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Autore: WaitingFortheSun_    17/09/2013    1 recensioni
Risolvevano tutto con il sesso, non perché non volessero parlare, semplicemente perché non riuscivano a trovare le parole. Forse perché quello era l’unico modo che conoscevano per esprimersi, o forse perché in fondo loro stessi in fondo avevano paura dei loro sentimenti, di non saperli esternare al meglio, di non saperli gestire e di poter sbagliare.
[...]
Sapevano di amarsi, ma non se lo dicevano. Nonostante tutto le parole che evitavano sarebbero dovute tornare a galla e affrontarli direttamente, e entrambi speravano che quel giorno sarebbero stati pronti per capire tutto quel groviglio di emozioni, desideri e sensazioni senza farsi del male, almeno per una volta.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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                                                   I’LL FIND THE WORDS TO SAY

                                                                                                               
 “I start to say ‘I think I love you’
  But it make no sound.”

 
Kylie e Harry, Harry e Kylie.

Avevano sempre pensato che i loro nomi funzionassero bene insieme, sin da quando erano stati annunciati l’uno dopo l’altro durante la cerimonia dei diplomi. Kylie Stevens e Harry Styles.
Sin da quando nell’ ultimo anno di liceo frequentavano gran parte degli stessi corsi ma non si erano mai rivolti la parola, sin da quando i loro nomi venivano pronunciati insieme nell’appello all’inizio di quelle interminabili ore di lezione.

Probabilmente non sarebbero mai riusciti a parlarsi se entrambi non avessero deciso di prendersi la sbronza più colossale nella festa del diploma, e le loro vite sarebbero sfumate in diverse direzioni senza mai intrecciarsi e scontrarsi.

Quella sera in discoteca nessuno dei due avrebbe immaginato che da quel giorno si sarebbero rovinati la vita a vicenda, completandosi e graffiandosi, unendosi e sciogliendosi; perché entrambi volevano cambiare aria, cambiare città e amici, perché entrambi stavano cercando il cambiamento che avrebbe fatto svoltare la loro vita, ma prima volevano passare una notte memorabile a segnare il confine della loro libertà.
Il locale quella sera di giugno era stracolmo di ragazzi che festeggiavano la fine del liceo e si divertivano senza sentire il peso delle responsabilità, con loro anche Harry e Kylie.

Così si ritrovarono uno di fianco all’altro a ordinare da bere, mentre la musica rimbombava rumorosa nelle loro orecchie, la testa vorticava ,i sorrisi si incontravano e l’alcol scendeva nelle loro gole. Si guardavano e ridevano con un bicchiere in mano, come dei vecchi amici che si ritrovavano  per dimenticare. Gli occhi smeraldo di Harry incatenavano quelli chiari di Kylie e non li lasciavano andare, e lui continuava a pensare che non aveva mai visto nessuno con quell’aria felice e persa allo stesso tempo come lo era lei in quel momento. Kylie invece aveva  solo un ricordo sbiadito di quel volto ipnotico a causa dei drink, ma non se ne curava, le piaceva stare a guardare quel ragazzo senza che ci fosse un reale bisogno di parole. La ragazza sentiva l’adrenalina scorrere nel suo corpo, percepiva chiaramente l’energia solcare la sua pelle, voleva urlare dalla gioia, dimenarsi, saltare, sfogarsi dal peso degli obblighi, liberarsi delle preoccupazioni e mettere da parte almeno per una sera tutte le sue insicurezze. Forse era a causa dei troppi shortini che aveva bevuto o dalla fiducia che le trasmetteva il riccio davanti a lei, fatto sta che saltò giù dallo sgabello prendendo Harry per mano e trascinandolo con sé in pista da ballo. Lui velocemente posò il bicchiere che aveva ancora in mano e si affrettò a raggiungerla per essere catapultato insieme a lei in quel caos seducente di corpi che ballavano al ritmo della musica assordante, dominando la notte.

La mattina seguente erano nudi stesi sui sedili posteriori della macchina di Harry, con un mal di testa fortissimo e i postumi della sbornia della notte precedente. A parte quel “vieni con me” sussurrato da Harry all’orecchio di Kylie e lo “spogliami” pronunciato da lei stessa non si erano ancora parlati, ed era lì che il loro rapporto nasceva, dall’incapacità di esprimersi.

Così quando quel giorno piovigginoso la ragazza aprì gli occhi e ripercorse gli eventi di quella notte, dalle sue labbra uscì un “Merda!!” che riuscì a svegliare Harry disteso parzialmente sopra il suo corpo. Lei guardò sconcertata il suo petto nudo e sbarrò gli occhi ottenendo un’altra conferma dei suoi timori. Si coprì la bocca con la mano mentre lui la guardava divertito e incuriosito e, non riuscendo ancora a credere a ciò che era accaduto, cominciò a raccogliere le sue cose dai sedili cercando di rivestirsi mentre borbottava degli “scusami tanto, devo andare, devo andarmene subito”. E quando il riccio le prese il volto tra le mani tentando sussurrandole di calmarsi, lei piantò i propri occhi nei suoi aggrottando le sopracciglia, poi aprì di scatto la portiera dell’auto e corse via.

Se Harry quella mattina l’avesse lasciata andare e non avesse esitato a raggiungerla indossando solo i pantaloni, non sarebbe cominciata quella relazione fatta di tira e molla, piena di ostacoli e incertezze.
Se anche Harry non fosse corso fuori dall’auto quella mattina, non l’avrebbe più rivista e l’avrebbe dimenticata, invece ora si ritrovavano a condividere parecchie cose con cui da soli non erano mai riusciti a fare i conti. Le loro paure, le loro incertezze, i loro errori.

Perché entrambi conoscevano i loro difetti, Harry sapeva che Kylie si sottovalutava sempre, che credeva ancora che la loro prima notte insieme fosse stata uno sbaglio, si era abituato alle sue chiamate alle 3 di mattina per parlargli della sua passione per i romanzi e per i film, per Woody Allen e Nicole Kidman, per i libri che profumavano di carta e i parchi con le altalene, e nonostante lui a quell’ora crollasse dal sonno, rimaneva sveglio ad ascoltarla perché adorava sentirla parlare come una bambina sorpresa e si lasciava cullare dalla sua voce. Conosceva le sue fragilità,la paura di non essere abbastanza per gli altri, la sua abitudine di mangiarsi le unghie per il nervosismo  e di saltare quando era felice, il suo modo di nascondere quando arrossiva e di celare le proprie emozioni.

E Kylie, a sua volta, sapeva che lui adorava guardarla mentre dormiva e districare i suoi capelli lisci pieni di nodi al mattino, parlarle dei suoi gusti musicali e delle macchine da scrivere, di quanto stimasse i Beatles e Elvis Presley, di come gli facessero tenerezza i gatti, di come i suoi occhi si illuminassero nel vedere i quadri di Salvador Dalì. Lei conosceva il movimento delle mani di Harry tra i suoi capelli quando era nervoso, il suo desiderio di provare ma allo stesso tempo il timore di fallire, la paura di amare che lo caratterizzava, la voglia di rendere felice le persone a cui teneva.

I loro momenti migliori erano quando Harry la portava in posti sconosciuti solo per farle una sorpresa e vedere i suoi occhi brillare di gioia, quando provavano a fare i pancake caldi della colazione o quando nel cuore della notte si raccontavano delle cose che non avevano mai detto a nessuno.
E loro parlavano tantissimo, tranne che del loro rapporto, perché ancora non sapevano cosa fossero esattamente, se il loro fosse amore oppure no.

Ogni volta che tentavano di entrare nell’argomento, qualcosa automaticamente si bloccava, e gli occhi di Kylie si velavano di tristezza quando non riusciva ad esprimersi per paura di un rifiuto, e Harry si odiava per non ammettere neanche a se stesso i propri sentimenti.
Spesso litigavano, alzavano la voce, si lanciavano delle accuse in cui non credevano davvero, Kylie accusava Harry di non prendere delle responsabilità e lui le gridava che non si accontentava mai e che voleva sempre di più. Una volta Harry era stato persino spinto fuori casa, e quella porta sbattuta in faccia lo aveva trafitto più di una coltellata. Oltre la parete di legno che li divideva, le lacrime di Kylie avevano cominciato a scendere silenziosamente, ma poi Harry prese coraggio e le soffiò attraverso la porta un “Io non ti lascio” che aveva fatto lentamente aprire la porta che era lì a dividerli.
Ogni loro discussione terminava con un bacio improvviso di Harry sulle labbra calde di Kylie e quest’ultima che si abbandonava a lui.

Risolvevano tutto con il sesso, non perché non volessero parlare, semplicemente perché non riuscivano a trovare le parole. Forse perché quello era l’unico modo che conoscevano per esprimersi, o forse perché in fondo loro stessi in fondo avevano paura dei loro sentimenti, di non saperli esternare al meglio, di non saperli gestire e di poter sbagliare.
Col sesso era tutto più semplice, dimostravi ciò che provavi, come in una danza senza fine in cui i corpi si intrecciano a vicenda, senza che nessuno debba dire nulla.

Ma innegabilmente il loro rapporto mancava di qualcosa, era come zoppo, o cieco. Malgrado tutte le volte che lo negassero, che si convincessero che non fosse necessario, avevano bisogno di spiegarsi tutti quei punti interrogativi che c’erano tra loro.
Si facevano del male e poi ognuno curava le ferite dell’altro, per poi ricominciare e tornare  a sanguinare.

Sapevano di amarsi, ma non se lo dicevano. Nonostante tutto le parole che evitavano sarebbero dovute tornare a galla e affrontarli direttamente, e entrambi speravano che quel giorno sarebbero stati pronti per capire tutto quel groviglio di emozioni, desideri e sensazioni senza farsi del male, almeno per una volta.

Entrambi temevano che l’altro alla fine non provasse nulla eccetto piacere fisico e appagamento, nonostante, a modo loro, cercassero di dimostrarsi il contrario.

Forse soprattutto lei ne era spaventata e cercava di evitare il dialogo avendo paura di sentirsi dire ciò che non voleva.
Ma in fondo, ci credeva lo stesso, perché si fidava di Harry, e lui glielo aveva promesso, in una fredda mattina di inverno mentre le baciava i capelli sotto le coperte tenendola stretta.
“ Un giorno troverò le parole, e saranno semplici. ”
 

* Writer's Wall *

Salve lettori!
Questa e' la prima storia che decido di pubblicare, non sara' perfetta, ma ho deciso di seguire il filo di pensieri, e da qui sono nati Harry e Kylie, con il loro strano amore.
Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi, se ti piace, se la trovi accettabile o anche se ti fa schifo!
Puoi lasciare una recensione e chiedermi qualsiasi cosa, o lasciare semplicemente il tuo parere :)
Ti ringrazio perchè nonostante non ci conosciamo mi hai già resa felice leggendo questa storia <3

 
  
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