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Autore: AmeliaRose    18/09/2013    2 recensioni
Billie Piper, una giovane e attraente donna inglese, viene lasciata dal suo fidanzato Matt prima dell'anno nuovo. Decide così di trasferirsi nel centro di Londra e li, incontrerà un uomo affascinante e misterioso.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie Piper, David Tennant, Matt Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

  

 
 
Solamente chi è forte è capace di perdonare.
Il debole non sa né perdonare né punire.
Gandhi.

Guardai con i sensi di colpa il cellulare, avevo trattato malissimo Arthur e non se lo meritava affatto dato che non aveva fatto altro che preoccuparsi per me come un buon amico. Non so cosa fare, se mandargli un messaggio o chiamarlo per chiedergli scusa. Dopo una lunga riflessione optai per un messaggio visto che a voce non sono capace di dire quello che sento veramente. Andai nei messaggi e tramite la rubrica digitai il nome di Arthur come destinatario del messaggio.
 
 
A: Arthur.
Ciao Arthur,
mi dispiace veramente per il modo in cui ti ho trattato oggi. Appena sei andato via dall'aula mi sono sentita tremendamente in colpa. Come buon amico ti sei preoccupato per me e pensandoci bene, io avrei fatto la stessa cosa con te. Spero che tu possa perdonarmi un giorno. Lo spero davvero. Passa una bella serata.
P.s Grazie mille per il consiglio. Stasera, ovvero tra poco, incontrerò David e mi dirà quello che pensa e spero veramente di chiarire.
P.s.s Salutami Jenna appena la senti, so che è anche merito suo se David mi ha chiesto di uscire.


Inviai il messaggio un po' soddisfatta ed entrai nel Pétrus. Per la serata optai di indossare un vestitino rosso lungo fino al ginocchio e delle francesine nere. Come gioielli invece, scelsi di indossare l'anello con la mia pietra zodiacale, ovvero il quarzo rosa. Questo anello mi è stato regalato dai miei genitori il giorno della mia nascita ed è uno degli oggetti a cui tengo di più. Mi diressi verso la capo sala e dopo averle dato il mio cognome mi portò, con un largo sorriso, al tavolo. David era già li che mi aspettava. Era bellissimo come sempre, appena mi vide sorrise e mi sentii stranamente bene. E' questo che si dice della persona che ami? Che ti fa stare bene anche con un semplice gesto, come un abbraccio o un sorriso? Ricambiai il sorriso leggermente sollevata.

-Billie, sono felicissimo che tu sia qui" disse alzandosi dal suo posto e avvicinandosi a me. Mi fece accomodare al mio posto e lo guardai.

-Pensavi che non venissi?" chiesi un po' stupita. Alla fine gli avevo detto che sarei venuta a questa specie di appuntamento.

-Un po' lo temevo" disse con un piccolo ma triste sorriso. Si andò a sedere al suo posto e mi guardò negli occhi. Arrossii e abbassai lo sguardo.

-Mi scuso per l'interruzione, vi ho portato i menù" disse gentilmente la cameriera. La guardai, alta, capelli scuri, occhi azzurri. Una donna affascinante. David prese i Menù che la cameriera porgeva e ne passò uno a me. "Sarò da voi tra dieci minuti" aggiunse sorridendo.
Aprii il menù e cominciai a leggere quello che il Pétrus offriva. La cucina era europea, che a parer mio è la migliore del mondo. Guardai per un secondo David, un punto per te mio caro. Mi concentrai nuovamente sul menù e dopo un'attenta letta dei piatti, scelsi di ordinare il menù dello chef. Il menù consisteva in quarto portate, un antipasto di Patè de foie gras* con fagioli verdi e nocciole, un primo di filetto d'orata in padella con contorno di patate e broccoli, un secondo di agnello con contorno di olive nere, peperoni, zucchine e melanzane e per finire il dolce, un cheesecake alla vaniglia con sorbetto al lampone e nocciola. Guardai  nuovamente David, stava leggendo il menù, m'incantai a guardarlo. Questo uomo ha il dono di apparire affascinante e sexy in qualsiasi occasione e non importa se tu sei arrabbiato con lui, lo troverai sempre affascinante! Questo non si può negare. La cameriera tornò da noi con un sorriso dolce. "Avete scelto?" chiese guardando prima me e poi il mio accompagnatore.

-Io si, prendo il menù dello chef" dissi porgendole il menù. David chiuse il suo e sorrise.

-Pure io".

-E da bere cosa vi porto?" chiese dopo aver segnato le nostre ordinazioni.

-Penso che vada bene il vino della casa" disse guardandomi come se volesse una conferma da parte mia.

-E anche una brocca di acqua naturale" dissi gentilmente. Non volevo commettere errori per colpa del troppo vino. La cameriera segnò le bevande e se ne andò.

-Ottima scelta" disse David "Suppongo che tu abbia molta fame".

-Come te dal resto, hai ordinato il mio stesso piatto" dissi sorridendo. David rise e mi guardò. Come poteva la sua risata farmi sentire così bene? Come poteva quel suono creare un uragano di emozioni nella mia testa?
La cameriera arrivò subito con il vino e dopo aver posato le brocche con le bevande si congedò con un sorriso. David si alzò e prese la brocca con il vino e ne versò un po' nel mio calice. Una donna che stava seduta a un tavolo di distanza bisbigliò un "Allora esistono ancora i giovani gentiluomini". Sorrisi a quelle parole, si signora, esistono ancora. Per fortuna. David tornò al suo posto, si versò del vino nel suo calice e lo lasciò respirare.

-Credo che sia arrivato il momento di chiarire questa storia" disse dopo un breve sorso di vino. Annuii, il mio cuore batteva all'impazzata. "Quella mattina ho sbagliato a parlare" cominciò a dire.

-Tu dici?" chiesi "Sembravi veramente convinto di quello che dicevi" aggiunsi un pochino infastidita.

-Si, ne sono consapevole. Ma devi capire che non lo pensavo veramente. Ero arrabbiato perché non mi avevi detto che Matt ti aveva cercata implorandoti di tornare insieme a lui. Ero, anzi, sono ancora arrabbiato con lui perché dopo tutto quello che ti ha fatto, dopo tutto quel dolore che ti ha procurato lui si fa ancora sentire. Con quale coraggio poi mi chiedo io" disse irritato e rosso in viso.

-Lo sai che non sarei tornata con lui" dissi decisa.

-Si lo so, ma la rabbia ti colpisce in pieno lo stesso." ribattè "Tu non ti saresti arrabbiata se fosse successo il contrario?" mi chiese guardandomi negli occhi. Ci pensai. Si, mi sarei arrabbiata moltissimo, sia con lui e sia con Catherine. Ma, senza ombra di dubbio, non avrei mai insinuato che lui provasse ancora qualcosa per lei. E se tutta quella rabbia ti facesse per un attimo uscire di testa e ti facesse dire cose senza senso e che non pensi? Una cosa del genere poteva veramente accadere? Si, forse. E come sempre io non ci ho pensato, che stupida, che sciocca donna sono! La cameriera arrivò con l'antipasto che consummammo in silenzio.

-Si, mi sarei arrabbiata moltissimo" dissi una volta posata la forchetta. Sorseggiai un po' di vino nella speranza di aumentare il mio coraggio. "Solo ora ho capito che è possibile che tu abbia detto quelle cose solo perché eri arrabbiato" aggiunsi. David mi fissò per qualche secondo.

-Possibile?" chiese incrociando le braccia al petto "E' un buon inizio" disse sorridendo. Pochi minuti dopo ritornò la cameriera e ci portò via i piatti sporchi e vuoti. Nessuno dei due proferì parola, io troppo presa dai sensi di colpa - cosa che mi capitava troppo spesso in quest'ultimo periodo - e David, non so, forse anche lui pensava o meglio provava la stessa cosa? La cameriera tornò con il primo, guardai il mio piatto e rimasi meravigliata. I colori si accompagnavano perfettamente così come i sapori. Da come David mangiava, doveva pensarla come me. Guardai di nuovo la signora che aveva espresso un parere sul mio accompagnatore. La signora era accompagnata da un uomo tarchiato ma di bell'aspetto, indossava un completo giallo banana che a parer mio stonava moltissimo dal completo della signora color blu notte. Da come si guardavano si capiva che tra di loro c'era qualcosa. E se fossero marito e moglie? E se stessero festeggiando l'anniversario di matrimonio? Sarebbe bello ritrovarsi tra trent'anni a festeggiare il proprio anniversario di matrimonio con la persona che hai giurato di amare in eterno.

-Non trovi che sia una strana coppia?" mi chiese David. Sorrisi.

-Già" dissi "Ma sembrano felici insieme" aggiunsi. David annuii. Il silenzio ritornò a regnare e infastidita decisi di iniziare una conversazione. "Quel giorno ho visto Catherine andarsene abbastanza furiosa"dissi guardandolo. David si passò una mano tra i capelli rassegnato.

-Abbiamo litigato" disse come se fosse un'ovvietà "Ha messo in mezzo persone a me care che non c'entravano con il discorso di cui stavamo discutendo" disse con rabbia "E poi è una ficcanaso! Io non sopporto questo genere di persone" aggiunse.

-Così sono la maggior parte delle ex mogli" dissi facendogli l'occhiolino. L'atmosfera si stava alleggerendo e la cosa calmava entrambi. Passammo il resto della cena a parlare di quello che ci era capitato in questi giorni di distacco, e dalle novità sembrava che ci fosse capitato di tutto. Stavo ritornando la Billie di prima, parlando di umore ovviamente. Finito il dolce decidemmo di andare a fare una passeggiata e dopo una lunga battaglia su chi dovesse pagare la cena - che vinse David - uscimmo dal ristorante con la promessa che un giorno ci saremmo ritornati. Passeggiammo un po' in silenzio tra le strade affollate, ovunque ti giravi trovavi coppie che si baciavano, bambini che ridevano e gruppi di amici che brindavano. A quanto pare oggi ci doveva essere una festa. Guardai David, l'uomo guardava avanti a sé con uno strano sorriso in volto, presi coraggio e lo presi per mano. A volte è giusto che la donna faccia la prima mossa no? Riguardai David, il sorriso si era fatto più grande. Buon segno!

-Mi piace sentire il tuo calore" disse senza imbarazzo. Arrossì violentemente, e ora come o cosa rispondo? "Billie cara" disse voltandosi verso di me "Mi hai perdonato per quello che ti ho detto?" mi chiese.

-Si David. Perdona me invece per essere stata così sciocca da non aver capito subito" dissi abbassando lo sguardo imbarazzata. David mi baciò la fronte e mi strinse forte a sé.

-Quindi noi due stiamo ancora insieme?" chiese speranzoso. Affondai il viso nel suo petto e respirai il suo inebriante profumo. Mi staccai da lui. Ora dovevo decidere, dimenticare e perdonare? Gli occhi di David si fecero più grandi, come se temesse una risposta negativa.

-Si, stiamo ancora insieme" dissi sorridendo. David ricambiò il sorriso e mi baciò. Quanto mi erano mancate le sue labbra, sembrano passati secoli dall'ultima volta che le nostre labbra si erano toccate, che si erano amate. Ricambiai il bacio con passione capendo solo ora che lo stavo per perdere, per colpa della sua rabbia e del mio non capire. David mi amava veramente, David non pensava veramente a quelle parole e stasera me lo aveva dimostrato. Mi aveva dimostrato anche che avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare se questo non fosse bastato. David si staccò da me senza fiato, mi accarezzò il viso e toccò la sua fronte con la mia.

-Non sai quanto mi sei mancata piccola" disse abbracciandomi forte.

-E tu non sai quanto mi sono sentita persa senza di te" ammisi. David mi fissò con gli occhi lucidi e mi prese per mano. Mi trascinò fino al negozio di fiori più vicino e mi comprò un mazzo di giacinto color porpora che simboleggiava il fatto che l'avevo perdonato. Annusai il mazzo di fiori e sorrisi, il profumo era buonissimo. La mano calda di David stringeva nuovamente la mia mano con delicatezza. Stavo decisamente meglio, ora le cose sarebbero ritornate alla normalità. O quasi. 
 
 
 
 
*Patè de foie gras: fegato grasso di anatra o di oca.

Angolo Autrice:
Ed eccomi di nuovo qui! Ebbene si, sono ritornata con il nuovo capitolo! 
Spero veramente che sia stato di vostro gradimento e che sia stato all'altezza delle vostre aspettative.
Grazie mille per la vostra pazienza :).
   
 
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