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Autore: Aagainst    17/09/2013    1 recensioni
Sono passati dei mesi da quando Federica è entrata nella vita dei Paramore. Tutto procede per il meglio, la ragazza si è inserita alla grande e ha stretto amicizia con Erica Williams, la sorella di Hayley. In più, ha un ragazzo fantastico, Paul. Eppure si sa, se non si chiudono i conti col proprio passato, questi potrebbe tornare a farvi visita.
Dal 14° Capitolo
"- [...] Vedi, ora io posso decidere se farti vivere o no. Sono io la padrona del tuo destino. Io decido per te. Io, solo io. Tu sei in grado di fare questo?-. Abbassò l’arma. Erica si sentiva svenire. -La situazione cambia se, invece, ci sono due persone, una di fronte all’altra. Entrambe sono armate. L’unica cosa che si può fare è sperare di essere più veloci del tuo avversario. L’unica cosa che ti può salvare è il tuo istinto. Questa è una guerra. E nella guerra tutti tornano bestie. L’uomo non esiste più. Ci riduciamo a schifosi animali, che agiscano tramite un unico istinto: sopravvivere. E, a volte, sopravvivere significa uccidere. Sei pronta per tutto questo? Sei pronta per decidere se è più importante vivere o sopravvivere?-"
ATTENZIONE
Consiglio la lettura di almeno l'ultimo capitolo di "Whoa"
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi Tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Whoa!'
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CAPITOLO 27
Notte. La luna e le stelle erano coperte da nuvole minacciose di pioggia. Hayley, Federica, Kevin e Erica erano a casa. La cantante guardava fuori dalla finestra, angosciata. Temeva il peggio. Sentiva che Brandon poteva essere lì da un momento all’altro. << Non ti preoccupare, ci siamo qua noi. >> la rassicurò Mary. Si era aggregata anche lei alla scorta. Hayley le sorrise. << Sono preoccupata per loro. >> affermò, guardando le due ragazze e il bambino. << Capisco. Ma siamo tutti o militari o federali. Se Brandon prova solo ad avvicinarsi lo prenderemo di sicuro. >>. La cantante ritornò a guardare fuori. I suoi occhi scrutavano l’orizzonte buio, in cerca di qualcosa che non sapeva neanche lei cosa potesse essere. Vide le grandi iridi di Federica riflettersi nel vetro. Andò verso di lei e l’abbracciò. Non voleva che le ragazze provassero lo stesso sentimento di angoscia che provava lei.  << Siete tranquille, vero? >> chiese loro. Federica ed Erica si guardarono. Annuirono, poco convinte. Federica prese Hayley per un braccio e la condusse in disparte. << Che c’è? >> domandò la cantante. << E me lo chiedi? Senti, io… Insomma, è tutta colpa mia se c’è tutto questo casino. Per cui, ti prego, voglio farla finita. >>. La cantante la fissava, perplessa. << Sinceramente, non riesco a capire di cosa tu stia parlando. >>. Federica sudava freddo. Deglutì, guardandosi attorno. << Consegnami a lui. Ti supplico! Solo così sarà finita!  >>. Hayley era basita. Non poteva chiederle una cosa simile. << Non lo farei mai. Piuttosto morirei. Ma non ti consegnerei mai e poi mai a Roskim! Ricordalo! E, per favore, non parliamone più!  >>. Federica la prese per il braccio. << No, non ne parlo più io! Hayley è me che vuole! Ti prego! E’ giusto così! Io sono una sua proprietà, non sarei mai dovuta scappare! Devo pagare le conseguenze delle mie azioni! Io sono sua! >> esclamò. << Ma che stai dicendo? Non è vero! >> ribatté la rossa. La ragazzina le mostrò il marchio che le aveva fatto Brandon.  << Non lo vedi? Questo l’ha fatto sopra ad un altro marchio. Io gli appartengo, Hayley.>> << No! Ti prego, smettila di dire così! >> la supplicò la cantante. Federica la guardò, dura. << E’ giunta l’ora che io inizi a prendermi le mie responsabilità. Mi dispiace. >>. Detto questo, si diresse verso la porta e uscì, sotto lo sguardo in lacrime di Hayley. << Cazzo, rincorrila! >> urlò Mary. La militare la inseguì, ma il buio della notte l’aveva già inghiottita. Federica sapeva cosa avrebbe dovuto fare. Quella era l’ultima notte. Era la notte. La sua notte. La notte in cui la verità sarebbe venuta a galla.

<< Roger, perché stiamo andando in stazione? >> chiese Federica. << Dobbiamo ritirare della roba e poi ce ne andiamo. >> rispose il ragazzo. La ragazzina lo seguì fino al luogo dell’appuntamento. Lì trovò alcuni dei Jumpers, una gang affiliata ai Metalcore. Federica aiutò Roger a ritirare la droga e la caricò in macchina. << Bene, possiamo andarcene. >> affermò il ragazzo. Improvvisamente, sopraggiunsero dei poliziotti. << Mani in alto! >>. Il ragazzo, preso dal panico, estrasse una pistola e sparò, colpendo uno degli agenti. << Scappa! >> gridò a Federica. La ragazzina iniziò a correre. Corse a perdifiato, senza mai voltarsi indietro. Uno dei poliziotti la inseguiva. Scansò un paio di barboni, poi vide i bidoni dell’immondizia. Li buttò a terra, ostacolando il poliziotto. Continuò a correre, senza riuscire a seminare l’agente. Si trovava in mezzo alla strada. Una macchina stava arrivando, quando qualcosa la tirò al marciapiede, buttandola al suolo. Si voltò: non c’era nessuno. Nemmeno il poliziotto.

Ripensare a quella notte le fece venire i brividi. Aveva sempre saputo chi l’aveva salvata. Eppure, non aveva mai voluto crederci. E, da quel momento in poi, non sarebbe importato più. Stava per attraversare la strada. C’era una fitta nebbia. Vide due fari, due bagliori gialli in tutto quel nero. Si fermò. In quel momento, si preparò all’impatto, questa volta voluto. Ma, improvvisamente, una mano l’afferrò, trascinandola via.  L’avevano salvata di nuovo. Perché?  A lei serviva la maledizione, non la salvezza. Non lo capivano che lei non voleva essere salvata? Si girò di scatto per vedere chi l’avesse afferrata, ma cadde per terra dallo stupore: Brandon. Brandon Roskim. Colui che l’avrebbe voluta uccidere le aveva appena salvato la vita. C’era qualcosa che non andava. Decisamente.  << Ok, adesso mi spieghi perché! >> esclamò Federica. Per tutta risposta il criminale la rialzò da terra. << Ehi, mi hai sentito? Cazzo, rispondi! >> urlò. << Sei uno stronzo, proprio come tuo fratello! >>. Brandon si voltò di scatto e alzò il braccio per mollarle uno schiaffo, ma si bloccò. Non era quello che doveva fare. << Vai a casa! Subito! >> le ordinò. La ragazza era allibita. << Ma ti sei bevuto il cervello? >> domandò. Ma Brandon non rispose. Estrasse una pistola. << Ti conviene andare. Perché potrei cambiare idea. >>.

Hayley e Mary erano sul divano, preoccupate, incredule e allibite allo stesso tempo. Non avevano voluto chiamare Oll. Avevano deciso di aspettare un po’. << E’ meglio avvertirlo, ora. Mi dispiace. >> affermò la militare. Hayley si alzò e fece per andare a telefonare, quando qualcuno bussò alla porta. Le ragazze aprirono. << Federica! >> esclamarono. << Posso dormire qui lo stesso, vero? >> mormorò l’italiana. Hayley la abbracciò. << E’ se non resti che mi arrabbio. >> le sussurrò dolcemente in un orecchio. L’accompagnò in camera da letto. Erica e Kevin stavano già dormendo. Si sedettero piano sul letto, per non svegliarli. Federica si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte. << Mi dispiace, perdonami. >> mormorò la ragazzina. << Shh. Non è il momento, ora. Non ha importanza. Qualunque cosa tu abbia fatto non ha importanza. >> le sussurrò. La cantante la guardava dolcemente, carezzandole i capelli con fare materno. A Federica scapparono alcune lacrime. << Ehi, è tutto a posto. >> le bisbigliò Hayley. << Non è vero. Perdonami. Stavo per… >>. La rossa l’abbracciò, improvvisamente, zittendola. La cullò tra le sue braccia, dolcemente. Canticchiò, per farla calmare. Federica chiuse gli occhi e scivolò tra le braccia di Morfeo.

Federica era al bar di Edo, il vero punto di ritrovo per i Metalcore. Roger entrò. Ana lo guardò male. Si alzò e gli tirò uno schiaffo. << Devi smetterla di coinvolgerci nelle tue stronzate! Hai capito? >> gli urlò. Poi prese per un braccio Federica e la condusse a casa sua. Avevano appena un anno e mezzo di differenza, ma Ana sembrava sempre la più dura fra le due. Forse lo era. Federica si sistemò sul divano. Ana le mise una coperta addosso e se ne andò. La più piccola chiuse gli occhi, chiedendosi come un uomo così malvagio potesse riuscire a salvare una vita. E pensò che, alla fine, Brandon forse era più umano di quanto credeva.


Angolo dell'Autrice

Allora, questo capitolo era totalmente diverso in origine. Ma penso che così renda di più. E' molto complesso, anche perché ci sono questi ricordi di Federica che si collegano a ciò che le sta succedendo. Almeno, dovrebbe essere così, spero di essere riuscita a scrivere bene.
Brandon, Brandon, Brandon... L'ho detto nel capitolo precedente, è un po' quello che saprebbe cos'è il bene e fa ciò che è male. Insomma, a me piace come personaggio. Federica, invece, qui è il sinonimo della disperazione. E il fatto che sia Brandon a salvarla deve far riflettere.
Allora, che ne pensate? Fatemelo sapere con una recensione! Ormai siamo agli sgoccioli:  mancano tre capitoli e un epilogo. Poi passeremo a Whoa 3, se ne avete voglia. Qui conosceremo tanti nuovi personaggi e approfondiremo di più quelli vecchi... E poi, faremo anche la conoscenza di Roger e Ana. Se volete la storia, fatemelo sapere. 
Bene, pongo fine  questo lunghissimo Angolo dell'Autrice ringraziando Chocobomb per le recensioni e la gentilezza!
Alla prossima! 

 
   
 
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