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Autore: KiSSeop    17/09/2013    1 recensioni
TaoRis; 
«"Vieni a trovarmi", hm? Mi sa proprio che lo farò»
[...]
“Prima non sapevo dove andare, non avevo un posto da poter chiamare ‘casa’.
Ma da quando è arrivato Tao tutto è cambiato; voglio vederlo, voglio andare da lui”
Liberamente ispirata ad un'altra opera;
Enjoy it~
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kris, Kris, Tao, Tao
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano le dieci del mattino quando Tao, in punta di piedi, fece ben attenzione a non emettere alcun rumore mentre si apprestava ad uscire dalla porta di casa.
-Dove vai a quest’ora?- esordì una voce alle sue spalle.
-UAHHH!- urlò Tao, preso alla sprovvista. Voltandosi notò che il suo coinquilino Kris Wu Fan era molto più vicino di quanto si aspettasse.
-Che diamine ti urli?!- lo rimproverò, colpendogli leggermente la testa. –Perché stai uscendo così quatto quatto? Cosa mi hai rubato ‘sta volta?-
-Stavo andando a lavoro!- esclamò Tao, nervoso. –Stavi dormendo e non mi andava di svegliarti-
-Capisco- si limitò a rispondere Kris grattandosi il capo, avvicinandosi sempre di più. –Come mai hai gli occhi così rossi? Notte in bianco?- chiese guardando il coinquilino dritto in faccia, sollevandogli delicatamente il mento con la mano.
-Ma che dici, è solo una tua impressione!- rise nervosamente Tao, onde evitare sospetti. “Secondo te di chi è la colpa, brutto idiota?! A causa tua non ho chiuso occhio!” pensò, metà tra l’essere furioso e imbarazzato.
-A-adesso sarà meglio che vada, non vorrei fare tardi!- esclamò, facendo per afferrare la maniglia. Girò più volte il pomello e spinse con forza la porta, ma questa non dava segni di volersi aprire. –Che diavolo succede a questa stupida porta?!- urlò in preda al panico, preoccupato di rimanere in presenza di Wu Fan anche solo un minuto di più.
Kris sospirò leggermente -Lascia, faccio io- disse avvicinandosi alla porta. Tao riusciva a sentire il corpo del più grande premere leggermente contro la sua schiena, trattenendo il sospiro. Poteva avvertire la punta delle sue orecchie cambiare gradualmente colore, diventando dello stesso tono dei suoi capelli.
Kris maneggiò un aggeggio riposto sopra la porta, all'altezza delle loro teste. –Neuroni in vacanze, eh? Come pensavi di uscire se questo era ancora chiuso?- disse indicando il lucchetto di sicurezza.
-A-ah… non me n’ero proprio accorto…- si scusò Tao, deglutendo imbarazzato. –Adesso devo proprio andare-
-Aspetta!- lo fermò Kris, afferrandolo per un braccio prima che fuggisse via. –Stavo pensando… che ne dici se questa settimana ti porto a cena fuori, eh?- gli sorrise imbarazzato, accorgendosi successivamente della troppa enfasi messa nel pronunciare quelle parole.
-Ah… non credo ce ne sia bisogno…- rispose l’altro sbattendo più volte le palpebre sorpreso da quella proposta improvvisa, mentre il rossore sulle sue gote non accennava ad andarsene.
“Ma come diavolo fa?” pensò. “Guardalo, tutto tranquillo, che mi chiede di uscire… e io non ho chiuso occhio. Possibile che sia una mia inutile paranoia? Magari non ricorda niente…
-Davvero, ci terrei a portarti fuori per una volta- continuò a sorridere Kris, accarezzando dolcemente i capelli di Tao.
-Adesso vai, non voglio farti tardare-
-Già… allora vado, a dopo- lo salutò l'altro, con la testa tra le nuvole. Chiuse la porta e pensò al tono dolce di Kris di qualche istante prima, per poi scuotere violentemente il capo, imbarazzato. “Non posso perdere la testa per certe cose!”. Scese le scale di corsa, dirigendosi verso il negozio. Durante tutto il tragitto però, non smise di pensarci neanche per un secondo.
“Possibile che fosse tanto ubriaco? Mi avrà scambiato per qualcuno? Forse per la sua ragazza… Già, la sua ragazza. Non me ne ha mai parlato prima d’ora, possibile che davvero ce l’abbia? Uno come lui? Ahhh…” sospirò Tao, portandosi le mani alla testa, arruffandosi i capelli. -Aish, devo smetterla di pensarci. Dannato Wu Fan!- imprecò tra sé e sé, ad alta voce.
-Hm? Dici a me?- gli chiese SuHo, che al momento si trovava fuori al negozio a spazzare l’ingresso. –Ben arrivato!- lo accolse con uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti.
-Ah, SuHo-hyung… mi metto subito a lavoro!- lo salutò a sua volta Tao con un lieve inchino, entrando nel negozio e avvicinandosi ai grossi scatoloni da riporre sui ripiani alti degli scaffali.

Dopo quasi una giornata intera di lavoro, Tao era ancora a rimuginarci su.
“Che stupido” pensò. “Non riesco a togliermelo dalla testa. Quel bacio… quel sapore… forse è stato tutto un sogno? No, ero sveglio, ricordo bene quella sensazione”. Scosse la testa per la centesima volta.
Scatolone dopo scatolone, Tao cercava di togliersi i cattivi pensieri dalla mente col lavoro. Purtroppo, distratto da questi, non si accorse di aver riposto male uno scatolone, il più pesante tra l’altro.
Non fece in tempo a rimediare che questo vacillò, finendogli addosso, facendolo cadere dal piccolo scaletto utilizzato per arrivare così in alto. Con un forte schianto, Tao sbatté la spalla contro il pavimento. SuHo accorse immediatamente.
-Tao!! Stai bene?!- urlò in preda al panico, vedendo il suo dipendente steso a terra. –Bisogna chiamare un’ambulanza!-
Tao si raddrizzò leggermente, emettendo lievi lamenti per il dolore. –Non ti preoccupare, Hyung… non ce n’è bisogno- disse tenendosi la spalla.
SuHo gli diede una mano ad alzarsi, facendo ben attenzione alla zona urtata. Decise di chiamare comunque aiuto. –Kris-sshi? Sono SuHo. Vieni al negozio, Tao è caduto e probabilmente non è niente di grave, ma forse è meglio se ci sia anche tu qui!-
-ARRIVO SUBITO!- urlò Kris dall’altro capo del telefono, così forte che anche Tao poté udire le sue parole al di fuori dell’apparecchio telefonico.
Una decina di minuti dopo, spalancò la porta del negozio un ragazzo affannato e sudato, dall'aria piuttosto preoccupata.
-Dov’è Tao?!-  urlò guardandosi intorno, respirando a fatica.
-Sono qua giù- fece segno Tao, che si premeva una busta con del ghiaccio sulla spalla.
Non appena lo vide, Kris si sentì improvvisamente sollevato; era ancora tutto intero, aveva solo la spalla un po’ malandata. Pensò che sarebbe potuta andare molto peggio e tirò un sospiro di sollievo.
-In ogni caso il turno di Tao era finito, ti ho chiamato in modo che potessi accompagnarlo a casa- affermò SuHo, dando una pacca sulla spalla di Kris.
-Ah… sì grazie, hai fatto benissimo a chiamarmi- sorrise Kris, ancora un po’ scosso per la paura. –Allora andiamo?- fece cenno a Tao, affinché lasciassero il negozio.
-Andiamo- ripetette Tao, alzandosi dallo sgabello e riponendo la borsa del ghiaccio all’interno della cella freezer del negozio. –Ci vediamo, SuHo-hyung!-
-Rimettiti in fretta, Tao. Ciao Kris!- li salutò SuHo, sorridendo come al solito.

Una volta che i due furono fuori dal negozio, Kris afferrò la mano di Tao, stringendola mentre camminavano.
 –Sono felice che non sia successo nulla di grave- sorrise, emettendo un lieve sospiro.
Un brivido percosse la schiena di Tao. Non che gli piacesse particolarmente essere toccato, ma quando lo faceva Kris era davvero piacevole. Si ricordò improvvisamente della sera precedente, e con uno scatto lasciò la presa della mano del coinquilino.
-C-c-c-che ti prende?? Posso camminare benissimo da solo, se è questo quello che cercavi di fare…-
-Non era questo il mio scopo, volevo solo tenerti la mano. Mi andava- rispose Kris riafferrandola, imperterrito. Che Wu Fan fosse una testa dura ormai l’aveva capito da tempo, era il tipo che non accettava un no come risposta.
-Ma siamo per strada, e inoltre siamo due ragazzi… è imbarazzante!- esordì Tao, fissando a terra imbarazzato.
-Io non ci vedo nulla di male- sorrise nuovamente Kris guardando avanti a sé, stringendo più forte la mano del coinquilino.
 Tao decise di non replicare oltre; dopotutto gli piaceva. Kris poteva essere scorbutico delle volte, molte volte, ma ci sapeva fare. Sapeva come trattarlo, sapeva come farlo sentire meglio.
-So che forse non dovrei dirlo ma… sono contento che tu sia infortunato- ridacchiò dopo qualche minuto di silenzio. –Ti sei preso cura di me così bene quando ero a letto che non sapevo proprio come avrei potuto ricambiare. Questa che mi si presenta adesso mi sembra un’ottima occasione!- continuò, con un velo di entusiasmo nella voce.
-Come puoi dire di essere felice per una cosa del genere?- sottolineò Tao, un po’ irritato. –Per me è una scocciatura! Come posso continuare a lavorare così? Che noia!- sbuffò.
-Fossi in te non mi lamenterei, dopotutto sarai viziato dal sottoscritto e dalla sua cucina!- affermò Kris portandosi una mano al petto, orgoglioso.
Tao arrossì e ringraziò il cielo che Kris non lo stesse guardando.
-In effetti l’idea non sembra così male… ma non volevi portarmi a cena fuori?- rise, cercando di prendere alla leggera quella proposta sulla quale aveva riflettuto tutta la giornata.
-Per quello ci sarà tempo. Prima pensa a rimetterti in sesto!- lo rassicurò il suo coinquilino, stringendo dolcemente la sua mano accarezzandone le dita affusolate. –A proposito, come ti senti adesso?-
-Mi fa ancora male la spalla, ma è davvero migliorata rispetto a prima- osservò Tao, muovendo leggermente il braccio in modo da testarne il dolore.
-Vedrai che con un po’ di riposo si sistemerà tutto-.
Tao annuì. Era certo delle parole di Wu Fan, che sarebbe bastato solo un po’ di riposo per rimettersi in sesto. Chissà, magari avrebbe potuto approfittare della gentile offerta del suo coinquilino, quella di farsi ‘coccolare’. Ci pensò un po’ su finché non arrivarono al loro appartamento; erano le nove e ancora non avevano cenato.
-Sarà meglio darsi da fare!- esordì Kris, rimboccandosi le maniche e dirigendosi ai fornelli. Non aveva in mente di preparare chissà quale manicaretto, era sicuro che Tao fosse stanco dopo una giornata del genere e quindi aveva intenzione di cucinare qualcosa di semplice. Purtroppo tutto quello che trovò in dispensa fu del ramen istantaneo, ma Tao insistette per mangiarlo.
-Non capisco come tu possa essere felice di mangiare questa roba- osservò, poggiando la ciotola di ramen fumante davanti al suo compagno infortunato.
Tao sorrise. –Quando non ti conoscevo ancora, circa un mese fa, questo era il mio piatto quotidiano. Mangiavo ramen ad ogni pasto, era davvero nauseante nonostante continuassi a cambiare marca e tipo di condimento. Dopo che mi hai accolto in casa tua e mi hai sfamato ogni giorno con cibi sani e freschi, questo sapore familiare mi era decisamente mancato!- esclamò entusiasta, con gli occhi che gli brillavano. Kris non gli aveva staccato gli occhi di dosso durante il racconto, notando tutti i suoi muscoli facciali muoversi all’unisono mentre pronunciava quelle parole. Il suo sguardo era nostalgico, le sue labbra sorridevano mentre raccontava quell’aneddoto e Kris non poté fare a meno di notarlo.
-Adesso sarà meglio mangiarlo, prima che si freddi!- esclamò, portando la mano al tavolo per afferrare le bacchette ma si fermò improvvisamente avvertendo un terribile dolore alla spalla.
-Uaargh!- emise un lamento straziante che fece subito alzare lo sguardo di Kris.
-Che succede?!-
-Purtroppo per oggi sarà meglio non sforzare il braccio…- disse a bassa voce Tao, limitandosi a fissare la tazza di ramen.
-Potresti mettere la testa nella ciotola e mangiare!- affermò l'altro, quasi come se avesse avuto un’idea geniale.
-E rischiare un ustione di terzo grado per un po’ di ramen?! Mi prendi in giro per caso?-
Kris lo fissò per un attimo. -Aish- esclamò, spostandosi di posto e avvicinandosi a Tao. –Da’ qua le bacchette, ci penso io-
Gli occhi di Tao s'illuminarono improvvisamente. –Hai… hai intenzione di imboccarmi, Wu Fan? Sul serio?- continuò a ripetere incredulo del gesto dell’amico. –Potrai essere duro quanto vuoi all’apparenza, ma dentro sei un angelo! Un dono del cielo! Ahhh~- esclamò chiudendo gli occhi e aprendo la bocca, in attesa del suo primo boccone.
-Wah! Scotta scotta scotta! Non potresti soffiarci un po’ sopra prima di darmelo…?- abbozzò un sorriso, spaventato dal probabile insulto che Kris gli avrebbe rifilato dopo una richiesta così stupida.
-…- Kris non parlò; immerse nuovamente le bacchette nel ramen e tirò fuori una manciata di spaghetti sottili, li avvicinò alla bocca e lentamente ci soffiò su un paio di volte. –Ecco, adesso vanno bene, apri la bocca-
-Ahhh~- spalancò nuovamente le sue fauci Tao, attendendo impaziente il boccone che questa volta arrivò della temperatura giusta.
–Adesso sì che va meglio! Sei fantastico, Wu Fan!- gli sorrise contento, soprattutto perché aveva accontentato anche la sua richiesta più idiota.
Boccone dopo boccone, la ciotola finì in fretta. Tao afferrò il bordo della scodella con una sola mano, portandosela alla bocca per berne il brodo. Kris osservò attentamente il suo pomo d’Adamo fare su e giù per deglutire e si inumidì le labbra. Tao era eccitante anche mentre faceva le cose di tutti i giorni.
-Ti sono infinitamente riconoscente, Wu Fan! Questo ramen ci voleva proprio!- lo ringraziò ancora una volta Tao, poggiando la ciotola sul tavolo. –Adesso ci vuole solo una bella dormita!- disse levandosi in piedi, dirigendosi goffamente verso il letto.
-Beh? Dove hai intenzione di andare?- lo richiamò Wu Fan.
Tao si girò subito mostrando una faccia implorante, sporgendo leggermente il labbro inferiore in avanti. –Wu Fan… hai visto che mi sono infortunato oggi... non vorrai farmi dormire a terra, spero!- affermò, sbattendo più volte le lunghe ciglia sottili.
-Non è questo ciò che intendo- si portò una mano alla testa Kris, sospirando. –Hai intenzione di andare a dormire con tutti i vestiti? Levali!-.
-Oh- esclamò Tao, guardandosi gli indumenti. –Non mi ero proprio accorto di essere ancora vestito! Vado in bagno a cambiarmi e--
-Perché in bagno? Cambiati qui-
-Q-qui? Perché?- chiese Tao, titubante.
-Come perché? Ti ricordo che oggi sei caduto, e se ti fossi fatto male da altre parti? Devo ispezionarti- osservò Kris annuendo col capo, mettendosi a sedere sul bordo del letto. –Avanti, spogliati-
-O-okay… - acconsentì Tao, prendendo per i lembi il tessuto della sottile maglia a mezze maniche per poi sfilarla delicatamente, in modo da non sfiorare la zona dolorante.
Kris, intanto, si godeva lo spettacolo. Trovava eccitante la visione di Tao intento a spogliarsi davanti a lui, quasi come se lo stesse facendo per lui. Ghignò leggermente non appena Tao scoprì il torace ben scolpito, dovuto probabilmente a tutti quegli anni di wushu che una volta aveva accennato di aver fatto.
Sì, decisamente lo eccitava. Non aveva mai provato quel tipo di attrazione verso un ragazzo, contando che spesso aveva visto LuHan svestito. Lo scrutò ancora un po’ mordendosi il labbro, finché Tao non lo riportò alla realtà.
-…Wu Fan? Allora? Noti niente di strano?- gli chiese contorcendosi leggermente all’indietro per guardare diverse zone del suo corpo.
-Hm? Ah… sì, allora…- scosse velocemente il capo Kris, segno che aveva tutt’altro in mente. Si avvicinò al fisico dell’altro e lo analizzò affondo; scrutò attentamente la schiena per poi poggiare le mani sui suoi fianchi nudi, cosa che fece sobbalzare immediatamente Tao.
–Nngh…!-
-Oh, non dirmi che qui ti sei fatto male!- si allarmò Kris.
-No… è solo che… non me l’aspettavo, ecco- confessò a bassa voce Tao, imbarazzato.
Kris sorrise. -Scusa, farò più attenzione la prossima volta- gli sussurrò all’orecchio, sfiorandolo leggermente con le labbra.“Basta così poco a farlo eccitare? Che bambinone, è adorabile” pensò, mordendosi il labbro inferiore. -Comunque qui pare non ci sia niente di rotto, meglio assicurarsi che anche laggiù sia tutto apposto- aggiunse, indicando in basso.
-C-c-che intendi dire…?-
-Che devi togliere i pantaloni, adesso-
La voce ferma di Kris aveva fatto rabbrividire Tao, che ci pensò un attimo su. –Lo faccio solo se la smetti di guardarmi in quel modo, sei inquietante!-
-E in che modo ti starei guardando, scusa?- assottigliò gli occhi Kris, curioso della risposta.
Tao lo fissò dritto in faccia. Era sicuro che sapeva bene in che modo lo stava fissando, stava solo facendo il finto tonto.
-Sei meschino-
-Basta con le chiacchiere e via i pantaloni, su!- sorrise Kris, battendo le mani.
Tao si rassegnò e con una mano si allentò la cintura. Sbottonò la patta dei jeans facendoli cadere a terra, scoprendo le sottili gambe bianche e rivelando un paio di slip verdi, la cui scritta sull’elastico portava il marchio “Gucci”.
-Wow… sembrano quelle di una donna!- commentò Wu Fan, adocchiando le gambe. –e possibile che anche le tue mutande debbano essere firmate? Preferisci morire di fame piuttosto che essere vestito come un pezzente?-
Tao si portò le mani al volto –potresti non essere così imbarazzante, per favore?- lo rimproverò, cercando di nascondere il rossore delle guance.
“Adorabile” continuò a pensare Kris. Quando Tao era imbarazzato non poteva resistergli, l'espressione che faceva ogni volta era la sua preferita. Gli occhi dell’altro continuavano ad evitare quelli di Wu Fan, cosa che lo faceva impazzire. Le ragazze le aveva sempre preferite aggressive, a volte scontrose; perché adesso aveva perso la testa per un tipo dolce, premuroso, timido ma soprattutto un ragazzo?
-A-allora... vedi niente sulle mie gambe…?- gli chiese Tao, facendo una lenta giravolta su se stesso.
-Nah, le gambe sono perfette, immacolate. Adesso non resta che controllare un solo posto…- Kris allungò la mano verso gli slip dell’altro, sfiorandoli appena sul davanti prima che il compagno si retrasse.
-C-C-CHE C- CHE COSA DIAMINE FAI TU BRUTTOrfhifdiejdf—urlò Tao in preda al panico, rifugiandosi contro un angolo per la vergogna.
Kris strabuzzò gli occhi in direzione di Tao, che continuava a rotolarsi a terra avvolto in una coperta. -Certo che tu sei---
-NON DIRE NIENTE! NON-DIRE-NIENTE!!! POTREI MORIRE DALL’IMBARAZZO, AISH!- continuava a urlare l'altro in preda al panico, probabilmente preso da una crisi isterica.
-Sei veramente dotat---
Tao si gettò sul coinquilino serrandogli la bocca con una mano. –HO DETTO DI NON DIRE NIENTE!- urlò nuovamente, rischiando di collassare per la vergogna.

Qualche minuto dopo Tao era seduto sul letto, avvolto dalla stessa coperta di prima che portava fin sopra la testa, lasciandosi visibile solo il volto, e in mano stringeva una forchetta. Wu Fan si trovava ad almeno un metro e mezzo di distanza da lui.
-Tao, posa quella forchetta!-
-Non ti avvicinare!- urlò l'altro, sventolando la sua arma. –Che tu sia dannato, Wu Fan! Giuro che se durante la notte ti avvicini ti stacco un braccio a morsi, e poi ti accoltello con la forchetta!-.
Kris roteò gli occhi –Giuro solennemente che non mi avvicinerò, quindi adesso dormi!- lo richiamò prima di spegnere la luce.
Tao poggiò con rabbia la testa sul cuscino, posando la forchetta vicino a lui.
“…stupido, stupidissimo Wu Fan. Come ti viene in mente una cosa del genere?! Sei un idiota, uno sciocco, un bastardo!”pensò serrando con forza gli occhi, addormentandosi poco dopo con le gote ancora in fiamme. 
  
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