17/09/2013
3 recensioniPertanto, spero mi perdonerete. Un bacio a tutti e... in bocca a Deucalion alle altre partecipanti! ^^
Autrice: valentinamiky
Titolo: we can't afford to fall
Rating: verde.
Contesto: Ottava stagione (piccolo ma significativo spoiler! Io ho avvisato v.v).
Genere: malinconico, triste.
Pairing: Destiel, (slash).
Introduzione: Dean e Castiel.
Si amano, ma non possono permettersi di farlo.
Per non cadere...
- Scritta per il Destiel Day 2013 -
We can't afford to fall
Era lì in piedi, di fronte a lui e Dean avrebbe voluto dirgli ogni cosa.
Guardarlo in quelle pozze azzurre, in cui gli sembrava di poter annegare tutte le volte in cui il loro sguardo s’intrecciava, annullando lo spazio e il tempo. Dirgli quanto gli era grato.
Per essere sempre stato al suo fianco, anche quando non lo meritava.
Per averlo strappato all’Inferno.
Per averlo protetto in Purgatorio.
Per essersi ribellato ai fratelli pennuti del Paradiso.
Per aver creduto in lui.
Desiderava stringerlo tra le braccia e baciarlo con tutto l’amore che si era reso conto di provare per quell’angelo impacciato.
Ma Dean lo sapeva.
Sentiva che se lo avesse fatto, se avesse aperto anche solo di uno spiraglio quella porta di felicità, avrebbe causato solo dolore e morte. Era stato così per tutti quelli che amava: i suoi genitori, i suoi amici, Bobby…
Tutti coloro che erano stati considerati una parte importante della sua famiglia lo avevano lasciato in modo orribile. Anche Sam, dopo aver intrapreso quella prima prova per chiudere definitivamente la porta dell’Inferno, non era più lo stesso e il maggiore dei Winchester era terrorizzato all’idea di perderlo. Sentiva che questa volta, non sarebbe tornato indietro.
Sapeva di essere un codardo, ma non poteva fare a meno di avere paura.
Era come se l’angelo lo avesse preso per mano, senza mai lasciarlo andare per tutto quel tempo e lo avesse condotto attraverso le difficoltà sempre impedendogli di cadere.
Gli aveva dato la forza.
Gli aveva donato la speranza.
Gli aveva offerto fedeltà e devozione.
Dean sapeva che senza quella mano a sostenerlo sarebbe precipitato e questa volta non si sarebbe più rialzato, non ne avrebbe avuto la forza.
Se fosse caduto non avrebbe più potuto proteggere suo fratello e l’angelo che amava più della sua stessa vita…
Castiel lo guardava, cercando di riconoscere le ombre che offuscavano lo sguardo limpido di Dean, comprendere cosa lo preoccupasse, ma senza successo. Non riusciva più a scrutare nella sua anima come faceva un tempo e questo dimostrava quanto il suo potere si fosse affievolito. Il suo parametro di giudizio era stato alterato dall’eccessiva empatia nei confronti dell’ umano.
Si stava avvicinando troppo e ne sarebbe rimasto scottato.
Avrebbe voluto aiutarlo, ancora una volta. Dirgli che era disposto a sacrificare tutto per lui, di nuovo. Ma sarebbe stata una bugia.
Perché per quanto lo amasse, era terrorizzato all’idea della Caduta.
Lui, che sapeva cosa significasse essere un angelo del Signore, non poteva diventare umano. Non voleva.
Non in quel mondo, fatto di creature mostruose e demoni senza pietà.
Se fosse caduto, non sarebbe stato più in grado di salvare l’umano di cui si era innamorato e per cui già aveva commesso un errore dopo l’altro, allontanandosi dai suoi fratelli.
Se avesse perso tutti i suoi poteri, sarebbe diventato completamente inutile e forse Dean lo avrebbe allontanato, considerandolo un peso.
Non voleva dipendere da lui.
Non poteva diventare debole.
Non doveva cadere.
Si amavano. Per questo non potevano permettersi di cadere.
Mai.
Guardarlo in quelle pozze azzurre, in cui gli sembrava di poter annegare tutte le volte in cui il loro sguardo s’intrecciava, annullando lo spazio e il tempo. Dirgli quanto gli era grato.
Per essere sempre stato al suo fianco, anche quando non lo meritava.
Per averlo strappato all’Inferno.
Per averlo protetto in Purgatorio.
Per essersi ribellato ai fratelli pennuti del Paradiso.
Per aver creduto in lui.
Desiderava stringerlo tra le braccia e baciarlo con tutto l’amore che si era reso conto di provare per quell’angelo impacciato.
Ma Dean lo sapeva.
Sentiva che se lo avesse fatto, se avesse aperto anche solo di uno spiraglio quella porta di felicità, avrebbe causato solo dolore e morte. Era stato così per tutti quelli che amava: i suoi genitori, i suoi amici, Bobby…
Tutti coloro che erano stati considerati una parte importante della sua famiglia lo avevano lasciato in modo orribile. Anche Sam, dopo aver intrapreso quella prima prova per chiudere definitivamente la porta dell’Inferno, non era più lo stesso e il maggiore dei Winchester era terrorizzato all’idea di perderlo. Sentiva che questa volta, non sarebbe tornato indietro.
Sapeva di essere un codardo, ma non poteva fare a meno di avere paura.
Era come se l’angelo lo avesse preso per mano, senza mai lasciarlo andare per tutto quel tempo e lo avesse condotto attraverso le difficoltà sempre impedendogli di cadere.
Gli aveva dato la forza.
Gli aveva donato la speranza.
Gli aveva offerto fedeltà e devozione.
Dean sapeva che senza quella mano a sostenerlo sarebbe precipitato e questa volta non si sarebbe più rialzato, non ne avrebbe avuto la forza.
Se fosse caduto non avrebbe più potuto proteggere suo fratello e l’angelo che amava più della sua stessa vita…
Castiel lo guardava, cercando di riconoscere le ombre che offuscavano lo sguardo limpido di Dean, comprendere cosa lo preoccupasse, ma senza successo. Non riusciva più a scrutare nella sua anima come faceva un tempo e questo dimostrava quanto il suo potere si fosse affievolito. Il suo parametro di giudizio era stato alterato dall’eccessiva empatia nei confronti dell’ umano.
Si stava avvicinando troppo e ne sarebbe rimasto scottato.
Avrebbe voluto aiutarlo, ancora una volta. Dirgli che era disposto a sacrificare tutto per lui, di nuovo. Ma sarebbe stata una bugia.
Perché per quanto lo amasse, era terrorizzato all’idea della Caduta.
Lui, che sapeva cosa significasse essere un angelo del Signore, non poteva diventare umano. Non voleva.
Non in quel mondo, fatto di creature mostruose e demoni senza pietà.
Se fosse caduto, non sarebbe stato più in grado di salvare l’umano di cui si era innamorato e per cui già aveva commesso un errore dopo l’altro, allontanandosi dai suoi fratelli.
Se avesse perso tutti i suoi poteri, sarebbe diventato completamente inutile e forse Dean lo avrebbe allontanato, considerandolo un peso.
Non voleva dipendere da lui.
Non poteva diventare debole.
Non doveva cadere.
Si amavano. Per questo non potevano permettersi di cadere.
Mai.