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Autore: _Kiiko Kyah    18/09/2013    4 recensioni
{ sovrannaturale, romantico | fem!vanfeny vamp/garshya wolfein | au, what if...? }
Era una sensazione bizzarra, no, era insana, intrisa di rimorso e di errore, quel fragile contatto. La consapevolezza dell’essere nel torto più tetro vibrava come un guizzo lucente nell’ombra chiara delle cupe iridi della ragazza, striate di giallo profondo e gelidamente spezzate da un’eguale e tremulo squarcio concentrico di celeste spettrale.[...]
Una spira di vento avvolse i due, entrando dalla bocca della caverna naturale scavata nella roccia nella quale si erano rifugiati. La ragazza allungò la mano libera per arrivare al petto muscoloso del licantropo e si adagiò su di esso, lasciandosi cullare fra sue braccia possenti.
«Ho freddo, Garsh.» fece, sbattendo le palpebre. «E ho sonno.»[...]
«Fa’ silenzio» ripeté la nosferatu indispettita, stringendosi ancora di più sul suo cuscino di pelliccia «Parlerai domattina, quando avrai ripreso il tuo aspetto umano.»
Era una sensazione insana, errata, da rimpiangere per la loro intera vita da immortali, quell’abbraccio. Era uno sgarro da punire, forse con la morte alla quale si poteva andare incontro pur possedendo una longevità infinita. Eppure, a loro... sembrava così bello, star così, insieme.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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{ the beauty vampire and the beast werewolf }


Era una sensazione bizzarra, no, era insana, intrisa di rimorso e di errore, quel fragile contatto. La consapevolezza dell’essere nel torto più tetro vibrava come un guizzo lucente nell’ombra chiara delle cupe iridi della ragazza, striate di giallo profondo e gelidamente spezzate da un’eguale e tremulo squarcio concentrico di celeste spettrale. Della stessa polare tonalità era la chioma ondulata, che ricadeva sulle spalle della giovane con pesantezza, incorniciando la carnagione nivea – se non pallida – di quella pelle fredda e priva di temperatura verosimile.
Vestita di una blusa bianca, lunga sul tronco dalla maniche lunghe, le quali a mezzo gomito s’allargavano di seta, così come quella che contornava il bordo stretto intorno alla vita, e di stretti pantaloni che la coprivano fin sopra la caviglia, era ben in equilibrio sui tacchi delle sue scarpe e con una delle sue fredde, affusolate e ben curate mani dalle unghie affilate accarezzava il viso grande e spaventosamente animale di quel gigantesco lupo antropomorfo.
Lui, dal manto castano come polvere di erba bruciata, portava una folta criniera rosso fuoco, dalla quale sbucavano le sue orecchie, a contornare il suo muso da lupo, la larga corporatura da lupo mannaro era coperta solamente da un paio di resistenti pantaloni che erano stati confezionati apposta per lui, per non rimanere nudo in quella forma così cruenta e selvaggia. Stando seduto a gambe incrociate, con le enormi zampe posate per terra davanti a sé, solo in quel caso poteva dirsi alto quanto la vampira. Il suo calore veniva trasmesso alla mano di lei, ma non vi penetrava,
«Vanfeny...» mormorò con la sua profonda e roca voce ferina, facendo tremare le proprio labbra e mostrando lo screzio dei suoi denti affilati.
L’interpellata carezzò ancora il suo muso e soffiò delicata. «Fa’ silenzio, Garsh.» gli ordinò in un sussurrio «Qualcuno potrebbe sentirti.» emise un accenno di piccola risata sommessa «Non sei l’esempio della discrezione, con quel tono che hai in questa forma.»
Lo sguardo azzurro di Garshya puntò quello bicromato della ragazza. Già. Vanfeny manteneva sempre il suo lato sarcastico e schernitore anche in situazioni pericolose come quella. Un vampiro e un lupo mannaro, insieme, in piena notte di luna piena, il primo che accarezzava il viso del secondo. Se anche solo uno dei rispettivi simili li avesse visti, avrebbero dovuti come minimo mettersi a combattere per evitare che qualcuno notasse gli sguardi che non potevano fare a meno di rivolgersi ogni attimo e ogni secondo.
L’albina posò delicatamente la fronte sul grugno dell’altro, continuando ad lambirne il manto. «Sento il sangue caldo che ti scorre nelle vene.» bisbigliò  sovrappensiero. Il mannaro fu sollevato all’idea che la vampira non l’avrebbe mai morso, conoscendo le conseguenze che un simile atto avrebbe riportato. «Come siete fortunati, voi lupastri.» aggiunse lei «Anche se non siete più umani, avete ancora un cuore che batte, il calore trasmesso dal pompare del sangue.»
Il ragazzo non rispose. Per essere un vampiro di duemila centotrentasette anni , Vanfeny non aveva ancora imparato che un discorso simile l’avrebbe portata ad avere fame. E nei dintorni c’era solamente un orfanotrofio – si nascondevano lì per evitare di farsi scoprire. Ma se avesse avuto uno dei suoi raptus da creatura succiasangue, si sarebbe nutrita di sangue di bambino.
Una spira di vento avvolse i due, entrando dalla bocca della caverna naturale scavata nella roccia nella quale si erano rifugiati. La ragazza allungò la mano libera per arrivare al petto muscoloso del licantropo e si adagiò su di esso, lasciandosi cullare fra sue braccia possenti.
«Ho freddo, Garsh.» fece, sbattendo le palpebre. «E ho sonno.»
«I vampiri non hanno freddo,» si lasciò sfuggire il demone «e mai sonno.»
Un lieve colpo gli diede fastidio su uno dei pettorali. Probabilmente, per la Vamp quello era un pugno serio... però lo sapevano tutti che un vampiro non poteva neanche lontanamente sperare di rientrare nella categoria “capaci di provocare dolore ad un lupo mannaro con un pugno”.
«Fa’ silenzio» ripeté la nosferatu indispettita, stringendosi ancora di più sul suo cuscino di pelliccia «Parlerai domattina, quando avrai ripreso il tuo aspetto umano.»
Era una sensazione insana, errata, da rimpiangere per la loro intera vita da immortali, quell’abbraccio. Era uno sgarro da punire, forse con la morte alla quale si poteva andare incontro pur possedendo una longevità infinita. Eppure, a loro... sembrava così bello, star così, insieme.



N/A
Ve ne prego: andate nella lista dei personaggi da aggiungere, e cliccate “approvo” sui nomi Vanfeny Vampo e Garshya Wolfein, vi prego, anche se non li conoscete... mancano rispettivamente cinque e sei punti, e finalmente saranno sulla lista per personaggi! Vi prego!
Allora, vi spiego... mi è venuta un’idea per una long. Purtroppo, ho già troppe cose da fare e quindi, ho deciso così: questa os è un modo per placare la mia ispirazione per un po’, e se quando mi sarà possibile – e ho paura che passerà molto tempo – avrò ancora ispirazione a sufficienza per scrivere una long su Vanfeny, Garshya e qualcun altro di cui non faccio nomi perché devo ancora decidere, la scriverò, utilizzando questa os come prologo in medias res. Quindi, ecco tutto. Sì, io utilizzerò sempre il genderbend di Vanfeny, non so come mai ma mi ispira più come ragazza che come ragazzo. Bah.
Ehm-ehm, vi mando i miei saluti(?), baci in quantità, e abbracci a volontà.
Anna— the new fan of Vanfeny Vamp

La mia musa ispiratrice(al solito un’immagine):
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