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Autore: chitta97    16/09/2013    3 recensioni
AU che vede i fratelli Hinata con qualche anno di meno (più o meno avranno sui 10 anni) e parte di una casata reale. Natsumi è quindi una piccola principessa che, incredibile ma vero, adora le rane; in particolare, trascorre molto tempo con quelle nel laghetto del suo giardino e un giorno, quando per ripicca nei confronti di Fuyuki così amante dell'occultismo bacia la sua rana preferita, quella rossa, succede qualcosa. Tutte e 5 le ranocchie si trasformano, ma non in principi..In che cosa allora?
N.B. E' vero che i personaggi sono principi, principesse, ma non dovete pensare ad un mondo antico stile medioevo, più o meno saremo ai tempi nostri come nell'anime, okay? ^_-
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fuyuki, Giroro, Momoka, Natsumi, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Raniani, Graniani o Keroniani?

 

La luce si fece a mano a mano più flebile, fino a scomparire del tutto;

ora le 5 figure si vedevano distintamente, ma ciò non evitò agli occhi della piccola principessa di sbattere un paio di volte strabiliati.

Insomma, non poteva star vedendo veramente quello che...quello che stava vedendo!

 

Le sue adorate ranocchie ora erano, ecco, cos'erano?

Non più dei semplici animali, questo era sicuro.

La loro altezza ora vertiva sui 55 centimetri, decisamente più grandi di poco fa, quando ancora poteva tenerne una sul palmo della sua manina candida senza problemi.

Una delle poche cose che però non erano mutate era il colore.

Ognuno aveva mantenuto il proprio e così insieme davano vita ad un simpatico arcobaleno con due colori in meno.

 

Solo dopo qualche minuto riuscì a chiedere, seppur balbettando un poco:

“Ma c-cosa è successo? Che cosa siete?”

Gli essere in questione le indirizzarono uno sguardo confuso e un pelino poco amichevole.

Natsumi non poté esimersi dal notare quanto i loro occhi si fossero ingigantiti e apparissero adesso così profondi; annegava in quelle pozze nere e solo quando questi si degnarono di rispondere si ridestò, trattenendo a stento la sorpresa per aver appurato che ora parlavano (!) la sua lingua.

 

“Siamo degli alieni, che credevi?” A parlare era stato Keroro, ossia quello da lei più “odiato”.

Gli bastò poco meno di un attimo per ribattere a tono: “non è esattamente la cosa più ovvia, sai, visto che un attimo prima eravate le MIE ranocchie, piccole e decisamente più carine, nel MIO stagno!”

Calcò bene su quell'aggettivo possessivo, giusto per chiarire quanto le dovessero; a ben pensarci se fossero appartenute a qualcun altro magari a quest'ora sarebbero già fritte con le patatine, oppure vivisezionate in un laboratorio.

 

“Cerchiamo di calmarci tutti quanti...” Aggiunse in tono accondiscendente il ranocchio azzurro.

D'un tratto quella strana aria quasi di superiorità, forse dovuta un po' all'evento anormale, un po' alla sorpresa provocata da esso stesso, era svanita e ad essa se ne era sostituita una quasi comica...Un po' come quando in fumetto all'atmosfera tesa e grave, segue una vignetta colorata e sciocca.

 

“Tsk, Dororo ha ragione, un soldato dovrebbe mantenere sempre la calma.”

Borbottò quasi a se stesso il rosso.

Intanto gli altri due si mostravano piuttosto indifferenti, il più piccolo guardando con espressione innocente, l'altro continuando ininterrottamente a ridere, ma di una risata strana e con un fondo di sadismo, una risata che invece che “Ahahaha” suonava più come un “Ku ku ku”.

 

E visto che nessuno si degnava veramente di darle retta, la principessina incominciò ad innervosirsi.

Era sempre stata un po' impulsiva, forse anche permalosa, e vedere quelle 5 “cose” che prima erano semplici ranocchie e ora chissà, parlare animatamente tra loro senza considerarla minimamente, non poteva certo lenire questi suoi difettucci.

“Smettetela!” Gridò d'un tratto, al colmo della sopportazione.

“Io qua sono la padrona e quindi dovete ascoltarmi! Prima di tutto ditemi che cosa è successo!”

Aveva stretto i pugni e per lo sforzo di dover tirare fuori la voce così tanto, si era leggermente piegata, perdendo quella sua naturale inclinazione alla posizione eretta, probabilmente dovuta anche gli esercizi di portamento che, come ogni reale, aveva dovuto frequentare.

Il candido vestito d'un bianco argentato aveva fatto delle leggere pieghe sulla gonna, che per il momento non si curò di stirare, ma anzi, incominciò a torturarle con le mani con un gesto, si può dire, automatico, assolutamente inconscio.

 

“Vedi di calmarti ragazzina.” Asserì sfacciatamente e con aria seria Kururu.

Questa sobbalzò un poco, certo non si aspettava una risposta simile.

“Noi non siamo esseri presenti naturalmente in questo pianeta però...”

“...Però la verità è che neanche noi sappiamo esattamente che cosa siamo.” Il più piccolo aveva terminato con aria pura e innocente la frase iniziata dal Senpai rosso.

 

“Quindi non ha un nome la vostra razza?” Chiese semplicemente la ragazzina.

“No, non che noi sappiamo almeno.” Rispose sempre Giroro.

“Allora vi darò io un nome!” Affermò radiosa la principessina.

Le 5 ranocchie sbatterono incredule gli occhi...Generalmente una persona non dovrebbe gridare a chiamare aiuto sapendo che ha davanti degli alieni in carne ed ossa? E invece quella bambina voleva addirittura darli un nome!

“Mh, vediamo...Siete simili a rane quindi...Raniani? No, non vi piace vero? Allora...Graniani? No, sembra un versaccio. Che cosa c'è che ricorda una rana?”

Si sedette sul bordo dello stagno lì vicino, assorta nei suoi pensieri.

 

“Kero kero...Che fortuna capitare in un posto simile non credete? Ma voi poi vi ricordate come esattamente siamo arrivati quaggiù? Kero kero...” L'essere verde stava parlottolando con gli altri suoi simili.

“Kero kero...” Ripeté tra se e se Natsumi. “Kero...Kero...” Non sembrava veramente consapevole di pronunciare quelle due sillabe, quando ad un tratto...Alzò il capo e colta da un'illuminazione esclamò “Keroniani! Sì, è perfetto! Vi piace, vero?”

Più che una domanda sapeva di affermazione, dopotutto lei ne era assolutamente soddisfatta.

 

I 5 ci pensarono un attimo su. Non era un'idea malvagia e poi a loro che cosa sarebbe cambiato? Proprio niente.

 

“Sì, può andare...” Disse alzando le spalle, come se non gli importasse granché, Keroro.

Gli altri restarono in silenzio come in muta approvazione.

 

Sul volto della ragazzina ora era comparso un radioso sorriso sprizzante gioia.

“Oh, ma vi devo portare dentro da Fuyuki-chan, così vedrà quanto si sbagliava!”

Prese per mano il suo ranocchio preferito, ergo quello rosso, e con l'altra libera si tenne leggermente su la gonna dell'abito ampio; lo trascinò con se in una mezza corsa e dietro gli altri cercavano di stare dietro alla bambina che sembrava entusiasta di poterli mostrare al suo fratellino.

 

Non sapeva, o forse meglio, non si ricordava, che gli alieni più che con le favole c'entrano con l'occultismo....

 

Note dell'autrice:

Okay, eccomi qua :D

Sì, so di essere sparita per un po', ma è anche vero che io non ho mai promesso di pubblicare in fretta...Be, principalmente il problema è stato di salute, poi dopo sono avvenute altre cose (questa volta non negative, a parte l'inizio della scuola, si intende T.T) ed anche la voglia di scrivere era andata leggermente a farsi friggere... Ma ora sono tornata e spero che questo capitolo non vi dispiaccia ^_^ Non so se vi aspettavate un capitolo chilometrico e siete quindi rimasti delusi, spero di no, ma ho trovato più giusto pubblicare anche qualcosa di un po' corto visto da quanto sono assente :)

Un bacione a tutti quelli che leggeranno e uno particolarmente grosso a quelli che perderanno un po' di tempo a recensire <3

chitta97 <3

 

  
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