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Autore: tokykia    17/09/2013    1 recensioni
'Matilde ha ventidue anni, frequenta l'università e aspetta l'amore. Ma non è una ragazza con la testa fra le nuvole! E' sarcastica, spesso acida. Convive con la sua migliore amica Carlotta.
Ma cosa succederà quando Michele chiederà a Carlotta di sposarlo?
E quando entrerà in scena Simone, amico di Michele, che accadrà?'
Spero di avervi incuriosito! Lasciate una recensione!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Cap 12
-Vacanze... ma ci rilasseremo veramente?-
 
 
 
 
 
 

 
Ti prego fermati!-
-Dai, manca poco ormai, resisti!-
-Sto scoppiando, non ce la faccio più!-
 

La settimana era passata e tra me e Simone.... niente! Non era successo assolutamente niente!
Capivo che volesse lasciarmi i miei spazi e farmi prendere una decisione in pace, ma così era troppo!
Non si era avvicinato e io temevo che avesse cambiato idea... che l'attrazione che diceva di provare per me fosse sfumata?
Questa settimana l'avevo trascorsa facendo gli ultimi acquisti per Natale, visto che saremmo tornati a casa per la Vigilia e non avrei avuto tempo di comprare nulla.
La cosa più singolare, se così si più definire, l'avevo comprata con Giulia. Mi aveva convinta ad acquistarla dicendo che mi sarebbe stata utilissima e tra le risate avevo seguito il suo consiglio.
 
 

-Mi spieghi perché siamo entrate qui?- chiesi piuttosto scocciata alla mia amica.
-Devo prendere un regalo ad un'amica...-
-E perché ci hai trascinato anche me?- protestai.
-Perché quell'amica sei tu!- rispose Giulia.
-Cosa?! Io non lo voglio uno di quei cosi!- dissi indicando gli indumenti che Giulia stava guardando.
-Consideralo il mio regalo di Natale!-
-E che me lo compri a fare? Tanto non lo metterò mai! Non userò mai un completino succinto con il quale sono più le parti scoperte che quelle coperte dalla stoffa. Scordatelo!-
-E io invece sono convinta che lo userai! Hai due settimane intere per usarlo!-
La guardai stranita -Che vuoi dire?-
-Carissima ed ingenua amica mia, dove credi che dormirà Simone nei prossimi giorni se non nel tuo letto? Hai detto a Rachele che state insieme perciò non ti aspettare due letti singoli in camera!- minchia, non aveva tutti i torti!
-Quindi, qui entra in gioco la mitica Giulia! Con uno di questi addosso Simone non resisterà un attimo e ti salterà addosso appena ti vedrà!- disse con una faccia di ‘fidati di me che sarà così'
Le scoppiai a ridere in faccia.
-Così mi offendo- disse lei.
-Giu, non sono proprio il tipo che si concia in quel modo! Per di più per portarmi a letto Simone!- dissi ridendo ancora.
-Ma guarda che lo faccio anche per lui! Tu di sicuro andrai a dormire con uno di quei tuoi terribili pigiami e con la biancheria intima più semplice di questo mondo! Poverino, chissà che sofferenza!-
-Ora mi offendo io-dissi piccata.
-E dai fattelo comprare!! Ti do la possibilità di scegliere tra quelli che ti propongo!- disse facendo la faccia da cucciolo, con tanto di labbruccio tremolante in fuori.
-Va bene! M niente di troppo esagerato!-
Fece di sì con il capo e si immerse nella ricerca di un completino intimo per me.
-Ne uscirò pazza, ne sono sicura- dissi sconsolata iniziando a seguire quella matta per il negozio.
Dopo un po' avevo già le braccia piene delle cose che mi passava.
-Ecco. Ora scegli-
Li passai tutti in rassegna con lo sguardo, ma nessuno mi piaceva. O erano troppo pacchiani o troppo... TROPPO!
Poi ne vedi uno più semplice degli altri e scelsi quello. Come si dice... il male minore!
Era blu, le mutandine di pizzo semi-trasparente, tranne in mezzo alle gambe dove c'era della stoffa nera. Ovviamente era un tanga! Il reggiseno era nero ricoperto di pizzo blu senza spalline ma con un filo che partiva dalle due coppe che legato dietro al collo teneva su il tutto. L'unica pecca era che era un push-up... odiavo i push-up! Avevo il seno già abbastanza grosso, non mi servivano ulteriori aiuti! Ma, come già detto, era il meno peggio, gli altri erano decisamente più... scoprenti.
 
-Buon viaggio amica mia! E mi raccomando: usalo!- mi disse Giulia quando mi riaccompagnò a casa.
-Grazie! E... ti farò sapere!- le feci un occhiolino e ridacchiai.
-Devo complimentarmi con Simone! Sei più disinibita ora!- scherzò lei.
-Ciao Giu!-
 
 

 
Chissà cosa sarebbe successo...
Comunque, ora eravamo in macchina diretti verso l'albergo in montagna e io stavo quasi per farmela addosso!
-Va bene, va bene. Mi fermo!- disse Simone esasperato.
Da quando avevo visto il cartello dell'autogrill un chilometro prima lo stavo assillando perché mi scappava da morire la pipì e non sarei riuscita a trattenermi oltre!
-Grazie!- dissi quando lo vidi mettere la freccia.
Parcheggiò e io scesi in un lampo dalla macchina, correndo verso la toilette della stazione di servizio.
Che sollievo!
Simone mi stava aspettando davanti alla porta del bagno delle donne, poggiato al muro e assorto nei suoi pensieri.
Mi avvicinai e non resistetti: lo baciai sorprendendolo.
-A cosa era dovuto questo?- chiese appena ci staccammo.
-Non ce la facevo più! È tutta la settimana che mi ignori!- gli dissi imbronciata.
-Scusa... è che pensavo che avresti voluto riflettere senza che ti ronzassi intorno...-
-Beh, hai pensato male! Ho creduto che ti fossi già stufato di me!-
Lui mi accarezzò le guance con entrambe le mani e mi diede un piccolo bacio sulle labbra.
-Non devi pensarlo. Mi sembra di averti dimostrato quello che provo per te- mi disse guardandomi negli occhi.
-Sì, ma..-
-Niente ‘ma'- mi interruppe -Devi stare tranquilla. Non mi stancherò mai di te!- disse per poi baciarmi di nuovo.
Le persone che ci passavano accanto ci fissavano: in effetti vedere due che si baciavano davanti ai bagni di un autogrill non era proprio normale....
-Ehi voi due!- urlò qualcuno, facendoci staccare all'improvviso -Queste cose fatele a casa vostra!- ci girammo e notammo una vecchietta che ci guardava accigliata.
-È una dimostrazione d'amore, signora. Lei non ha un marito?- chiese Simone abbracciandomi.
La signora si infervorò ancora di più e disse: -Screanzato!- e se ne andò tutta alterata agitando il bastone.
Scoppiammo a ridere entrambi, poi ci rincamminammo verso la macchina.
 
 
-Arrivati!- esclamò Simone appena spense il motore della macchina.
-Che gioia- dissi ironicamente. Non avevo per niente voglia di vedere la brutta faccia piena di trucco di Rachele per tutto quel tempo! Ma mi ci voleva una vacanza e se questo avrebbe significato dover sopportare quell'arpia, allora lo avrei fatto.
-Dai, ci divertiremo-
Mi prese per mano ed entrammo nell'albergo, dove ad attenderci c'era la gallina con tutto il pollaio al seguito, cioè tutte le sue amichette.
-Mati!- squittì l'oca -Ben arrivata!- un sorriso più falso e plasticato del suo forse ce l'aveva solo Barbie. Ma, d'altronde, sembravano sorelle gemelle, quindi...
-Ciao Simone- disse con tono languido sbattendo quegli occhioni iper truccati.
-Ciao- disse lui non calcolandola più di tanto. Non potei che sorridere: ben le stava!
-Ciao- risposi io. Ci recammo alla reception e presentammo i documenti.
-Bene. Ecco le vostre chiavi- disse la receptionist -La vostra stanza è la 46, al terzo piano. Per qualunque informazione non esitate a chiedere. Godetevi il soggiorno!-
-Grazie mille- rispondemmo. Che signora gentile! Sembrava avere sui 50 anni, era robusta e con i capelli raccolti in uno chignon morbido con qualche capello bianco in evidenza. Vestita elegante, come il lavoro richiedeva, e un bel sorriso che sapeva di esperienza e di materno.
-Oh! Dimenticavo!- ci fermò -Il pranzo è alle 12.45, la cena alle 19.45 e la colazione dalle 8.00 alle 10.00- disse cordiale.
-Ancora grazie. Arrivederci- risposi.
-Arrivederci-
-Ci vediamo per la cena!- urlò Rachele. Sempre la solita...
 
 

 
-Wow! Bella camera!- disse Simone entrando e guardandosi intorno.
-Non c'è che dire: almeno in questo Rachele ne ha fatta una buona- commentai.
Simone posò le valige e mi si avvicinò lentamente, fino ad essere ad un palmo dal mio naso.
-Che ne dici se la inauguriamo?- fece un ghigno malizioso, per poi prendermi per i fianchi e spingermi contro di lui.
-Non sarebbe male come idea... ma non credi che dovremmo...- mi interruppe baciandomi voracemente. Non potei che ricambiare il bacio, volendolo quanto, se non più, di lui.
Allacciai le mie braccia al suo collo e lui mi accarezzó la pelle della schiena sotto la maglietta e non so per quanto tempo rimanemmo in piedi in quella posizione.
Sta di fatto che dopo un po' qualcuno ci interruppe.
-Per piacere, queste cose fatele con la porta chiusa!- ridacchiò la voce. Ops, non avevamo chiuso la porta... capitemi, era stata la foga del bacio!
Ci girammo in contemporanea e vedemmo una Carlotta e un Michele alquanto divertiti.
-Questa è violazione della privacy altrui! Sciò! Sparite!- dissi io staccandomi da Simone e andando verso la porta.
-Tornate a trovarci in un momento più opportuno!- dissi ancora.
-E che si aspettava che vi sareste messi ad accoppiarvi appena arrivati qui!- si giustificò ridendo Michele.
-Ha ragione Matilde! Su, andatevene!- intervenne Simone, ridendo anche lui.
-Va bene, piccioncini. Vi lasciamo alla vostra intimità!- disse Carli.
-Mi raccomando: non fate troppo rumore!- disse Michi.
Se ne andarono ridendo e io mi affrettai a chiudere la porta a chiave!
-Non so tu, ma io ho bisogno di una doccia!- annunciai dirigendomi verso la valigia per prendere il cambio e andando poi verso il bagno.
Mi sentii afferrare per un braccio e sbattere contro la porta.
-Ti va di farla insieme a me?- ammiccò leccandosi sensualmente un labbro. Come si faceva a dire di no a tanta meraviglia?
In risposta aprii la porta del bagno e lo trascinai dentro con me. Mi svestii lentamente, mentre lui faceva lo stesso, anche se un po' più... agitato. Si poteva già notare qualcosa che si muoveva ai piani bassi...
Appena ci fummo tolti tutti i vestiti entrammo in doccia.
Mi avventai su di lui, appena aprì l'acqua, baciandolo e sbattendolo contro il box doccia. Mi prese in braccio e io allacciai le gambe attorno alla sua vita, cambiò le posizioni e finii io contro il muro.
Sentivo chiaramente qualcosa di duro tra le gambe.
-Non sai quanto... vorrei farti mia... qui e subito- ansimò mentre i suoi baci bollenti si spostavano sul mio collo.
-Ho iniziato... a prendere la pillola-
Sollevò il viso e mi guardò negli occhi.
-Dici sul serio?- chiese con una scintilla di eccitazione negli occhi.
-Sì- risposi semplicemente. E poi gemetti, gemetti vergognosamente quando entrò in me con una spinta decisa.
E mai come in quel momento ero stata più felice di aver seguito un consiglio di Carlotta. Già, perché me lo aveva detto lei di andare dalla ginecologa per iniziare a prendere la pillola. Santa Carlotta la dovevo fare. Grazie a lei, ora la doccia era il posto più erotico del mondo, per me.
Quei momenti furono quasi magici.
Ogni volta che io e Simone ci univamo tutto spariva. Tutto ciò che c'era intorno a noi, le preoccupazioni, il tempo che passava... tutto svaniva e rimanevamo solo noi e le mille emozioni che mi attraversavano quando stavo con lui.
-Ah.... Matilde...- gemette al mio orecchio. Quel suono, quella sua voce così roca mi fecero rabbrividire così tanto che per poco non venni!
Era una posizione alquanto scomoda quella in cui ci trovavamo, ma io stavo bene. Tra le sue braccia, stretta al suo corpo, lui dentro di me... sembrava di stare in paradiso!
Le spinte erano ormai veloci e forti ed io ero quasi al limite. Gli stavo graffiando le spalle a causa dell'intenso piacere, rischiando di lasciargli delle cicatrici. I nostri gemiti venivano coperti dall'acqua.
Sentii un bruciore espandersi per tutto il corpo e i muscoli indurirsi e rilassarsi di colpo. Venni gridando il suo nome e lui fece lo stesso gridando il mio.
Riprendemmo fiato e lui uscì da me. Mi lasciò piano e mi tenne per i fianchi, non avevo forza per rimanere in piedi da sola.
-Wow! È stato...- iniziò a dire lui.
-...Fantastico- finii di dire io. Ci sorridemmo e riprendemmo a baciarci, lentamente e più dolcemente di prima, mentre lui mi accarezzava piano la schiena.
Uscimmo dalla doccia e ci asciugammo.
Io ero sfinita, ma ormai era ora di cena e non avevo tempo per riposare. Così ci vestimmo e scendemmo al piano terra per aspettare Michele e Carlotta per cenare.
-Oh! Eccovi qui finalmente!- ancora lei... ma non potevano rinchiuderla da qualche parte e buttar via la chiave?!
Non ci dovevo pensare... dovevo godermi la vacanza! Ma ce l'avrei fatta con quella che mi e ci ronzava sempre intorno?
-Ma guarda chi c'è!- sentì una voce maschile avvicinarsi a noi -Da quanto tempo non ci si vede, eh?- ‘O mio Dio! Anche lui no! Vi prego risparmiatemi!' pensai.














Lo spazio di Kia: 
starete pensano 'Guarda chi si rivede!'
Lo so, scusate... ma ho avuto problemi con il computer! :(
il capitolo è pronto da due settimane ormai, ma il pc è impazzito! Solo ora è tornato tutto alla normalità....
Chiedo umilmente perdono!!!
Me le lasciate tre recensioni??
Allo scorso capitolo ce ne sono state due, una in più riuscite a lasciarmela???
Dunque, scene hot a go go, ormai! Beh, è raiting arancione, no? ahahah spero apprezziate e, se sono scene esagerate, ditemelo che vedrò di descrivere meno... meno! XD
Chissà chi è la persona che compare nell'ultima scena... Per saperlo dovete lasciarmi tre recensioni!
Vabbò, vi saluto! Per qualsiasi cosa sono disponibile! Nella mia pagina trovate anche il profilo twitter :)
A presto babes! ;)
  
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