Galadriel
La bambina
abbassò la testa
imbarazzata, ma di tanto in tanto alzava lo sguardo per osservare sua
zia, la sua bellissima zia.
Finrod si abbassò e sussurrò
all'orecchio della figlia:
-Aranel, non avere paura-
Galadriel porse la mano
alla piccola
che la strinse arrossendo.
La Dama della Luce cominciò a
camminare guardando sua nipote muovere piano i suoi piedini; le
strinse la manina e poi cominciò a parlare:
-Sai Aranel, è da tanto tempo che non vedo una bambina. Mia figlia è ormai adulta e mi mancava tanto un piccolo visino da poter osservare e coccolare. Sei bellissima, lo sai?-
Aranel sorrise sinceramente a quell'affermazione creando un momento di tenerezza tra le due. Si sedettero su una panca di pietra e Galadriel prese ad accarezzarle i capelli lunghi e neri.
-Somigli molto a tua madre- disse la Dama continuando ad accarezzarle la chioma.
-Ho sentito parlare due guardie di Ada e dicevano che non assomiglio per niente a lui. Ma se tu...voi mi dite che io sono bellissima, significa che invece ci somiglio molto.- poi si avvicinò all'orecchio della Zia che sorrideva addolcita e continuò -Non ditelo a Nana, ma secondo me Ada è più bello di lei!-.
Galadriel scoppiò a ridere e appoggiò una mano sulla guancia di Aranel che cominciò a ridere anche lei.
-Oh Aranel, sei la bambina più dolce che abbia mai conosciuto! Non darmi del voi, sono tua Zia prometto di vegliare sempre su di te. Non lascerò che qualcuno ti faccia del male, niente e nessuno potrà.- disse la Dama prima di abbracciare la bambina.
-Zia, posso confidarti un segreto?- chiese la bimba quasi sussurrando.
Galadriel annuì semplicemente e si avvicinò di più al viso della nipote.
-Quelle due guardie parlavano di una cosa che non ho capito bene. Hanno detto che quando Ada ha salvato Nana, lei è arrivata nel Nargothrond già incinta di me, ma io non l'ho capito perchè è impossibile visto che prima si trovava da una persona cattiva. Nana non vuole dirmi come si chiama e Ada cambia sempre argomento pensando che io non me ne accorga! Comunque io non ho capito bene, Nana e Ada si sono conosciuti prima che il cattivo la prendesse?-
Galadriel rimase scioccata,
lei sapeva
tutta la verità ovviamente, ma cosa le avrebbe risposto?
Guardava
quegli occhietti ambrati che aspettavano una risposta, ma rimase
bloccata senza riuscire ad aprir bocca.
Strinse al petto la piccolina e
trovando il coraggio di non rispondere il vero, disse:
-Piccola mia, non lo so. Finrod non mi ha raccontato nulla, ma secondo me quelle due guardie si sbagliano. Tu sei mia nipote, io te lo leggo negli occhi, ma anche se non fosse, cosa che dubito, i figli non sono di chi li fa, ma di chi li cresce. Ma non preoccuparti, mio fratello è il tuo papà, ne sono certa.-
La Dama sospirò e prese in braccio sua nipote dirigendosi nella sala del trono in cerca dei suoi genitori.
Quando Galadriel
portò via la loro
bambina per fare quattro chiacchiere, Marwel e Finrod si trovarono
soli dopo tanto tempo.
Lei prese ad osservare il suo amato
come se fosse la prima volta che lo vedesse: i suoi lineamenti e il
suo portamento fiero, non erano cambiati di una virgola col passare
del tempo; i suoi capelli ricadevano biondi e lucenti sulle spalle,
superandole di molto, ma adagiandosi serenamente su di esse come
acqua sulle rocce.
Anche gli occhi di lui presero a
guardare la donna più bella che avesse mai visto: la chioma
rossa
s'era allungata molto da quando l'aveva strappata dalle braccia di
Sauron, il suo volto era illuminato dalla luce materna e dalla
serenità di quegli anni passati nel Nargothrond. Mentre
seguiva la
linea del suo viso, il suo sguardo di ghiaccio si posò sulle
labbra
della donna: rosse come il sangue spuntavano appena sotto il solco
della parte inferiore del naso.
Le si avvicinò piano e la strinse a se
in un abbraccio pieno di desiderio e amore, poi, mentre le
accarezzava una guancia, prese a baciarla con passione. Si
staccò
solo per riprendere fiato, ma non riuscì a trattenersi e la
prese in
braccio portandola nelle sue stanze.
Un momento perfetto per loro, per
potersi coccolare e potersi amare tra le lenzuola bianche del loro
letto matrimoniale.
I loro vestiti caddero sul pavimento in
poco tempo e subito i gemiti e i sussulti cominciarono ad aleggiare
nella stanza, lasciando che il silenzio li prendesse solo quando
ebbero finito e stanchi s'appoggiarono l'uno all'altra.
-Ti amo- disse Finrod appoggiando la fronte alla sua -Ti amo come il primo giorno e ti amerò per sempre- finì baciandola ancora.
Lei sorrise e si abbandonò alle sue coccole.
-Ma non è tutto quel che volevo dirti.- continuò l'Elfo prendendo il volto della sua amata tra le mani.
Marwel rimase in silenzio e guardò a lungo Finrod senza capire o intuire cosa stesse aspettando di dirle.
-Voglio che diventi mia moglie. Voglio che il regno ti veda come la loro Regina, la mia Regina-
Lei non rispose subito, ma abbracciò il suo amore e lo baciò con foga mettendosi a cavalcioni su di lui. Mai la voglia del suo cuore e del suo corpo avrebbe abbandonato l'anima dell'Adan e mai l'avrebbe lasciato andare, nemmeno quando avrebbe raggiunto Mandos.
-Lo voglio- rispose Marwel cominciandosi a muovere sensualmente creando eccitazione in Finrod, che non perse altro tempo e ricominciò ad amarla.
Quando raggiunsero la sala del trono non trovarono Finrod e Marwel ad aspettarli, ma solo due guardie che le guardavano imbarazzate.
-Dov'è il vostro Sovrano?- chiese Galadriel severa tenendo tra le braccia la bambina.
-Hanno lasciato la sala per dirigersi nelle loro stanze mia Signora- rispose uno di loro arrossendo.
Galadriel capì all'istante e girò i tacchi per uscire fuori dal palazzo.
-Vuoi conoscere una mia grande amica?- chiese alla sua nipotina senza farla scendere dalle sue braccia.
-Si- rispose sorridendo la piccola.
Galadriel portò sua nipote alle stalle; la mise giù e prendendola per mano, la portò dove avevano nutrito e spazzolato il suo destriero.
-Lei è Fanuilos, compagna di lunghe passeggiate e molti viaggi, come quello che mi ha portato nel regno di mio fratello, a conoscere la Stella del Re- disse la Dama pronunciando il significato del nome della bambina.
L'esemplare di Mearas era semplicemente bellissimo, anzi bellissima. Il suo manto era raso e bianco come la neve, la sua criniera scendeva dorata dalla testa che agitò quando vide la sua padrona. “In un certo senso si somigliano” pensò Aranel sorridendo e avvicinando la mano al muso dell'animale.
-E' bella!- disse la bimba quando l'animale abbassò il capo per permetterle di accarezzarla.
-Possiamo andare a fare un giro se vuoi- disse la Dama.
Senza aspettare risposta
dalla nipote,
la prese in braccio e l'adagiò in groppa a Fanuilos prima di
salire
anch'essa.
Cavalcarono nel bosco illuminato e
riscaldato dai raggi solari; era come se si conoscessero da sempre,
come se fosse cresciuta con sua Zia accanto.
Ma ad un tratto, qualcosa attirò
l'attenzione delle due, mettendo in allerta la Dama.
Una luce apparse dietro il tronco di un
albero, una luce che si trasformò in un uomo alto e vestito
di nero.
Non ci volle molto prima che Galadriel
ne scorgesse il volto e ne riconoscesse la persona.
L'uomo dalla chioma lunga e nera e
dagli occhi blu, si avvicinò piano a Fanuilos che aveva
arrestato i
suoi passi per ordine della sua padrona.
-Buongiorno Galadriel, discendente di Finwë, Dama dei Galadhrim e buongiorno anche a voi Aranel figlia di...Finrod- disse lui sorridendo.
Galadriel fece per voltare la cavalcatura e tornare indietro di gran corsa, ma l'uomo le si parò davanti apparendo d'improvviso.
-Che cosa vuoi Sauron??- urlò Galadriel mentre con un braccio stringeva la bambina che tremava spaventata.
-Mia figlia!- urlò lui a sua volta come se fosse impazzito.
Spaventò
Fanuilos che
s'impennò e fece cadere la Dama e sua nipote a terra.
Galadriel non si fece
prendere dalla paura e reagì alzandosi ed estraendo
velocemente la
sua spada dal fodero legato alla sella del cavallo che
scappò poco
dopo.
-Non ti permetterò mai di portarla via!- disse furiosa puntandogli l'arma contro.
Sauron
le andò incontro e
la disarmò semplicemente con un incantesimo pronunciato a
bassa
voce. Prese Galadriel per il collo e la spinse via scaraventandola
contro un albero e ferendola alla testa.
Quel che riuscì a vedere
la Dama fu solo Sauron che prendeva in braccio la bambina che si
dimenava piangendo e si dileguava nel nulla, poi l'oscurità
l'avvolse facendola accasciare a terra.