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Autore: Akrois    21/03/2008    6 recensioni
- senta, Conte. –
- dimmi. –
- perché uccide solo donne?-
- e tu, perché uccidi solo uomini?-
-…-
- facciamo quel che facciamo, perché abbiamo un fine. Il mio è meno nobile del tuo, di certo. –
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cari signori…

Conte (Mi sorrida. Sono un uomo di pregevoli gusti e spregevoli intenzioni…)

Quando aprì la porta, lo trovò seduto sul divano.

I curiosi occhi che osservavano una profonda ferita sul polso.

Erano davvero curiosi, quegli occhi. Erano all’inverso. Integralmente neri, con pallino bianco al centro.

Lady Maria aveva scelto quel metodo singolare per ricordargli di chi era. Non che il Dottore potesse scordarsene. Era una semplice misura precauzionale.

- cosa stai facendo?-

- non si vede?-

- non sono avvezzo a certe pratiche, vuoi forse morire?-

- non sono già morto?-

- è quanto credevo, fino a pochi attimi fa. Ma vedo che tenti di nuovo di darti la morte.

- lasciate che vi corregga, Conte. La prima volta non fui io a darmi la mote. –

- e di questo ne sono a conoscenza. Immagino che non sia stato piacevole. –

- cosa? Morire come nemico della patria? O avere degli spettatori?-

- ambedue. –

- atroce. –

Girò il braccio, lasciando che il sangue si riversasse al suolo.

Il Conte si lasciò scivolare la mano sulla fredda maschera in metallo che copriva buona parte del volto.

- credo che vi sia qualcosa d’inumano nella Pena Di Morte. –

- mi hanno trovato in un lager, sporco di sangue, con in mano un bisturi e circondato da persone morte. Cosa dovevano pensare?-

- che eri un’adorabile personcina. –

- tsk. Siete amabile, Conte. –

- ho venduto il mio nome. –

L’unico occhio smeraldino fissò nostalgico il cielo, fuori dall’alta finestrella.

- ho venduto il mio nome a Lady Maria. –

-entrambi abbiamo donato qualcosa a Lady Maria. –

- cosa ne otterremo mai?-

- non ne ho idea, Conte. –

Nostalgia.

La sua piccola Alice che rideva sotto il sole.

Il Tovarich del Dottore che rideva davanti al fuoco.

Il sangue a terra.

Il Dottore guardò anche lui fuori.

- Conte..-

- sì?-

- secondo voi fuori è una bella giornata?-

- immagino che sia così. –

- Conte…-

- sì?-

- col vostro occhio sinistro, cosa vedete?-

- vedo te. –

- col vostro occhio destro, cosa vedete?-

- vedo la mia bambina morta. –

- ogni giorno?-

- ogni giorno, più nitida. –

- ogni notte?-

- ogni notte, lei urla.-

- sempre?-

- sempre di più. –

- e cosa dice?-

- “papà.”-

Silenzio.

Sangue che gocciola.

Respiri sottili.

- hai mai pianto?-

- molte volte. E voi?-

- solo per mia figlia. –

- lo immaginavo. –

- mi conosci. –

- da quasi cento anni, ormai. –

- sono tanti. –

- eh già. –

Il Conte prese il suo braccio, portandosi la ferita alla bocca.

Leccò pianto il sangue caldo e nero. Nero, perché Lady Maria li aveva dannati.

Aveva dato loro la vita eterna. Ma aveva tolto loro la vera vita

Leccò piano tutto il sangue che era colato sul braccio bianco del Dottore, sogghignando.

- Lady Maria questo non lo deve sapere, vero?-

- hai indovinato. –

- io devo andare Conte. Vi saluto. –

L’uomo si alzò prima di lui.

- senta, Conte. –

- dimmi. –

- perché uccide solo donne?-

- e tu, perché uccidi solo uomini?-

-…-

- facciamo quel che facciamo, perché abbiamo un fine. Il mio è meno nobile del tua, di certo. –

E nella notte di Firenze, si stagliò di nuovo la sua figura.

Il Conte Sfortuna è tornato.

  1. Corner____

Questa storia..

Ah, questa storia!*sospiro*

I personaggi sono di un’altra storia.

Tutti XD

Voglio inserire qui anche le loro storie, anche se credo di doverle inserire in Horror ò.o

Questa è Sovrannaturale perché…

Perché si è_é

   
 
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