In quell’esatto momento realizzai che nulla sarebbe cambiato, capii che sarei stato il solito ragazzo che pranzava da solo, e che si limitava ad avere elogi dai professori per il quale veniva schernito
“da quanto sei qui?”
“da almeno cinque minuti”
“potevi avvisarmi”
“eri bello”
“Oops “ incespicai io
“ciao” mi sorrise lui
Il modo in cui mi guardava era da togliere il fiato, ero così sovrastato da qualsiasi emozione, eravamo io e lui.