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Autore: Heyale    18/09/2013    1 recensioni
Kenneth, Michael e Julie.
Tre migliori amici...
...migliori amici finché...
...finché non arriveranno Daphne, Sean, Jamie e Will...
...finché l'amore non si prenderà il posto dell'amicizia.
Tra litigi, pianti, risate, baci, abbracci e tante tante seghe mentali, se ne vedranno delle belle!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Kennethcap.22 Riassunto del capitolo precedente:
Kenneth preoccupato dalle continue assenze di Julie un pomeriggio la va a trovare a casa sua, e la trova stesa sul letto con delle siringhe piene di eroina nelle braccia. Così disperato chiama un'ambulanza e tutti e due vengono portati in ospedale in poco tempo. Dopo due ore e mezza Kenneth raggiunge Julie nella stanza dove ora lei sta riposando e si addormenta. Alle tre di notte viene svegliato dal padre di Julie, mentre verso le quattro e mezza è lei stessa a svegliarsi. Così parlano un po' e in poche parole si ri-dichiarono e tutto torna come prima.

22-Trust Me
Giovedì mattina, ore otto, ospedale.
Kenneth era seduto sul lettino dell'ospedale, Julie stesa per tutta la sua lunghezza.
Le mani del ragazzo erano strette attorno alla vita della rossa, mentre quelle di lei appoggiate su quelle del biondo.
Si erano addormentati così, insieme.
Kenneth aprì gli occhi per primo, ma quando si accorse della ragazza tra le sue braccia, sorrise involontariamente, dandole un delicato bacio sul collo.
Lei si svegliò da lì a pochi minuti.
-Buongiorno Kenneth.-
-Buondì...tutto bene?-
-Meglio di quando mi sono svegliata stanotte.-
-Ti senti ancora debole?-
-No no...non preoccuparti. Che ore sono?-
Il padre di Julie si schiarì la voce, entrando nella stanza:-Esattamente le otto e dieci, tesoro.-
-Ciao papà!-
-Ciao amore mio...come stai?-
-Bene grazie.-
-Sei..comoda messa così?- scherzò Robert indicando la posizione dei due, che diventarono rossi all'istante.
-Sì, fai conto che ho dormito così.-
-Allora immagino sia alquanto comodo.-
-Già.-
-Kenneth se vuoi ti accompagno a scuola.-
-Mi farebbe un gran favore signor Smith.-
-Chiamami pure Robert.-
-D'accordo...allora Julie, io vado.- la spostò delicatamente e con la mano le accompagnò la testa sul cuscino. Poi guardò Robert:-Posso?-
-Aaaah...fa veloce.-
Il biondo sorrise, prima di chinarsi sulla ragazza e darle un bacio sulla bocca:-Ti amo Julie.-
-Anche io Kenneth, torna a trovarmi.-
-Se riesco anche stasera.-
-D'accordo, a presto!-
-Ciao ciao!-
I due uscirono dalla stanza, lasciando Julie in compagnia di un'infermiera.
Arrivati davanti a scuola, riuscirono a convincere il bidello di turno che era stata un'emergenza e perciò Kenneth corse in classe.
Provò a sistemarsi un po' prima di spalancare la porta:-Buongiorno!-
-Alla buon'ora Matthews.-
-Scusi prof, un'emergenza.-
-E quale sarebbe, di grazia?-
-Hem...nonna è caduta dalle scale e io e papà siamo andati in ospedale.-
-Capisco...va beh, passi per stavolta, si sieda vicino ad O'Connor.-
-Certo.-
Si sedette così vicino a Jamie, che lo accolse con un:-Sì, la nonna...e chi ci crede.- sorridendo.
-Scusa se ieri non ti ho più chiamata, ma un'emergenza c'è stata davvero.-
-Che è successo?-
-Julie. Si stava drogando ed era in uno stato di trance. E così ho chiamato l'ambulanza e sono stato in ospedale fino a mezz'ora fa.-
-Stai scherzando spero!?-
-No no, purtroppo no.-
-E di cosa si faceva, di grazia?!-
-Eroina, se la faceva in vena.-
-Porca puttana...direi che ha rischiato parecchio.-
-In che senso?-
-Ha cominciato con una cosa troppo potente per essere la sua prima droga.-
-E che ne sai tu?-
-Più di quanto immagini.- fu la risposta fredda di Jamie.
-Ah...-
-Dai, tira fuori storia.-
-Certo...hai gli allenamenti oggi?-
-Sì, alle sei.-
-Ah, d'accordo. Pagina?-
-Centotrè.-


Al pomeriggio, verso le cinque, Jamie raggiunse Julie in ospedale.
-Permesso...- disse la biondina sottovoce, aprendo la porta.
-Avanti.-
-Ciao Julie.-
-Heilà...ciao Jamie. Tutto bene?-
-Beh, io sì. Te invece? Come stai?-
-Beh insomma...sto così così.-
-Ti sei ripresa un po'?-
-Sì dai.-
-Mi dici che ti salta in mente?-
-Ma non lo so..volevo provare a stare bene.-
-Risultato?-
-Negativo.-
-Quindi abbiamo imparato che...?-
-Non bisogna fare uso di eroina se prima non si fa uso di marjuana.-
-Cretina...-
-Che non bisogna fare uso di droghe.-
-Brava.-
-Sai...Kenneth è stato con me tutta stanotte.-
-Lo so, lo so...me l'ha detto. Quindi...avete risolto?-
-Certo...-
-Perciò ora tutta la questione è chiusa?-
-No, in realtà c'è ancora una parentesi aperta.-
-Michael?-
-Esatto...mi sento male ora che ho capito che l'ha fatto solo per proteggermi.-
-Se vuoi te lo mando qui.-
-No no...non volgio che mi veda così...-
-Ho capito. Ora gli mando un messaggio.-
-No, Jamie, non fare la stronza.-
-E invece sì.-
-Jamie!-
-Fatto.-
-Certo che sei bastarda te.-
-Lo faccio per abbreviare i tempi. Anche perché ora devo andare, ho gli allenamenti.-
-Ah sì...quindi oggi vedi Sean....a proposito, che fine avete fatto?!-
-Sapessi...ti racconto appena ritorni a scuola.-
-Va bene...ci vediamo Jamie.-
-Certo, stammi bene!-
Così la biondina si dileguò e alle sei era in spogliatoio, dove c'erano sia ragazze della Kingsley sia ragazze della Donald.
Quest'ultime stavano sempre sulle loro, mentre le ragazze della Kingsley iniziavano a conoscere Jamie.
Solo una della Donald le si avvicinò, i capelli neri a caschetto:-Tu sei...Jamie?-
-Esatto. Tu...?-
-Leah Allen, della Donald.-
-Sì, ho visto che sei della Donald. Che classe fai?-
-Sono di seconda.-
-Ah però...allora devi essere brava per essere in questo girone.-
-Me la cavo. Soprattutto nel salto ostacoli.-
-Buon per te, avrai i muscoli della gambe ben sviluppati.-
-Diciamo di sì. Tu sei quella che sta con il nostro quarterback?-
-No, non stiamo insieme.-
-Comunque c'è qualcosa, no?-
-Così possiamo dire...-
-Sai in che pasticcio ti stai ficcando?-
-Con Sean dici?-
-No.-
-E con chi allora?-
-Noi abbiamo delle cheerleader, lo sai?-
-Sì, anche noi.-
-La capitano è furiosa per questa vostra tresca.-
-E perché mai?-
-Lei e Sean si sono lasciati da pochissimo tempo...-
-Ma Sean non mi ha mai detto nulla...-
-Non devi fidarti di lui Jamie. E' sempre stato così.-
-Senti, chi sarebbe questa qui, di grazia?-
-Beverly Jones.-
-Ci farò due chiacchiere...-
-Che?!? Ma sei pazza? Quella è capace di distruggerti.-
-Ha un mitra per caso?-
-No...-
-Allora non può distruggermi.-
-Senti, se non vuoi farlo per te, fallo per me.-
-Come vuoi. Ma ne parlo con Sean.-
-D'accordo.-
-Grazie.-
-Ma cos'è che mi farebbe 'sta Beverly?-
-Sarebbe capace di farvi separare in un istante.-
-Oh beh, se è come dici tu, non ci sarà bisogno del suo aiuto.-
-Perché?-
-Lascia perdere. Forza, andiamo in campo.-
-Sì, giusto...-
Quando Jamie fu in campo, Sean stava giusto tornando negli spogliatoi.
-Ciao Jamie!- la salutò lui, sorridente, avvicinandosi.
-Ciao.- rispose lei fredda, invece.
-Tutto bene?- andò per baciarla ma lei si spostò.
-Benissimo.-
Il castano sospirò, facendosi serio, prendendo la ragazza per un polso, facendola voltare verso di lui:-Dopo parliamo, ti avviso.-
-Non abbiamo nulla di cui parlare.-
-Oh sì invece, ti aspetto finché non vai a casa.-
-Fai come vuoi.-
Jamie si liberò dalla presa e andò in campo. Lei ci provava ad essere arrabbiata con lui, ma ne era fottutamente innamorata e non ci riusciva.
Così trascorsero quelle due ore di allenamento, dove Jamie non riuscì a dare il meglio di se perché troppo presa da ciò che le aveva detto Leah. Non era arrabbiata del fatto che ci fosse questa Beverly a minacciarla di morte ma del fatto che Sean non le aveva parlato di lei, dato che erano stati pure fidanzati.
Ad allenamento (finalmente) finito, Jamie provò a sgattaiolare fuori dal campo senza farsi vedere, ma Sean la teneva d'occhio, e la intercettò proprio sul cancello.
-Ora mi dici che cos'hai.-
-Niente.-
-Jamie, dimmi che succede.-
-Non succede proprio niente, chiaro?-
-Senti, a me non puoi darla a bere in questo modo, quindi ora mi dici che cos'hai.-
-Lasciami stare.-
Sean respirò pesantemente, prima di bloccare Jamie per i polsi e di inchiodarla ad un angolino buio lì vicino.
-Hey che cazzo fai!? Mollami subito!-
-No che non ti mollo.-
-Sean, ti prego mollami!!- Jamie stava andando in panico, sentiva il cuore aumentare velocemente i battiti. Ma stavolta era diverso, perché non le batteva per l'essere innamorata di Sean, ma per l'essere spaventata di Sean. In quel gesto, aveva rivisto Roy, il ragazzo della sua migliore amica. Anche lui la sbatteva con poca grazia contro il muro, a volte per picchiarla, a volte per farci ben altro. Le salirono le lacrime agli occhi e si mise ad urlare:-Lasciami, lasciami!!!-
-Jamie, ascoltami!-
-No, lasciami!!-
Le intenzioni di Sean non erano per niente quelle che Jamie credeva, ma era accecata dal terrore.
Al sentire di quelle urla, accorse lì Aaron, che si parò subito davanti alla ragazza, in lacrime, facendo regredire Sean.
-Ma si può sapere che cazzo stai facendo Sean?!-
-Aaron...non stavo facendo niente!-
-E allora perché sta piangendo?!-
-Non lo so, è scoppiata a piangere così!-
Aaron sospirò, per poi girarsi verso Jamie:-Stai bene?-
Lei non rispose, le braccia intorno allo stomaco.
-Jamie...- il rosso si abbassò un po', il giusto per poterla guardare negli occhi:-Stai bene?-
Lei scosse lievemente la testa.
-Cos'è successo?-
Lei rimase ancora zitta, ma in tutta risposta buttò le braccia attorno al collo di Aaron e si fiondò a piangere.
-Hey...dai non è successo nulla...- si rivolse verso Sean:-Tu vai a chiamare Daphne.-
Il moro così corse verso il campo, lasciando Jamie e Aaron da soli.
-Che ti ha fatto Jamie?-
La biondina continuava a non rispondere, piangeva e basta. Era ancora terrorizzata, ma sapeva che non era colpa di Sean, lui in fondo non le aveva fatto niente.
Daphne arrivò giusto in tempo:-Che succede qui?!-
Jamie si staccò lentamente da Aaron e andò ad abbracciare Daphne.
-Hey Jamie che succede?-
E per l'ennesima volta lei non rispose.
-Aaron, Sean, allontanatevi un attimo per favore, chiacchiere da donne.-
I due si allontanarono.
-Puoi parlare adesso Jamie...cos'è successo?-
-Una della Donald mi ha detto una cosa su Sean e io non volevo dirglielo, ma lui mi ha preso i polsi e mi ha bloccata al muro.-
-E ti ha fatto male?-
-No, non è questo...è solo che ho rivisto Roy in quel gesto. Il ragazzo della mia migliore amica...-
-E ti ha fatto paura?-
-Sì.-
-E quindi tu hai iniziato ad urlare e è arrivato Aaron.-
-Eatto, che mi ha separata da Sean...è stata la mia salvezza.-
-Immagino...vuoi che parli io con Sean?-
-No...devo chiarire da sola.-
-Te la senti?-
-Sì, non preoccuparti.-
-Va bene...allora ti chiamo qui Sean, io accompagno a casa Aaron.-
-Va bene, grazie Daphne.-
-E di cosa...Sean!! Vieni!-
Il moro si girò di scatto, avvicinandosi alla biondina, lasciata sola dalla castana.
-Scusami Sean...per la sceneggiata.-
-Non devi scusarti...piuttosto voglio sapere se ti ho fatto male...?-
-No, no...è solo che anche il fidanzato della mia migliore amica faceva così con lei...per picchiarla o per violentarla...e io per un attimo ho rivisto lui in te.-
-E' per questo che piangevi?-
-Esatto...-
-Jamie, io non potrei mai metterti le mani addosso...né per picchiarti né tantomeno per violentarti. Mettitelo bene in testa, ok?- sorrise lui, tenero.
-Certo...-
-Puoi dirmi che avevi prima?-
-La conosci Leah Allen?-
-Sì.-
-Mi ha detto che tu e Beverly Jones siete stati fidanzati e che questa qui è furiosa per 'sta storia di noi due.-
-Ah sì.-
-Perché non mi hai detto di lei?-
-Non volevo che tu mi pensassi un farfallone.-
-Beh, stai ottenendo l'effetto contrario. E poi mi ha anche detto che non mi devo fidare di te.-
-E tu credi a lei?-
-Beh, dato che quello bugiardo qui sei tu forse credo a lei.-
-Hai ragione, dovevo dirtelo. Non so perché non te l'ho detto, davvero, credimi.-
-E daglie con 'sto credimi...-
Il ragazzo sospirò, prendendo Jamie per le spalle e girandola verso di se, senza dire niente. Lei cercò di divincolarsi come meglio poteva, ma lui la teneva salda:-Ora Jamie, non devi avere paura, ok? Qualsiasi cosa io faccia ora, tu non ti dovrai spaventare, ok?-
Lei sorrise lievemente, sembrava che Sean la conoscesse meglio di chiunque altro:-D'accordo...- sussurrò.
-Avrai notato anche te che non siamo uguali, Jamie...-
-Sì.-
-E per questo siamo complementari. Mi dispiace di non averti detto di Beverly...forse perché avevo paura di perderti. Ma sono qui per rimediare...- Sean intrecciò le mani con quelle di Jamie:-Però solo se tu sei disposta a perdonarmi.-
-E come faccio a non perdonarti...- sorrise lei, abbracciando il ragazzo, che le diede un tenero bacio sulla fronte.
-Jamie?-
-Mh?-
-Sai qual'è una delle cose che mi piace di più di te?-
-No.-
-Che sei più piccola di me.-
-E allora?-
-Non lo so...mi piace che tu sia più piccola.-
-E allora a me piace che tu sia più grande.-
-Ti amo, piccola mia.-
-Anche io...-
Si diedero un bacio, per poi proseguire verso casa mano nella mano.

Angolo autrice
Macciao bella gente :D
Non so, per questi angoli autrice non sono più ispirata come una volta (trattasi solo si due mesi fa). Domani saprò se alla fine riuscirò a comprarmi la Watta...ossignore sono agitatissima!!! Va beh, dai...
Nota del 18/09/13--> premetto che questi angoli autrice sono stati scritti tantissimo tempo fa. Ora il punto della situazione è che la Watta è mia, e sono molto contenta. A ragazzi sono messa malissimo, perciò mi sfogo sulle mie storieXD
Canzone del capitolo: You can't take me- Bryan Adams

Ciao :*

  
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