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Autore: Patience90    22/03/2008    7 recensioni
Come affronterà Hermione la sala travaglio?! Non dico altro per non svelare troppo! :-D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Unforgettable Memories

Non è possibile! Non può fare tanto male…!!

- Amore dai, ci sei quasi…

- ZITTO!! NON MI SEMBRA CHE TU STIA FACENDO MOLTO PER AIUTARMI!!!!!

- Amore… mi stai… ehm… mi stai stritolando la mano!

Ne arriva un’altra. Urlo e stringo ancora di più la mano che stai pazientemente sacrificando. “Ci sei quasi” mi dici! Lo ripeti… ma non riesco crederti come è successo tante altre volte! Il dolore è così forte che mi sembra di svenire…

L’immagine del nostro primo incontro mi attraversa la mente.

“Qualcuno ha visto un rospo?”

Eravamo solo dei bambini e da allora ne abbiamo passate così tante che mi sembra strano che c i sia ancora qualcosa di quei caratteri in noi… chissà cosa sarebbe successo se quel giorno non avessi deciso di aiutare Neville, cosa sarebbe cambiato, dove sarei in questo momento…

Un’altra contrazione. Ti avvicini e sento il tuo fiato sul mio viso…

L’immagine del treno svanisce… e rivedo la Stanza delle Necessità il giorno della battaglia di Hogwarts. Mi sembra quasi di risentire il fragore delle zanne di basilisco che cadono a terra. I tuoi capelli fra le mie dita e le tue braccia strette alla mia vita, mentre do vita ad un desiderio che mi portavo dietro da diversi anni ormai. Non so proprio cosa avessi in mente per trovare tutta quella intraprendenza! Ma c’era la guerra fuori, appena fuori la porta e, come hai detto tu stesso ad Harry dopo che ci ha “costretto” ad interrompere il nostro tanto atteso,  meraviglioso primo bacio:

“Ora o mai più, no?”

- AAAAAHHHHHHHHHH! ODDIO NON CE LA FARÒ MAI!

- Hermione, tesoro calmati …

Tenti, inutilmente, di calmarmi con una flebile voce, quasi timorosa. Ma le contrazioni diventano più frequenti e sempre più forti… anche le immagini nella mia mente cambiano…

L’aria è serena, il cielo limpido. E’ mattino presto… non ero riuscita a dormire dopo la battaglia e avevo preferito fare una passeggiata piuttosto che restare a letto tormentata da strani pensieri e brutti ricordi… Ti trovai seduto in riva al lago del castello, mi avvicinai e ti sentii piangere… non ti avevo mai sentito piangere prima… Mi sedetti al tuo fianco e solo allora ti accorgesti della mia presenza. Ti vedo di nuovo mentre alzi lo sguardo verso di me e ti sfoghi… mi parli come se non mi avevi mai parlato prima… eri tormentato, la guerra era finita ma aveva portato con se tante cose, forse troppe: la nostra adolescenza, l’ingenuità, Fred… Solo in quel momento avevo realizzato che la perdita era reale, sebbene fosse successo tutto davanti ai miei occhi la sconfitta di Voldemort mi aveva dato l’illusione che tutto il male che accaduto prima di allora fosse svanito nel nulla, ma non era affatto così... Eri scoppiato di nuovo a piangere e io ero lì, immobile, zitta, senza la minima idea di cosa fare… Poi l'impulso di un attimo: ti tirai a me e ti abbracciai cercando di dire tutto con quel gesto, ormai piangevo anch’io…

Le immagini riprendono a vorticare…

Eccola lì, la Torre Eiffel, come era durante il nostro primo viaggio insieme. Avevi organizzato tutto alla perfezione per il nostro primo anniversario insieme, avevi optato per la Francia ben sapendo quando mi piacesse. Qualche minuto prima eravamo alla Tana, mi avevi fatto chiudere gli occhi e mi avevi bendata e, con l’aiuto di Harry, eri riuscito a farmi prendere la metropolvere per arrivare lì, a centinaia di chilometri di distanza! Mi avevi trascinata davanti alla vetrata di quell’enorme attico che si affacciava proprio sulla Torre e mi avevi tolto la benda dagli occhi.

- Buon anniversario! - mi dissi rubandomi un bacio al volo.

- Ma… ma come hai fatto?!

- Sono stato aiutato…

- Ma ti verrà una fortuna! Non mi va che…

- Shh! Per te questo ed altro! E poi al negozio gli affari vanno bene. - mi sorrisi.

- Tu sei pazzo…!

- Sì, di te!

Il ricordo di quello che provavo in quegli attimi è ancora vivo in me… quella notte, la nostra prima “notte” era stata a dir poco indimenticabile, e inutile dire che non fu l’unica…

- Hermione, dai ci siamo quasi, un altro piccolo sforzo!

Sono in una stanza, vuota se non fosse per tutti gli scatoloni ammassati qua e là…

- Questi sono gli ultimi… - entri con altre scatole in mano, le lasci praticamente sbattere a terra e sprofondi sul divano incellofanato - … finalmente!

Mi siedo anch’io.

- Stanco?!

- Eh beh… direi… - ti sporgi verso di me.

- Povero… - ti bacio.

- Beh almeno a mettere tutto a posto ci penserai tu!

- Eh no! Non iniziamo, se dobbiamo abitare insieme dobbiamo cooperare!

- Appunto! Io porto gli scatoloni e tu metti a posto!

- Avresti potuto salirli benissimo senza fatica se ti fossi degnato di usare la bacchetta!

- Non sono stato io a decidere di venire ad abitare in pieno centro londinese, sai che è pieno zeppo di babbani!

- Ah, adesso sarebbe mia la colpa?!

- Iniziamo bene!

Incroci le braccia e metti il broncio: non sapevo, e non so tutt’ora, resisterti quando fai così…!

- Ron… - tento di scioglierti inutilemente, persisti a non volermi guardare - Ron… - ce l’hai con me. Uso l’unica tattica alla quale non sai resistere: mi siedo sulle tue gambe. Adesso sei costretto a guardarmi, ma non me la vuoi dare ancora vinta!

- Sei tutto sudato! - ti passo una mano tra i capelli.

- Ancora non attaccano l’acquesotto i  babbani

- Si, ma noi non siamo babbani, no!?

- E meno male! -

- Comunque... anche i babbani hanno le loro buone usanze…

- Davvero?! - dici scettico.

- Si... ad esempio è abitudine che quando una coppia si trasferisce in una nuova casa debba… ehm… “provare” ogni stanza… - ti sorrido maliziosa.

- Ah si?! Mica scemi ‘sti babbani! - adesso sorridi, non ce l’hai più con me!

- Eh già…

- , penso che dovremmo prendere esempio dai babbani su alcune cose… - le tue braccia scorrono sulla mia schiena e la tua bocca si sofferma sul mio collo.

- Si, penso proprio di si…

- E dovremmo anche iniziare subito… sai la casa è grande… non vorrei deludere le tradizioni babbane

- No, sarebbe alquanto scortese!

Un’altra contrazione e la scena cambia di nuovo…

Indosso un abito color cielo di seta leggera. È il matrimonio di Ginny e Harry.

Com’ero emozionata! Tu eri il testimone di Harry e io di Ginny.

Mentre i nostri amici di sempre si scambiavano le promesse lì, sull’altare, di fianco a noi, mi volto e ti vedo: mi stai guardando ma non ti accorgi neanche che ti sto osservando. Attiro la tua attenzione, mi sorridi e ti volti in tempo per vedere il bacio dei neo sposi!

La festa va alla grande… Ginny e Harry non si sono separati per un attimo e ormai sono rimasti solo loro sulla pista da ballo. Tu eri sparito da circa un’oretta e mi stavo iniziando a preoccupare… finalmente ti vidi in riva al laghetto. Mi avvicinai…

- Ce ne hai messo di tempo! - sorridevi.

- Scusa?!

- Ti stavo aspettando. - non mi avevi neanche guardata.

- Perché?

Continuavi a guardare davanti a te, facendomi innervosire. Odiavo quando ignoravi le mie domande!

Mi voltai per seguire il tuo sguardo e rimasi scioccata! Il paesaggio era di una bellezza inaudita… l’acqua del lago, che rispecchiava il Sole, era rosata… il Sole stava pian piano scomparendo dietro una distesa di verde splendente lasciando dietro di sé il cielo di una strana sfumatura rosa bluastra.

- Stavi quasi per rovinare l’atmosfera! - mi dicesti con una nota di disapprovazione nella voce. Ora guardavi me con una strana espressione… ansiosa e impaurita, come quella che avevi durante un esame…

- Hai intenzione di farmi capire di cosa parli o vuoi solamente irritarmi?!

- Non innervosirti. - sorrisi mettendomi a posto un riccio che era scappato dallo chignon.

- Allora parla. Perché mi aspettavi qui? - vedevo il mio cipiglio contrariato riflesso nei tuoi occhi blu oceano... erano più intensi del solito!

- Ti ho sempre aspettata, lo sai… - diventasti serio tutt’un tratto.

- Ronald, ma cosa…

Odorasti un bocciolo di rosa che avevi in mano e poi me lo porgesti.

L’avevi fatto apparire dal nulla, o era sempre stato lì?! Non ci avevo fatto caso...

L’avvicinai al naso per sentirne l’odore e improvvisamente sbocciò. I suoi petali si schiusero rivelando un anello al centro della rosa.

- Hermione

Eri in ginocchio, di fronte a me.

- Hermione, mi renderesti l’uomo più felice del mondo?

Cercai di articolare qualche sillaba ma dalla mia bocca non uscì niente! La gola era secca e gli occhi lucidi per l’emozione… così optai per un’altra risposta: mi inginocchiai anch’io e avvicinai le mie labbra alle tue, cercando di farti capire, con quel bacio, quando mi stessi rendendo felice.

L’immagine sfuma con l’arrivo dell’ennesima contrazione… il dolore ormai è lacerante! E le contrazioni sempre più vicine tra loro…

- NON CE LA FACCIO! BASTA, BASTA!!

- Tesoro calma, è quasi finito… solo un altro po’… - la tua voce trema, ma so che stai cercando di fare del tuo meglio per calmarmi… poverino non avrei dovuto permetterti di assistere al parto!

Ed ecco un’altra immagine che mi viene in mente…

Ero agitata. Avevo appena scoperto di essere incinta. Eravamo sposati da più di un anno, ma avevo comunque paura di dirtelo… e anche del COME dirtelo! Tornasti a casa stanco quel giorno, eri andato a giocare a Quidditch con Harry, Ginny e George. Avevate perso. Tu e George non riuscivate quasi mai a tenere testa ad una coppia come Harry e Ginny

- Ah non è giusto! Ginny non ha quasi neanche toccato scopa e Harry ci ha battuto lo stesso!

- Perché?

- Harry non voleva farla sforzare e cercava di non farle neanche toccare Pluffa, ma Ginny ad un certo punto si è innervosita e lui si è dato una calmata!

Anche Ginny era incinta, di nuovo! L’aveva saputo un paio di mesi prima e Harry non era molto contento che lei volesse continuare a giocare, era diventato quasi ossessivo e a Ginny la cosa infastidiva non poco!

- Ginny ha ragione! Harry la tratta neanche fosse di porcellana! – ribattei.

- Ha ragione Harry! Ginny non dovrebbe giocare in quelle condizioni!

- Non è mica malata!

- Non c’entra! Potrebbe farsi male e farebbe male non solo a lei ma anche al bambino!

Ti guardai sorpresa. Certe cose, dette da te, mi facevano sempre uno strano effetto…

- E cosa faresti se fossi io?!

- In che senso?? – mi guardavi confuso.

- Se fossi io a… ehm… ti comporteresti come Harry?!

- Cosa?! No, certo che no!

- Davvero?

- Certo! Non ti permetterei proprio di sforzarti!

- E che fai?! Mi chiudi in casa??

- Se fosse necessario…

- Allora prepara le chiavi… io non ho intenzione di restare in clausura!

- Co… cosa?

Non avevo coraggio di dire altro, così ti mostrai direttamente il test di gravidanza. Dire che eri sbiancato è un eufemismo! E io ero sempre più spaventata perché non capivo cosa stessi pensando.

Dopo qualche minuto di totale silenzio, ti eri avvicinato e mi avevi trascinata sul divano facendomi sdraiare. Ti eri seduto sullo spazio libero e avevi poggiato l’orecchio sulla mia pancia. Pensavi di poter sentire già qualcosa…

- Vedi che è troppo presto per sentire… - ti dissi.

- Shh! – mi zittì, poi ti eri messo a parlare con la mia pancia – Non ti preoccupare piccola, ci penso io a tenere calma la mamma!

- Piccola…? Non si sa ancora cosa…

- Lo so… ma... me lo sento…

Avevi gli occhi lucidi per l’emozione! Ero stata sciocca a preoccuparmi di come l’avresti presa… dal tuo sguardo si capiva che non avrei potuto darti notizia più bella!

Respiro a forza, la Medimaga mi dice di iniziare a spingere…  tengo stretta la tua mano, ormai le nocche sono bianche per lo sforzo!

I minuti passano che sembrano giorni… poi, finalmente, viene alla luce! Avevi ragione… è una LEI! Non avevi voluto farmi fare la visita per sapere il sesso, sicuro della tua previsione… e, stranamente, per una volta, avevi davvero ragione!

Mentre cerco di riprendere fiato, ti avvicini con lei in braccio e me la porgi.

È così bella… mi sembra impossibile che sia opera nostra!

- Ciao Rose! Sai che sei bellissima?! – una lacrima sfugge dai miei occhi…

- Sai che anche tu sei bellissima?! Sei stata bravissima… anche se... penso che non potrò usare la mano per qualche anno… - sorridi, ti avvicini e mi baci.

- Sarà meglio che la riabiliti in fretta perché ho intenzione di ripetere l’esperienza presto…

Il tuo sorriso si allarga ancora di più!

Si… ho proprio intenzione di ripetere l’esperienza. Rivivere i momenti più belli della nostra vita… guardare te e Rose, adesso… la felicità che provo in questo momento è qualcosa di veramente unico… magico.

 

 

Volevo dedicare questa FF a AmyCohen90 per averla ispirata, per avermi tenuto sottopressione per farmela concludere e per esserne stata la beta-reader! XD Grazie 1000... ma la prossima volta non ti avviso più quando devo scrivere qualcosa ;-) Scherzo ovviamente!

Grazie anche a voi che siete arrivati fino alla fine della storia, mi farebbe piacere ricevere un vostro commento (negativo o positivo che sia)!

 

  
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