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Autore: melancholia    21/03/2008    6 recensioni
Ad Hogwarts è tempo di festeggiare la fine dell'anno scolastico! Studenti e professori sono riuniti per questo grande evento! Tutti si stanno divertendo...o quasi.. Perchè Harry Potter e i suoi amici stanno discutendo tra loro? E perchè lui sembra così triste?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi alla lettura, devo assolutamente rivolgermi ad una persona: The fly
È grazie a lei e alla sua meravigliosa fan-fiction “Non tutto è perduto” se è nata l’idea di questa piccola storia e se sono riuscita a renderla concreta.
Grazie anche per avermi concesso l’onore di leggerla prima della sua pubblicazione e di averla commentata! I tuoi suggerimenti e consigli sono stati più che validi e, come potrai vedere, prontamente seguiti!
Bene, detto questo, a voi la storia…

NESSUN DUBBIO

La Sala Grande era stata allestita e arredata in grande stile in occasione di quella festa  organizzata per salutare la fine dell’anno scolastico e soprattutto la fine degli esami per gli studenti del quinto e del settimo anno.

La musica suonata dal vivo dalle Sorelle Stravagarie era splendida, la Sala gremita di ragazzi e insegnanti, le quattro lunghe tavole appoggiate alle pareti abbondavano di qualsiasi leccornia e di qualsiasi bevanda.
Insomma il divertimento era assicurato e tutti gli studenti lo stavano ampiamente dimostrando!

O quasi tutti.
In effetti un piccolo gruppetto si staccava dagli altri e invece di bere, mangiare, ballare sembrava intento a discutere animatamente, appartato in un angolino riparato dal resto della folla festante.

Tre ragazzi e due ragazze.
Tre Grifondoro e due Serpeverde.
Protagonista di questo strano gruppo era un ragazzo moro, bel fisico, occhi splendidamente verdi, occhiali tondi e una saetta inconfondibile sulle fronte: Harry Potter.
Come al solito era accompagnato dai suoi due migliori amici: Hermione Granger, fasciata in un bellissimo abito di seta rosa chiaro e Ronald Weasley, completo scuro, camicia azzurra che risaltava perfettamente il colore chiaro dei suoi occhi.

Accanto a loro c’erano i rispettivi fidanzati ufficiali.
Hermione era stretta al suo bel ragazzo moro, alto, occhi blu cobalto, fisico da mozzare il fiato: Blaise Zabini.
Ron invece teneva legata a sè la sua bella ragazza Serpeverde. Capelli corvini, occhi neri, la sua bellezza risaltata da un abito di seta nero, lungo fino a piedi.

Tutta la scuola era ormai abituata a vedere quello più che strano e insolito gruppetto sempre insieme, a lezione, nei corridoi, in giardino, in biblioteca. Ovunque.
Certo all’inizio avevano fatto scalpore ed erano stati protagonisti per settimane di occhiatine, pettegolezzi e risatine, ma si sa le novità con il passare del tempo perdono il loro fascino, diventando piano piano abitudine. E così dopo diversi mesi era stato anche per loro.

Ad un occhio attento però di sicuro non poteva sfuggire che al gruppo mancava una persona per essere al completo.
Che fosse l’assenza dell’anello mancante l’argomento che animava la loro discussione?

“Harry, non dire cavolate per favore. Sappiamo tutti e lo sai anche tu, quanto Draco tenga a te e alla vostra storia. Devo ricordarti quanto è stato difficile fargli ammettere quello che provava per te?” Hermione aveva assunto quel tono e quell’atteggiamento che tutti sapevano non ammettevano nessun tipo di replica.

“Non serve che me lo ricordi, grazie Hermione. C’ero anch’io sai? È solo che a parole è bravo a parlare, ma perchè ogni tanto non cerca anche di dare un seguito a quello che dice e dimostrarmi qualcosa con i fatti?”

“Lo conosci Harry. Devi dargli tempo. Così davanti a tutti…per lui è molto difficile esprimere ciò che prova. Ma questo non significa che non provi nulla…” Blaise cercava di difendere il suo migliore amico. Sapeva com’era fatto, lo conosceva da sempre.

“Ma non deve mica affrontare la situazione da solo. Ci sono io qui con lui. Sono quattro mesi che andiamo avanti così. Ormai tutti sanno che noi sei siamo amici e insieme ne abbiamo sopportato le conseguenze. Cambierebbe così tanto far sapere a tutti che stiamo insieme, che ci amiamo e che siamo felici di questo?”
Harry non riusciva proprio a capire cosa bloccasse il bel biondino così tanto. Davvero non riusciva a venire a capo di quella situazione.

“Hai ragione Harry. Sono decisamente d’accordo con te!”
Finalmente una voce si era alzata a favore del moro Grifondoro.

“Pansy…”
Ron cercò di bloccare la sua ragazza. Invano ovviamente.

“No Ron! Ha ragione, punto. Conosco Draco da quando siamo bambini. Fin da piccolo gli è sempre stato proibito esprimere ciò che provava e per questo gli riesce difficile mostrare agli altri quello che ha dentro. Ora che può essere se stesso completamente, deve crescere! Deve affrontare le sue paure e maturare. Lo abbiamo fatto tutti no? Noi due, Hermione e Blaise, noi sei insieme. I giudizi, le battutine e le malelingue sul nostro conto si sono sprecati. Ma abbiamo camminato a testa alta, fregandocene di quello che veniva detto su di noi, consapevoli di aver intrapreso la strada giusta. E ne siamo usciti tutti più forti.”
Si fermò per riprendere fiato. Nessuno osò replicare niente su quanto aveva appena detto. Non c’era nulla da ribattere, era tutto vero.
Poi si rivolse ad Harry.

“È un gran testardo Harry. Si barrica dietro le sue convinzioni per non soffrire. Ma ti ama davvero. Glielo leggo negli occhi quanto sia forte e reale quello che prova per te .Non l’ho mai visto così felice con nessuno, credimi. E quando si renderà conto che con il suo comportamento potrebbe perderti, affronterà qualsiasi cosa pur di impedirlo.”

“Grazie Pansy. Ma ho paura che quando lo farà possa essere troppo tardi per noi…Non metto in dubbio i nostri sentimenti, non lo farei mai. Ma questa situazione sta diventando insostenibile. Guardate tutti questi studenti. Sono ad una festa dedicata a loro e si stanno divertendo come matti, come è giusto che sia. Io invece non posso perché il mio ragazzo  ha paura di farsi vedere in pubblico con il sottoscritto.”

“Vedrai che arriverà il vostro momento…”
Ron cercò di risollevare un po’ il suo migliore amico. Per lui era come un fratello e non riusciva a sopportare di vederlo soffrire.

“Ma quando Ron? Domani torneremo a casa e non ci vedremo per tre mesi. Questa serata doveva essere solo nostra. Dopo quattro mesi in cui stiamo insieme e in cui il nostro rapporto è nato e cresciuto, gli ho solamente chiesto di accompagnarmi a questa festa, sicuro che anche per lui fosse arrivato il momento di uscire allo scoperto. E invece mi sono preso dell’egoista ed egocentrico che pensa solo a se stesso e non si preoccupa di quello che prova lui. Credevo che fosse cambiato, forse lo speravo. Evidentemente non è così…”

“Lui è cambiato Harry. Lo sai anche tu, altrimenti non saresti così arrabbiato con lui. Ti ha deluso, ma ti ama.”
Blaise tentò ancora di farlo ragionare. Draco si era comportato da stupido, ma era certo di quello che provava il suo amico per il Grifondoro.

“Sì lo so…vorrei solamente che ogni tanto me lo dimostrasse un po’ di più. Ho solo paura di perderlo…”

A queste parole nessuno riuscì più a trovare qualcosa da ribattere. Lo sguardo di Harry così triste aveva colpito tutti i suoi amici che ora non riuscivano più a dire nulla.

Fu Ron a rompere il silenzio che era calato tra di loro, cercando di sdrammatizzare la situazione

“Dai ragazzi andiamo a prendere qualcosa da bere…buttiamoci un po’ nella mischia”

“Hai ragione Ron. Basta con questi discorsi. Grazie di tutto amici, davvero. Ma non voglio rovinarvi la serata con i miei problemi. Andiamo.”

Insieme si avviarono verso uno dei tavoli e con una burrobirra in mano cominciarono a ridere e a scherzare come erano soliti fare.
Poi le due coppie, rassicurati da Harry, si allontanarono per andare a ballare.
In fondo era l’ultima serata anche per loro e lo avevano già sopportato abbastanza. Non voleva essere un peso per nessuno e poi vederli così felici gli scaldava il cuore.

Dopo alcuni balli le due coppie stavano raggiungendo nuovamente Harry, quando al termine dell’ultima canzone suonata, le luci si spensero lasciando la Sala completamente al buio.
Le coppie rimaste in pista si bloccarono. Tutti cominciarono a guardarsi intorno alla ricerca di una spiegazione.

Hermione, Blaise, Ron e Pansy si mossero per raggiungere Harry.
Arrivati da lui non riuscirono ad aprire bocca che una musica lenta cominciò ad espandersi nella Sala.

Dopo poche note, una voce iniziò a cantare.

We'll do it all
Everything
On our own

We don't need
Anything
Or anyone


Harry non aveva bisogno di vedere chi fosse.
L’avrebbe riconosciuta ovunque quella voce.
Lui amava quella voce. E amava quella canzone.

Era la sua preferita, la sapeva a memoria. Questo perché quando l’aveva ascoltata la prima volta aveva avuto la sensazione che raccontasse la storia nata tra lui e Draco. Quelle parole erano semplicemente perfette, descrivevano nel modo migliore possibile il loro amore.
E da quel primo momento lui riusciva ad addormentarsi solo cantando tra sé quella canzone, immaginando loro due insieme o rivivendo i momenti più felici passati insieme.

Ora che ci pensava, l’aveva confidato a Draco qualche settimana fa.
Avevano appena finito di fare l’amore e lui abbracciava il bel biondino, mentre gli accarezzava dolcemente i capelli. Adorava quei momenti di intimità che si creavano tra di loro. E mentre si beava del calore che gli dava il corpo dell’altro, aveva chiuso gli occhi e aveva cominciato a canticchiare quella melodia che parlava di loro. Non si era nemmeno reso conto di farlo, finché Draco glielo aveva fatto notare, chiedendogli cosa fosse. Lui non aveva potuto far altro che ammettere questa sua piccola debolezza e gli aveva raccontato tutto, di come aveva conosciuto quella canzone e di come gli fosse entrata dentro.
In cambio di questa piccola confessione, leggermente imbarazzante, aveva ricevuto un sorriso. Un sorriso dolce e importante che gli aveva fatto battere il cuore all’impazzata. Era raro vedere il suo ragazzo sorridere, ma quando lo faceva illuminava il mondo, soprattutto il suo.


If I lay here
If I just lay here
Would you lie with me and just forget the world

Quando le parole del ritornello attaccarono, una luce illuminò il proprietario di quella voce così profonda, un po’ incerta per l’emozione,ma ugualmente bella, rivelandolo così alla folla.

I suoi occhi grigi si aprirono e immediatamente saettarono alla ricerca degli unici due che li completavano.

L’intera scuola, compresi i fantasmi e gli abitanti dei quadri, guardava la scena incredula e ammutolita.

Davanti ai loro occhi c’era Draco Malfoy che cantava una canzone. Non una canzone qualsiasi. No. Quella era decisamente una canzone d’amore.

Ma a chi?


I don't quite know
How to say
How I feel

Those three words
Are said too much
They're not enough


Poi un leggero movimento li scosse e fece voltare loro lo sguardo verso la direzione da cui proveniva.
Harry Potter stava avanzando lentamente tra la folla che si apriva per liberagli la strada.

Harry non riusciva a vedere nient’altro.
I suoi occhi erano ancorati a quelli argento del biondo Serpeverde.
Il suo corpo si muoveva autonomamente. In testa solo quella voce che cantava quelle parole per lui così importanti.
Sorrise al pensiero di Draco che cercava di imparare quel testo a memoria.
Per lui. Solo per lui.
Per dimostrargli quanto lo amava.

Continuò a camminare, sotto lo sguardo e il sorriso compiaciuto dei suoi quattro amici.

If I lay here
If I just lay here
Would you lie with me and just forget the world?

Forget what we're told
Before we get too old
Show me a garden that's bursting into life

Intanto Draco continuava a cantare.
Non aveva bisogno di pensare e concentrarsi sulle parole che doveva dire.
L’aveva provata talmente tante volte che gli uscivano in maniera naturale.
Ormai gli erano entrate nella mente, per poi arrivare al cuore e radicarsi nell’anima.

Non era sicuro di come avrebbe reagito Harry.
Avevano litigato duramente l’ultima volta e lui si era comportato da vero stronzo.
Aveva detto cose che non pensava. Ma aveva paura. Era terrorizzato all’idea di mettere in piazza il loro amore. Sapeva bene come e quanto le persone possono diventare cattive e maligne quando provano invidia. La trasformano in odio e disprezzo, ma in realtà vorrebbero avere la stessa cosa.

Anche lui era così.
Prima di Harry era così.
Poi lui era arrivato nella sua vita e lo aveva amato, accettandolo così com’era, anche con i mille difetti che lo caratterizzavano.
E piano piano era riuscito a cambiare, diventando ogni giorno un po’ migliore, lasciando da parte un po’ Malfoy per far emergere Draco.

Ma quando Harry gli aveva chiesto di partecipare a quel ballo insieme, lui aveva avuto paura.
Paura che la gente rovinasse quello che insieme erano riusciti a costruire, quello che lo rendeva così felici da quattro mesi e che lo faceva sentire vivo, magnificamente vivo!
Non voleva perdere tutto questo e aveva rialzato le solite barriere che lo circondavano prima che quel sentimento le facesse inesorabilmente crollare.
Soffocanti, pesanti, opprimenti, ma che lo proteggevano dal dolore e dalla sofferenza.

Aveva fatto e detto cose che non pensava e che non provava minimamente.
E alla fine se n’era pentito.

Per questo doveva far capire ad Harry quello che sentiva veramente, quello che in realtà il suo cuore voleva urlare. A parole sapeva che non sarebbe servito. Ed ecco che gli era balenata in testa l’idea di cantare quella canzone. Quella canzone che Harry adorava e che canticchiava pensando a loro due insieme.


Let's waste time
Chasing cars
Around our heads

I need your grace
To remind me
To find my own


Quel gesto fatto davanti a tutti avrebbe dimostrato al suo Grifondoro quanto lui fosse cambiato quanto tenesse a lui. O almeno lo sperava.
Per questo aveva passato gli ultimi giorni a imparare e a provare quella canzone, che in effetti descriveva così bene il loro amore. Su questo doveva dar ragione ad Harry. Era assolutamente perfetta, quasi fosse stata scritta pensando a loro.


If I lay here
If I just lay here
Would you lie with me and just forget the world?

Forget what we're told
Before we get too old
Show me a garden that's bursting into life


Quando aveva visto Harry avvicinarsi, il suo cuore aveva cominciato a battere più forte, incontrollabile.
Un sorriso nacque sulle sue labbra, uno di quelli che dedicava solamente a lui, incapace di distogliere lo sguardo dalla sua figura, incatenato agli occhi verdi dell’altro.

Quando lo vide fermarsi davanti a lui, sotto il palco dal quale stava cantando, istintivamente allungò una mano per farlo salire accanto a lui.

Harry accettò la mano che l’altro gli porgeva e salì sul palco.
Il mondo ormai non esisteva più.
C’erano solo loro due e quella canzone che parlava di loro e che li cullava dolcemente.


All that I am
All that I ever was
Is here in your perfect eyes, they're all I can see

I don't know where
Confused about how as well
Just know that these things will never change for us at all

If I lay here
If I just lay here
Would you lie with me and just forget the world?  


Draco cantò le ultime parole della canzone guardando Harry dritto negli occhi, quasi volesse arrivare alla sua anima e dirgli tutto ciò che sentiva. E Harry come se volesse rispondergli, strinse più forte la sua mano.

La canzone terminò.
Harry si lanciò tra le braccia del biondino, stringendolo forte a sé.

Non servivano altre parole.
Draco gli aveva già detto e dimostrato tutto ciò che avrebbe voluto sentire.
Credeva che il bel Serpeverde non lo amasse, che ciò che provava per lui non fosse abbastanza forte e che non tenesse davvero a lui.
Beh decisamente si sbagliava!

Dolcemente Draco si staccò leggermente dall’altro, giusto quel po’ che gli permettesse di baciare quel meraviglioso ragazzo.
Il SUO meraviglioso ragazzo.
Questo adesso doveva essere chiaro a tutti.
Fu un bacio lento e dolce. Un bacio che non lasciava ombra di dubbio sulla natura e sull’intensità del sentimento che li univa.

La Sala era ammutolita.
Ragazzi e professori uniti nello stupore e nell’incredulità.
Già era stato strano negli ultimi mesi vederli ridere e scherzare come due vecchi amici.
Ma adesso non poteva essere, quei due non potevano di certo essere arrivati ad amarsi!

Eppure…la canzone, l’abbraccio, il bacio..Poteva esserci qualche sorta di dubbio su ciò che legava i due ragazzi?

No..non c’era. Punto. Nient’altro da dire.

Ron e Blaise strinsero forte a sé le loro due ragazze, si guardarono e sorrisero.

Certo quei due non potevano fare per una volta una cosa normale.
No, era impossibile.
Dovevano farsi notare. Era radicato nella loro natura.
In fondo il Principe delle Serpi e il Salvatore del Mondo Magico non passavano inosservati e la loro coppia non poteva essere diversa.

Quando si staccarono da quel bacio che parve durare un’eternità, Draco incatenò a sé gli occhi dell’altro.

“Perdonami Harry, sono stato uno stupido, un completo idiota!”

”Credi davvero che basti questo per farti perdonare?”
Lo sguardo del Grifondoro era duro, il tono freddo e perentorio.

Draco lo guardò smarrito. Pensava, o meglio sperava, almeno di essersi fatto perdonare un po’.
Certo, ne avrebbero parlato e discusso. Non si illudeva che sarebbe terminato tutto lì.
Ma non si aspettava di sicuro quello sguardo e quel tono. No davvero.

“Forse no…ma…”

“Beh ti sbagli. È più che abbastanza bel biondino!”
Un sorriso dolce e due occhi verdi che brillavano accompagnarono le ultime parole del Grifondoro.

Un pugno lo colpì sulla spalla.

“Idiota! Mi hai fatto prendere un colpo!”

Il sorriso di Harry si allargò ulteriormente.

“Ti amo mio piccolo furetto”

”Ti amo anch’io Sfregiato”

Al termine di questa dichiarazione, un applauso nacque spontaneo dalla Sala e risvegliò i due dal loro piccolo mondo parallelo. Si resero conto di aver appena dichiarato il loro amore davanti all’intera scuola, studenti, professori, preside, fantasmi e quadri.

Si guardarono e scoppiarono a ridere.
Poi intrecciarono le loro mani e gentilmente si inchinarono per ringraziare quello che quella sera era stato il loro pubblico.

Certo, un po’ imbarazzante come dichiarazione, ma…sinceramente?
Chissenefrega!
Il loro amore era bello così..insolito, inaspettato, imprevedibile, ma vero.
Su questo nessun dubbio.
E i loro volti raggianti lo dimostravano più di qualsiasi altra cosa.

FINE




Allora…piccole note finali!
La canzone citata è “Chasing cars” degli Snow Patrol.
Quando la sento non posso fare a meno di pensare a loro due insieme…credo sia assolutamente perfetta!
   
 
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