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Autore: Kaleidoscope_    18/09/2013    3 recensioni
SEGUITO DI "This world is an ugly place, but you're so beautiful to me"
"Tom ogni volta mi chiedeva “Cos'hanno di diverso?” e ogni volta rispondevo “Non sono Skye”. Ed è vero, lei era insostituibile. Ma adesso è tutto cambiato, ho perso le speranze e mi sono deciso ad andare avanti."
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Jennifer's Point of View
Sono nel camerino di Tom, quando sento qualcuno bussare alla porta. Appena apro, vedo Mark con una faccia che non promette nulla di buono.
“Dov'è Tom quando serve? Fanculo!” dice dando un calcio ad una sedia, ribaltandola.
“Calmati! Cos'è successo?”
“Se n'è andata! Capisci?! Andata!” continua camminando nervosamente.
Lo porto con fatica a sedere e non appena si ferma, vedo i suoi occhi diventare lucidi.
“La amo, è la mia vita. Non voglio nessun altra, voglio lei! Invece sono riuscito a farla stare male per l'ennesima volta. Sono un fallimento.”
“Ha un ragazzo, Mark.”
Lui si volta e mi guarda con gli occhi spalancati.
“Che cosa?!”
“Mi ha detto che si sentiva in colpa nei suoi confronti e che aveva paura di iniziare a provare qualcosa per te...ho provato a fermarla, ma non c'è stato verso.”
Non mi risponde dato che Tom irrompe nella stanza.
“Mark! Dobbiamo fare le ultime riprese, muoviti!”
“Non facciamo proprio un cazzo!” grida uscendo dalla stanza.
Il mio ragazzo mi guarda confusa.
“Vai da lui” mi limito a dire.
Rimango sola, così provo a chiamare Skye.
“Sì?” la voce non sembra la sua.
“Skye?”
“Sono sua madre, sei Jennifer?”
“Sì, che succede? La sento scossa...”
“Skye ha avuto un altro dei suoi attacchi...l'ho portata dal medico e mi ha detto che deve fare attenzione perché è molto debole, psicologicamente parlando. Mi ha raccontato di Mark, lei non deve assolutamente vederlo. La sua mente non riesce a ricordare e ciò la fa stare male”
“Non è l'unica, Mark è distrutto”
“Allora non lo vuoi capire! Qui c'è in gioco la salute mentale di mia figlia. Ti prego, non la chiamare più, deve finire tutto questo, voglio il suo bene.”
Detto questo, riattacca la chiamata, lasciandomi senza parole.
A dire la verità, manca anche a me. Era la mia migliore amica ma dall'incidente non le è più interessato vedermi. La tristezza mi assale e una lacrima mi scende dal viso, non mi è mai piaciuto ricordare quei momenti.
Esco sul balcone per fumarmi una sigaretta, ma dopo pochi tiri, me la sento tirare via dalle mani.
“Non voglio che fumi, lo sai”
“Sono nervosa, ne ho bisogno” continuo acida.
Tom per tutta risposta mi cinge i fianchi con le sue forti braccia e mi stringe da dietro.
“E' per Skye?” mi sussurra all'orecchio.
Taccio e sospiro, naturalmente lui capisce e mi stringe ancora più forte.
“Grazie, Tom” dico con voce flebile.
“Tesoro, ti ricordo che con me puoi sempre sfogarti. Oppure se hai voglia di fare dell'altro per dimenticare qualcosa basta chiedere, giuro che mollo tutto e vengo con te!”
“Davvero?” chiedo voltandomi, guardandolo con i miei occhi blu.
“Sì! Anzi, sai cosa facciamo? Ce ne andiamo per tutta la giornata! Los Angeles ti va bene?”
“Amore, non serve. Poi c'è Mark, il video...”
Non mi risponde, mi prende per mano e mi fa uscire. Dopo una breve telefonata a Marcus, saliamo su un'auto privata.
E' questo che amo di lui: sa sorprendermi da un momento all'altro. Riesce a farmi calmare, a farmi sorridere e ridere.
Mi appoggio sul suo petto, lui inizia ad accarezzare i miei lunghi capelli castani.
“Vuoi dormire? Ci sarà almeno un'ora e mezzo se non di più grazie al traffico”
“Dormire?” chiedo alzando il vetro che divide il conducente dal retro.
Capisce al volo e subito mi lancio sopra di lui, spogliandolo il più velocemente possibile.
E' bella la sensazione che mi fa provare ogni volta che facciamo l'amore, siamo come due pezzi di un puzzle. Per quanto possa essere scontato come paragone, continuo a pensarla così. Ormai non riuscirei mai a continuare senza di lui.
Ogni cosa ci unisce sempre di più, dalle canzoni che mi dedica a quelle che mi fanno imbestialire, come Dumpweed. Nonostante tutto, siamo entrambi abbastanza forti da superare ogni ostacolo.
Per non parlare di quando, dopo aver fatto l'amore, mi tiene abbracciata riempendomi di baci e di complimenti.
Prima si trattava solo di sesso, poi tutto è cambiato. Il nostro modo di esprimerci, le nostre sensazioni, i nostri modi di fare. Non avrei mai pensato che si sarebbe trasformato in qualcosa del genere.
E' la perfezione, esattamente, Tom DeLonge è perfetto.
Appena arrivati a destinazione, mi porta in giro per i negozi. Sa quanto mi piaccia fare shopping e, ogni volta che mi vede triste, non esita a usare questa soluzione.
Poi però, mi soffermo davanti a un negozio di vestiti da sposa. Lui nel frattempo sta facendo qualche foto con dei fan, perciò decido di farmi un giro per il negozio.
Le solite domande mi passano per la testa. Mi vedrò mai in abito da sposa? Chi ci sarà al mio fianco?
Torno subito all'uscita, ma mi soffermo a vedere il mio ragazzo parlare con delle ragazzine, sue fan. Una si avvicina al suo orecchio e gli sussurra qualcosa, lui si guarda intorno e poi gli da un bacio a stampo sulle labbra.
Passerò anche per una ragazzina gelosa, ma lui è mio e questa azione mi fa saltare i nervi. Mentre mi sto incamminando velocemente verso gli altri negozi, lui mi prende per un braccio e mi fa voltare.
“No, piccola, non è come sembra!”
“Di tutte le cose che volevo vedere oggi, tu che fai il cascamorto con delle sedicenni era l'ultima della mia lista.”
“Non stavo facendo il cascamorto! Mi ha semplicemente chiesto un bacio”
“I tuoi baci sono miei, non voglio che tu li dia a persone a caso”
“Scusami, non pensavo te la prendessi”
“Lascia stare” dico buttandomi tra le sue braccia “Sono una lunatica di merda” continuo poi.
“Allora amo una lunatica di merda, se è così”
Gli do un lungo bacio sulle labbra prima di farmi prendere per mano e continuare la nostra passeggiata.
Presto si fa sera e torniamo a Santa Barbara, all'hotel.
“Tesoro, ti scoccia se esco con Mark? Voglio farlo svagare un po'” mi chiede poggiando le mani sulla mia vita.
“Certo, non ti ubriacare però!”
Mi sorride e mi da un bacio, presto mi ritrovo sotto le coperte e leggermi un libro.
Dopo un paio d'ore, mi addormento, ma verso le tre del mattino mi arriva una chiamata da parte di Skye.
“Hey”
“Jen, hai qualche minuto?”
La sua voce trema, così penso al peggio.
“Stai bene?”
“S-Sì. Volevo parlarti di Mark...”
“Dimmi tutto”
“Come sta?”
“E' uscito con Tom, sinceramente non l'ho visto bene...”
“Non so cosa mi stia succedendo, quello che è successo l'altro giorno mi ha confusa, c'è qualcosa che non so. E fa male, sto andando fuori di testa! Aiutami Jennifer...”
“Se provassi a venire ad un loro concerto? Magari ti schiarisce le idee sentirlo cantare”
“Potrei farlo, dovrò mentire a mia madre però...”
“Fai quello che ti senti, non peggiorare la situazione”
“Voglio farlo, lo giuro.”
In quel momento sento la porta aprirsi.
“Skye, ti richiamo!” dico, per poi buttare giù la chiamata.
Mi alzo e vado a controllare, trovando Tom evidentemente ubriaco.
“Jen! Ti amo!” dice ridendo e venendomi incontro.
Si attacca alle mie labbra ma io lo scosto : odio il sapore di vodka.
“Adesso ci facciamo una sana scopata!” dice buttandomi sul letto.
Mi rialzo, innervosita dal suo comportamento.
“Tu adesso ti metti a dormire, non fare storie” continuo, cercando di farlo sedere.
Per tutta risposta mi prende per un polso e mi trattiene, il suo sguardo quasi mi fa paura.
“Decido io cosa fare.”
Riesco a togliermi dalla sua presa, ma lui chiude la porta e mi prende entrambe le braccia.
“Ti avevo detto di non bere” dico stizzita.
“Zitta! Faccio quello che voglio!” risponde alzando il tono della voce.
“Lasciami!” continuo a tono.
Si avvicina a me, togliendo la presa dalle braccia ma facendomi arrivare con la schiena al muro.
“Voglio una ragazza che possa comandare.”
“Hai sbagliato persona.”
Lui fa spallucce.
“Sei un coglione quando fai così”
Lui torna a fissarmi, per poi avvicinarsi.
“Come hai detto?!” sibila.
“Coglione! Hai capito bene, coglione!”
Finita la frase, il mio occhio inizia a bruciare tremendamente. Ebbene sì, Tom DeLonge – il mio ragazzo - mi ha appena dato un pugno.
I miei occhi si riempiono di lacrime e un mio grido fa arrivare Travis in camera, che prende Tom per la maglia e lo porta fuori.
Mi accascio a terra, tremante. Non mi sarei mai aspettata un gesto simile da parte sua. Presto arriva Melissa, che mi dice qualcosa. Non capisco, non riesco a ragionare data la situazione. Mi mette del ghiaccio sull'occhio, che mi fa passare per un po' il dolore.
“Perché l'ha fatto?” chiedo tra le lacrime.
E' incredibile come le persone cambino per colpa di un po' d'alcol. So che Tom non è veramente così, ma sono stufa di queste reazioni. E' brutto quanto una bellissima giornata si possa trasformare nella peggiore della tua vita.
Melissa limita ad accarezzarmi e dopo un'ora di singhiozzi mi addormento, stremata dalla stanchezza.
La mattina seguente mi sveglio con un terribile ematoma sull'occhio destro, a stento riesco ad aprirlo.
Mi alzo e mi metto dei vestiti a caso per andare a fare colazione, ma quando apro la porta, indietreggio.
E' Tom, con due occhiaie assurdamente scavate. Nonostante mi faccia abbastanza pena, inizio ad avere paura di lui.
“Jen-”
“Vattene, ti p-prego”
“Jennifer, per favore...”
Fa per avvicinarsi ma io indietreggio ancora di più.
“Vai via! Non ti voglio più vedere!” gli grido, con le lacrime che ormai scorrono sul mio viso.
“Amore, ero ubriaco, non volevo farlo! Lo sai come sono, perdonami”
“Non chiamarmi mai più così, non voglio stare con uno che non si sa controllare. Mi avevi detto che non avresti bevuto e guarda com'è andata a finire...cresci, Tom.”
Lui si morde un labbro ed esce dalla stanza.
Subito dopo entra Mark, che si siede a fianco a me.
“Scusa, non sono riuscito a fermarlo”
“Non è colpa tua. E' grande e vaccinato, dovrebbe sapersi gestire da solo, non avere te come balia sempre dietro”
Mi alzo, prendendo i miei vestiti.
“Per favore, non andartene. Almeno tu.” continua poggiandomi una mano sulla spalla.
“Mark, non voglio rimanere qua con lui...”
“Ho bisogno di te, ormai mi conosci e solo tu puoi aiutarmi! Ti scongiuro!”
“E va bene, a patto che Tom non dorma più con me” dico passandomi una mano tra i capelli.
“Vedrai che le cose si sistemeranno” continua accarezzandomi la schiena.
Lo guardo tristemente, facendo segno negativo con la testa.




Kaleidoscope's space:
Ringrazio Carousel e ElaEla per aver recensito il capitolo precedente! :)
  
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