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Autore: Alessandra_    16/09/2013    1 recensioni
Lui è Dimitri. Una notte il suo maestro gli da un incarico da svolgere. Rapire una ragazza. Lui accetta, va lì e la guarda. Non può rapirla, non sa perchè, ma sente che non può farlo. Scappa. Purtoppo lei lo segue e viene catturata. Le fanno dimenticare delle sue origini, della sua famiglia e di se stessa. E' costretta a subire continue punizioni dallo stesso ragazzo, divenuto il suo maestro. Eppure lei non lo odia, anzi crede di amarlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Avevo sempre pensato che quando sarei morta non sarei stata sola, ma a quanto pare non era così. Ero sola, completamente. Eppure quest'inferno è diverso da come me l'ero immaginato ( di certo non pensavo di meritare il paradiso, non dopo quello che avevo meritato sulla terra ). Era buio. Nella mia mente avrei fluttuato senza sosta per il mondo, da fantasma pronto ad infestare qualche abitazione oppure di bruciare per sempre. Ma non c'era nulla di tutto ciò, anzi non c'era proprio nulla. Era buio e faceva freddo, ero bagnata . Ma poi..

< Aiuto! Aiutatela! Venite a vedere!! >

Ma chi era? Non vedevo nessuno
< Ma è viva o morta? > Ma all'inferno non dovrebbero essere tutti morti?
Sento improvvisamente un dito sul braccio e sobbalzo.
< Oddio! Malika! Sono qui ok? Non ti lascio, ora chiamo Max e ti faccio liberare. >
Inizia a sciogliere la benda sugli occhi e sulla bocca.
< Apri gli occhi >
Non mi muovo
< Max, Max aiutami, non si muove! >
Sento dei passi di corsa.
< Malika, sono Max mi senti? Non ti faremo del male , ti tolgo le corde, ma tu apri gli occhi. per favore >
Apro lentamente gli occhi e riesco a vedere la sua figura sfocata. Mi sorride dolcemente e dopo aver sciolto gli ultimi nodi alle caviglie, mi prende in braccio.
< Ora ti porto via >
Inizia a correre ed entriamo in una tenda, dove mi stende su una brandina e riprende a sciogliere i nodi ai polsi. Arriva anche Annabelle, con una bacinella piena d'acqua e delle garze.
< Quei bastar >
< Max! >
< Scusa Belle, ma guarda cosa le hanno fatto! Chi è stato?! >
Sto per fare il nome di Nicholas, ma ricordo le sue minacce e per paura che possa far male ai miei amici , taccio.
< Non.. non lo so, mi hanno aggredita e bendata alle spalle > dico abbassando lo sguardo, vergognosa di mentire.
< Dimmelo! Perchè lo stai proteggendo?! > Lo?
< Non lo so >
< Malika, te lo dico per l'ultima volta : DIMMELO! >
< No! >
< Ah è così? Sei solo una sciocca! Stai mentendo alle persone che ti vogliono bene e cercano solo di proteggerti.  >
< Max , non le parlare così, non vedi che è sconvolta?! Ora fuori >
Max esce infuriato e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
< Belle sono una stupida, non merito tutte queste premure da parte vostra >
< Non dire sciocchezze , ti meriti qualcuno che ti voglia bene ed io te ne voglio, così come Max e D..> impallidisce < E' stato lui? Me lo diresti, vero? >
< No che non è stato lui! Non mi farebbe mai questo>
< Va bene, ti credo, ora cerca di riposare. Ci riesci a pancia in giù? Così ti medico le ferite. >
Mi giro e soffoco i gemiti con il viso nel cuscino a causa della pezza gelida sui segni alla schiena. Accompagnata dai tremiti, mi addormento.

Vengo svegliata da alcune grida.

< Dov'è?! Portatemela subito qui! >
< Ma Dimitri, non sai cos'è successo oggi.. >
< Non m'importa! Portatemela qui! Dov'è?! >
< E' lì dentro, ascoltami però, non è come pens.. >
Si sente uno schiocco ed un tonfo. Mi nascondo sotto le coperte, inutilmente, tirandole fin sopra la testa. Sento dei passi pesanti nella tenda e la coperta mi viene bruscamente tolta di dosso. Dimitri mi afferra per il colletto della maglia e mi solleva con una sola mano. Inizio a dibattere i piedi , ma lui non ci fa caso, mi guarda con il viso arrossato dalla rabbia e negli occhi la tempesta. Odio. Rabbia. Paura. Stanchezza. Sollievo, ma forse me lo sono immaginato.
< Tu.. > gli trema la voce. Mi da uno schiaffo sulla guancia, e poi un altro subito dopo < Sporca ragazzina che non sei altro, dove diamine eri finita eh?! Ti ho cercata per tutto il villaggio ed il bosco! >
< Ah si? -riesco a dire, visto che mi sta strozzando- eppure non hai cercato proprio sotto il tuo naso! >
< Non permetterti mai più di interrompermi!- dice dandomi l'ennesimo schiaffo - che fine avevi fatto?! Dimmelo subito! E non rispondermi male, potrei non rispondere delle mie azioni, potrei ucciderti anche adesso. >
< Fallo, allora. Uccidimi, perchè se questa è vita, non vale la pena di essere vissuta >
< Non sfidarmi. Allora, ti decidi a rispondermi?! >
Mi manca l'aria e non riesco a parlare.
< Mettila giù! > urla Max correndo dentro e dando un pugno sullo zigomo a Dimitri. Lui si porta entrambe le mani al viso, facendomi cadere a terra. Mi rialzo subito e mi nascondo dietro Max.
< Esci di qui, vai da Annabelle >
Obbedisco e trovo Annabelle raggomitolata a terra, con il viso nascosto contro le ginocchia. E' scossa dai singhiozzi.
< Belle, cos'è successo? >
Lei alza la testa mostrandomi gli occhi gonfi di lacrime e il segno delle cinque dita di Dimitri sulla guancia. Vedendomi riprende a piangere più forte. Mi inginocchio accanto a lei e abbracciandola, le accarezzo i lunghi capelli. Mi guarda di nuovo e si asciuga gli occhi.
< Scusa, non dovrei essere io a piangere in confronto a quello che ha fatto a te, te ne avrà dati a centinaia in questi giorni. Mi dispiace >
< Non dirlo nemmeno per scherzo, non devi scusarti. Scommetto che non ti aveva mai picchiata . Hai tutto il diritto di piangere, e poi io sono abituata, è il mio maestro, mentre è tuo fratello. >
< Sai, non mi ha mai trattata così, mai, nemmeno quando sono morti mamma e papà , nè quando ne combinavo di tutti i colori. E' sempre stato Max a sgridarmi, mentre lui mi portava via , abbracciandomi e consolandomi con delle battute davvero pessime >
< Mmmh non lo avrei mai immaginato . Ma questo dimostra che ti ama, tanto. E' solo arrabbiato con me >
Lei sorride appena e fa per dire qualcosa , quando viene interrotta da alcune urla.
< Non m'importa niente, non voglio ascoltarti! Non difenderla, so che voleva scappare. Ma io non glie lo permetterò >
< Non è così, Dimitri, ascoltami >
< Max taci, sono io il suo maestro, non tu! Mettitelo bene in testa >
< Non ti permetterò di.. >
< Faccio quello che ne voglio di lei! Mi appartiene! >
< Ma ti senti?! Stai parlando di una persona! >
< Non m'importa. Lei ora verrà con me , dove dico io! E domani verrà con me alla cerimonia. >
< Sei cambiato sai >
< Non mi conosci così bene allora >
< La stai distruggendo. E poi Belle, non dovevi farlo, lei si fidava di te! >
< Si è messa lei in mezzo, non è colpa mia . E poi non devo darti spiegazioni. Ti saluto >
La tenda si apre e ne esce Dimitri ancor più furioso di prima.
< Andiamo >
< No >
< Che cos'hai detto? >
< No >
< Malika , non farmi arrabbiare ancora di più, già sono furioso >
< Ho detto che non vengo da nessuna parte se non chiedi scusa a Belle >
< Cosa? Scherzi vero?! >
< No. Scusati con lei e ti seguirò >
< Non è possibile >
Si avvicina ad Annabelle e .. le da una altro schiaffo.
< Io non sto agli ordini di nessuno, tanto meno di una sporca ragazzina impertinente >
Detto questo, mi stringe il polso e mi trascina via.

Arriviamo ad una tenda e mi spinge a terra, accanto al piede del tavolo, a cui mi lega i polsi. Poi si butta su una brandina, portandosi le mani al volto.
< Sei un mostro! >
< E' colpa tua >
< Non è per niente colpa mia . Cosa ti è venuto in mente?! Povera Belle, voleva solo difendermi. E tu.. >
< Sta zitta! -urla- Lasciami in pace, voglio dormire, ti ho cercata per ore. >
< Se solo tu avessi ..>
Dimitri si alza di scatto e si abbassa alla mia altezza. Resto zitta, perchè mi ha spaventata. Si strappa una fascia di stoffa dalla maglia e la prende con entrambe le mani. Me l'avvolge sulla bocca e la lega strettissima.
< Ora stai zitta e non mi disturbi più, chiaro? >
Lo guardo negli occhi cercando di fargli capire quanto sia arrabbiata e delusa dal suo comportamento.
< Chiaro?! >
Annuisco e abbasso la testa
< Finalmente > Si ristende e chiude gli occhi .
Ho voglia di prenderlo a calci, di chiedere aiuto, ma lui può fare quello che vuole di me , nessuno può impedirglielo. Lo odio quasi quanto Nicholas. Non gli parlerò più. Se solo si fosse fermato un attimo ad ascoltare, avrebbe visto i segni sulle mie braccia, ma non se n'è accorto, troppo occupato ad urlare e picchiare gente. Rimaniamo così per un po', poi lui si alza e prima di uscire sussurra
< Stasera Max verrà a prenderti e ti porterà da Annabelle, che ti farà lavare e vestire per la cerimonia. Ti do un ora, altrimenti sei nei guai, capito? >
Annuisco e lui torna indietro, cacciando un coltellino dalla tasca e appoggiandomelo sulla guancia .
< Fai un passo falso stasera e sei morta >
Si gira e va via.

  
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