Mentre continuavo a pensare mi accorsi che un nuovo incappucciato si era aggiunto a noi. Cominciò a parlare con il ragazzo che teneva il libro tra le mani, poi gli tirò un pugno in faccia e di scatto gli prese il libro. Il ragazzo cadde a terra, e l’altro lo prese, sollevandolo in aria, tenendolo con una stretta alle gola. Poi, con la mano gli coprì le labbra e intorno a lui, il ragazzo che l’incappucciato teneva tra le mani, cominciarono a cospargersi lingue di fuoco nere e una strana nebbiolina nera che cominciava a vorticargli attorno, e poi, quella nebbiolina cominciò a vorticare il braccio dell’incappucciato e pian piano il colore della pelle del ragazzo si faceva più chiaro, e finalmente capii. L’incappucciato gli stava risucchiando l’anima. Dopo che la nebbiolina smise di coprire entrambi, l’incappucciato lasciò cadere a terra il ragazzo, privo di vita e anima, poi, una folata di vento gli soffiò in faccia, togliendogli il cappuccio e mostrando capelli di un castano biondo e dei strani occhi nocciola cristallini coperti da una strisciolina nera. Il volto che mostrava non era quello di un ragazzo. Ma di una ragazza. Il mio.