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Autore: Phasy    18/09/2013    5 recensioni
Hildirid vive a Maal un villaggio tormentato da una terribile minaccia, lei è l'unica in grado di salvarlo decide quindi di partire insieme al suo drago Lephisto alla ricerca di aiuto. Questo viaggio li porterà in un luogo del tutto inaspettato e Hildirid incontrerà...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Sdentato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3) Volare
- Quale credi che sia il mio nome? -. Hiccup assume un’espressione pensierosa, ma non riesce a giungere a una conclusione: - Non ne ho idea: esistono tantissimi nomi, è impossibile che riesca ad indovinarlo -. Sorrido: ormai sono due giorni che Hiccup mi porta a volare insieme a lui e a Sdentato. Stiamo diventando amici, è un ragazzo simpatico e gentile ed inoltre si preoccupa sempre per me. Ho visto che ha perso una gamba e che a Sdentato manca un pezzo della coda, mi chiedo cosa sia accaduto a quei due. Credo sia meglio non chiedere niente per non fare la figura dell’impicciona.
 – Ellie
– Ellie cosa?
– Il tuo nome, mi piace
 – Anche a me piace, però non mi dice niente
– Lo immagino, ma non posso chiamarti per sempre ragazza-di-cui-non-so-il-nome 
- Ne sei sicuro? E se poi non mi ricordassi più il mio vero nome?
– Non dire sciocchezze! Prima o poi ti verrà in mente e a quel punto ti chiamerò con il tuo nome giusto Sdentato? – si gira verso il drago che sta sonnecchiando accanto a noi. Apre un occhio per guardarci e poi sbuffa.
– Sdentato approva quindi da oggi tu sarai Ellie!
Sono felice: finalmente ho un nome, non sarà il mio vero nome, ma intanto mi basta. Hiccup mi chiede se ho voglia di tornare a volare. Rispondo di sì: è una sensazione bellissima, sentire il vento che ti scompiglia i capelli, respirare a pieni polmoni l’aria pura, guardare il mondo dall’alto. Davvero magnifico. Saliamo su Sdentato, io mi stringo ad Hiccup e spicchiamo il volo.
- Ti piace?
- Sì è davvero meraviglioso, anche io vorrei avere un drago …
- Prova tu
- A fare cosa?
– Come a fare cosa?! A cavalcare Sdentato!
– Mi prendi in giro??! Io non ho mai fatto una cosa simile, non ne sono capace!
– Invece credo di si, insomma, magari eri in grado di cavalcare un drago
 - E magari no!
- Sdentato, atterriamo così io ed Ellie facciamo cambio
La Furia Buia (così Hiccup mi aveva detto che si chiamava) torna a terra all’istante senza la minima esitazione. Scendiamo, Hiccup mi spiega come funzione la coda artificiale di Sdentato poi mi fa salire, mi da una mano per paura che possa cadere, ma non appena mi siedo mi sento subito a mio agio. Hiccup sta salendo dietro di me, ma io senza rendermene conto faccio partire Sdentato. Iniziamo a volare. “ Che faccio ora? “
 – Hiccup!
- Ellie! Stai andando bene non preoccuparti!
Per fortuna che vado bene. Vado così bene che il povero drago continua a sbattere contro gli alberi del bosco sotto di noi.
 - Scusa Sdentato – Gira la testa e mi guarda in modo rassicurante: è davvero un drago fantastico. “ Ellie o qualunque sia il tuo diavolo di nome: puoi fare meglio di così! “. Cerco di ricordare tutto ciò che Hiccup mi ha detto e finalmente inizio a cavalcare Sdentato come si deve. Facciamo un piccolo giro e poi torniamo nel punto in cui si trova Hiccup. Atterriamo e scendo dalla Furia Buia. “ L’ho fatto davvero … Allora forse è vero … Forse ero in grado di cavalcare i draghi … “. Mi giro e vedo che Hiccup mi sta fissando con la bocca aperta. Mi avvicino a lui, porto il mio indice sotto il mento e gli chiudo la bocca.
 - Faresti meglio a tenere la bocca chiusa: rischi di ingoiare qualche mosca!
- Wow … Sei … Sei … Sei stata fantastica!Dico davvero! Nessuno ha mai imparato a cavalcare Sdentato in così poco tempo!
 - Che vuoi che ti dica? So di essere la migliore per certe cose …
Ci guardiamo e iniziamo a ridere. Passiamo il resto del pomeriggio insieme passeggiando, volando, ridendo e scherzando.
Ormai è sera e torniamo a casa di Hiccup. Ceniamo all’aperto, insieme. Sto mangiando il pesce che Hiccup ha appena cotto quando Sdentato viene verso di me e mi sputa tra le mani la testa di un pesce che aveva appena ingoiato. Credo di fare una faccia leggermente inorridita perché Hiccup inizia a ridere. Lo fulmino con lo sguardo e lui mi dice: - Se solo potessi vedere la tua faccia rideresti come me! – Sdentato mi fissa: sembra stia aspettando che io … “ Oh mamma … “  
- Ma non dovrò mica …
- Sì, non ti preoccupare, una volta ha fatto la stessa cosa con me e come vedi sono ancora qui. – fisso quella bavosa testa di pesce poi il mio sguardo passa da Sdentato (che sta ancora aspettando che mangi il pesce) a Hiccup che tenta di infondermi coraggio: potrebbe essermi d’aiuto se quel maledetto ragazzo non ridesse come un bambino a cui fanno il solletico. Chiudo gli occhi, apro la bocca e do un morso a quella … Quella … Quella deliziosa leccornia gentilmente offerta da Sdentato. Vorrei vomitare. Dato che non voglio offendere Sdentato però mando giù il boccone con uno sforzo sovrumano. Hiccup continua ridere mentre la Furia Buia accanto a me pare soddisfatta.
– Meglio che vada a letto – dico sentendomi lo stomaco in subbuglio. – Lo credo anche io, aspetta che ti accompagno – ci alziamo contemporaneamente, ma mentre io sto per rimettermi in piedi Sdentato mi colpisce involontariamente con la coda ed io cado addosso ad Hiccup. Credo di essere rossa come un pomodoro perché sento di avere le guance che vanno a fuoco. Ci fissiamo per un periodo che mi pare interminabile poi Hiccup mi riporta alla realtà: - Se vuoi possiamo anche rimanere così, ma forse è meglio se tu …
- Scusa non volevo – mi rialzo in fretta e furia ed inizio ad andare a passo spedito verso la porta della casa di Hiccup con il cuore che va a mille. – Ellie aspetta! – mi volto verso di lui.
– Sì cosa c’è?
– Volevo augurarti buona notte
– Ti ringrazio. Buona notte anche a te – Hiccup mi viene incontro: lui dorme per terra vicino a una specie di caminetto dato che io mi sono impossessata del suo letto. Mi siedo sul letto e in modo inaspettato, quasi involontario dico: - Hildirid – Hiccup che era impegnato a sistemarsi delle coperte da usare come materasso alza il viso verso di me e mi guarda. – Che hai detto? – lo guardo con il cuore pieno di gioia.
- Non mi chiamo Ellie. Il mio nome è Hildirid.
 
 
N.D.A.:
Ecco qui la fine del terzo capitolo, spero vi sia piaciuto. Mi scuso immensamente per il ritardo, in questi giorni sono stata piuttosto impegnata. Ringrazio Zaffiro_Argentato per aver recensito lo scorso capitolo e Haiwan per avver messo la storia nelle seguite. Detto questo vi saluto, alla prossima!
  
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