò a sedersi. Lo aprì e girò un po’ di pagine, fino a quando non si fermò sotto gli occhi di Michele che cercavano di seguire ogni suoi movimento. << Il legamento di S. Elena >> << Cos’è? >> gli chiese preoccupato. << Esiste da secoli, ed è estremo. Questo rito impedisce alle persone sia di innamorarsi di altre, sia di avere altre storie. Ti chiuderà tutte le porte dell’amore, tranne una. Elena sarà solo tua. Dovrai aspettare una lunazione completa prima che si verifichi e se il tuo amore verso di lei dovesse finire…sappi che il legamento non si scioglierà. S. Elena non ti scioglie, ti lega e basta. Nemmeno tu potrai più amare nessuna come hai amato lei >> << Io amerò sempre e solo lei >> << Benissimo, se ne sei convinto sappi però che potrai farlo una sola volta nella tua vita, e se lo rifarai una seconda ti accadranno delle disgrazie a cui nessuno potrò porre riparo. La magia ha un costo però…tu sei cosciente di quello che stai per fare? >> << Sì, vado fino in fondo >> La giovane prese un pezzo di carta e dopo averci scritto qualcosa intingendo il bordo della piuma in un calamaio lo porse a Michele, dandogli poi una scatola di cartone. La sua vita era stroncata. Michele si allontanò più in fretta che poté da quel posto e torno nel suo appartamento di corsa. La notte era calata sempre di più e lui non riusciva più ad aspettare. Aprì il cassetto del comodino e vi tirò fuori la fotografia di Elena, prese poi la scatola di cartone e tirò fuori un telo verde, tre chiodi d’oro e alcune erbe. Si sedette sul letto e rilesse più volte il foglio macchiato con l’inchiostro del calamaio. Provò a ripeterlo nella sua mente, fino a quando, dopo qualche ora, riuscì a impararlo. “Oh, gloriosa Sant'Elena, madre amatissima del re Costantino, Voi che figlia di re e regina, al monte Oliveto vi recaste per grande amore a Gesù, ascoltatemi. Invoco la vostra potente intercessione per conseguire quello che desidero. Questi tre chiodi del nostro Signor Gesù Cristo, imitazione di quelli che voi possedete, li dispongo come voi li disponeste. Uno l'offro al vostro gran figlio Costantino, l'altro lo getto in acqua come voi lo gettaste in mare per la salvezza dei naviganti, il terzo lo infiggo nell'immagine di Elena perché inchiodi il di lei cuore, acciò non possa provare amore per nessun uomo finché per vostra intercessione non si arrenda ai miei pianti. Se mi sarà concesso quanto chiedo per vostra mediazione, vi sarò tutta la vita il più sincero devoto e nei secoli dei secoli. Amen". Angolo scrittrice: questo è il mio primo romanzo e non vi nascondo che sono emozionata. Spero che vi piaccia, io ci sto mettendo tutta me stessa per darvi un prodotto che vi lasci qualche emozione. Sarò contentissima di sapere che ad almeno uno di voi questo racconto trasmetta qualcosa, gioia, rabbia, felicità, tristezza. Qualsiasi cosa, l'importante per me è riuscire a farvi passare dei bei momenti. Per qualsiasi critica o commento (che sarei felicissima di ricevere) io sono qui, ben lieta di farne tesoro per continuare a scrivere per chi vorrà continuare questo viaggio con me, Michele ed Elena.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Licia Parisi