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Autore: miss up all night 4    15/09/2013    0 recensioni
Ecco la storia raccontata in prima persona da un'anziana signora, un'attrice in pensione, che dopo aver trovato una pagina del suo vecchio diario, ripensa alla sua vita, fatta di vizi ed eccessi, ma anche di momenti tristi e solitari.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo tutto, fama, potere, ricchezze, il mondo era piegato al mio volere, ero una dea, la prescelta, bella come nessuna creatura poteva neanche minimamente immaginare di essere. Io pensavo per me stessa e non mi importava quello che succedeva al di fuori del mio successo. La gente che soffriva non mi sfiorava, il dolore non era ammesso nella mia vita. Mi importava solo il successo, il vedere il mio nome scritto ovunque. Ero un’icona in tutto il mondo, era tutto perfetto, ora, però ora non è più cosi, il mio successo mi si era rivolto contro, il mio nome, si era ovunque, ma quello che seguiva non erano complimenti, ma frasi d’odio. Io che ero sempre stata abituata ad avere tutto, per una volta nella mia vita ero sola, il mondo che tanto mi aveva amato, ora mi detestava e mi voleva sulla sedia elettrica.
 

Questo è quello che ho trovato sulla prima pagina del mio diario, questa è la mia storia, e ora ve la racconto, ma vi prego non giudicate una povera vecchia. Questa è la mia storia, questa è la storia di Helen Mcdils.
 

Ero una normale ragazzina, no…io ero la ragazzina, la ragazza che avrebbe fatto carriera, non sarei diventata un medico o un avvocato, io volevo tutta l’attenzione su di me, il cinema mi avrebbe amata e acclamata. Così fu, a soli diciotto anni entrai nel mondo del cinema, Hollywood diventò la mia casa, come amavo quel posto, luci, celebrità, vizi ed eccessi, io amavo quel mondo e ora ne facevo parte.
Ma all’inizio ero solo una pedina in mano ad altri, ero comandata come un burattino, mi facevano fare le cose più ignobili per apparire sui giornali, non era importante quello che facevo dovevo sempre essere sulla prima pagina dei libri più famosi, ma io non mi ribellavo, quel mondo mi piaceva, avrei aspettato pazientemente di essere abbastanza grande, preparata e crudele per muovermi agilmente in quel mondo da sola. Avrei fatto di tutto per essere l’attrice numero uno.

Il mio nome iniziava a essere conosciuto.

Io mi destreggiavo tra film, pubblicità e conferenze. Quel mondo mi appagava. A quarant’anni raggiungi con fatica l’apice della mia carriere. Tutti mi conoscevano, ero inseguita dai paparazzi ovunque andassi, ero sempre sui giornali, conoscevo e frequentavo le persone più influenti del mondo, ero così ricca che non sapevo neanche come spendere i miei soldi e provavo piacere a farlo vedere a tutti. Mi sentivo appagata passando per i quartieri poveri con i soldi che uscivano dalle tasche, sopravvivevo vedendo lo stupore negli occhi delle persone che mi guardavano mentre passavo e che avrebbero pagato anche solo per respirare l’aria che avevo appena inalato.
Bevevo, fumavo e mi drogavo, dovevo rimanere magra e bella, dovevo essere perfetta. Ero cattiva e crudele, una volta, mi ricordo ancora, era venuto mio padre, quel fallito di mio padre a chiedermi dei soldi, lo so cosa pensate, per voi io gli avrei aperto il mio cuore e il mio portafoglio, ma non è stato così, anzi li ho sigillati ancora di più.
Ero rimasta a guardarlo mentre usciva dal vialetto sotto la pioggia, testa bassa e mani in tasca. Ero stata con tutti gli uomini con cui sarei riuscita a salire ancora di più la scala sociale

  
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