NATALE CON I
TUOI, HALLOWEEN CON…
-Ah,
Silente, le tue zucche volanti e i tuoi fantasmi te li puoi mettere
laddove non
batte il sole, perché io sono Lord Voldemort, e questo
è l’Halloween Party del
secolo! MUAHAHAHA…-
-Morty, girati che ti faccio
una foto!-
-Potevi farmi finire la
risata, Yaxley-
-Scusa, capo-
-MUAHAHAHAHAHAHAHA!-
Si
udì un
click e
-Otto megapixel- si vantava
Yaxley con
chiunque volesse ascoltarlo –Flash automatico, zoom 400 per
cento…-
-Come hai detto che si
chiama questo cantante,
Draco? chiese Bellatrix.
-Marilyn Manson, zia-
-Eh?-
-Niente, lascia
stare…-
-Attenti alle peonie!- stava
appunto
strillando Severus.
-Taci, Sev- rispose Rowle
–Con quelle ca**o di
ali hai tirato giù tre geranii!-
Tiger e
Goyle, camuffati sotto due lenzuoli bianchi con tanto di sangue
sintetico,
ridacchiarono.
-Per
Grindelwald, siete così banali!- commentò
Narcissa
–Mortison,
lui sì che ha avuto un’idea originale!-
-Se ti
riferisci a…- disse suo marito.
-E
allora, Lucius? Il costume del capo serve a dimostrare che chiunque può essere simile
a…insomma, avete capito, chiunque può
essere come lui, anche il suo peggior nemico-
Un grosso
lupo passò in mezzo alle gambe di Dohlov, facendolo volare
indietro.
-Fanc**o,
Fen!- urlò quest’ultimo, che era vestito da
avvoltoio, con tanto di becco di
plastica e artigli finti.
Narcissa
amplificò la propria voce con la magia e disse:
-E’ arrivato il momento della
premiazione, capo-
Morty si
fece strada fra la folla, raggiunse Narcissa e si voltò
verso gli altri.
-Bene- disse
–mettetevi in fila… così, bravi.
Quando vi chiamerò, vi fermerete alla mia destra e
attenderete il mio giudizio!
Allora, iniz…-
Ma fu
interrotto da Yaxley, che, vestito da Frankestein Junior, si stava
dimenando in
mezzo alla sala, urlando:
-Scusa,
Peter, scusa, non ti ho visto, giuro, FATE QUALCOSA!-
-Accio Minus- disse
tranquillamente Bella, e
un grosso topo uscì dai malandati pantaloni di Yaxley,
atterrando proprio
davanti a Voldemort.
-D’accordo- disse
lui –Inizio con Peter.
Dunque…come dire? Banalmente banale? Potevi impegnarti un
po’ di più, Peter,
così ti abbiamo visto un milione di volte, e lo scopo di
questo party era
stupire. Lo stesso vale per Fenrir; ti è andata di c**o
perché c’è
Si
guardò
intorno per un po’, poi individuò Tiger e Goyle e
decise di strapazzare loro.
-Tiger, Goyle, sorvolando
sul fatto che
solitamente i fantasmi sono, ehm…più sottili di
voi, cosa diavolo vi è venuto in
mente di usare le lenzuola di Nagini?-
Tiger e
Goyle si avviarono avviliti verso il buffet.
-Bene, direi che sono
rimasti solo i migliori!
Dunque, Lucius e Narcissa, siete convincenti come Mago Merlino e Maga
Magò, ma
non abbastanza per vincere il primo premio…tanto per
cominciare, avreste dovuto
vestire vostro figlio da Re Artù!
Poi…Dohlov, devo
dire che come rapace sei
molto più affascinante…vedi tu se prenderlo come
un complimento. Ma, benedetto
Grindelwald, il becco di plastica no! Sei un mago!-
Doholv raggiunse Tiger e
Goyle, deciso ad
affogare la frustrazione nel Whisky Incendiario.
-E chi
è
rimasto? Ah, Severus! Hanno ragione quando dicono che saresti dovuto
diventare
un Animagus! Il pipistrello è un animale che ti si addice
perfettamente,
però…non so, i pipistrelli me li sono sempre
immaginati appesi a testa in giù,
mi dispiace… Draco! I vampiri mi stanno sulle
palle…Yaxley, le dimensioni da
Frankestein ci sono, ma, per Grindelwald, mancano le viti nelle tempie,
fondamentali!-
Fece una pausa e
guardò l’unica persona che
non era ancora stata scartata.
-Bellatrix
carissima, è stata indubbiamente un’idea originale
vestirti da me. Ma, tesoro,
si vede che quel serpente è un peluche, e ci sono alcune
differenze che
rimarranno sempre, mi dispiace. Tanto per cominciare, io sono un uomo e
tu sei
una donna, io sono grande e tu sei piccola, io sono alto e tu sei
bassa, io
sono appena-avanti-con-l’età e tu sei decrepita,
io sono un gran figo e tu sei
inguardabile, io sono un genio e tu sei scema, io ho ragione e tu hai
torto, io
sono Lord Voldemort, il Signore del Male, MUAHAHAHAHA!-
Gli occhi
di Bellatrix si illuminarono. Era sempre un tale onore, farsi insultare
dal
capo.
-Quindi- disse Morty
–Alla fine ha trionfato
il migliore, cioè io! Un risultato scontato, non
c’è paragone tra me e voi…
osservate, osservate il valore di questa divisa
Hogwartiana…e guardate la
perfetta imitazione della sua bacchetta…e con quale maestria
ho mutato il
colore dei miei occhi in un verde intenso, brillante…per non
parlare, degli
occhiali firmati, e, se salite, la fedeltà con la quale ho
riprodotto la
cicatrice! E, per finire, questa chioma scura,
giovanile…insomma, sono o non sono
tale e quale a Harry Potter?-
I
Mangiamorte applaudirono con ammirazione, poi si misero in posa per
scattare
un’ultima foto ricordo.