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Autore: Fujiko_Matsui97    17/09/2013    5 recensioni
Kisshu l'aveva sempre protetta. Non aveva esitato un attimo quando aveva scelto di mettersi il mondo contro. Aveva dato la vita,solo per lei.
Adesso voleva essere Ichigo a salvarlo.
Salvarlo da qualcosa di troppo sbagliato.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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18) le porte del destino [pt.2]

 

 

 

Era la prima volta in vita sua in cui Kisshu desiderasse così ardentemente scorgere l'alba.

Solitamente amava il gelo dell'oscurità, lo nascondevano come un felino pronto ad azzannare la preda con ferocia, ma quel giorno lo facevano stranamente sentire così...scoperto.

Aveva il cuore in tumulto, sapendo che quel giorno poteva anche rivelarsi l'ultimo, per lui. Pensò ad Ichigo, al calore della sua pelle...alle sue ciocche color del sangue, al suo sorriso che aveva il potere di fermargli il cuore e a come arrossiva nascondendo il viso non appena incrociava il suo sguardo.

Voleva ancora vederla, abbracciarla...sentirla.

Voleva fare l'amore con lei, ancora e ancora, lontano da qualsiasi straccio di terra, e in ogni lingua possibile, che si parlasse su Heiwa o sulla Terra, o su qualsiasi altro dannatissimo pianeta!

Aveva perso di vista chiunque, nascosto in quella foresta del colore dell'animo di Aiko e col piccolo microfono-spilla rotto, ma col cuore continuava a sperare.

Sperava, che almeno parte del gruppo fosse vivo.

 

 

Ichigo concesse un'ultimo sguardo alla facciata del Palazzo Reale, prima di socchiudere gli occhi e iniziare la rincorsa, precisa e scattante.

Non ci era voluto poi molto tempo a visualizzare il percorso migliore per le sue condizioni, essendo un gatto poteva arrampicarsi dovunque: infatti, in men che non si dica, anche se dopo qualche balconata di troppo, giunse all'agognato terrazzo.

Al momento di compiere l'ultimo passo, intravide un'ombra che le bloccò il cuore, ma non i sensi:

-MEW LIGHT RIBBON!-

-AAAAHHHH!!! MEW MINTO HEART!-

Le due ragazze si bloccarono prima che fosse troppo tardi, l'una di fronte all'altra, pallide e ansimanti: -MINTO?! Ma che diamine...mi hai fatto prendere uno spavento!-

-Non dirlo a me! Sei sempre la solita cieca e sbadata, non c'è nulla da fare...per poco non mi ammazzavi!-

Ichigo scosse il capo con decisione: -Non tentare di farmi sentire in colpa, bella mia...sai bene che ti avrei ammazzato con enorme piacere!-

E, nonostante il roteare gli occhi al cielo della Mew in blu vestita e la tensione del momento, le due amiche risero. Ichigo le intimò di abbassare la voce:

-In ogni caso è colpa di questa maledetta foresta...è così scura che ogni figura può sembrare quella di Aiko... persino quella di Kei le assomiglierebbe!-

-Bhe, dopotutto hanno gli stessi capelli..!-

MewBerry le tappò la bocca prima che attirasse l'attenzione delle guardie con le sue risate: -Non dovremmo scherzare, sai? Siamo in guerra, dopotutto.-

-Lo so, ma...- Minto adocchiò il volto turbato di Ichigo, mentre il suo veniva drappeggiato da un sorriso amaro -...ci rimane altro, Ichigo-san?-

Solo in quell'istante MewMinto si accorse di quanto tremassero le dita dell'amica, nascoste dai guanti, mentre quest'ultima le rispondeva con aria falsamente fiduciosa:

-No...in effetti no.-

 

 

-Brutto stronzo...- Zakuro chiuse un occhio, sibilando velenosa in direzione della guardia, precisamente la terza che aveva incontrato negli ultimi dieci minuti.

Fortuna aveva voluto che quest'ultima non l'avesse vista: le sarebbe dispiaciuto ucciderne un'altra, poverina!

La fortuna, però, non è mai definitiva: infatti, la Mew Mew era nascosta dietro una fessura, probabilmente della Sala da Pranzo, e mirava decisa con un arco (fortunatamente nei Palazzi Reali vi sono così tante armi da scambiarle per pentole!) la guardia...o almeno, era quello che avrebbe voluto fare...se soltanto quel maledetto uomo si fosse spostato lungo la sua traiettoria!

-Buonasera, Zakuro.-

Quest'ultima ebbe appena il tempo di voltarsi una volta riconosciuta la voce, che una punta affilata le lacerò la carne, inchiodandola alla porta di sequoia: -AH!!!-

Aiko sorrise, carezzando l'arco nelle sue mani delicate: -Ti dirò, sono felice di inaugurare quest'arco con te. Certo, speravo che fossi Ichigo, ma...-

Zakuro si strappò la freccia dalla spalla, macchiandosi le chiome corvine col suo stesso sangue mentre, richiamata la sua arma da Mew Mew, spinse la sovrana così forte da far rovesciare tutte le stoviglie.

-E io speravo non fosse lei, puttana.-

Peccato che Aiko l'aveva trascinata con sè: -Ah-ha...a cuccia, cagnolino, fai il bravo. Non costringermi...- preso un bicchiere scheggiato, lo premette contro la gola della ragazza, che la fissò con occhi lucidi di paura, ma non arrendevoli -...a diventare molto, molto cattiva. Ora dimmi...dov'è la tua leader?-

Al silenzio della Mew Lupo, Aiko ringhiò, le vene ben visibili lungo la sua pelle:

-Dimmi dove si trova Ichigo, ora...oppure io ti ucciderò, ora.- portò le mani lungo la gola della ragazza, stringendo quest'ultima più che poteva, il canino lucente ben in evidenza che stonava con i suoi occhi sanguinari, rise. A più non posso.

Peccato che la risata, come notò la Mew Mew oramai quasi senza respiro, svanì di colpo in un soffocamento, non appena qualcosa di estremamente sottile e affilato fuoriuscì dal suo fianco.

-...E se tu tocchi ancora Zakuro, sarò io ad uccidere te...ora.-

Aiko, con occhi sgranati, si piegò in due e con una mano tremante abbandonò il collo di Zakuro per portarselo alla gola. In quell'istante, sputò sangue nero sulla pelle di quest'ultima.

-Tu..!- si voltò sibilante verso Ryou, i lunghi capelli sporchi di ferite -Non avresti dovuto.-

Approfittando della distrazione, Zakuro, raccolte le forze, alzò la gamba per conficcarla nello stomaco di Aiko, spingendola all'indietro e liberandosi così dalla sua morsa: -Ryou, corri!-

Afferrata la mano del biondino, riuscì a portarlo con lei in salvo un attimo prima che Aiko riuscisse a riprendere in mano l'arco.

La freccia si era conficcata nel portone, ma loro erano vivi. Per il momento.

Zakuro non perse tempo a riposarsi, e corse con il ragazzo verso la foresta, dove si nascosero alla fine di un sentiero: -Scusa per la pessima mira ma...- le mostrò i polsi circondati da manette -...non ho potuto mirare più sopra. Ho le mani bloccate, sono riuscito a scappare dalle guardie, Isei le ha distratte.- la carezzò,dolcemente.

Zakuro tolse la mano di lui dalla sua guancia, macchiata col sangue di Aiko:

-N-non preoccupart...ah...- si accasciò ai piedi di una quercia, stringendosi il braccio con la mano destra.

-Mio dio, Zakuro...- Ryou le osservò la spalla ferita, cercando di non farle troppo male -Hai bisogno di cure...cazzo, c'è sangue ovunque!-

-Ryou.- gli ordinò lei imperiosa, spingendolo via con lo sguardo: -Ho detto che sto bene. Non posso smettere di combattere, non adesso.-

Il ragazzo si specchiò nei suoi occhi color tortora, e per la prima volta convenne che, col potere che aveva quella ragazza su di lui, non poteva fare altro che obbedirle e fidarsi: -D'accordo. Cosa hai intenzione di fare?-

-Devo...trovare Ichigo e avvertirla. Il piano di restare separati non funziona, Aiko continuerà a farci fuori uno ad uno, fino a quando non la troverà...dobbiamo restare tutti uniti. Non può ucciderci tutti.-

-Bene. Andrò io.-

-No.- Zakuro si servì del suo braccio per rialzarsi, leccandosi il dito sanguinante: -Lei e Minto sono sul terrazzo, e non possedendo molta agilità, l'unico percorso che potresti intraprendere è quello delle scale, circondate da guardie...non posso permettere che tu venga preso di nuovo. Tu và a cercare Retasu, era da sola, e ho una brutta sensazione.-

Senza dare il tempo a Ryou di ribattere, corse veloce e saltò, incontro alla notte.

Il biondino mormorò un 'dannazione' e, mentre col cuore recitava una preghiera silenziosa, accese la spilla: -Retasu? Non rispondermi se sei alla struttura dove avevano portato Kisshu e Ichigo...vengo a prenderti.-

 

 

-Vi ripeto che non so niente!- Purin si agitò in mano alle guardie, ma non servì a niente, se non a farli innervosire di più: -Non ti lasceremo andare fino a quando non parlerai!Non vorrai mica che la Regina ti uccida?-

-No, no e poi N...!- la Mew Mew s'interruppe di botto, quando scorse, fulminea, la figura di Taruto all'ingresso del Palazzo. Sorrise: -Anzi, sapete che vi dico? Mi arrendo, siete troppo forti per me!...Ichigo è qui fuori.-

I soldati si fissarono l'un l'altro, confusi, sotto l'impazienza di Purin: -Bhe, che aspettate?! Non vorrete mica che se ne vada!-

-Taci, mocciosa! Se questo è un trucco...-

-Vi giuro che è così...- Purin incrociò mentalmente le dita, dato che fisicamente non era possibile, e sorrise angelica: -Provare per credere, signori miei!-

Una guardia rimase a sorvegliarla, mentre le altre due corsero a vedere, soddisfatti della loro 'intelligenza': -Non siamo mica così sciocchi da lasciarti liber...-

-Salve, cretini.- un Taruto sorridente sferrò un calcio sui denti del primo, che finì agonizzante addosso al secondo: uno rovinò sul pavimento con un trauma così elevato che svenne, mentre Purin riuscì a mettere KO il secondo prima che desse l'allarme.

Osservò soddisfatta il suo Taru-Taru, mentre quest'ultimo si puliva sorridente le mani: -Tempo di pulizie!- si teletrasportò di fronte a lei: -Tutto a posto?-

-Per chi mi hai preso?!- rise lei, afferrandogli la mano: -Forza, corriamo da Kisshu. Ichigo è in grave pericolo!-

 

 

Zakuro sorrise sollevata quando vide Ichigo di fronte all'entrata del Palazzo, trasportare piano Minto, ferita ad una gamba: -Perchè siete scese dal terrazzo? È pericoloso, qui.-

-Appunto.- la leader lasciò che Minto abbracciasse l'amica: -Sono stanca di aspettare, voglio che Aiko esca allo scoperto: è ridicolo, in questo modo stiamo solo allungando l'inevitabile. Ho detto a Minto di restare sopra, al sicuro, ma si è aggrappata ad una gamba e non mi lasciava saltare!-

Guardò l'amica in cagnesco, mentre la Mew in-blu-vestita commentava sprezzante con Zakuro:

-Pensa davvero che affronterà quella psicopatica da sola, illusa lei se pensa che glielo lasceremo fare!-

-Minto vedi, in realtà...-

Allo sguardo interrogativo delle due, la Mew Lupo continuò con un sospiro: -...sono d'accordo con Ichigo.-

-COSA?!- esclamarono assieme le due, prima che quest'ultima gioisse in modo spudoratamente allegro.

-Si, Minto. Noi saremo pronti ad aiutarla, ma è una questione fra loro due, e tale rimarrà, col nostro intervento o senza.-

-Ragazze!- Ichigo si voltò, il cuore a mille: erano vivi. Retasu e Kei, Purin e Taruto, accompagnati da...Kisshu.

Paralizzata, incrociò quegli occhi ambrati splendenti come gemme alla luce del tramonto, mentre i suoi si riempivano di lacrime:

-Ki...sshu.-

L'alieno deglutì, non sentendo più il cuore tanto che batteva: aveva temuto di non rivederla più, non viva, almeno.

-Amore mio...-

Corsero, per quello che potevano data l'emozione, l'uno nelle braccia dell'altra, e fu calore, e amore.

Il loro abbraccio sembrava non finire mai, e parevano come una cosa sola, senza più alcun dolore, come in quella notte di pioggia.

L'alieno passò una mano nei suoi morbidi capelli fragola, prima di ritrarsi per il dolore: Ichigo gli aveva involontariamente toccato il torace.

La ragazza si portò una mano alle labbra, notando l'enorme macchia di sangue che si dilaniava, denso, su quello che restava della sua maglia: -Che hai fatto..?-

-È tutto ok.- si sforzò di sorridere lui, con voce rauca e tossendo sangue, tentando di allontanare il dolore: -Io...-

-È stato bravissimo, ha ucciso ogni guardia nel raggio di mille chilometri!- intervenne Purin in sua difesa, sinceramente colpita. L'alieno sorrise alla sua micetta, mentre sollevava un lembo di quegli stracci per mostrarle la ferita profonda, proprio accanto a quella cicatrice che si era fatto per lei, tanto tempo fa:

-È solo un ricordino gentilmente offerto dalla Aiko Corporation...-

Lei sorrise dolcemente, un po' meno preoccupata: almeno, aveva ancora voglia di scherzare.

Peccato che la voglia passò in fretta a tutti.

-Ma che bel quadretto commovente...- Aiko apparve alle spalle di Retasu, sferrandole un attacco giusto alla nuca, lasciandola a terra in un urlo senza fine.

-RETASU!!!- Kei la afferrò appena in tempo, prima che cadesse in una voragine, ma Aiko lo ignorò:

-Guardatevi, così penosi...sembrate appena usciti da un film sugli zombie, mezzi morti...e ancora non vi arrendete? Devo dire che vi credevo di gran lunga più divertenti...-

-Se divertenti vuol dire che ti faremo vincere così mi dispiace, ma resteremo noiosi tutta la vita!- Mew Minto si staccò leggermente da Zakuro, richiamando la sua arma, ma in un attimo Aiko le fu accanto, e gliela strappò di mano.

-Grazie! Avevo giusto bisogno di un'arma...E adesso a noi, Ichigo.- la distanza fra loro era lunga metri, ma non erano mai state più vicine -Sei davvero egoista, sai? Lasciare che i tuoi amici si riducano così per te...forse ci assomigliamo più di quanto pensassi.-

-Non dirlo neanche...- sibilò la leader, il cuore di MewBerry stretto nella mano sinistra -...non arriverò mai ad essere un mostro come te. RIBBON LIGHT!-

Aiko evocò uno scudo invisibile, e mentre la luce svaniva si teletrasportò al suo fianco, godendosi la sua espressione attonita mentre le strappava dalle mani la spilla Mew, annullando la sua trasformazione.

-No, no, no...non si fa, cara la mia gattaccia.- rise, spigendole la gola contro il terreno, le sue unghie rivivevano il calore del sangue puro della Mew Mew mentre veniva lentamente avvolta dalla magia nera: -Davvero speravi che bastasse questo per farmi fuori? Un po' di disgustosa, innocua...luce?-

-N-no...- biascicò lei, puntandole addosso quei carboni ardenti che erano i suoi occhi di fuoco: -Ma l'amore...quello si.-

Aiko assottigliò gli occhi, pronta a scoccare una freccia nel suo cuore, prima di sentire qualcuno finirle addosso, spingendola lontano. Rise, la sua pelle a contatto con l'impurità di questo mondo: -Kisshu...- tossì, pulendosi la bocca dal terreno -...che bello rivederti, mio principe.-

-Non posso certo dire lo stesso, Aiko.- si posizionò di fronte ad una Ichigo tremante: -Lasciala stare. Lasciaci stare, tutti noi. Sparisci adesso, e forse non ti uccideremo.-

-Molto bene...- annuì lei con interesse e disprezzo: -Vedo che la realtà non vi impedisce di sognare, bambini miei, ma non temete...-

I suoi occhi divennero accecanti di una potente luce nera, mentre il potere la sollevava in aria, rivelando un lato ancora più oscuro di lei, totalmente nuovo e inquieto: -...vi sveglierò presto.-

Kisshu, con le poche forze che gli rimanevano, chiamò a raccolta i suoi sai e li incrociò provocando abbastanza energia da controbattere il suo attacco.

Sembrava una corsa senza fine: ovunque Aiko si trovasse, Kisshu tentava di colpirla, e viceversa. Lingue di fuoco si inseguivano in quella terra oramai maledetta fatta di sogni distrutti, lasciando nient'altro che polvere e distruzione.

Con gli occhi umani e alieni si riuscivano a malapena a seguire i movimenti, precisi come una partita a scacchi, pena la morte.

Ma la speranza vi era ancora, almeno fino a quando Kisshu non ruzzolò a terra. Definitivamente.

Ichigo, le lacrime agli occhi, corse urlando il suo nome, e per l'alieno non vi fu mai musica più dolce.

Il tutto fu così veloce che nemmeno gli altri riuscirono a mettere a fuoco la situazione: Ichigo notò solo Aiko mirare la freccia dall'arco di Minto dritta al suo cuore, sorridente mentre sibilava un 'addio' tanto rapido quanto aspro, poi qualcosa la coprì, avvolgendola nell'oblio.

Tutti...le sarebbero mancati tutti.

Era la fine. Se lo sentiva.

Con gli occhi serrati e il cuore aperto, mentre ricordava tutte le sue avventure e momenti speciali condivisi con la squadra Mew Mew, sentì solo la stoffa che odorava del ragazzo che amava sotto la sua pelle, stretta in un abbraccio, e l'urlo agghiacciante di Kei.

Poi più nulla.

 

 

Quando Kisshu udì il silenzio, non sapeva se fosse ancora vivo.

Il suo cuore era fermo, ma riusciva ancora a sentire la morbidezza della pelle di Ichigo sotto le sue mani. Aprì cauto un occhio ma, a causa della sua vicinanza alla ragazza, vide tutto buio, sentì solo le lacrime asciutte di lei sul suo volto.

Si staccò piano, lasciando che la sua micetta, la quale tremava, potesse osservare lo spettacolo alle spalle di lui.

Quando anche quest'ultimo si voltò, gli occhi divennero sbarrati, il cuore di nuovo aveva ripreso a battere, ma fu Retasu a rubargli le parole, in un singhiozzo sollevato:

-Pai...-

Quest'ultimo, figura fiera illuminata dal crepuscolo, rivolse uno stanco ma dolce sorriso a quest'ultima, mentre con la mano destra ancora manteneva la spada insanguinata dentro al cuore di Aiko che, Kisshu notò, respirava ormai sempre di meno.

La regina scivolò sul terreno, mentre con le dita sottili artigliava la stoffa della maglia di Pai: -Traditore...- sibilò, ansimante, cercando di riprendersi la vita che le stava scivolando dalle mani.

L'alieno le sorrise cinico, mentre non osava interrompere il contatto visivo: Aiko intravide in quelle pupille tutto l'odio e allo stesso tempo l'amore per la vita che lei non aveva mai avuto, e che aveva fatto di tutto per cancellare da Heiwa.

-Non potevo lasciar correre...- in una veloce mossa strinse maggiormente il manico intarsiato d'oro, tesoro di generazioni e generazioni dei Sendo, affondandolo ancora di più, morbidamente e profondamente, nel suo cuore, lasciando fuoriuscire tutta la sua cattiveria rappresa:

-Non farai altro male ai miei amici, Aiko. Non più.-

La Sovrana, memore nell'Aldilà di quegli occhi che emanavano tutta la passione più infuocata e nera, in un ultimo alito di vita emise l'ultimo, freddo respiro.

Pai rivolse un'ultima occhiata a quegli occhi vitrei e spenti prima di sfilare adagio la lama dal corpo. Esausto, si soffermò sul volto di Kisshu, che gli rivolse un sorriso commosso, prima di avvicinarsi a lui e cingergli le spalle con le dita:

-Sapevo che saresti tornato.-

-E io sapevo che l'avrei fatto.-

Kisshu stava per rispondergli con un sorriso, quando la riappacificazione fu interrotta bruscamente da un singhiozzo di Ichigo, chinata su una Minto a terra e con una freccia conficcata nel cuore.

Entrambi corsero da lei e dagli altri, mentre lacrime bollenti cadevano sulla Mew Mew, la quale si sforzava ancora di sorridere:

-Ragazzi...state tutti bene...che meraviglia...-

Tossì piano, e Zakuro posò una mano sulla base della freccia, sforzandosi di non piangere: -E anche tu starai bene, Minto, te lo prometto...e torneremo a casa, tutti assieme.-

Fece per sfilare la freccia, ma la presa decisa di Minto la bloccò, e la Mew Lupo intravide un'ultimo bagliore di determinazione nei suoi occhi castani: -No.-

Lasciò la sua mano, poggiando il capo sul terreno: -Non c'è niente da fare, Zakuro...voglio solo stare accanto a voi, prima di non vedere il nulla.-

Retasu si portò, singhiozzante, una mano alla bocca, come per reprimere il dolore:

-T-tu...resterai sempre con noi, Minto. Sempre...-

Quest'ultima sorrise, e prima di chiudere gli occhi teneramente, si voltò verso Ichigo e Kisshu, mano nella mano, e posò la sua su quell'unione di anime:

-Ichigo-san...mi mancherà la tua camminata da scimmia...-

Ichigo stava per risponderle per le rime, ma Kisshu convenne che non era il momento. Minto rise debolmente alla scena:

-Siate felici, vi chiedo solo questo. Il mondo ha bisogno di voi...e Kisshu...se la fai soffrire ti ammazzerò, te lo giuro.-

L'alieno le sorrise, una lacrima solitaria gli scendeva lungo la guancia.

-Addio...amici miei...-

-NO!MINTO!- Kei la prese in braccio, tremante, e Minto chiuse gli occhi, serena:

-Ti amo, Kei...non dimenticarlo...-

Un tuono più forte degli altri scosse il cielo fino a quel momento silenzioso, e fu l'unico rumore che riuscì a coprire l'urlo disperato dell'uomo.

Era la fine.

Stavolta, lo era davvero.

 

 

 

Epilogo

 

-Sei davvero sicuro?-

Lui sorrise dolcemente, il volto consumato dal pallore, mentre annuiva, permettendo alla ragazza di abbracciarlo sospirante:

-Allora buona fortuna, Kei...sono sicura che starai bene.-

L'uomo carezzò i capelli di Ichigo-san, sapeva che ne avrebbe sentito la mancanza: non appena aveva sentito di quel locale a Londra, aveva subito colto l'occasione e fatto domanda come cuoco, classificandosi come uno dei primi.

Aveva bisogno di staccare la spina, doveva andarsene. E voleva.

Con un ultimo sorriso rivolto ai suoi amici, entrò nella navicella con Isei e viaggiò verso l'infinito.

All'interno il banchetto continuava a rallegrare almeno un minimo l'atmosfera ma, Ichigo convenne stringendo poco la mano di Kisshu, senza Minto non sarebbe mai stato lo stesso.

 

Il giorno dopo la battaglia aveva avuto luogo il funerale nell'angolo più luminoso della foresta, e migliaia di colombe avevano spiccato il volo.

Zakuro non era riuscita a guardare mentre Pai, togliendole il cuore, l'aveva riposto nel bauletto più prezioso del castello, protetto da una teca.

Era stato allora che una scintilla blu si era librata dalle labbra dell'ex Mew Mew, entrando fluida nel corpo di un elegante cigno, che con un cenno del capo prese a nuotare lontano, nel fiume.

Tutti erano rimasti ad osservare, a bocca aperta, la scena, fino a quando Retasu non aveva stretto, solidale, la mano di Zakuro:

-Il suo animo, ora...resterà sempre con noi.-

-Così come il suo corpo.- Pai era tornato nel gruppo, rivolgendo uno sguardo muto al Palazzo Reale: Kei non era riuscito a partecipare, troppo il dolore...nonostante la malinconia, come poteva biasimarlo?

 

-Pai, cosa stiamo festeggiando?-

Ichigo sbattè le ciglia, frastornata dalla voce di Kisshu che aveva interrotto il suo flusso dei pensieri.

Era passata una settimana da quel giorno, ma la Mew Mew non poteva, e non doveva, dimenticare.

-Il nuovo Re...- sorrise il fratello, mentre Kisshu lo osservava in maniera interrogativa, sentendo qualcosa di freddo e duro sulla sua testa: -...tu.-

Ichigo sentì il cuore a mille e gli urletti di congratulazioni degli altri le ferirono le orecchie, ma con la coda nell'occhio notò il suo amato sorridere e sfilarsi la corona dalla testa:

-Non posso accettare.Non ne sono degno.-

-Non dire sciocchezze! Hai liberato questo regno dal Male!- si udì una voce sconosciuta dal pubblico, che lo fece scoppiare a ridere.

-Oh, andiamo, mi ci vedreste con uno scettro in mano e un mantello addosso a dare ordini?! Re significa aristocrazia...-

Andò verso i tesori e porse lo scettro a Pai:

-...coraggio...-

Ichigo, con un sorriso e di nascosto, avvolse Pai in un morbido mantello blu, ignorando le sue proteste:

-...e purezza d'animo.-

Infine s'inchinò di fronte al fratello, sorridendogli con aria da fetente:

-Motivo per cui, popolo, dovreste dare un benvenuto al nuovo Sovrano di questo meraviglioso pianeta!-

Pai ebbe appena il tempo di aprire la bocca per ribattere che la sua voce fu coperta dalle urla e dalla musica del pubblico, oramai in delirio.

Con aria assassina sorrise a Kisshu: -Sei un delinquente.-

-Lo so...- rise lui -...per questo non potrei mai essere Re, non credi?-

Il fratello sospirò: -Forse hai ragione...sei troppo uno spirito libero, ma mi devi promettere una cosa.-

Cinse le sue spalle con determinazione: -Qualsiasi problema tu abbia, non esitare a venire qui, intesi?-

-Certo.- il fratello gli sorrise rassicurante, mentre lanciò uno sguardo a Taruto che giocava con Purin: -Lui...sarà un sovrano migliore di te, lo sai?-

-Indubbiamente.- sorrise Pai -Inutile chiederti che farai adesso, dico bene?-

Kisshu rise prima di allontanarsi: -Lo sai meglio di me, Pai...l'hai sempre saputo!-

 

 

__________________________________________

 

Ichigo respirò profondamente: l'attività di restauro del pianeta era sconvolgente, in così poco tempo l'aria era nuovamente pulita sia lì che sulla Terra, il veleno distrutto e il villaggio ricostruito.

Sorrise: era felice. Immensamente felice.

Di quel verde, di quell'azzurro così puro...e del miele negli occhi di Kisshu.

-Sempre solitaria, eh, bambolina..?-

La Mew Mew si voltò imbronciata verso di lui, un lampo di eccitazione nei suoi occhi: -Si vede che non mi conosci bene, Ikisatashi...-

L'alieno imprigionò le labbra color della rosa più pura che esista con le sue:

-Mmmh...dici? Allora scommettiamo che indovino la tua reazione?- mormorò prima di sollevarle la gonna e di ricevere un pugno nello stomaco: -Ma...maniaco!!! Eddai, lo sai che mi dispiace farti del male...-

Kisshu avrebbe voluto dirle tante cose, a partire dal fatto che gli provocava tante ferite corporee...ma ne guariva altrettante laggiù, nel suo cuore.

Ma sentiva che c'era tempo per farlo.

Kisshu rise e la strinse più forte: -Parlando di cose serie...voglio che sia tu a decidere del nostro futuro, almeno in parte. Voglio che sia tu a decidere, Ichigo: torneremo sulla Terra?-

La ragazza annuì piano: -Questo luogo è bellissimo, ma i brutti ricordi sono troppi e...aspetta, che vuol dire almeno in parte?!-

Kisshu sorrise malizioso, prima di inginocchiarsi di fronte a lei, le mani oramai fuori dalla tasca: -Scommettiamo che indovino anche questa, di reazione..?-

Ichigo lo fissò imbambolata, il respiro accelerato, mentre la luce che splendeva dall'anello si rifletteva nei suoi occhi.

Sorrise, tesa, cercando di nascondere la sua felicità per burlarsi di lui un'ultima volta, in quel giorno speciale: -E se non te la mostrassi mai?-

-Non saresti così cattiva...- Kisshu rise teso, per la prima volta nella sua vita, ma anche speranzoso: -...signora Ikisatashi.-

L'unica cosa che l'alieno sentì, dopo quel momento meraviglioso nel quale Ichigo non fece altro che stringerlo forte a sé, fu la gioia di un nuovo giorno, luminoso perchè condiviso, e splendido perchè inaspettato.

Non avrebbe mai più desiderato la luce del Sole, sapeva con certezza che gli sarebbero bastati per sempre gli occhi nocciola di Ichigo per illuminare la sua anima.

Con la consapevolezza che, finalmente, la sua Vita poteva avere inizio...

...e nel migliore dei modi.

 

 

 

 

 

 

__________________________________

 

Finita.

Stavolta, è finita davvero...

 

Non mi ammazzate. Intendevo la storia! XD

Ho pubblicato (finalmente) questo chappy per augurarvi buona ripresa della scuola! :P

Vi adoro lettori! *-*

E vi ringrazio tantissimo per aver condiviso ogni rigo, ogni parola con me, come un tesoro che non aspetta altro di essere scoperto...sono commossa sul serio, devo tantissimo a questa storia, e non posso fare a meno di sentirmi soddisfatta, nonostante sappia che mi avete odiata nel finale >-<''

Detto questo, spero di piacervi almeno la metà di quanto voi piacciate a me :)

Vorrei darvi la conferma di un seguito di questa storia, stavolta con la coppia Taruto\Purin in primo piano!

Non ho ancora deciso un titolo, ma credo lo riconoscerete dall'inconfondibile inizio con la parola “when”...spero abbia successo!*-*

Procediamo! La storia mi ha dato molta soddisfazione sotto certi aspetti che hanno portato alcuni lettori ad inserire la storia nelle preferite, e portato me a diventare persino una delle scrittrici preferite! (piange) Per cui grazie!

Grazie anche a chi l'ha impostata come storia ricordata o seguita, con recensioni e non, spero vi sia piaciuta!

Concludo infine con l'abbraccio più grande, quello dato alla MIA (?) ichigo_sakura (Icchy!*.*), che mi ha inserito in ogni sezione possibile continuando ad inoraggiarmi con le sue recensioni, e alla radiosa Raf96, che si è sempre fatta sentire pronta a commentare e a mettermi di buonumore!:D
Vi amo sezione 'Tokyo Mew Mew', ci vediamo alla prossima storia, sperando che la seguirete! <3

 

 

Un bacione dalla vostra... :)

 

- FM.



 

   
 
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