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Autore: Zomi    19/09/2013    12 recensioni
-È nato- sorrise, facendoli alzare tutti dalle rispettive sedie, correndo ad accerchiarla ansiosi di sapere.
L’infermiera li squadrò ammutolendosi.
-Ehm… solo uno è nato…- precisò -… chi di voi è il compagno della signorina Nami?-
-Io-
Risposta ovvia, se non fosse stata pronunciata da quattro pirati in simultanea.
-Che vorrebbe dire io?!?- ringhiò Zoro, prendendo per il colletto Law...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MY SON
 
 
Corse lungo il corridoio illuminato, spalancando con entrambe le mani le porte a molla che si ritrovò davanti dopo la lunga corsa.
-Sono qui- deglutì senza fiato, frenando davanti alla sala ospedaliera.
Un vecchia infermeria annuì con un cenno, indicandogli con la mano delle sedie di fronte ad una sala parto, da cui provenivano delle urla strazianti.
Quasi non avesse peso, Zoro sprofondò in una delle sedie imbottite, aspettando il momento in cui, una radiosa e vociosa ostetrica, gli avrebbe annunciato la nascita del suo primo figlio.
Non aveva potuto accompagnare Nami in sala, perchè si era perso nei vari corridoi dell’edificio, ma non lo rimpiangeva affatto.
Almeno lì, poteva starsene seduto e tranquillo, non rischiando di cadere svenuto a terra come un qualsiasi pappamolle, alla vista dell’intimità della compagna quintuplicata in larghezza.
Grattandosi il capo si guardò un po’ attorno, notando solo in quel momento di non essere solo.
A pochi sedili da lui, fumacchiava isterico Sanji, il cui tacco nero pestava ossessionatamene numerosi filtri anneriti di sigaretta.
-Sarà qui per Nami- borbottò tra se, non curandosi poi molto della sua presenza.
Mr Price non poteva mancare alla nascita del suo primo nipote.
Inarcò invece la fronte, quando incrociò lo sguardo crudo e viscerale di Eustass Kidd proprio davanti a lui.
Anche lui in attesa di diventare padre?
-Che cazzo hai da guardare, finocchio?- quasi gli sputò in faccia il rosso.
Prometteva di essere un ottimo educatore.
Zoro storse le labbra, confidando di rompere il naso già storto del massacratore quando sarebbero stati fuori da lì, evitando di essere espulsi e di perdersi la nascita del figlio.
Sbuffò, ascoltando a mala pena le strilla della sua mocciosa increspare il silenzio del corridoio, sprofondando sempre più nel sedile.
E quanto ci metteva a farlo nascere?
Lui, a crearlo, ci aveva messo un’oretta… lei era lì dentro che urlava da più di tre!!!
Si grattò il collo, puntando lo sguardo nero sulla fine dell’androne, cercando di distrarsi.
Ci mise un po’ a focalizzare una figura dritta e scura avanzare, e ancora di più a riconoscerla.
-Law?-
Lo squadrò sedersi accanto a lui, incrociando le mani sotto il mento e puntare la porta della sala parto, mettendosi in attesa.
Bhè, era un ospedale, lui era l’unico dei quattro pirati a non essere fuori posto, pensò il verde, tornando a studiare la porta a molla davanti a lui.
Passarono altri cinque minuti, tra il silenzio più profondo dei quattro uomini, rotto a tratti dallo sbuffare nervoso del biondo cuoco, e qualche imprecazione contro ogni tipo di Dio da parte del ferroso rosso, prima che una candida e leggiadra infermiera uscisse dalla sala, sorridendo radiosa.
-È nato- sorrise, facendoli alzare tutti dalle rispettive sedie, correndo ad accerchiarla ansiosi di sapere.
L’infermiera li squadrò ammutolendosi.
-Ehm… solo uno è nato…- precisò -… chi di voi è il compagno della signorina Nami?-
-Io-
Risposta ovvia, se non fosse stata pronunciata da quattro pirati in simultanea.
-Che vorrebbe dire io?!?- ringhiò Zoro, prendendo per il colletto Law, il più vicino dei tre bugiardi.
-Io: pronome personale- ghignò il moro, liberandosi della presa –E io, compagno di Nami-ya-
-Non infangare il nome della mia donna, maledetto- intervenne Sanji, prendendo a sua volta per il collo il chirurgo –Io sono il compagno di Nami swan, e il padre del nascituro-
-Tu?!? Che diamine dici, cuocastro?!? Nami è mia, come lo è il bambino!!!-
-Marimo di merda non ti ci mettere anche tu: io sono il padre del bambino-
-Semmai io- s’impose Law, storcendo il naso.
-Andate a cagare, maledetti: la rossa è mia, come pure il marmocchio-
O bene, mancava la diplomazia di Kidd.
Indicandosi il petto con la mano metallica, il capitano sghignazzò strafottente, piazzandosi tra i tre litiganti.
-Fuori dalle balle, Nami è la mia donna: l’ho messa incinta io-
-Impossibile: Nami è mia, l’ho messa in cinta io nove mesi fa- ringhiò Zoro, mettendo mano ad una sua spada –Più precisamente a…-
-…a Dressrosa- storse le labbra Law, lisciandosi il mento barbuto -… dove, appunto, io l’ho ingravidata-
-Maledetti  bugiardi, la mia Rosellina adorata è rimasta in cinta di me a Punk Hazard, dopo lo scambio dei nostri corpi…- una copiosa emorragia esplose dal naso del biondo -…abbiamo voluto provare a scambiarci i ruoli anche a letto e…-
-Fan culo, la rossa me la posso scopare solo io!!!- ferrò Kidd –Sul suo culo c’è tatuato “Proprietà di Eusatss Capitano Kidd” come pure sulla sua…-
-Ho detto che Nami è mia, come pure il bambino, e anche il mandarino che ha tra le gambe!!!-
-Il bambino è mio-
-Mio-
-Mio-
-Mio, stupidi eunuchi-
I quattro si fissarono in cagnesco, non riuscendo a predominare l’uno sugli altri.
Possibile che non ci fosse un modo per venire a capo di quel mistero?
O forse si…
-NAMI!!!!!- urlarono entrano furiosi a chieder spiegazioni alla rossa madre.
 
 
 
-… mmm… mio… mio… maledetti… Nami… mocciosa… se mi hai tradito io… mm…-
Si rigirava sul divano, sudando copiosamente.
L’incubo lo stava facendo dannare, e non ci mise molto a cadere dal sofà, sbattendo la testa contro il duro pavimento della Sunny, svegliandosi.
-Ouch-
Dolorante e con una pressante emicrania, Zoro si mise a sedere sul tappeto della sala, guardandosi attorno.
Niente ospedale.
Niente sala parto.
Niente infermiere candide.
Niente Law, Kidd e Sanji… o almeno, l’ultimo non era nella sua visuale.
-Stupido incubo- borbottò grugnendo roco.
Si grattò la nuca, massaggiandosi poi la fronte dove prometteva di spuntare un doloroso bernoccolo. Che incubo stupido.
Nami che lo tradiva? Con quei tre poi?
E che suo figlio, poi non fosse nemmeno suo: mai sentita una assurdità più grande e ridicola.
Bah… tutte stupidaggini nate dall’abbondate pranzo.
Eppure, storse le labbra, quel sogno gli aveva messo il dubbio.
E se…
-RYEN!!!!-
Un urlo isterico risuonò su tutta la nave, facendo tremare le pareti.
-SEI UN BUZZURRO COME TUO PADRE!!! QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CORRERE PER LA NAVE CON LA KATANA SGUAINATA?!? E PERCHÈ STAVI DORMENDO IN MEZZO AL CORRIDOIO?!?! Se non avessi i capelli rossi come i miei, saresti un suo clone perfetto… E SMETTILA CON QUELLA KATANA!!!!!-
Un ghigno affiorò sulle labbra di Zoro, che sordo alle stilla della compagna, si ridiscese sul divano.
Se riusciva a far saltare i nervi a quel modo a Nami, a soli 5 anni, quello che ridacchiava scappando dalla madre era decisamente suo figlio.
 
 





ANGOLO DELL’AUTORE:
Tutta colpa di Rolochan105 e dei suoi pairing da sbavo che mi fanno fangirlare troppo -.-“
Vorrei comunque sottolineare che la FF è stata scritta prima della lettura del capitolo 30 della long appartenete all’autrice-dea-dello-zonamismo sopra citata (non sia mai che salta fuori il plagio urlatore)
Zomi


   
 
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