Erano seduti in riva al lago su una coperta che si erano portati, da lì la vista era stupenda. Circondato da colline piene di alberi quello specchio d’acqua era magico e misterioso,si poteva scorgere la vecchia città, ormai abbandonata da secoli.
Guardando più attentamente in profondità, si potevano vedere i singoli mattoni che costituivano le mura, coperti da strati di alghe ora, ma che un tempo risplendevano alla luce calda del sole. Alcune voci dicevano che quelle pietre, quelle mura, anzi, l’intera città era costruita in madreperla. Da dove venisse tutto quel materiale però nessuno lo sapeva, per questo era considerata una leggenda.Ancora, si potevano vedere le strade che collegavano la vecchia città a gallerie che passavano sotto le colline le quali circondavano il lago. I palazzi e le case erano ormai scoperchiate, segno della battaglia dei mille giorni avvenuta all’inizio della quinta era degli uomini. guerrieri della stessa specie, fratelli che si accorsero troppo tardi di quanto i loro cuori erano pieni di paura, odio e vendetta.

Ma a loro non importava del passato, si guardavano negli occhi, accesi di una luce ineguagliabile, perfino il sole sembrava una stella lontana nella notte buia, un minuscolo puntino luminoso per quanto era intensa la luce nei loro occhi. Il loro sentimento era rimasto immutato negli anni. Dopo tutto quel tempo, finalmente si erano ritrovati, attraverso un solo sguardo, quello stesso sguardo che ora li stava trascinando in un mondo costruito apposta per loro. Erano liberi di rimanere insieme per l'eternità e quegli anni passati divisi non erano mai stati vissuti. Nel loro mondo esistevano solamente come unità inscindibile. Nel loro mondo tutto il buono era possibile; ma il loro viaggio in quella dimensione fu interrotto da un forte boato che fece tremare la terra, dalle fronde degli alberi videro volare stormi di uccelli. Si guardarono negli occhi e videro quella scintilla originaria che li fece innamorare. La ragazza fece per andarsene, spaventata da quello che poteva succedere da li a qualche istante, quello che era stato predetto stava per accadere, il mondo si sarebbe capovolto un’altra volta e se in quegli anni la vecchia città era sprofondata sul fondo del lago ora sarebbero stati loro a prendere il suo posto.Proprio mentre stava per voltarsi si sentì trattenere da una presa ferma ma allo stesso tempo gentile, era chiaro che l’intento di quella stretta era solo quella di bloccarla, non farle del male. “Aspetta,” una voce alle sue spalle la fermò, “ci rivedremo vero? Alla fine questo non è un’addio, ci ritroveremo dall’altra parte, come tutte le altre volte?”. Lei sorrise dolcemente, il ragazzo pote vedere quanto i suoi occhi erano luminosi perfino in quel momento quando il cielo era coperto di nuvole grigie. “Ma certo, - lo rassicurò - noi non ci diremo mai addio.” e posò le labbra su quelle del suo amato, in bacio semplice e puro, come il loro amore.




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Salve a tutti,

questo è il mio primo racconto, mi è venuto in mente tornando da un ristorante sul lago. Lo so che è breve e incompleta (in realtà su word sembrava più lunga :) ), ma ho voluto pubblicarla lo stesso.
grazie