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Autore: WalkingContradiction    18/09/2013    1 recensioni
Forse avrei dovuto pubblicare prima questa One Shot, ma non importa, ci tenevo a farlo perchè per me è molto importante.
Si era fatto una figura di merda quella sera, aveva frantumato la sua chitarra davanti a tutti, non per divertimento, era davvero incazzato...e per cosa? Per un pugno di minuti in meno? Quanto cazzo di minuti aveva suonato nella sua vita per non permettersi di perdere quelli!? Perchè ora non prendeva la sua chitarra e non si metteva a suonare se proprio rivoleva quei suoi cazzo di minuti!?
Sussultò quando sentì qualcuno battere sulla porta.
" Billie... Billie, sono Mike..."
Mike... perchè non poteva aspettare fino a domani? " Mike... Non adesso... ti prego..." Mormorò con un filo di voce.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU MUST NEVER CHANGE



 
Billie Joe uscì dal palco a testa alta.
Sorpassò tutti i funzionari e i tecnici del backstage senza proferir parola.
Sentiva prepotenti lacrime rabbiose premere contro i suoi occhi, tentate di uscire con la forza. Ed ogni volta che incontrava lo sguardo allibito di uno di loro minacciavano sempre più di sgorgare.
Si era già pentito di ciò che aveva detto, e di ciò che aveva commesso... ma ormai il danno era fatto. Si era denudato davanti a tutti, mostrando spudaratamente ciò che da anni aveva cercato disperatamete di nascondere: il suo dolore.
" Ma ti sei rincretinito, coglione!" Gli ringhiò addosso Rob afferrandolo per la maglietta sudata " Vuoi spiegarmi che cazzo ti è passato per quella testa vuota che ti ritrovi!?"
No. Non voleva la sua predica. Non voleva in quel momento la prima di centinaia di prediche.
"Vuoi rispondermi cazzo!?" Continuò scuotendolo violentemente per una spalla.
Billie lo lasciò fare, non aveva più la forza di opporsi.
Probabilmente in passato avrebbe sputato in faccia a chiunque avesse anche solo pensato di trattarlo in quel modo, ma ora no, non era più un ragazzino e purtroppo se ne era reso conto davvero.
Rob continuò a fissarlo, in attesa di un qualsiasi cenno di vita dagli occhi spenti di Billie Joe, ma lui non aveva nessuna intenzione di cederglielo: se gliel'avesse concesso e  si fosse scontrato con gli occhi furenti del suo manager avrebbe avuto la peggio.
" Sai che ti dico, Armstrong" Cominciò avvicinando la bocca al suo orecchio. Era ridotta ad un flebile mormorio tremante, Billie Joe sapeva che si stava trattenendo dal rompergli il naso con un bel pugno " Mi sono stufato dei tuoi modi da prima donna, hai quarant'anni, mettitelo in testa e smettila di comportarti come un fottuto idiota. Stai andando alla deriva e ci sta trascinando tutti con te. Ti avverto. Continua così e di' addio a me e ai Green day, siamo tutti stufi di strisciare ai tuoi piedi" Lo spinse via, quasi volò a terra.
Billie Joe riprese a camminare verso il suo camerino, lo sguardo basso.
Quelle parole l'avevano colpito, e affondato.
Stufi di lui? Tutti quanti?
Non si ricordava nemmeno quante volte aveva sognato quelle fottutte parole svegliandosi in piena notte terrorizzato. Sapeva che l'avrebbero distrutto... e alla fine erano arrivate davvero.
Si chiuse la porta del camerino alle spalle e lentamente scivolò a terra, mentre le lacrime cominciavano a scendere silenziose dai suoi occhi.
Si strinse nelle spalle. Erano anni che non versava più una lacrima e ciò non servi ad altro che a farlo stare ancora peggio di quanto era già.
Si sentiva solo, terribilmente solo. E fragile.
Non aveva mai avuto paura di perdere, si era sempre messo in gioco senza esitazioni, ma non si sentiva nemmeno più la persona che era un tempo.
Dov'era finita la sua allegria, la sua sfacciataggine, la sua spensieratezza??
Lentamente si era dissolta e quando si era accorto di ciò che stava succedendo era già troppo tardi.
Si era fatto una figura di merda quella sera, aveva frantumato la sua chitarra davanti a tutti, non per divertimento, era davvero incazzato...e per cosa? Per un pugno di minuti in meno? Quanti cazzo di minuti aveva suonato nella sua vita per non permettersi di perdere quelli!? Perchè ora non prendeva la sua fottuta chitarra e non si metteva a suonare se proprio rivoleva quei suoi cazzo di minuti!?
Sussultò quando sentì qualcuno battere sulla porta.
" Billie... Billie, sono Mike..."
Mike... perchè non poteva aspettare fino a domani? " Mike... Non adesso... ti prego..." Mormorò con un filo di voce.
" Aprimi Billie, avanti" La  sua voce era calma.
Billie Joe sospiro scostandosi un poco da essa " E' aperta..."
Appena vide entrare Mike, sentì qualcosa dentro di lui scuotersi. I suoi occhi erano così tristi, e delusi...
Abbasso lo sguardo di colpo.
Mike si richiuse piano la porta alle spalle e si avvicinò a Billie Joe, inginocchiandosi accanto a lui.
" Guardami Billie" Gli ordinò con voce ferma.
" Billie. Guardami." Ripetè, non ricevendo risposta, come se stesse parlando con un bambino che ha appena commesso una marachella.
Dopo l'ennesima richiesta afferrò il mento di Billie con due dita e sollevò il suo viso.
" Stavi piangendo?" Domandò sfiorandogli una lacrima.
" N-no..." Mentì distogliendo lo sguardo.
Mike non aggiunse altro. Si sedette accanto a lui e lo tirò fra le sue braccia, scaldandolo in un  affettuoso abbraccio. E Billie non poteva credere ai suoi occhi... si sarebbe aspettato, forse avrebbe preferito, una sfuriata con tante urla e qualche schiaffo, sarebbe stato meno doloroso di quello...
" Lo so che stai male. Me ne sono accorto mesi fa, ma eri così preso dalla trilogia che credevo riuscissi a tirarti su... evidentemente ho aspettato davvero troppo"
Billie Joe sospirò. La trilogia... sempre in mezzo la trilogia...
" Mi odi...Mike?" Domandò con voce tremante, evitando di incrociare il suo sguardo.
Mike gli afferrò nuovamente il mento puntando gli occhi azzurri nei suoi.
" Io non ti odierò MAI, hai capito? Guai a te se sento uscire ancora una volta dalla tua bocca certe cazzate"
" Ma ho rovinato tutto..." Singhiozzò sprofondando il volto contro il suo petto " La mia vita è diventata uno schifo, Mike... io mi guardo allo specchio e non riconosco il mio viso, non riconosco niente di me"
" Capita a tutti di sbagliare, basta tirarsi su"
" Mike quante volte ho sbagliato nella mia vita? Ti ricordi com'ero dopo il successo di Basket Case? O quanto ero dimagrito con American Idiot? Ed ora questo... quante volte sono scivolato nella mia fottuta vita?? A volte mi piacerebbe non essere Billie Joe Armstrong per potermi svegliare una mattina e pensare solo a me stesso, senza preoccuparmi di quanto è stata scadente l'uscita di Oh love rispetto al passato e delle promozioni di Dos e Tré... sai qual'è il problema, Mike? E' che vorrei solo tornare ad essere un ragazzino che scrive musica per divertimento, ma esprimendo sensazioni vere e innocenti"
" Ed è questo che ti fa stare male?" Gli chiese Mike passando ritmicamente una mano fra i suoi capelli corvini.
" Mi sento oppresso. Ti ricordi quando vivevamo in quell'appartamento ad Oakland e tutte quelle volte che ti tenevo sveglio fino a tardi perchè non riuscivo a fare un dannato accordo più difficile degli altri??"
Mike sorrise nostalgico "Già... quante notti in bianco mi hai fatto passare, brutto idiota!"
" E ti ricordi la soddisfazione che provavo ogni volta che dopo duro lavoro correvo da te a farti sentire i risultati..."
" Certo, Bill"
Sentì di nuovo le lacrime pungere gli occhi " Mike, sono anni che non provo più quella sensazione... è assolutamente orribile" Singhiozzò " E con questa trilogia io credevo di essere tornato quello che ero un tempo, mi sentivo di nuovo di libero, soddisfatto di me stesso … ma alle gente non è piaciuta e ciò mi ha distrutto”
Mike smise di accarezzargli i capelli e si scostò da lui.
Billie non capiva, cercò il suo sguardo e lo trovò gelido e distaccato.
“ Billie sei solo uno stupido!” Dedusse con un filo di voce pungente come un coltello in pieno petto.
Il cantante non seppe che rispondere, non comprendeva il suo repentino cambiamento di umore.
“ Mike?” Provò a mormorare.
“ Soltanto un fottuto stupido” Ringhiò “ Sai che c’è? Che non avrei mai pensato di sentir uscire queste parole dalla TUA bocca! Non posso credere che tu abbia detto certe cose!”
“ Mike…” Ripeté con le lacrime agli occhi.
“ Cazzo Billie! Ma sei così ottuso!? Dove sono finiti tutti i tuoi bei pensieri che mi hai trasmesso e che ho e continuo ad ammirare da vent’ anni!? Ti sei ridotto così per la GENTE!? Il vecchio Billie se ne sarebbe altamente fregato della gente, i Green Day  se ne sarebbero fregati perché Green Day è questo: libertà!”
Billie lo ascoltava con gli occhi sbarrati.
“ Mi capisci?? Queste sono cose uscite dalla tua bocca molti anni fa! E’ grazie a ciò se io ho continuato a seguirti per tutti questi anni,  è  grazie a queste parole se centinaia di persone  continuano a seguirti e continueranno a farlo anche dopo questa sera. Non abbiamo bisogno del mondo per mandare il nostro messaggio, perché il mondo non lo capirebbe. Ma la tua minoranza si, perché ci capisce, perché in fondo i Green Day sono solo il desiderio di quella gente, noi non siamo degli Dei scesi in terra, siamo solo uomini che hanno deciso di urlare più forte degli altri, ma non siamo speciali nè migliori di loro”
Mike gli diede le spalle, non aveva nient’altro da dire al suo migliore amico.
Era davvero deluso, avrebbe accettato qualsiasi cosa, ma non quello.
Billie era molto più sconvolto di Mike, ci era rimasto davvero male per tutte le cose che gli aveva gridato addosso. Ma aveva ragione e solo in quel momento si rendeva conto di quello che era diventato. Il Billie Joe delle origini, quello che tutti ritenevano un povero idiota, era scomparso e aveva lasciato il posto ad un uomo vuoto.
Billie Joe non era solo invecchiato, era morto.
“ V-vuoi andartene?” Riuscì a balbettare con voce malferma, tutto il suo corpo era un tremolio.
Mike rimase in silenzio e il panico salì nel petto di Billie, non avrebbe sopportato di perdere lui.
“ Non me ne andrò mai” Mormorò con un filo di voce. Lentamente si voltò e Billie potè scorgere i suoi occhi lucidi “ Sei mio fratello, Billie”
“ Mike…” Singhiozzò alzandosi e gettandosi fra le sue braccia. Aveva il terrore che l’avrebbe respinto, ma Mike ricambiò stretto il suo abbraccio senza una parola.
“ M-mi dispiace, m-mi dispiace…” Ripetè più volte.
Mike strinse di più a se’ quel corpicino magro. Era molto arrabbiato, ma sapeva quanto Billie fosse fragile in quel momento, lo conosceva quasi meglio di se stesso e sapeva che con quelle parole l’aveva pericolosamente allontanato dalla boa della salvezza.
“ Credo in te” Mormorò all’orecchio del cantante facendolo sussultare “ Nulla è perduto finchè non si è sottoterra, no? Datti da fare”
Lo vide accennare un sorriso sollevato, il sorriso di un bambino.
“ Grazie Mike, ho capito, mi farò curare e poi questa orribile parentesi verrà chiusa” Dichiarò.
Il biondo gli concesse un largo sorriso che fece illuminare i suoi occhi verdi.
“ Ed ora, ho proprio voglia di farmi una bella doccia!” Esordì Billie di nuovo saltellante “ sciò sciò! Che poi ti arrapi troppo.
Mike scoppiò a ridere mentre Billie lo spingeva scherzosamente verso la porta.
Era felice che Billie fosse tornato l'idiota di sempre. Per un momento aveva avuto il terrore di averlo distrutto con le sue parole, ma Billie era diventato più forte di quanto avesse mai pensato.
“ Mike?” Lo chiamò un'ultima volta prima di chiudersi la porta alle spalle.
Il biondo incontrò il suo sguardo e Billie gli lasciò un dolce bacio sulla guancia “ Ti voglio bene, Dirnt”
“ Anche io, Armstrong”




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Ehilà :) 
Se leggerete questo vuol dire che la mia One shot non è stata poi così terribile(?) speriamo... :)
Come ho scritto nella descrizione, ci tenevo molto a pubblicarla. 
Il racconto, credo si sia capito(?), è ambientato all'Iheartradio Festival.
Nonostante non sia un argomento di cui ami parlare, era perfetto per descrivere quanto siano importanti i Green Day per me.
Con le parole di Mike ho tentato di decrivere il mio sentimento per loro :)
Nonostante tutto sono soddisfatta :D 
Spero possa essere piaciuta a qualcuno... fatemi sapere che ne pensate! :D
CIAO CIAO <3

Greenday90
 
  
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