Era un’afosa giornata d’estate, 35°C all’ombra, 40°C al sole.
Il povero Suzuno si era appena svegliato, più stanco di prima.
La pennichella pomeridiana non gli aveva giovato molto, specialmente con un TULIPANO che gira INDEMONIATO PER CASA cercando il posto più freso in cui stare.
Già, quel genio di un coinquilino che l’albino si era ritrovato, in preda al sonnambulismo aveva sfasciato il ventilatore, giustificandosi il mattino seguente con un: “ci sono inciampato sopra…”
Avrebbe voluto strangolarlo, ma tutto questo caldo, che lui proprio non sopportava, gli aveva prosciugato tutte le forze.
Un’altra affermazione stupida del coinquilino svegliò definitivamente Suzuno.
-Ci sono! Se ci chiudiamo dentro casa i raggi solari non possono riscaldare la casa!-
-Puoi Smetterla per favore?-
-Noioso…-
Detto questo il rosso tornò a girovagare per casa, giungendo alla conclusione che l’unico modo per stare al fresco era mettere la testa nel figorifero.
L’albino oramai rassegnato si alzò dal comodo materasso, e andò a vedere cosa stesse combinando l’amico.
-COSA DIAVOLO CI FAI CON LA TESTA NEL FIGRO!-
-Mi rinfresco, a differenza tua soffro il caldo.-
-Io soffro il caldo più di te imbecille, solo che a differenza tua non mi lamento come un bambino di cinque anni-
-Bambino di cinque anni a me? Hai appena finito il riposino come un bambino di TRE anni-
-Sei una causa persa. Se rompi pure il frigo lo ricompri, io ti ho avvisato-
-Fatti gli affari tuoi.-
Ogni volta litigavano, ogni volta gli faceva ribollire il sangue, nonostante lo facesse per il suo bene non riusciva a fare qualcosa senza sembrare una persona insensibile e senza cuore, uno dei suoi peggiori difetti, sin da bambino… eppure si sforzava per legare con lui! Invano purtroppo…
Immerso dai pensieri Suzuno tornò a sdraiarsi sul letto.
Il sole aveva cambiato direzione, e gli sbatteva sulla faccia, ma a lui non importava, cercava un modo per dimostrare l’affetto che provava per Nagumo. Tutto il resto diventò impercettibile, esistevano solo lui e i suoi pensieri, nient’altro.
Neanche si accorse che il rosso era entrato nella sua stanza per fargli uno scherzo.
Ed infatti, improvvisamente sentì un picchiettare freddo sul petto, come se grandinasse…
GRANDINE?!
-Scherzetto! Cosi impari a darmi del bambino di cinque anni-
L’albino si alzò di scatto, facendo spargere sul letto e per terra tutti i cubetti di ghiaccio che si erano accumulati sul suo busto.
-Idiota! Adesso si bagnano tutte le coperte!
Nagumo era steso a terra che rideva, prendendosi gioco del compagno.
-Ahahah si bagnano le copertineee ahahah-
-Cosi sei ancora più infantile-
-Prova a ripeterlo-
Nagumo era furioso dopo quell’affermazione, non sopportava che lo si paragonasse ad un bambino.
-In-fan-ti-le.-
Dopo questo il rosso si era alzato, e stava per buttarsi sul letto con l’intento di prendere a pugni il coinquilino, ma quest’ultimo riuscì a bloccarlo, finendo dopo un po’ di “lotta” sopra di lui.
-Non sfidarmi, sai che vinco sempre.-
-E tu ricorda di non giocare con il fuoco-
L’albino si alzò con sguardo basso e si diresse fuori dalla stanza.
-Va bene tulipano-
Detto questo si diresse verso il bagno lasciando l’amico infuriato sul letto
-E UNA FIAMMAAAAAAAAAAAAAAAAA!-
Suzuno si guardò allo specchio: lacrimava.
Lui che piangeva? No, Impossibile.
Era visibilmente arrossito ed era in lacrime, non ci credeva.
Quella sua lingua tagliente, quanto avrebbe voluto tagliarsela.
Le sue parole come sempre, erano pezzi di vetro affilati.
Il suo singhiozzare raggiunse la camera, e inevitabilmente le orecchie del coinquilino, che in preda alla curiosità si diresse dall’albino.
-Che c’è adesso piangi pure?-
-VATTENE-
-Che hai?-
-VATTENE! NON DEVI VEDERMI IN QUESTO STATO!
Il rosso si abbassò all’altezza di Suzuno , che si era accucciato contro la parete, poi sbatte violentemente un pugno sul muro.
-ADESSO MI PARLI! QUESTO TUO MODO EGOISTICO CHE HAI NON MI PIACE, QUINDI ADESSO TI CALMI E MI RACCONTI-
-FORSE NON E PROPRIO PER QUELLO CHE PIANGO?-
La voce dell’albino si fece rauca
-Tutte le volte che parliamo litighiamo, tutto per colpa mia…-
- Zitto! Se litighiamo è per i miei capricci-
-….-
Nagumo strinse a sé l’amico, che si calmò pian piano.
-Se litighiamo, se ti faccio tutti quegli scherzi, se cerco sempre di attirare la tua attenzione, è perché ti amo!
-Ti amo anche io, idiota che non sei altro….
 
 



-Dolce angolo occhialuto dell’autrice-
Muahahahahahhahahahahahahahahahahahahahaha eccomi qua con la mia prima fic pronta a rompervi ([^]-[^])/
Alooors, so che fa schifio e.e  ma la mia mente ha delle spiccate punte ispirative a caso O.o
QQQQQQQQQQuiiiiiiiiiiinddddiiii vi lascio qui e vado a estorcere qualche disegno dalla mia mente o un’altra fic
Dolci occhiali a tutti <3 [^]-[^]