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Autore: Romanova    16/09/2013    1 recensioni
Una raccolta di storie su Hunger Games. Tanti personaggi, tante voci e tanti punti di vista per raccontarvi di Panem e dell'incendio che l'ha devastata perché potesse risorgere dalle sue stesse ceneri.
~ Tentazione {femslash; Katniss/Johanna} «il mattino dopo, sul cuscino di Katniss c'era un messaggio»
~ Sugarfree {slash; Finnick/Peeta} «perché lui non aveva mai chiesto a nessuno di restare»
~ Asciugamani {het; Effie/Haymitch} «il minimo che possono fare è prestarci gli asciugamani»
~ Perfezione {het; Clove/Cato} «la perfezione non si divide con nessuno» {bonus}
~ Smile, Annie {het; Annie;Johanna;altro personaggio} «cosa vuol dire morire?»
~ Weapons {het; Katniss/Peeta;altro personaggio} « due chiacchiere fra donne»
~ Le relazioni pericolose {slash; Finnick Odair; Coriolanus Snow} «a lui basta il potere»
~ Ridi pagliaccio {het; Cesar Flickermann, Katniss Everdeen} «non le servono colori accesi per brillare»
~ Sinfonia {het; Tresh;Rue} «ora possono cantare insieme»
[...]
Questa raccolta ha visto la luce grazie al lavoro di MayaSigma, la mia grammar nazi di fiducia.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Fly
Pairing: Katniss/Peeta
Note varie: ooc, het, slice of life,OC
Conteggio: 550 parole
Ispirazione: boh, a questo punto ero completamente fusa.

Il profumo di fiori si fa strada nelle narici di Katniss rilassandola.
Sente suo padre chiamarla.
Sono in quel posto magico che lui chiama Prato, un misto di boschi e pianure che si stende a perdita d'occhio.
 "Vieni a sentire, Katniss!"
L'interpellata arriva sorridendo:"Cosa vuoi farmi vedere, papà? Stavo tentando di prendere un coniglio!" spiega eccitata la bimba.
"Ascolta!" comanda portandosi l'indice alle labbra e iniziando poi a cantare la melodia della Canzone della Valle.
Magicamente un coro, una moltitudine, agli orecchi di una stupefatta e piccola Everdeen riprende la melodia amplificando quel canto migliaia di volte.
"Cosa sono?"
"Sono Ghiandaie Imitatrici! Vuoi provare a chiedergli di cantare qualcosa per te?" domanda Mister Everdeen.
 La mora annuisce e intona meglio che puó la sua canzone preferita, ma senza risultato alcuno.
Un po' delusa domanda al padre:"Perché non cantano con me? Gli sto forse antipatica?"
 L'uomo sorride:"Niente affatto: si dice che chi non sa far cantare le Ghiandaie sia in realtà da loro preferito, perché non le costringe a ripetere stupidi suoni come se fossero macchinette a nostra disposizione, quindi ti sono grate. Ti aiuteranno a tempo debito, quando avrai la tua musica. Ora rientriamo"
 "Allora studierò tanto a scuola per trovarla" ribatte la piccola testarda di casa Everdeen.
Non sa che anni dopo avrebbe trovato la sua musica.
Non sa che anni dopo avrebbe saputo cosa cantare.
Ne é del tutto ignara, il papà non le ha ancora detto cos'è una mietitura e non farà mai in tempo a informarla, morirà il giorno dopo lasciandola sola a combattere contro il mondo.
Deve prepararsi da sola alla guerra per sopravvivere.
Ce la farà, la sua voce sarà sinonimo di libertà e morte sicura per chi le intralcia la strada.
 
Ora che ci pensa lei non sarebbe andata tanto lontano senza le ghiandaie imitatrici e senza suo padre.
Le Ghiandaie avevano ripagato il loro debito diventando simbolo della nuova Panem, un po'meno corrotta di quella vecchia, un po' più umana di coloro che hanno gettato le fondamenta per crearla.
Un frullo d'ali la fa voltare: ora é in un giardino del Villaggio dei Vincitori e ha accanto Peeta.
Nel suo prato Ranuncolo sta sfidando un'imprudente ghiandaia che ne ha invaso il territorio.
Ecco, anche lui:suo padre credeva che gli animali andassero trattati con rispetto e non si è opposto all'ingresso di Ranuncolo nelle loro vite. Prende in braccio la sua bestiaccia e lo rispedisce in casa minacciando di farlo arrosto, l'uccello vola via.
Tutto comincia esattamente come finisce.
Si porta le dita alla bocca e fischia tre note ripetute dall'animale.
Esce sua figlia.
 "Mamma, quella... Era una ghiandaia!"
"Esatto"
"Guarda cosa ho trovato in soffitta!".
 Katniss non crede ai suoi occhi: l'arco regalatole da suo padre il giorno del suo decimo compleanno.
 Quando sente sua figlia affermare di avere imparato a tenderlo, le spunta un grande sorriso in faccia.
"Peeta, io e la piccola andiamo a fare due chiacchere fra donne!" esclama la Everdeen imbracciando la sua arma.
 Quando il figlio maggiore, ormai quindicenne, rientra in casa guarda stupito il padre:"Dove vanno?"
"A fare due chiacchiere fra donne" replica il figlio del fornaio con noncuranza
 " E perché hanno in mano armi mortali? Quando lo dicono le mie compagne di scuola hanno in mano dello smalto o dei trucchi o qualche stupida rivista..."
 "Sono donne, pretendere di capire quelle normali é un'impresa, figuriamoci quelle che possono ammazzarti nel sonno..."
   
 
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