Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: itsaria    16/09/2013    2 recensioni
Non ho ricordi in merito a quella paccottiglia e quindi gratto con le unghie i lati della foto sul fondo per tentare di prenderla. Ritrae una ragazza dai capelli color miele raccolti in una crocchia scomposta sopra la testa che fa il bagno in una vasca in smalto bianco. Ride di gusto, ed è uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto. La schiuma le arriva alle scapole, ma ha la gamba destra stesa in alto mentre con una mano si accarezza il polpaccio affusolato.
[...]
–Senti Harry, tu puoi fare tutto quello che vuoi, tranne questo. Non puoi incontrare Alice. Non puoi, ti è stato vietato. Sei una star, puoi avere tutte le donne che vuoi. Anzi, ne hai già una con cui vai avanti da tre mesi, quindi datti una calmata. Alice è passato, Gwyneth è presente e chissà quale altra ragazza sarà futuro.- Lo guardo. –Voglio che questa Alice sia futuro.-
Harry Styles è una star mondiale, fidanzata e felice.
E' quando trova una vecchia foto che tutto si complica, facendo affiorare dalle acque buie della sua mente ciò che aveva deciso di rimuovere.
enjoy!
itsaria, xx
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pesce crudo per cena.
                               ''Pictures of you, pictures of me 
Hung upon your wall for the world to see 
Pictures of you, pictures of me 
Remind us all of what we used to be
'' 

 
Gwyneth mi ha dato un ultimatum: o svuoto i miei scatoloni parcheggiati nella nostra stanza da almeno tre mesi –lei non gli tocca neanche con un dito, altrimenti povera manicure- oppure mi sbatte fuori casa. Credo di amarla. Amo i suoi capelli castani lunghi e lisci, i suoi occhi azzurri. Amo quando ride alle mie battute e quando non fa la bambina. Eppure non riesco a pensare a lei in quel modo. Scaccio questo pensiero che mi ronza in testa da un po’ e chiamo Louis: se proprio devo svuotare quegli scatoloni voglio farlo con il mio migliore amico. Un quarto d’ora e il campanello suona; altri dieci minuti e ci siamo decisi a finire presto per andarci a fare una pizza. Magliette, jeans, calzini spaiati, due paia di Converse che neanche ricordavo di avere, qualche cappotto. Mi siedo sul letto e mentre Louis ripone nei cassetti le ultime cose traggo a me l’ultima scatola. Aperta contiene parecchie cose: un paio di scarpette rosse da ballo, una macchina fotografica, un album di foto, una pila di cd di David Bowie e Guns ‘n Roses, una spazzola di legno e, sul fondo della scatola, un’immagine a faccia in giù. Non ho ricordi in merito a quella paccottiglia e quindi gratto con le unghie i lati della foto sul fondo per tentare di prenderla. Ritrae una ragazza dai capelli color miele raccolti in una crocchia scomposta sopra la testa che fa il bagno in una vasca in smalto bianco. Ride di gusto, ed è uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto. La schiuma le arriva alle scapole, ma ha la gamba destra stesa in alto mentre con una mano si accarezza il polpaccio affusolato. Non ha questa gran armonia di lineamenti, difatti il naso è decisamente sproporzionato rispetto al viso ma nel complesso, almeno ai miei occhi, risulta bellissima. E improvvisamente, mentre guardo gli occhi castani di lei piegati in un’espressione di felicità assoluta, inizio a piangere. Ma non piangere tipo qualche lacrima lungo la guancia, piangere tipo singhiozzare con fiumi in piena di acqua salata che scorrono fino a macchiarti la t-shirt. Luois si gira di scatto e corre verso di me.
–Harry! Oh, che succede?- Ha una voce davvero spaventata e per un attimo cerco di smettere di piangere, con il risultato che ho quasi un conato di vomito e Louis mi inizia a scuotere per le spalle.
–Lasciami, voglio stare solo!- Lui sembra notare solo allora la foto che tengo stretta tra le mani e me la strappa di mano.
–Dove l’hai trovata?- Non rispondo.
–Rispondimi! Cazzo, Harry!- Sta urlando come mai ha fatto prima.
–In quella scatola. L’ho trovata là dentro.- Urlo a mia volta, e piango ancora, e non so perché. E tutto ciò mi spaventa. Lui mi guarda smarrito e poi lancia un’occhiata alla scatola.
–Perché piangi?- Sta tremando.
 –E’ così bella che mi fa piangere.- Le parole escono da sole dalla mie labbra, neanche me ne accorgo, e ho appena sputato fuori il motivo del mio pianto disperato.
–E mi viene nostalgia, quando la guardo. Ma nostalgia di cosa, Lou? Io non la conosco.- Ha un’aria davvero sconvolta, adesso.
 –Perché non la conosco, vero?- Non risponde, e adesso m’incazzo davvero.
–Louis? Io non la conosco, questa ragazza, dico bene?- Fissa il vuoto, mentre la rabbia mi monta dentro. Perché mi arrabbio per una cosa del genere?
–Lei chi è? LOUIS, RISPONDI!- Urlo così forte che so che quando mi guarderò allo specchio vedrò capillari rotti attraversarmi l’occhio. E poi, giusto per concludere al meglio, gli rifilo un pugno in faccia.
Siamo seduti a terra e mangiamo del sushi con le bacchette di legno. Louis mi guarda con due stantuffi intrisi di sangue che gli spuntano dalle narici. E’ talmente ridicolo che non posso fare a meno di sghignazzare.
–Prima mi spacchi il naso e poi ridi. Ritieniti fiero di te stesso.- Il tono di voce è serio ma ha gli occhi che sorridono. Continuiamo a mangiare senza che nessuno parli per un po’, finchè lui non rompe il silenzio.
–Si chiama Alice.- Mi guarda e prosegue con calma –Siete stati insieme un po’, poi ti ha lasciato per un altro.-
Un improvviso moto di gelosia misto a felicità mi pervade. So il nome di quella ragazza, ma so anche che mi ha tradito. E la cosa più strana è che non ricordo nulla di lei, né di quelle cianfrusaglie nella scatola.
 –Parlami di lei.- Farfuglio con un boccone di pesce crudo in bocca.
Lui alza gli occhi al cielo e incomincia, piccato. –Alice Cameron, un anno meno di te quindi venti, ci sei stato insieme due mesi e niente più, una cottarella.- La voce è annoiata, ma qualcosa mi dice che sono tutte bugie. Non me la racconta giusta.
–Sì, ma perché mi è venuto da piangere quando ho visto la sua foto? E perché sento nostalgia di lei, e trovo che sia bellissima?- Louis fa spallucce.
-Ma che ne so, tu sei tutto strano.- Ride e mi fa l’occhiolino.
 –La voglio incontrare. Sai dov..? - Sgrana gli occhi e non mi fa finire.
–NO! Tu non puoi..- Lo guardo male e mi alzo in piedi.
–Io faccio quello che voglio. E se non  mi dici dove abita o lavora giuro che..- Lascio la frase a metà.
–Senti Harry, tu puoi fare tutto quello che vuoi, tranne questo. Non puoi incontrare Alice. Non puoi, ti è stato vietato. Sei una star, puoi avere tutte le donne che vuoi. Anzi, ne hai già una con cui vai avanti da tre mesi, quindi datti una calmata. Alice è passato, Gwyneth è presente e chissà quale altra ragazza sarà futuro.-
Lo guardo. –Voglio che questa Alice sia futuro.- Scuote la testa e se la prende tra le mani, sedendosi sul letto accanto a lui.
–Non è facile come la conti! Non puoi averla perché..- Lascia cadere nel vuoto le ultime parole, non le sento.
–Perché? Perché non può essere mia?- Non risponde, e fa sì che questa e altre domande mi rimbombino nella testa, facendomi impazzire. Chi è Alice Cameron? E perché non ricordo nulla di lei?
 
 
                                             itsaria’s corner:
hola, ragazze! ho deciso di scrivere questa ff mentre ascoltavo pictures of you dei last goodnight (fortemente consigliata), e dopo averla scritta e riscritta, l’ho pubblicata. non so dirvi quanti capitoli avrà, ma aggiornerò presto! in ogni caso, mi farebbe piacere se qualcuna si offrisse per un trailer della storia o per un banner ;) grazie in anticipo per le eventuali recensioni. per qualsiasi cosa seguitemi su twitter: @heycarlotta
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: itsaria