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Autore: RoloChan105    18/09/2013    8 recensioni
Nami, segretaria di una grande azienda, grazie ad un incidente d'auto, farà un fatale incontro con l'uomo che stravolgerà il suo futuro e che ha in pugno il suo destino.
*** Fanfiction partecipante alla settimana Zonami indetta dal Midori Mikan ***
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Roronoa Zoro, Tashiji, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30


Una luce abbagliante colse i tre impreparati non appena le porte dell'ascensore si aprirono.

Riducendo gli occhi a due fessure, Zoro esaminò bene la situazione.

Le luci sparivano e tornavano, un suono rumoroso di voci di sottofondo e grida, gli perforarono le orecchie.

Scosse il volto infastidito, cercando però di riacquistare la vista.

Non aveva idea di come avessero fatto a trovarlo, ma quella calca, era conosciuta con il nome di “giornalisti”. Forse si aspettavano uno scoop o le classiche quattro righe da rivista di pettegolezzo.

Era molto probabile che qualche infiltrato alla festa, avesse fatto la spia.

Avanzando i primi passi, non ebbe nemmeno il tempo di respirare, che venne bombardato di domande.

-è vero che lei e la signorina Tashigi avete litigato?-Domandò uno sbracciandosi.

-Signor Roronoa, cosa ne sarà dell'azienda!?-Chiese una donna.

-Roronoa! La donna che tiene in braccio è la sua segretaria?-

-Ha forse tradito Tashigi in precedenza!?-

Tante, troppe domande, molte alle quali non voleva dare importanza ed altre che, oh, se ne avesse avuto il tempo, avrebbe risposto con piacere.

Nessuno di loro però, sarebbe uscito da lì senza una risposta per il proprio quotidiano.

Fermando la sua avanzata, Zoro sogghignò apertamente.

Abbassò lo sguardo per fissare Nami; il volto, distrutto dal dolore e dalla fatica.

-Non mi devo più nascondere-Si avvicinò al suo viso attirando così, la sua attenzione.

-è davvero tutto risolto?-Domandò abbozzando un sorriso e stringendo la sua cravatta. Zoro annuì felice, unendo finalmente le labbra a quelle di lei. Un ovazione plateale partì dai giornalisti che immediatamente, iniziarono a scattare foto.

Sarebbero finiti in prima pagina?

Probabilmente si.

Avrebbero dovuto vergognarsi?

Ovviamente no.

Con dolcezza, pose fine al bacio e le sorrise rassicurante.

-Si-Confermò la sua precedente domanda-Tutto risolto-Alzò il volto verso Eustass che in imbarazzato e offeso, aveva cercato di guardare altrove.

-Hai una macchina?- Kidd increspò le labbra per quella domanda stupida.

-Certo che ce l'ho-Zoro annuì soddisfatto.

-Vai a prenderla, abbiamo un posto da visitare...-




-Le mie più sincere congratulazioni-Mormorò un infermiera non appena, uscì dalla sala in cui Nami era stata fatta precedentemente accomodare.

Kidd e Zoro si alzarono in piedi, avvicinandosi alla donna. Aveva un altezza considerevole e degli strani bigodini, anch'essi enormi in testa.

-Sta bene Nami?-Domandò Zoro ingoiando a fatica. Doveva essere veramente uno spettacolo in quel momento: sudore, tremore e tanta, tantissima paura.

-Adesso sta bene- Gli strizzò l'occhio-Le abbiamo somministrato alcune pastiglie, ma si riprenderà.-Si passò fiera una mano sotto al mento.-Piuttosto-Fissò i due uomini-Chi è il padre del bambino?-

Sia Kidd che Zoro sgranarono gli occhi.

Il rosso aprì la bocca senza riuscire a proferir parola mentre l'altro, rimase pietrificato.

-Pa...padre!?-Sillabò Zoro con estrema difficoltà.

-Brutto...-Una voce profonda e gutturale uscì dalle labbra di Eustass- STRONZO!-Gli afferrò i lembi del colletto e iniziò a strattonarlo.-CHE TU SIA MALEDETTO!-Urlò lasciando esterrefatta l'infermiera che tempestivamente, ebbe il buon senso di scansarsi non appena piantò Zoro contro il muro.

-A-aspetta!-Cercò di farlo ragionare.

-Mi hai portato via...-Mormorò a denti stretti-...mi hai portato via Nami...-Serrò forte gli occhi in preda alla rabbia.

Eppure aveva sperato...aveva scommesso con se stesso che forse, avrebbe potuto fargli cambiare idea su quel tipo...

Li riaprì e sussultò per la scena che gli si presentò davanti: Zoro era rimasto al suo posto, immobile, fermo, gli occhi fissi nei suoi. Il suo sguardo non era ostile, era fiero e deciso.

-Che cazzo hai da fissarmi così!?-Tuonò storcendo le labbra, non lasciandosi intimidire.

-Mi prenderò cura di lei-Dichiarò facendolo bloccare. Non poteva credere alle sue parole. Dischiuse le labbra ma nuovamente, rimase stupito da quell'uomo. -La farò felice.-

-Stronzate...-Mugugnò alzando un pugno, pronto a colpirlo.

-Cercherò di essere un uomo degno di lei-Continuò non accennando a togliersi dalla sua presa.-Nel caso mancassi al mio impegno...hai l'obbligo e il dovere di farmela pagare- Un sorriso strafottente delineò le sue labbra.-Che ne dici?-

In silenzio, il rosso soppesò le sue parole. Poteva credere a quell'uomo? All'uomo che Nami aveva scelto come suo compagno? Abbassò il pugno e digrignò i denti frustrato.

-Azzardati a farla soffrire...-Lo minacciò avvicinandosi al suo volto-E te la farò pagare...- Zoro accettò con un cenno del volto. Rimase in silenzio quando la presa su di lui venne meno e tornò con i piedi a terra.

-Grazie Eustass...-L'osservò voltargli le spalle e incamminarsi verso l'uscita dell'ospedale.


Non appena Nami aprì gli occhi, le paure più profonde per quella situazione, scaturirono fuori.

Impaurita sul da farsi, si portò una mano al ventre. L'immagine di Zoro le balenò nella mente e con timore, iniziò a farsi una serie di domande senza risposta: Cosa poteva dirgli? Come avrebbe reagito? Cosa avrebbe pensato di lei? L'avrebbe riconosciuto come suo? L'avrebbe abbandonata? Dio, era troppo preoccupata...

Con stanchezza, chiuse gli occhi cercando di cacciare dalla propria mente, tutte quelle tremende domande.

Aveva una fottuta paura di Zoro.

Aveva visto tanti film dove il classico uomo d'affari, abbandonava la donna di cui era innamorato, al proprio destino. La carriera prima di tutto...

Sospirò più e più volte, cercando di calmare i nervi che quella sera, erano partiti per chissà quale località.

Era successo tutto troppo in fretta: la festa, Tashigi, il contratto rotto, ancora Tashigi...

Strinse le labbra ripensando a quella serpe.

Le aveva tirato un bel colpo mancino, ma quel vomito sul vestito, se lo era meritato. Non era nel suo stile certo e se fosse stata in forma, l'avrebbe gettata a terra e riempita di mazzate.

Ci mancava soltanto la classica piscinetta col fango e la lotta sarebbe stata epica.

Con uno sforzo, si portò le coperte sopra al volto stanco. Sentiva la testa pesarle e lo stomaco in subbuglio.

Come era stata stupida...come aveva fatto a dimenticarsi di quella visita...e le sue cose!?

Si morse il labbro inferiore e cercò di mantenere il controllo. Da quello che le aveva detto l'infermiera, prima di svenire, era al terzo mese di gravidanza.

Si portò una mano al volto coprendosi gli occhi.

Oggi era il compleanno di Zoro, un regalo più...più...indesiderato forse, non poteva farglielo. La festa era andata uno schifo e adesso quello.

-Cosa stai facendo?- Una voce la fece sobbalzare. Alzò gli occhi, liberandosi dal lenzuolo e sbiancò alla vista di Zoro, comodamente seduto accanto a lei.

Da quanto era lì?!

-N-niente!-Scattò a sedere, il tempo di avere un altra fitta e tornare supina. Con un enorme groppo in gola, fissò l'uomo accanto a se.

-Stai meglio?- Non era certo una domanda facile quella. Per certi versi si, per altri, decisamente il contrario.

-Non lo so...-Ammise Nami non smettendo di fissarlo. Con fare quasi tremante, afferrò la sua mano che subito, venne stretta in una morsa calda e rassicurante.

-Va tutto bene Nami- Le regalò un sorriso scegliendo di sedersi accanto a lei sul letto. Le lacrime iniziarono a premere per uscire fuori e senza più forze, le lasciò correre.

Il trucco si sciolse, dandole così un aria afflitta e impaurita. Con prontezza, Zoro estrasse un fazzoletto e l'aiutò a struccarsi, asciugandole le lacrime.

-Non devi avere paura...-Le sussurrò tenendole fermo il volto e infondendole qualche lieve carezza.

Con coraggio Nami, decise di rivelare la sua paura più grande. Tutto, sarebbe finito o iniziato per mano di Zoro e della sua volontà.

-Sono incinta...-


-.-.-.-.-.-.


Vogliate scusarmi.

Oggi avevo in programma di fare un doppio capitolo, ma a quanto pare, non ci sono riuscita.

L'happy end si avrà domani! ( SI SPERA, se non avrò impegni!)

Mi dispiace moltissimo non essere riuscita a concludere in serata, ma ho chiesto uno sforzo troppo grande per la mia concentrazione ( i miei tengono la tv a tutto volume e rompono ogni ora).

Per cui, cari lettori, pazientate! ^^





   
 
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