Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Elpis Aldebaran    21/03/2008    11 recensioni
[...] così dannatamente invitante per gli uomini che la bramano con avidità, così dannatamente familiare per lui. [...]
Buona Pasqua, Mosche Bianche!
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I personaggi di Naruto sono © di Masashi Kishimoto e gli aventi diritto.

 

 

 

 

 

~ Kiss from a Shadow ~

 

© Coco Lee

 

 

 

 

La pioggia tagliente che violenta cade sui tetti delle abitazioni, riempie la notte col suo suono ritmico e continuo. Una gracile figura calpesta con forza le pozzanghere che riempiono fastidiose le strade del villaggio; il suo respiro veloce e cadente si condensa in piccole nuvole opache di vapore che prepotenti escono dalla sua piccola bocca rosa, così dannatamente invitante per gli uomini che la bramano con avidità, così dannatamente familiare per lui.

I suoi capelli bagnati e bellissimi, così chiari che alla luce del sole sembrano trasparenti, sono coperti da un pesante cappuccio nero appesantito dalla pioggia.

Ino alla fine della sua lunga corsa, si appoggia violentemente alla porta di casa, guardandosi un’ultima volta alle spalle: i suoi occhi cristallini si perdono nell’oscurità, nelle ombre. Entra in casa trafelata, cercando di nascondere le guance imporporate di rosso non per la corsa, non per il freddo pungente. Per una passione che ha appena finito di consumare.

Si sfila dalle gracili spalle il pesante mantello che lascia una scia sconnessa di goccioline sul pavimento.

Sente, ma non ascolta la voce roca e severa di suo padre; sente, ma non percepisce veramente la sua mano grande e callosa che le colpisce la guancia con forza.

Ino si sente chiamare sgualdrina, figlia ingrata, puttana. Parole che le percorrono il corpo come le gocce di pioggia, ma che non si soffermano troppo a lungo sulla sua pelle.

Sale distratta le scale che portano alla sua stanza, ascolta di sottofondo ai suoi passi i battiti del cuore che le sembrano troppo veloci, e sorride piano per questo: felice e leggera.

Si chiude la porta di camera sua alle spalle e si sfila di dosso ogni indumento con innaturale lentezza, il suo corpo nudo viene avvolto dall’oscurità intorno: può sentire l’aria fredda dell’esterno che prepotente entra dalla fessura della finestra e si insinua tra le sue gambe, che sfiora il suo seno e fa muovere leggermente i lunghi capelli.

Ancora umida, ancora sognante, si sistema sotto le calde coperte del letto, lasciandosi andare a un sospiro di piacere mentre i suoi occhi brillanti si chiudono.

Sogna della sua Passione, consumata poche ore fa in un prato bagnato, sotto un cielo che aveva appena dato il benvenuto alla notte; si ricorda dei suoi capelli mescolati all’erba verde, delle sue dita lunghe che ne accarezzavano altri castani.

La finestra della sua stanza si spalanca di botto, mentre un lampo fuori taglia in due il cielo.

Ino non può vedere, ma percepisce il movimento fluido di qualcosa che le si avvicina, un qualcosa di strettamente familiare, un profumo che ama, che appartiene a lui, che le lascia addosso tutte le volte che fanno l’amore, che indossa anche adesso.

Un tocco leggero e fresco le sfiora la caviglia e la ragazza non può che rabbrividire leggermente, aprendo gli occhi azzurri nella speranza di vederlo.

Il tocco le sale lungo la gamba, soffermandosi un po’ di più sul suo interno coscia. Ino torna a respirare veloce, la schiena s’inarca e sorride alle ombre della sua stanza.

La mano dell’oscurità sale ancora, toccando ogni centimetro della sua pelle bianchissima, soffermandosi sulle rotondità del suo seno, salendo accarezzando il collo, le guance, le labbra.

Ino vorrebbe vedere, oltre che sentire, vorrebbe guardarlo negli occhi, ancora, infinite volte. Perdersi nei suoi occhi scuri, più scuri dei suoi, e rimanerci per sempre.

Protende il viso verso l’oscurità, cercando di sussurrare il suo nome, proibito in quella casa.

“Shikama..”, ma le parole rimarranno chiuse nella sua bocca. L’ombra le bagna le labbra, la bacia, la assapora.

Ino risponde ignara, sentendo la sua lingua che le stuzzica leggermente il palato, che le fa accelerare i battiti cardiaci fino all’invero simile. Crede di morire per un suo bacio.

L’ombra la desidera, come l’ha desiderata ore fa. La vorrebbe amare ogni momento, alla luce del sole, ma solo il buio può essere testimone di quel peccato.

L’ombra si stacca, ma sembra rimanere sospesa a guardare le labbra di lei, forse incapace di allontanarsi, forse per altri motivi.

Ino sente il suo respiro caldo sul collo e vorrebbe provare a toccarlo, ma sa che lui non approverebbe, scaccerebbe il suo tocco. Lo sfiorare dell’ombra ritorna sui suoi passi e veloce, silenziosa, esce dalla finestra, sotto la pioggia.

Ino ride, e sente le sue labbra bagnate da lui, dalla pioggia.

Un bacio da un’ombra.

 

 

 

 

 

 

Note Autore:

è corta volutamente. A me personalmente piace, poi fate voi. Dedicata a tutte le Mosche Bianche, sperando che apprezziate il gesto. Buona Pasqua!

 

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Elpis Aldebaran