Fanfic su artisti musicali > Fun.
Segui la storia  |       
Autore: Mon    17/09/2013    3 recensioni
[Seguito di Some Nights]
La ragazza rimase a fissare quella foto con gli occhi che le si velavano di lacrime; si chiese cosa fosse successo per far si che una storia d’amore bella, anche se un po’ complicata, si fosse ridotta come un palazzo a cui erano state minate le fondamenta. Bisognava intervenire al più presto per evitare il definitivo crollo, ma Laura non sapeva da dove cominciare e Nate non stava facendo niente per provare a salvare quel disastro.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nate Ruess, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Gambler'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bess rientrò in casa e si diresse in salotto; Nate e suo padre erano seduti sul divano a guardare la televisione, in attesa di vedere una partita di basket.
«Chi era?» chiese il padre, senza staccare gli occhi dallo schermo della tv, rivolgendosi a Bess.
«È Laura...»
Bess vide i visi di Nate e suo padre girarsi contemporaneamente verso di lei. «Cosa vuole?» chiese poi il ragazzo. La sua voce faceva trapelare felicità, ma cercò di nascondere questo con l’espressione del viso.
«Non so cosa vuole. Vai a parlarle...»
«Non mi va!» rispose Nate, tornando a poggiare gli occhi sullo schermo del televisore. 
Bess sbottò improvvisamente. «Nate, ti rendi conto che lei è partita da San Francisco, si è fatta tre ore di macchina, di sera, per venire a parlare con te e tu cosa fai? Vuoi rimandarla a casa senza nemmeno esserti degnato di parlarle? Che razza di persona sei?»
Nate tornò a fissare sua madre, colpito. «Va bene, vado!» disse, alzandosi dal divano e dirigendosi verso l’uscita di casa. 
Poggiò la mano sulla maniglia e prima di aprire la porta respirò profondamente, chiudendo gli occhi. Quando fu pronto, girò il pomello e uscì. Laura aveva la testa bassa, si sfregava le mani e batteva i piedi. Era gennaio e nonostante l’Arizona fosse uno stato abbastanza caldo, non era certamente periodo per rimanere fuori casa a lungo e senza una giacca pesante addosso. La fissò qualche secondo prima di rivolgerle la parola; stavano insieme da sei anni e lui non aveva mai smesso, nemmeno per un secondo, di pensare a quanto fosse stato fortunato ad incontrare una ragazza come Laura. Nonostante fosse passato tutto quel tempo la trovava ancora bella come la prima volta che l’aveva vista, per quanto provasse ad essere arrabbiato con lei, per quanto si sforzasse di avercela con lei per quello che aveva detto, non ci riusciva. Ne era innamorato perdutamente e non c’era niente che riuscisse a fargli cambiare idea. 
Adesso, vederla nel giardino di casa, infreddolita, gli provocò l’impulso di andare da lei, stringerla forte e baciarla. Decise di trattenersi, anche se fu molto difficile una volta che Laura alzò lo sguardo e i loro occhi si incontrarono.
Nate scese le scale e si avvicinò alla moglie. «Cosa ci fai qua?»
«Ciao. Sono consapevole che tu sia arrabbiato con me, ne hai tutte le ragioni. Spero solo che tu abbia voglia di ascoltarmi...»
«Sono uscito, sono qui. Dimmi quello che mi devi dire...»
Laura respirò profondamente e abbassò lo sguardo. «Ho sbagliato tutto...» sussurrò. 
Nate non rispose, Laura alzò la testa e lo guardò con gli occhi pieni di lacrime. «Spero solo che non sia troppo tardi per rimediare a tutto questo...»
Il ragazzo passò una mano sulla guancia di Laura, asciugandole una lacrima che scorreva lenta.; lei chiuse gli occhi, inarcando leggermente la testa. «Non dipende da me...» disse Nate.
«Ho preso una decisione...» rese noto Laura.
Nate fece un passo indietro; fissò la moglie e non disse nulla, aspettando che fosse lei a continuare il discorso.
«Tu sai quanto il lavoro sia importante per me, ma la cosa a cui tengo di più nella vita sei tu. Non posso immaginare di passare il resto della vita senza te al mio fianco. Perdonami per tutto quello che ho fatto, consapevolmente o inconsapevolmente. Sono stata una pessima moglie, ti prego però, dammi la possibilità di rimediare.»
«Laura, io non riesco a smettere di amarti, ma tu devi essere sicura...»
«Io sono sicura. Ci ho pensato e ripensato e non posso lasciarti andare via da me. Non riesco a immaginare una vita senza di te...»
«E il tuo lavoro?»
«Ne ho parlato con il mio capo, il mio posto ci sarà sempre, qualsiasi decisione io decida di prendere...»
Sul viso di Nate si stampò un lieve sorriso. Fissò Laura negli occhi, poi, titubante, chiese: «Quindi lo vuoi anche tu questo bambino?»
Laura annuì, sorridente. 
Nate la guardò e, con una punta di preoccupazione nella voce, chiese: «Ne sei sicura? Non lo stai dicendo solo per farmi felice?»
«No amore. Anche io lo voglio un bambino, ma non pensavo fosse il momento giusto, con tutto il lavoro che avevo. Il capo mi ha rassicurato, quindi non c’è più niente che ci impedisca di ampliare la famiglia...» Sorrise e vide Nate fare la stessa cosa; stavolta il sorriso del marito era felice, solare, come lo aveva sempre conosciuto.
Il ragazzo le si avvicinò e la strinse a sé. «Ho temuto davvero di perderti...» le sussurrò all’orecchio.
«Sono stata una stupida, non succederà più. Spero solo che tu mi possa perdonare...»
«Ho già dimenticato tutto. Non torniamo più sopra all’argomento, andiamo a casa e ricominciamo da capo.»





Salve! Eccomi qui con l'ultimo capitolo. *corre a prendere i fazzoletti perché non riesce a trattenere le lacrime*
No dai, non piangiamo adesso. C'è ancora l'epilogo, consoliamoci con questo. Proprio perché non voglio ancora dire addio a questa storia, i saluti li farò alla prossima. Non credevo di affezzionarmi così tanto a questi personaggi, ma anche voi avete contribuito a rendere il tutto troppo difficile da salutare. Grazie per tutti i complimenti con cui mi avete riempito, all'inizio non pensavo davvero potesse finire così. Ero indecisa sul seguito, ma voi avete cancellato tutti i dubbi che mi erano venuti. Grazie, grazie davvero. 
I ringraziamenti finali alla prossima. Vi voglio bene, davvero.
Mon.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Fun. / Vai alla pagina dell'autore: Mon