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Autore: Kirakim    16/09/2013    3 recensioni
Jonghyun è un ragazzo povero che deve proteggere la sua famiglia.
Infatti la guerra sta distruggendo la sua vita,ma ancora non sa che sarà proprio lui ad innescare la bomba che farà scoppiare una guerra ancor più terribile.
L'amore spesso non si comanda e Jong si era innamorato della persona sbagliata.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Capitolo 34-

Onew stava pensando ad un modo per poter superare il confine senza essere visto,ma era pomeriggio

e di sicuro la luce del giorno non avrebbe giovato al suo grande piano che stava prendendo forma

dentro la sua testa.
Decise così di tornare indietro e di aspettare il calare del buio.
Sarebbe tornato al confine la notte stessa per esaminare l'intera situazione ed elaborare un piano di

fuga,anche se non sarebbe stato per nulla facile.
Torno alla piazza del paese camminando a testa bassa pensieroso,doveva ad ogni costo risolvere la

situazione,la guerra era vicina,pochi giorni separavano la calma dalla battaglia imminente e già il clima

a Seul del Su era cambiato.
Allenamenti assidui,uomini che abbracciavano costantemente mogli e figli come se quello slancio

d'affetto dovesse essere l'ultimo della loro vita.
In molti erano contrari alla battaglia ma il volere del Capitano Lee era legge e nessuno doveva e poteva

opporsi a lui.
Poche armi a loro disposizione e un solo piano di battaglia,l'attacco.
Pensando a tutto questo il ragazzo scuoteva la testa,chissà quante persone non sarebbero più tornate

a casa,non avrebbero più baciato la moglie e abbracciato i figli.


"Kibum.." sussurrò Boa
"Mh?"
"Io..ti capisco se non ti fidi di me,ma sbagli..siamo nella stessa situazione"
"Non è la stessa Boa,tu provi qualcosa per me.."
"Si è vero,ma non ti amo..e cos'è un matrimonio senza amore?"
Il ragazzo rimase in silenzio sospirando,seduto sul divano torturandosi nervosamente le mani.
"é solo una bugia..un'assurda utopia che ci porteremo avanti per il resto dei nostri giorni,siamo davvero

pronti a mentire a noi stessi?" riprese lei avvicinandosi a Kibum.
"Tu lo sei?"
"Io no..ma sono obbligata.."
"E se un giorno tutto quello che conosciamo dovesse cambiare?"
"Cosa intendi?"
"Se un giorno..potessimo sposarci per amore,potessimo essere liberi nelle nostre scelte.."
"Quel giorno Kibum..non esiste.."
Calò il silenzio e nell'aria l'eco di quelle parole aleggiava senza sosta,"quel giorno non esiste",era

davvero così? era quello il destino di tutti?,sottostare ad un Leader senza scrupoli?.
Probabilmente si,il "Su" avrebbe vinto e la vita sarebbe continuata nella miseria e nell'ingiustizia.
Era quella la sorte di tutti,ormai Seul si era rassegnata,non aveva la forza di reagire e di dire "Basta!".


"Sono suo figlio vero mamma? ammettilo!" sbraitò Kai trattenendo le lacrime.
"Figlio..io.." balbettò Kim lasciandosi scivolare dalla sedia.
"Ti prego..basta mentire..mamma..per favore.."
La donna annuì più volte per poi guardare il ragazzo davanti a lei.
"Kai..lo hai sempre saputo vero?"
"Avevo solo bisogno della conferma.."
"Ora lo sai.."
"Vi ho visti mamma,voi due state ancora insieme.."
La donna sgranò gli occhi incredula e balzò in piedi tremante.
"C..cosa?? no..Kai.."
"Stamattina ti ho seguita ed eri con lui.."
Le parole uscivano come un filo di vento dalla bocca del figlio che ormai era stanco di mentire,era

stanco di piangere,voleva solo conoscere il suo vero padre,voleva anche lui avere per una volta nella

vita qualcosa di buono.
"Io non volevo mentirti.."
"Mamma..tu non sai mentire..io voglio solo un padre.."
La donna lo abbracciò facendo scendere lacrime lungo le guance,lacrime di liberazione.
Non avrebbe più tenuto quel segreto che da anni la logorava dentro di sè,ora erano in due a

condividerlo ed erano più forti,avrebbe fatto tutto per rendere felice il suo unico figlio.
"Kai..tesoro..io parlerò con lui mh?..ti darò tuo padre"
"Davvero mamma? lo farai?"
"Si tesoro mio..si.." sussurrò stringendolo sempre più forte.


Il tempo scorreva troppo veloce su Seul,l'ansia era palpabile ormai,il giorno fatidico era vicino e tutti

temevano per la propria vita,per la propria famiglia e per tutto quello che fino a quel momento avevano

costruito.
Jonghyun tornò nella sua vecchia casa da solo,salì le scale e si sedette sulla solita sedia in

terrazza,guardava i palazzi davanti a sè e ripensava a quella notte in cui aveva sentito quegli strani

rumori.
Chiuse gli occhi e si ritrovò in quel boschetto,vide il viso di Kibum davanti a se,ricordò ogni minimo

particolare di quell'attimo indimenticabile,quell'incontro imprevisto che gli aveva cambiato la vita.
Chissà come sarebbe andata se non si fossero mai conosciuti,se quella sera i ribelli non avessero

deciso di entrare in quella palazzina.."Chissà.." si ripeteva.


Kibum aprì la finestra della sua camera da letto e si mise a fissare la luna alta in cielo,una luna piena e

luminosa solitaria,le stelle parevano scomparse dietro a nuvole di tempesta che piene di rabbia

ricoprivano un cielo incantato e ad ogni flash l'oscurità prendeva vita illuminandosi di luce propria.
"Come sarebbe stato..se non ti avessi mai incontrato.." si chiedeva in silenzio,"Chissà..se anche

tu..stai guardando la luna.." chiuse gli occhi e sospirò vedendo davanti a sè il viso di Jonghyun,così

perfetto..stupendo..indimenticabile.

Jong alzò lo sguardo vedendo lampi di luce sfrecciare in cielo,la tempesta si avvicinava,stava correndo

senza sosta.
Spostò gli occhi,la luna era piena quella notte e pensò che era la stessa luna che ricopriva la solitudine

di Seul,la stessa luna che se solo Kibum avesse alzato il viso,avrebbe visto.
"Chissà..se anche tu mi pensi..".
La lontananza sembrava infinita,le speranze parevano perdute,inconsapevoli che nello stesso istante

pensavano l'uno all'altro,guardando la stessa luna che illuminava i loro visi così perfetti.
Non sapevano che sebbene fossero così distanti,erano così vicini,respiravano la stessa

brezza,guardavano la stessa luna che lentamente sparì sotto nuvole di tempesta.


Kibum chiuse la finestra e si buttò a letto pregando di riuscire a dormire,Jonghyun si alzò dalla sedia e

tornò a casa andando poi nella sua stanza sperando di poter dimenticare un giorno quell'amore

impossibile che ancora lo legava ad un ricordo che lentamente si sbiadiva sempre più.
  
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