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Autore: lu_lucy    16/09/2013    4 recensioni
Un incontro che segnerà il destino di Christian Grey ed Anastasia Steele.
Lei ha già un ragazzo, lui ha già una donna!
Ma quando in mezzo ci si mette il destino, insieme a tante complicazioni, niente può fermare il nascere di una storia d'amore ...
"E mi persi, mi persi nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nella tua anima, mi persi in te per ritrovare me, le mie emozioni, il mio cuore, la mia vita."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANA
Devo andare a lavoro…devo andare a lavoro.
Potrei fingermi ammalata e saltare qualche giorno.
Oh no! Mi alzo di scatto dal letto quando mi ricordo che oggi con Jack dobbiamo andare in una nuova libreria in centro dove ci sarà la presentazione di un nuovo libro.
Sbuffo e mi fiondo in doccia.
Mi guardo allo specchio e la mia faccia è più bianca del solito. Non ho chiuso occhio per tutta la notte.
Quando finisco la mia doccia “rigenerante” accendo il cellulare e trovo almeno 20 chiamate da parte di Christian e Kate.
Decido di chiamarla per farla stare più tranquilla.
Risponde immediatamente “Tesoro buongiorno”
“Ciao Kate”
“Stai bene? Perché avevi il cellulare spento? Ieri sera tardi mi ha chiamata Christian dicendomi che eri tornata al nostro appartamento. Cosa è successo?”
Ecco l’interrogatorio di Kate.
“Kate….ecco…sto bene. Ora ho un po’ di fretta perché sono in ritardo. Stasera torni qui?”
“certo certo…torno. Così mi spieghi tutto.”
“Ok. A stasera. E buon lavoro”
“anche a te tesoro”.
Sospiro aprendo l’armadio. Uff …non so mai che mettere. Nonostante siamo a settembre oggi la giornata non è delle migliori. È tutto grigio…come me del resto. Devo indossare qualcosa di comodo poiché non so se la libreria dobbiamo raggiungerla a piedi.
Opto per un jeans, un top, delle zeppe abbinate ,da sopra una giacca-camicia celeste, un bracciale dello stesso colore e borsa. Cerco di comprire un po’ le occhiaie con un correttore, un po’ di fard sulle guance, mascara sulle ciglia e rossetto nude.

Esco di casa e ,mentre sono intenta a chiamare un taxi, mi accorgo dell’auto di Christian parcheggiata sotto casa.
Oh no. Non posso parlargli, cederei.
Già il fatto che io debba incontrare quella strega è molto per oggi.
 
Continuo a camminare facendo finta di niente, quando all’improvviso vedo Christian scendere dalla sua auto, come sempre in tutto il suo splendore, indossando un completo blu, abbinato alla cravatta e camicia bianca.
“Anastasia, piccola… ti prego. Ascoltami due minuti”
È alle mie spalle ed io non ho il coraggio di girarmi.
“Christian, sono già in ritardo” dico cercando di tenere un tono di voce fermo.
“Permettimi di accompagnarti in ufficio…io …io… devo spiegarti”
“No … non c’è niente da spiegare. È tutto chiaro”
“Anastasia…ti prego…”
Il suo tono supplichevole mi fa finalmente girare verso di lui. Il suo volto è turbato, quasi sofferente… ed a quanto pare neppure lui ha chiuso occhio tutta la notte.
 
“maledetto taxi” borbotto.
Si avvicina a me e mi afferra il polso “Andiamo ti accompagno in ufficio”
Vorrei ribattere ma non ce la faccio. Posso resistere… si tratta solo di quindici minuti.
Quando entro in auto Taylor mi rivolge un sorriso comprensivo.
“mi dispiace per non averti detto di quella stanza…”
Ascolto in silenzio mentre guardo fisso d’avanti a me.
“io…io…ecco ero…diverso prima di incontrare te. Ma da quando ci sei tu tutto è cambiato… io sono cambiato”
Le sue parole mi commuovono ma continuo a non guardarlo… ha messo incinta un’altra donna!
“hai messo incinta un’altra donna mentre eri impegnato con me!”
“No… Ana…no! Io non ho messo incinta nessuno. Dal momento in cui ti ho incontrato non ho fatto più sesso con nessuna ,che non fosse te!
Devi credermi piccola. Elena vuole separarci...”
Fa una pausa e aggiunge “Lei…lei non può avere figli… odia i bambini! E dato che nella sua vita ha fatto sesso con un sacco di uomini, usa delle precauzioni adatte! Devi credermi”
Nel frattempo l’auto si ferma d’avanti alla SIP.
“devo andare” dico solamente.
Lui mi prende la mano e mi sussurra.
“Anastasia…ti prego… non lasciarmi. Io … io… non posso vivere senza te… io…”
“tu cosa Christian?”
“io…non posso fare a meno di te. Elena non è incinta. Ne sono sicuro al cento per cento. Vuole solo farmi allontare da te”
“se è disposta ad inventarsi una balla del genere per tenerti con te, vuol dire che ti ama follemente ed io non voglio competere con nessuno!”
“A me non interessa niente di lei… io voglio te”
Sospiro. “Buona giornata Christian”
Sto per scendere dalla sua auto quando mi afferra il polso “Ana” mi volto a guardarlo e mi rivolge un lungo sguardo.
“ho bisogno di pensare” dico prima di scendere .
 
Quando arrivo in ufficio sono stravolta. Per fortuna Elena non c’è.
Arrivo nel mio ufficio e subito Jack mi raggiunge.
“Buongiorno Ana… mamma mia che faccia!”
“Buongiorno Jack… scusami…ho avuto una pessima serata e nottata”.
“Oh spero niente di grave… problemi di cuore?”
“Già…” dopo qualche secondo di silenzio dico” a che ora dobbiamo essere in libreria?”
“intorno alle nove e trenta. Se vuoi possiamo incamminarci già ora così ci fermiamo a far colazione e chiacchieriamo un po’…”
“O- ok. Anche se stamattina non sono molto in vena di chiacchiere.”
 
L’incontro con l’autore è andato molto bene, la prossima settimana sarà nostro ospite alla SIP.
“e così hai una storia complicata con il tuo ragazzo” dice Jack mentre stiamo entrando nella SIP.
“Ex…” rispondo un po’ titubante.
“Oh…ok ex…percui… se io ti dovessi corteggiare non ci sarebbe”
Oh no…
“Jack… tu … tu sei il mio capo…. Ed al momento il mio cuore è in subbuglio”
“Ok…se ti va, però una sera di queste potremmo uscire a bere qualcosa… da amici ovviamente”
“Ok… da amici però!”
 
Sono nel mio ufficio a studiare a fondo il libro del nuovo autore quando alla porta sbuca Hannah, la nuova segretaria, con un enorme mazzo di rose bianche.
“Ana queste sono per te… sono bellissime. Sei una donna molto fortunata ad avere un uomo che …”
Siamo interrotte da Elena “Bene bene… si batte la fiacca?”
“Oh…signora Lincoln” dice Hannah “stavo semplicemente lasciando ad Ana una consegna.”
“Dia a me” e senza degnarsi di uno sguardo prende nelle sue manacce il MIO mazzo di rose.
“Miss Steele…deve dire al suo spasimante che le consegne sul lavoro non sono gradite”
“Magari può dirglielo lei” rispondo io tagliente
“Comunque…questo lo tengo io”
“è una consegna per me “ ribatto.
“E tu sei una mia dipendente”
“E lei…” voglio ribattere ma non ne ho più le forze.
Non posso continuare a lavorare qui.
 
Prima di uscire dalla SIP mi fermo alla receptionist dove consegno ad Hannah la mia lettera di licenziamento.
 
Torno a casa in taxi.
Sono davvero esausta. Kate non è ancora tornata così decido di fare un bagno rilassante e mettermi comoda.
Il mio cellulare vibra… è un messaggio di Kate.
tesoro faccio  tardi. Sono ancora in ufficio. Al mio ritorno porto due pizze ed un buon vino”.
 Sorrido e rispondo “ok. Ti aspetto. A dopo.”
 
Qualcuno suona alla porta del mio appartamento.
Chi può essere?!?! Kate ha le chiavi.
 Apro la porta e…
“Jack… cosa… cosa ci fai qui?!”
  
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