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Autore: _Raksha    18/09/2013    6 recensioni
Spoiler Mockingjay!
Non voglio anticiparvi nulla della fanfiction, vi premetto solo che parlerò degli anni mancanti nell'ultimo libro della collins per come penso possano essere andati.
Vi consiglio di non leggere la fanfiction se state ancora leggendo i libri in quanto potrebbe essere ad alto contenuto di spoiler xD
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La luce entra fioca dalla finestra, deve essere appena l'alba.
Mi giro nel letto cercando Peeta, poi ricordo!
Peeta è convinto di avermi uccisa, è a Capitol City, in compagnia di uno strizzacervelli che sicuramente lo farà rinchiudere in una cella d'isolamento per il resto della sua vita.
Devo raggiungere Peeta, e portarlo indietro. Costi quel che costi.
 
Mi vesto e mi precipito in stazione il piu velocemente possibile, senza avvisare nessuno, nemmeno Haymitch, della mia partenza.
Parto senza bagaglio, ho arraffato quel che mi capitava fra le mani e l'ho infilato a casaccio nella bisaccia di mio padre.
Il treno arriva subito e parto verso Capitol City.
Il viaggio sarà molto lungo, mi chiudo subito nella mia cabina, e mentre le ore passano i pensieri si fanno strada nella mia mente.
Mi chiedo perché mai avrà fatto una cosa del genere... cosa gli ho fatto per meritare questa reazione? Non sembrava fosse in preda ad un flashback nel momento in cui mi ha svegliata.
Ha cercato di uccidermi e non ho la più pallida idea di quale sia stato il motivo.
E in più ha preferito andare a confessarlo ad Haymicht, lasciandomi mangiare comunque i biscotti, piuttosto che salvarmi da quella che doveva essere la mia fine.
Se ci penso è buffo, la ragazza in fiamme, la salvatrice di Panem, meglio nota come la Ghiandaia Imitatrice, simbolo della rivolta, sopravvissuta a due Arene e alla guerra contro Capitol City, che viene uccisa dall'uomo che ama per via di un biscotto avvelenato!
Vedo la notte sopraggiungere attraverso il finestrino, ma non ho sonno, e mi sdraio semplicemente a ripensare a tutto quel che è accaduto, poi lentamente il mondo scivola via dai miei occhi e cado in quel che sembra un sonno senza sogni, un sonno senza incubi.
 
Quando mi sveglio non sono più sul treno, ma su una spiaggia, che io sia scesa nel distretto 4? No, non è possibile, ma... dove sono?
Ad un tratto mi rendo conto che questa non è la spiaggia del distretto 4, nell'acqua vedo scintillare un enorme oggetto di metallo, no, di oro, e solo allora mi rendo conto che sono tornata nell'arena.
Chiudo gli occhi e spero di svegliarmi.
- Hey Katniss, tutto bene? - mi chiede una voce familiare, apro gli occhi e davanti a me trovo Finnick.
- Si, io.. sto bene, ma come... - e non faccio in tempo a finire la frase che lo vedo cadere nel vuoto, divorato dagli ibridi di Capitol City che sussurrano il mio nome freneticamente, e mi ritrovo di fronte a tutte le persone che sono morte per salvare me, poi vedo due occhi azzurri come il cielo che mi fissano , e li c'e Peeta, che non diventa ibrido.
Forse mi salverà da quest'incubo! E lo vedo correre verso di me con le braccia aperte,  e sulla mia bocca si è appena formato il suo nome, quando le sue dita di stringono intorno la mia gola.
E allora realizzo, lui è già un ibrido.
 
La voce nell'altoparlante mi fa sussultare e mi sveglia. Ringrazio il cielo che il mio fosse solo un incubo.
- Ultima fermata, si pregano i passeggeri di scendere. Benvenuti a Capitol City. –
Siamo gia a Capitol City? Quanto avrò dormito? Non importa, l'importante ora è trovare Peeta.
Come primo luogo mi dirigo all'ospedale di Capitol City, e inizio a chiedere del dottor Aurelius, mal'unica risposta che ricevo è che il dottor Aurelius non è piu qui, che ora ha  una clinica dall'altra parte di Capitol City e viene solo una volta a settimana in ospedale per visitare i pazienti che sono qui.
Inizio a chiedere anche di Peeta, ma mi viene detto che non possono dare informazioni su pazienti, che siano nell'ospedale o siano direttamente sotto il dottor Aurelius, perciò decido di girare i tacchi e di cercare questa clinica.
Ho girato quasi tutta la città quando trovo la clinica, e mi affretto a bussare alla porta.
Mi apre una donna sulla trentina che mi accoglie all’interno.
- Buongiorno signorina, ha un appuntamento per vedere il dottor Aurelius? – mi chiede la donna.
- No, ma ho bisogno di vederlo urgentemente, altrimenti si, avrò bisogno di una cura presso di voi. – Affermo freddamente e mi stupisco delle parole appena dette.
- Ha del tempo fra mezz’ora se vuole aspettare posso chiedere se la vuole incontrare. – e quando la donna dice queste parole io mi siedo, e le uniche parole che mi escono dalla bocca sono – Perfetto, attenderò. -.
Mi siedo su una sedia e aspetto che passi questa mezz’ora e inizio a pensare che oltre queste porte c’e Peeta, il mio Peeta, convinto di avermi uccisa.
Voglio riabbracciarlo subito, deve essere un inferno per lui essere convinto di avermi uccisa, non vedo l’ora di vederlo.
E mentre penso che fra poco riabbraccerò Peeta vedo uscire dalla porta il dottor Aurelius, che fissa una cartellina mentre scuote la testa, quando alza lo sguardo e mi vede seduta e in attesa, si fa cadere dalle mani la cartellina e mi guarda con sguardo incredulo.
- Katniss Everdeen, non ci posso credere! Non hai risposto al telefono neanche una volta da quando hai lasciato Capitol City, e ora che è appena arrivato il tuo convivente con la confessione del tuo omicidio in bocca, proprio non ci speravo più di rivolgerti la parola! -.
Il tono con cui parla è quasi divertito, ma io sto per avere una crisi di nervi e l’unica cosa che mi faccio uscire dalla bocca la faccio uscire urlando.
- DOV’E’ PEETA! – Urlo tutto d’un fiato e lui abbassa lo sguardo.
- Vieni Katniss, da questa parte. –
Attraverso le porte d’accesso all’interno della clinica e vedo porte a destra e a sinistra, tutte numerate e con una targhetta con il nome del paziente che vive nella stanza.
Percorriamo tutto il corridoio e giriamo a sinistra, mi ritrovo davanti ad una porta con scritto - N°14 - Peeta Mellark – e un tuffo al cuore mi fa trasalire dai miei pensieri, vado per aprire la porta, ma il dottor Aurelius mi blocca, mi indirizza invece verso un'altra porta con scritto solo - N°14 – e quando entro mi ritrovo in una stanza buia, davanti ad un enorme vetro che divide la stanza in cui sono dalla stanza di Peeta, e da li lo vedo, vedo Peeta seduto, avvolto da una camicia di forza, con i capelli spettinati e delle occhiaie che non gli avevo mai visto prima, vorrei correre li dentro e abbracciarlo, ma il dottor Aurelius mi dice che non posso farlo assolutamente.
- Lui è convinto che tu sia morta, se tu entrassi di punto in bianco li dentro lui potrebbe rimanere sotto shock, e gli effetti del depistamento potrebbero rimanere permanenti, potrebbe riconoscerti come un ibrido. Dovremo lavorare con lui, convincerlo del fatto che sei ancora viva, ma senza sbattergli il fatto direttamente in faccia. –
Detto ciò Aurelius accende un microfono e parla piano dentro di esso, facendomi segno di non fiatare.
- Peeta, tu sei convinto di aver ucciso Katniss Everdeen? –
Tutto ciò che si sente in risposta è solo un urlo straziante, e vedere Peeta in quello stato quasi mi uccide. Vorrei correre li dentro, ma se Aurelius avesse ragione? Se Peeta mi riconoscesse come un ibrido e non come la sua Katniss?
E alla fine si sente una voce flebile che dice – Ho ucciso Katniss, ho avvelenato i suoi biscotti, lei li ha mangiati ed è morta. Ho confessato tutto ad Haymicht. Katniss ora è morta. – E scoppia in un misto fra pianto e urla.
Sentendo questa frase racconto al dottor Aurelius di come ho mangiato i biscotti e di come Haymicht mi ha trovata in mezzo al bosco. Racconto di aver visto Peeta uscire di casa, dalla nostra camera da letto, e di aver visto il momento preciso in cui lui entrò in casa di Haymicht.
Allora il dottor Aurelius sembra quasi illuminato dalle mie parole e rivolgendosi nel microfono chiede a Peeta -Peeta, sei sicuro che Katniss abbia mangiato i tuoi biscotti? L’hai vista farlo? - e Peeta alza lo sguardo come stupito e risponde - No, io ho passato piu di un ora a casa di Haymitch e non so cosa sia successo a Katniss -
A quel punto capisco cosa pensa di fare Aurelius e mi illumino di gioia al pensiero che Peeta possa cambiare idea cosi velocemente grazie a lui.
- Peeta, Katniss è ancora viva, non ha mangiato i biscotti. Desideri parlare con lei? -
Ma a quel punto vedo gli occhi di Peeta annerirsi, e subito dopo lo vedo dimenarsi.

Sta combattendo contro un flashback.



Spazio autrice:
Eccoci qui ^-^ il primo capitolo vero e proprio dopo l'introduzione penosa fatta ieri e di corsa xD
Anche questo capitolo non è che sia il massimo, purtroppo ho il vizio di non rileggere bene le cose che scrivo e spesso mi accorgo tardi di aver fatto errori idioti, tipo scrivere la stessa parola 3 volte in due righe xD
In ogni caso sono contenta che a qualcuno la mia storia sia iniziata a piacere, e ora aspetto di sapere cosa ne pensate :D qualsiasi consiglio/critica è ben accetta :D
Un saluto :D
_Raksha
  
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