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Autore: SuperEllen    21/03/2008    5 recensioni
Questa storia parla di Marika, un'autrice di fanfiction. Come può succedere a tutti gli scrittori, anche a lei capita di avere un "blocco". Riuscirà a trovare un'ispirazione? E che ruolo avranno i personaggi delle sue fanfiction in questa ricerca?
Si tratta di una storia Cross-over, i cui personaggi provengono dal mondo di Dragonball e da quello di Harry Potter, con la partecipazione straordinaria di una creaturina gialla che credo tutti conoscano.
Tra gli avvertimenti ho messo anche "yaoi" perché la protagonista della fanfiction è un'autrice di yaoi, e quindi nel corso della storia si farà qualche riferimento alle sue opere. Tuttavia questa non è una storia yaoi! Così come ho inserito "OOC" perché saranno così i personaggi delle fanfiction scritte dalla protagonista. (Tutto questo vi sarà più chiaro durante la lettura della storia)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehilà gente

Ehilà gente! Era da un po' che non aggiornavo... Mi dispiace se ci ho messo tanto! ^^ Adesso però sto seguendo un rigoroso piano di aggiornamenti che comprende tutte le mie fic (comprese quelle che non ho ancora pubblicato) quindi sarò sicuramente più costante nell'aggiornamento.

Ma adesso torniamo a noi... Nel capitolo precedente abbiamo lasciato i genitori di Marika svenuti sul pavimento dell'ex salotto. In questo capitolo i nostri protagonisti saranno alle prese con un compito molto difficile: trovare un modo per evitare che Marika faccia una brutta fine. Ci riusciranno? Leggete per scoprirlo!

 

Capitolo 9

L’imprevisto e la svolta

 

«Marika, tutto ok?» domandò Gohan preoccupato, notando la faccia tutt’altro che allegra della ragazza.

Lei non rispose. Tutto ok? No, niente era ok! Casa sua era un mucchio di macerie, e i suoi genitori erano svenuti dallo shock. Marika rischiava la vita, ne era ampiamente consapevole. Ma cosa poteva fare?

Andò in cucina e si attaccò ad una bottiglia d’acqua, senza preoccuparsi di usare un bicchiere. Aveva bisogno di schiarirsi le idee. Si sedette sul tavolo e nascose il viso tra le mani, impiegando tutte le sue forze nel cercare un modo per persuadere i genitori a non revocarle il dono della vita.

“Devo trovare una soluzione.” pensò, concentrata al massimo.

Dopo una decina di minuti, non aveva ancora ottenuto nulla. Inoltre non sapeva nemmeno quale provare a realizzare tra le due idee che le ronzavano in testa.

La prima idea era rimettere tutto a posto prima che i genitori si risvegliassero. Tecnicamente era impossibile, ma forse… Forse con l’aiuto di tutti era possibile. I maghi avrebbero potuto aggiustare ciò che era rotto, e i Saiyan spostare le cose pesanti. Ma per riuscirci doveva prima di tutto convincere tutti ad aiutarla, perché in quel momento l’unico che sarebbe stato disposto a darle una mano era Gohan. Goku e Vegeta non avrebbero mosso un dito nemmeno sotto tortura, e stessa cosa valeva anche per tutti i maghi. Forse Harry poteva essere un’accezione, ma con un solo mago e per di più ancora giovane avrebbe risolto ben poco. Con l’aiuto solamente di Gohan e Harry, ci sarebbero voluti giorni per sistemare la casa. E, a giudicare dal chiasso che proveniva dal salone, i suoi genitori si sarebbero svegliati a momenti.

Inutile, quell’idea era da accantonare, era troppo difficile convincere tutti i suoi ospiti a darle una mano.

La seconda idea che aveva in testa era, a suo avviso, la più pericolosa. Sarebbe stato peggio che giocare col fuoco dopo aver bagnato le mani nella benzina, sarebbe stato come andare a tirare la coda ad una tigre digiuna da giorni. Ma era anche la sua ultima possibilità. Doveva solo aspettare che i suoi genitori si riprendessero e poi, con un enorme sorriso, annunciare loro che tutto sommato quello che era successo non era la fine del mondo. Però anche quell’opzione portava problemi. Per prima cosa doveva trovare le parole giuste. Se avesse detto le cose nel modo sbagliato, avrebbe semplicemente peggiorato la sua situazione. E in quel momento, a giudicare dalle condizioni della casa, era già sufficientemente nei guai.

Prese di nuovo la bottiglia e mandò giù un altro sorso d’acqua. Sentire quel liquido che scendeva dentro la sua gola sembrava così inutile… Senza neanche pensarci, posò la bottiglia e si avvicinò all’armadio a muro, dal quale estrasse una bottiglia di Vodka liscia. Ne buttò giù una sorsata e poi prese un bel respiro. Sì, quella era decisamente meglio. Le sembrava di sentire la sua mente più pronta ad un ragionamento, e quella sensazione fu meravigliosa. Per questo motivo decise di bere un altro sorso, e un altro, e poi un altro ancora. Ma c’era un dettaglio che la sua mente, ormai del tutto annebbiata dall’alcol, non aveva calcolato: lei non aveva mai retto nessun genere di alcolici.

 

Nessuno, a parte Pikachu e Grattastinchi, stava facendo caso ai genitori di Marika svenuti per terra. Il gatto continuava a strusciarsi contro di loro, facendo le fusa e miagolando, indispettito dal fatto che i suoi padroni non gli stessero prestando attenzione. Il Pokémon, che in quel momento aveva voglia di giocare col suo nuovo amico felino, aveva preso Grattastinchi per la coda e stava provando a trascinarlo via. I suoi tentativi, tuttavia, si rivelarono inutili, perché il gatto era parecchio più grosso di lui e quindi, per quanto lui si sforzasse, quello continuava a restare ben piantato a terra.

 

Goku e Vegeta erano in un angolo, rossi come peperoni. Goku aveva assunto quel colore per il totale imbarazzo, mentre invece Vegeta stava ribollendo di rabbia. Il loro piano per tornare a casa non aveva funzionato. Si erano addirittura baciati, ma non era cambiato proprio un bel niente.

«Lo sapevo che non avrei mai dovuto darti retta!» esclamò furioso Vegeta.

«Perché, pensi che il tuo piano di uccidere Marika fosse più efficace?» analizzò Goku infastidito, incrociando le braccia al petto.

«Per lo meno non mi avrebbe messo in ridicolo davanti a tutta questa feccia!» rispose il Principe dei Saiyan, indicando con un gesto della mano tutti coloro che si trovavano nella stanza.

«No, certo, ma ci avrebbe fatti uccidere. Non so se da qui si accede allo stesso paradiso che c’è dalle nostre parti, e l’idea di trascorrere l’intera eternità senza vedere Re Kaioh, o addirittura senza potermi allenare, non mi piace per niente.» osservò l’altro.

Vegeta si sbatté una mano sulla faccia, cercando di trattenere gli istinti omicidi. Doveva riuscire a calmarsi, solo così avrebbe potuto organizzare un altro piano. Cascasse il mondo, sarebbe tornato a casa!

 

Al centro del salotto, Harry e Voldemort erano alla resa dei conti. Erano tesi come corde di violino mentre si apprestavano a terminare il loro scontro finale. Accanto a loro, Piton e Draco li guardavano preoccupati. Non avevano mai visto il Signore Oscuro e il Ragazzo Sopravvissuto così concentrati su qualcosa. La tensione era palpabile, ma in fondo era comprensibile: né Harry né Voldemort erano tipi da darsi per vinti. Ognuno di loro voleva sconfiggere l’altro una volta per tutte. Inoltre quella sfida si stava dimostrando interessante, ricca di colpi di scena.

Draco, improvvisamente, avvicinò la testa a quella del suo professore preferito. Con tono serio, e con voce bassa per non disturbare i due contendenti, parlò.

«Non avrei mai detto di potermi appassionare così tanto ad una partita di scacchi magici!» disse.

 

Gohan era nervoso. Continuava a camminare avanti e indietro per la stanza, senza una meta e senza alcuna ragione. Non riusciva proprio a stare fermo. Nella sua mente aleggiava un solo pensiero, una sola domanda. Per quale motivo Marika si era chiusa in cucina a pensare senza richiedere il suo aiuto? Non lo riteneva forse più in grado di escogitare un buon piano?

Presto sarebbero apparsi dei solchi dei punti toccati dai passi del ragazzo. Voleva a tutti i costi rendersi utile, in qualche modo. Ma come? Cosa poteva fare se Marika si era isolata a riflettere e non gli aveva permesso di unirsi a lei? C’era solo una risposta a quelle domande: a mali estremi, estremi rimedi. Sarebbe andato dalla ragazza anche se lei non lo voleva!

Annuendo deciso, mosse i primi passi in direzione della cucina.

 

Una risata lunga e inquietante attirò l’attenzione di tutti coloro che erano svegli. I loro sguardi vennero puntati immediatamente verso la porta della cucina, visto che era da lì che proveniva quel verso terrificante. Tutti sentirono un brivido percorrergli la spina dorsale, tanto che Pikachu e Grattastinchi corsero a nascondersi tra i resti del divano.

«Cos’è stato?» domandò infastidito Voldemort: quel chiasso aveva interrotto la sua partita, e chi lo aveva causato doveva pagare con la morte.

«Marika!» esclamò Gohan, riconoscendo chissà come che quella era la voce della ragazza.

Il giovane Saiyan accelerò il passo e raggiunse rapidamente la cucina. Allungò una mano verso la maniglia, ma prima che potesse afferrarla la porta si spalancò, sbattendo rumorosamente contro la sua testa. Il suono che ne derivò fece ridere Marika ancora più forte.

«Ehi, si può sapere che ti prende?» domandò Gohan indispettito, massaggiandosi la fronte.

Tuttavia non fu necessaria una risposta verbale, perché anche un cieco avrebbe capito cosa era successo. Il viso sconvolto della ragazza e la bottiglia mezza vuota che teneva in mano potevano voler dire solo una cosa: era ubriaca come una zucchina.

«Go- hic! -han! Non lo -hic!- sapevo che ave- hic! -vi un gemello!» strillò la ragazza con voce acuta, cercando di mettere a fuoco l’immagine davanti ai suoi occhi.

Muovendosi barcollando, Marika fece un paio di passi avanti. Allargò le braccia e cercò di abbracciare il “gemello di Gohan”, ma il suo tentativo andò a vuoto. Infatti, dopo aver stretto a sé solamente l’aria, precipitò rovinosamente al suolo. Il ragazzo accanto a lei non fece in tempo a fermare la sua caduta, e tutto ciò che poté fare fu tirarla su e rimetterla in piedi, questa volta però reggendola con un braccio.

«Gohan, il tuo -hic!- gemello è cattivo! -hic!- Si è scansato mentre cer- hic! -cavo di abbracciarlo…» si lamentò Marika.

«Sì, gli dirò di essere più gentile la prossima volta.» buttò lì il Saiyan, cercando di riflettere.

Gohan doveva elaborare in fretta una soluzione. La situazione era ulteriormente peggiorata. Non solo i genitori di Marika si stavano per svegliare, ma adesso la ragazza era anche completamente ubriaca! Quello sì che era un bel guaio!

A fatica trascinò l’amica verso tutti gli altri, che nel frattempo si erano riuniti al centro del salone, e dovette utilizzare al massimo le sue capacità per impedire alla ragazza di sgattaiolare via senza però farle male.

«Qualcuno può per favore darmi una mano?» chiese poi con tono urgente.

Proprio mentre diceva quelle parole, sentì che Marika aveva smesso di cercare di liberarsi dalla sua presa, ma aveva allo stesso tempo smesso di reggersi sulle proprie gambe. La ragazza gli crollò addosso, e lui si affrettò a circondarle la vita con le braccia per poterla reggere meglio in piedi.

Comprendendo che la situazione si stava facendo delicata, Harry decise di rendersi utile. Si avvicinò a Gohan e Marika.

«Per prima cosa, questa va via!» esclamò deciso, strappando dalle mani della ragazza la bottiglia di Vodka.

Lei si mostrò infastidita e allungò le braccia, cercando di recuperare ciò che le era stato portato via. Poi mise meglio a fuoco e riconobbe il viso della persona che l’aveva appena privata dell’alcol.

«Ma lo sai -hic!- che tu sei proprio -hic!- uguale a Harry P-otter?» domandò con curiosità.

«Io sono Harry Potter!» le rispose il giovane mago, scuotendo la testa come a dire che la situazione era senza speranza.

«Davvero?» le voce della ragazza ora era acuta ed eccitata «Me lo fai un autografo?»

«Più tardi…» borbottò Harry, per poi allontanarsi.

Quando fu girato a dare le spalle a Marika, lanciò a Draco un’occhiata che diceva chiaramente “ce la siamo giocata”, e l’altro ragazzo annuì concorde.

«Gohan, ma che ha la tua amica? Ha forse bevuto?» chiese all’improvviso Goku, rompendo il silenzio che si era momentaneamente venuto a creare.

Cadde di nuovo il silenzio dopo le sue parole, ma non era la stessa quiete di poco prima. In quel momento, infatti, tutti fissavano il Saiyan con gli occhi sbarrati, non riuscendo a credere a ciò che avevano sentito. Goku davvero non si era accorto che era ubriaca?

Quando Gohan smise di fissare suo padre a bocca aperta, tornò a voltarsi verso Marika e la trovò intenta ad osservarlo con aria maliziosa.

«Perché mi guardi così?» domandò perplesso.

«Guarda che se vuoi -hic!-  baciarmi basta chiederlo!» rispose la padrona di casa.

Il ragazzo sbatté un paio di volte le palpebre. Non era certo di aver capito bene quelle parole. Per quale motivo lui avrebbe dovuto volerla baciare? Ma non fece in tempo a domandarselo a lungo, perché ben poco dopo venne distratto dalle labbra di Marika premute contro le sue. Rimase immobile per un paio di secondi, il tempo necessario a realizzare cosa stava succedendo, poi si affrettò a scansare la ragazza.

«Ma sei impazzita?!» disse confusamente.

Lei in risposta ridacchiò con un’espressione da bambina. La situazione stava degenerando, e le cose peggiorarono ancora quando Goku prese di nuovo la parola e chiese al figlio da quanto tempo lui e la ragazza stavano insieme.

 

Quelli che seguirono, furono dei minuti orrendi per gli occupanti del salotto di casa di Marika. Nessuno aveva idea di come fare per far tornare in sé la ragazza, e man mano che passava il tempo, si avvicinava sempre di più il momento dell’inevitabile risveglio dei padroni di casa. Nessuno dei presenti voleva affrontare la furia dei genitori di Marika senza di lei.

Anche se poteva sembrare più che strano, tutti erano seduti a terra e stavano discutendo di come fare a gestire le cose.

«Una sbornia non passa velocemente, purtroppo. Specialmente in stato così avanzato.» constatò Harry.

«Complimenti Potter, direi di assegnare 200 punti a Grifondoro per la tua geniale osservazione.» lo schernì Piton.

«Se è tanto più intelligente di me, perché non la trova lei una soluzione?» si lamentò allora in ragazzo con gli occhiali.

«Smettetela di punzecchiarvi, la faccenda è seria!» Gohan li rimproverò entrambi, e le sue parole sembrarono funzionare.

«Quel che ci vuole in questo momento è una pozione.» disse Draco dopo una breve riflessione.

«Una pozione?» chiese Goku perplesso.

«Ma certo! Il Decotto Anti-Sbornia!» esclamò l’insegnante di Pozioni saltando in piedi.

«Può prepararlo qui, professore?» il tono di Malfoy era speranzoso.

«No, ma ne ho un po’ già pronto nel mio ufficio. Mi basta andarlo a prendere e portarlo qui.» sentenziò l’uomo.

Con quelle parole, accompagnate dai sospiri di sollievo di quasi tutti, Severus si allontanò e cominciò a salire le scale, diretto in camera di Marika. Gohan ci pensò un attimo su, poi si alzò di corsa e lo seguì.

 

«Posso chiederti una cosa?» domandò Gohan.

Non ottenne risposta, quindi interpretò quel silenzio come un sì.

«Esiste qualche pozione con l’effetto di un potente sonnifero?» fu la domanda del ragazzo.

«Perché me lo chiedi?» disse Piton perplesso.

«Perché stavo pensando… Magari potremmo dare una pozione ai genitori di Marika, in modo che non si sveglino fino a quando non avremo risistemato tutto.» spiegò il Saiyan.

Il mago ci pensò un po’ su, grattandosi il mento con una mano.

«Di pozioni ce ne sono, e credo di sapere anche quale faccia al caso nostro.» rispose.

«Fantastico!» esclamò gioioso il giovane.

Risolto questo problema, Severus infilò testa e braccia nel sesto libro di Harry Potter e cominciò a frugare.

 

«Eccoci qui!» esclamò Gohan scendendo l’ultimo gradino, seguito da Piton.

«Avete trovato la pozione che cercavate?» domandò Goku.

«E non solo quella!» rispose suo figlio.

Senza aspettare un momento di più, Severus si avvicinò a Marika e, mentre Gohan la teneva ferma, la costrinse a mandare giù una fiala intera di un liquido azzurrino. Passò qualche istante, poi la ragazza prese a tossire. Ancora pochi secondi e Marika stava benissimo, come se non avesse mai deciso di scolarsi tutta quella Vodka.

«Cos’è successo?» chiese guardandosi intorno perplessa.

«Ti sei ubriacata, stupida ragazzina!» le fece notare poco garbatamente Vegeta.

Marika sgranò gli occhi. Com’era possibile che si fosse ubriacata? Non ricordava affatto di aver bevuto… L’ultima cosa che riusciva a ricordare era che si trovava in cucina e che stava pensando ad una soluzione per il suo “problema genitori”.

Poi però le venne un dubbio. Non sapeva per quanto tempo era stata fuori di sé, né che cosa era successo nel frattempo. Che i suoi genitori si fossero svegliati? Con ansia prese a guardarsi intorno, calmandosi solo quando vide i corpi dei suoi genitori che giacevano in terra ancora privi di sensi.

«Bene, e adesso…» cominciò a dire Gohan, vedendo che la prima pozione aveva fatto effetto, tuttavia venne interrotto.

«Stop! Prima di fare qualunque altra cosa, dobbiamo trovare un modo per spiegare la verità ai miei genitori senza farli arrabbiare. E aggiungerei che dobbiamo anche fare in fretta!» disse autoritaria Marika.

«Se avessi lasciato finire di parlare il tuo amico, sapresti che abbiamo già trovato noi la soluzione per una parte del problema.» prese la parola Piton.

«Sul serio?» sul viso di Marika si dipinse la gioia.

«Già!» esclamò Gohan.

L’insegnante di Hogwarts sventolò davanti agli occhi della ragazza una grossa ampolla colma di una sostanza densa color verde scuro.

«Questo è un sonnifero molto speciale.» spiegò Severus «La persona a cui viene somministrato non si sveglia finché non si sente chiamare. Una volta che lo avremo fatto bere ai tuoi genitori, dormiranno fino a quando non deciderai di chiamarli.»

Gli occhi di Marika si illuminarono a quelle parole. Sì, era proprio quello che ci voleva! Era il modo perfetto per guadagnare tempo. Avrebbe avuto ore, giorni, per pensare, e solo una volta trovata la soluzione avrebbe risvegliato i suoi.

«Fantastico! Mettiamoli a dormire!» esclamò felice.

 

Pochi minuti dopo, l’ampolla della pozione era vuota e Marika era decisamente rilassata. Stava sdraiata a terra fissando il soffitto scrostato, persa nei suoi pensieri.

“Forse, ora che c’è più tempo, potremmo provare a rimettere in ordine casa. Anche con un solo mago ed un solo Sayan è fattibile, anche se dovrò avere la casa in queste condizioni per diversi giorni…” si disse.

“Certo però che se ci fosse un modo per riaggiustare tutto più in fretta…” pensò ancora, lasciando vagare per un momento lo sguardo in direzione di Gohan, che si stava strappando i capelli mentre Goku e Vegeta gli spiegavano qualcosa “Magari la lampada di Aladino. Potrei chiedere al Genio della lampada tre desideri. Il primo sarebbe ovviamente di rimettere a posto casa. Il secondo sarebbe un’ispirazione, visto che è per colpa della mia mancanza di ispirazione se sono finita in questo guaio. E poi il terzo… Non so, ma di sicuro mi verrebbe in mente.”

Chiuse gli occhi e sospirò. Peccato che non esisteva il Genio della lampada. Non c’era alcun modo di incontrare qualcuno che esaudisse i suoi desideri. Poi un’improvvisa consapevolezza la colse. Non era vero che non c’era modo. C’era qualcuno che potesse esaudire i suoi desideri. Nessuno di loro aveva la lampada di Aladino, questo era vero, ma i tre Saiyan avevano il Dio Drago! Tutto ciò che doveva fare era recarsi nel fumetto di Dragonball, radunare le sfere del drago e chiamare quell’imponente creatura. A quel punto i suoi desideri sarebbero stati realizzati.

Scattò in piedi, lasciandosi andare ad un urlo di gioia che attirò l’attenzione di tutti su di lei.

«Ce l’ho fatta! Ho trovato la soluzione ai miei problemi!»

 

Ed eccoci al termine anche di questo capitolo. Ancora una volta, siamo arrivati al momento dei commenti. Per prima cosa vorrei scusarmi se in alcuni punti il capitolo risulta poco scorrevole o addirittura pesante. Il fatto è che questo capitolo è del tutto improvvisato. Nel momento in cui ho buttato giù la trama generale della storia, ho deciso che nel capitolo 9 Marika avrebbe avuto l'idea di radunare le sfere del drago. Ma poi, al momento di realizzare il capitolo, mi sono resa conto che come contenuto era un po' pochino, quindi ho dovuto sviluppare i fatti seguendo l'ispirazione del momento. In totale ci ho messo un paio d'ore a scrivere il capitolo, quindi temo che anche questo possa aver influito negativamente. In ogni caso, vi dico che mi dispiace se qualcosa non è stato di vostro gradimento, e spero che possiate comunque perdonarmi.

Passando oltre, veniamo al bacio tra Marika e Gohan. Qui posso assicurarvi fermamente che quel bacio non avrà un seguito, perchè a Gohan non interessa Marika e a lei non piace Gohan. Il bacio era dovuto soltanto alla sbronza, e c'è stato solo perchè, mentre pensavo a come concludere la scena in modo non ripetitivo, è uscito spontaneamente dalle mie mani digitandosi sulla tastiera. ^^

Avete notato, nel finale, che Gohan si sta strappando i capelli mentre Goku e Vegeta gli dicono qualcosa? Bene, allora penso che possiate anche immaginare che cosa gli stiano dicendo... Ma tanto nel prossimo capitolo tutti i guai verranno a galla... XD

E adesso, ecco l'angolo delle recensioni! Come sempre, qui di seguito troverete le mie risposte.

 

ladydarkprincess: anche se i genitori sono a casa, qui siamo ben lontani dal far tornare tutto alla normalità! Ma penso che in questo capitolo tu te ne sia accorta anche da sola... Spero tu abbia gradito anche questo capitolo. A presto!

Sweetgirl91: come sempre, mi fa decisamente piacere sapere che hai gradito il capitolo. Per quanto riguarda i pesci nell'acquario di Marika, devo dire che l'idea di trasferirli da un'altra parte è stata un po' improvvisa. Cioè mentre osservavo il mio salotto e ne descrivevo la distruzione, ho guardato il mio acquario e mi sono immaginata i miei preziosissimi pesci che allevo con amore da 5 o 6 generazioni che boccheggiano sparsi sul pavimento, e per poco non mi prendeva un attacco di cuore, quindi ho dovuto per forza scrivere che i pesci non c'erano! XD Riguardo al bacio tra Goku e Vegeta, sono felice che tu abbia capito che non si tratta di yaoi. In effetti quel concetto che tu hai spiegato bene nella recensione è quello che io ho cercato di inserire nell'introduzione della fic... Insomma, tutto ciò che può sembrare (o è) yaoi, è presente solo allo scopo di divertire i lettori, perchè i personaggi che ne sono protagonisti di sicuro non gradiscono! ^^ La suoneria del cellulare della madre di Marika è una cretinata che andava di moda più o meno cinque anni fa, e ho deciso di inserirla nella fic perchè pochi giorni prima mia madre mi aveva ricordato quanto la detestava! :p Il gatto... Lui è un gran ruffiano, decisamente come il mio. Ma in fondo tutti i gatti sono un po' opportunisti, quindi non mi sembra così assurdo che andasse a strusciarsi sui suoi padroni svenuti in cerca di cibo, anche se devo ammetterlo di averlo scritto perchè in quella scena mi sembrava ci stesse veramente bene! Ed infine lo svenimento dei genitori... Ecco, quello è stato il pezzo più problematico. Non sapevo come descriverlo, ma mi fa piacere sapere che tutto sommato non ha rovinato l'atmosfera del capitolo. Grazie ancora una volta per i complimenti, e spero di leggere ancora tuoi commenti! E non preoccuparti del fatto che la storia durerà ancora poco, perchè in fondo il meglio deve ancora arrivare... XD Ciau ciau! ^^

Elechan86: non so sei all'estero hai la connessione, quindi non so quando leggerai questa risposta... Prima di tutto, ancora una volta ti pregherei di leggere il capitolo prima della risposta, altrimenti potresti restare sconvolta. E ora cominciamo a rispondere. Sono felice che hai gradito gli svenimenti dei genitori! Per quanto riguarda le poche urla, e il discutere quasi tranquillo, devo ammettere che quello è stato un punto carico di dilemmi. Non sapevo se rendere la scena più melodrammatica, con la madre che si strappa i capelli e piange, oppure fare una cosa più seria, con i genitori preoccupati ma comunque con i piedi per terra. Siccome dubito che quei due avrebbero mai potuto immaginare cosa era realmente successo, hanno tirato fuori delle ipotesi abbastanza semplici, oserei dire tranquille, e mi sembrava fuori luogo esagerare con le reazioni. Anche perchè, ripeto, non potevano avere la minima idea di cosa era successo al piano superiore finchè non lo hanno visto, e quando lo hanno visto sono svenuti prima di poter dire qualunque cosa... Parlando di baci, vedo che hai indovinato da dove veniva l'idea del bacio tra Goku e Vegeta. Però devi ammettere che a questo punto è stato meglio provare il piano di Goku che quello di Vegeta, altrimenti adesso avremmo il cadavere della protagonista e non avremmo più una storia da portare avanti! Poi adesso rileggendo la tua recensione per rispondere ho realizzato da dove il mio subconscio ha tirato fuori il bacio che Marika ubriaca ha dato a Gohan. Quindi le strane idee non le hai messe in testa a Marika, le hai messe in testa a me! XD E pensare che io lì per lì non ci avevo neanche fatto caso che tu l'avevi in un certo senso "previsto" quel bacio... Riguardo ai genitori "iper protettivi" posso capirti perfettamente. I miei sono tipi che se non sentono mie notizie per due ore mi telefonano preoccupati chiedendomi se sono ancora viva, e quando non ci troviamo nella stessa città oppure loro sono a cena fuori il tempo diminuisce da due ore a mezz'ora. Diciamo che ho sperimentato più d'una volta sulla mia pelle il significato della parola "stressante"... XD Comunque spero che tutte le telefonate che devi fare ai tuoi genitori non ti rovinino la permanenza all'estero! ^^ Ora ti saluto, ma spero di risentirti presto. Ciao ciao! ^^

Crycry82: come al solito, non riesco a leggere una tua recensione senza rischiare di morire dal ridere. La parte di Beautiful è stupenda! XD Senza contare che tra l'altro pure io detesto Beautiful, anche se spesso mi ritrovo a farne delle parodie davvero demenziali. Per quanto riguarda la descrizione del salotto, sta tranquilla che anche per me non è stato facile, visto che il mio salotto è talmente stipato di roba che per non rendere la mia descrizione pesante come un libro di latino (per me algebra è divertente, è sempre stato latino il mio incubo) ho dovuto semplificare le cose e scrivere solo i mobili principali. ^^ Il bacio di Goku e Vegeta... Era ovvio che fosse inutile! Ti pare che in una fic del genere due personaggi che si odiano possono baciarsi e veder realizzato il loro desiderio? XD Ovviamente no, dovranno ancora penare parecchio! Specialmente ora che inevitabilmente si scoprirà che cosa hanno combinato col fumetto... L'interrogativo su come Marika può spiegare tutto ai genitori se lo è posto anche lei, e alla fine la risposta è stata abbastanza semplice. Infatti adesso non sarà costretta a dire un bel niente! :p Per quanto riguarda le fic, di Voldemort/Harry ne ho scritte ma con un altro account (vedi sul mio profilo per maggiori informazioni), mentre invece le Voldemort/Piton non le sopporto ma ti assicuro che in giro se ne trovano parecchie! Detto questo, concludo salutandoti e sperando di vedere un tuo commento anche a questo capitolo. Kiss

Me91: mi fa veramente piacere che tu abbia gradito il capitolo. Soprattutto sono felice che ti sia piaciuta la scena del bacio, ma in fondo quel bacio era lì per divertire, non per accontentare gli amanti dello yaoi! ^^ E noto che ti è piaciuto anche il ritorno dei genitori. In effetti si sono fatti attendere un po' troppo, ma tanto adesso stanno stesi per terra nel mondo dei sogni, quindi non possono infastidire i nostri demolitori preferiti. La distruzione purtroppo termina qui, o almeno così sembra, viste le intenzioni di Marika. Ma sarà davvero così? Questo si vedrà... Aspetto un tuo commento anche nei prossimi capitoli, perchè anche se siamo a metà storia si può dire che il bello arriva adesso! A presto!

 

Che faticaccia! Però anche per stavolta i commenti sono andati...

Prima che mi dimentichi, vorrei farvi notare una cosa. Alla fine del capitolo precedente, avevo detto che i capitoli in tutto sarebbero stati 17. Beh, mi scuso ma ho fatto male i calcoli. In realtà sono 19! Purtroppo l'altra volta mi ero dimenticata di contare il prossimo capitolo e l'epilogo... XD Comunque spero non vi dispiaccia sapere che i capitoli saranno due in più rispetto a quello che avevo detto l'ultima volta! ^^

A questo punto non posso fare altro che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo capitolo.

Mi raccomando, recensite numerosi! ^^

Alla prossima!

SuperEllen

  
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